1,54 miliardi di dollari: è l'ammontare dei danni che Marvell si troverà a dover corrispondere alla Carneige Mellon University (CMU)per la violazione di due brevetti legati a tecnologie di storage. E' quanto stabilito dal processo che è stato avviato nel 2009 e ha trovato conclusione in questi giorni.
Si tratta di una pena molto dura, dal momento che quivale a circa la metà del fatturato che Marvell ha registrato nel 2013. E' delle più alte richieste di risarcimento danni per casi di violazione di brevetto. La decisione è stata presa dal giudice distrettuale statunitense Nora Barry Fischer e dalla giuria di Pittsburgh i quali hanno ritenuto "ragionevoli" i danni maggiorati dal momento che l'università ha presentato sufficienti prove a determinare che la violazione di Marvell fosse stata volontaria e deliberata, per breveti depositati oltre dieci anni fa.
La sanzione è pertanto superiore rispetto alla prima cifra stabilita in 1,17 miliardi di dollari da parte della giuria nel corso del mese di dicembre 2012. E' comunque stata respinta la richiesta dell'università di richiedere danni triplicati, per 3,75 miliardi di dollari, dal momento che il giudice ha ritenuto che una tale sanzione avrebbe "gravemente compromesso" Marvell e ne avrebbe minacciato la sopravvivenza. Respinta, inoltre, anche la richiesta della CMU di disporre lo stop alle vendite dei chip che fanno uso delle tecnologie coperte dai brevetti violati.
"Questa multa è sufficiente per penalizzare Marvell per il suo comportamento oltraggioso e per scoraggiare ulteriori attività di violazione in futuro" ha dichiarato il giudice Fischer. Marvell in precedenza aveva proposto un pagamento di 250 mila dollari di royalty, equivalenti a 50 centesimi per chip venduto. L'azienda ha inoltre annunciato che ricorrerà in appello, dal momento che ritiene che i brevetti non siano validi.
I brevetti che Marvell ha violato sono relativi ad un'innovazione chiamata "noise predictive detection" che permette di facilitare la registrazione accurata di sequenze di dati tramite segnali di rumore. I due brevetti sarebbero stati utilizzati nei chip Media Noise Processor e Non-Linear Viterbi Detector di Marvell. Secondo l'Università almeno nove progetti di Marvell integrano i brevetti e vari miliardi di questi prodotti sono stati consegnati sul mercato.
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