Batterie: accompagnano il cellulare dalla sua nascita e sono l'aspetto dei cellulari che forse si è meno evoluto in questi anni. Rappresentano inoltre un punto molto delicato del sistema: non solo con il tempo 'invecchiano' e vedono diminuire le loro prestazioni, ma essendo costruite con elementi molto reattivi sono un oggetto che va trattato con cura.
Le batterie sono un tema molto delicato anche per i produttori: in questi anni tra telefonini, smartphone e portatili sono state molte le campagne di richiamo per partite di accumulatori difettosi, alcuni dei quali anche al centro di incidenti.
C'è stato un periodo in cui le notizie sulle campagne di richiamo, sugli incidenti e su cause e class action sono state all'ordine del giorno, mentre ultimamente eventi di questo tipo si sono fatti più rari. Nel periodo in cui gli incidenti con al centro le batterie erano più frequenti (nel 2007 ad esempio le notizie sono state numerose), addirittura, qualcuno aveva provato a coprire un omicidio dando la colpa all'esplosione di un cellulare.
Generalmente il problema nasce dalla reazione dei componenti interni all'accumulatore, con produzione di calore e di composti gassosi: essendo il volume di questi ultimi molto maggiore di quello che possono occupare quando allo stato solido o quando sono adsorbiti, se la reazione è particolarmente violenta il risultato può essere l'improvviso ringonfiamento ed esplosione della batteria, accompagnata dalla fuoriuscita di gas ad alta temperatura.
In alcuni casi il problema è la fragilità dimostrata dalle batterie: diversi modelli si sono dimostrati molto sensibili agli urti, fattore che per accumulatori utilizzati in apparecchi come i cellulari, mediamente soggetti a diverse cadute nel corso della loro vita. Risale a quel periodo anche l'apparecchio al centro della vicenda che ha interessato nel 2009 una signora di Ballabio, paese poco sopra Lecco, in Lombardia.
La signora Deon è stata vittima dell'esplosione della batteria del cellulare della figlia, dalle foto un Nokia N73 Music Edition: dopo aver provato a contattare Nokia per un risarcimento simbolico, e non aver ottenuto nulla, si è rivolta a un avvocato per intentare una causa presso il Giudice di Pace. La causa si è conclusa a favore della signora: abbiamo raggiunto Fabrizio Goretti, il giovane avvocato che ha curato la causa e seguito la vicenda, per farci raccontare esattamente cosa è accaduto.
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Esplode batteria: Nokia Italia condannata a risarcimento
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