All'inizio del mese di febbraio le pagine dei quotidiani hanno ospitato due vicende di cronaca italiana, le presunte tangenti Eni al governo algerino e lo scandalo Monte dei Paschi di Siena. Entrambe le vicende, completamente slegate tra loro, sono accomunate da un elemento: l'analisi di strumenti informatici nelle operazioni dell'inchiesta, in quanto possibili depositari di informazioni e documenti fondamentali per la ricostruzione dei fatti.
Il Personal Computer è ormai entrato a far parte dell'ordinarietà degli strumenti di lavoro aziendali, sia come mezzo di comunicazione, sia come soluzione per la conservazione di documenti, assolvendo a compiti che nel passato erano affidati quasi esclusivamente a a fax/telefono e a schedari e archivi cartacei. Testimone passivo ed involontario, il PC diventa oggi una delle principali fonti di indizi nelle indagini della magistratura. Documenti di lavoro, email, file personali sono memorizzati all'interno del PC e molto spesso sono in grado di fornire agli investigatori elementi preziosi per orientare le indagini e giungere ad una chiara definizione del caso.
Un comune denominatore di questo tipo di indagini è, spesso, la necessità di recuperare e ricostruire documenti, email e informazioni che sono state cancellate, accidentalmente o volontariamente dagli indagati o da terze parti. Contrariamente a quanto i meno avvezzi al mondo tecnologico possano pensare, la cancellazione volontaria o accidentale di email o documenti dal proprio PC non è un'operazione irreversibile, in quanto con opportuni strumenti e tecniche è possibile recuperare in toto o in parte le informazioni di valore per l'indagine.
La disciplina che presiede la ricerca e l'analisi di elementi, documenti, tracce ed informazioni in formato elettronico prende il nome di computer forensiscs. Si tratta di impiegare procedure e metodologie tali da rendere le informazioni recuperate utilizzabili in ambito legale. L'obiettivo della computer forensics è riuscire a definire se un dispositivo digitale o i dati in esso contenuti siano stati impiegati in modo non autorizzato o illecito, o se possano rappresentare una prova a supporto di una posizione accusatoria.
Abbiamo avuto l'opportunità di approfondire l'argomento con Paolo Salin, Country Director Kroll Ontrack Italia, realtà specializzata nel recupero dati e che offre anche servizi di Computer Forensics, sia in aiuto alle forze dell'ordine sia clienti privati in qualità di perito di parte.
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