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Speciale TGtech - I 5 migliori prodotti dal Mobile World Congress 2014

Written By Unknown on Jumat, 28 Februari 2014 | 21.12

Il Mobile World Congress 2014 di Barcellona è stato al vetrina per molte novità interessanti, dai top di gamma ai telefoni dal prezzo stracciato, dagli indossabili alle nuove piattaforme hardware ad altissime prestazioni. Nokia, Samsung, Sony, Nvidia, AMD, Intel, Huawei, Yota Phone, Qualcomm, Ericsson, Ford, LG, ZTE , Ubuntu, Firefox OS, Tizen, Acer, Asus, HTC, Lenovo, Jolla, NGM, Alcatel: ognuno ha voluto dire la sua...chi sarà entrato nella TOP FIVE di TGtech?

Scopritelo guardando il video!


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Maxthon 4

scheda aggiornata 1 ora fa

Maxthon è un browser web interessante per alcune caratteristiche che lo contraddistinguono: si basa sull' engine di Internet Explorer sviluppato da Microsoft ma offre un elevato livello di personalizzazione. L'utilizzo dell'engine IE dovrebbe garantire un'ampia compatibilità con quanto esistente oggi sul web.

Tra le novità degne di interesse segnaliamo: Mouse Gestures; Super Drag&Drop; Privacy Protection; AD Hunter; Google Bar Support; External Utility Bar


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Microsoft annuncia nuovi sviluppatori per il programma ID@Xbox

Microsoft annuncia oggi che il programma ID@Xbox, nato per aiutare gli sviluppatori a dare sfogo alla propria creatività e di pubblicare le loro opere su Xbox One, vede oggi la partecipazione di nuovi sviluppatori, provenienti da ogni angolo del mondo.

Xbox One

Nella corposa lista, che potete consultare nella sua interezza in calce alla news, troviamo The Behemoth, la software house che ha creato BattleBlock Theatre; Fatshark, responsabile di War of the Vikings; No Goblin, artefice di Roundabout; e Ska Studios, che è diventata famosa per The Dishwasher: Vampire Smile.

Annunciato al Gamescom dello scorso anno, il programma ID@Xbox permette agli studio indipendenti di pubblicare autonomamente i loro titoli su Xbox One senza dover pagare alcuna percentuale a Microsoft. Chris Charla, direttore dell'iniziativa, ha parlato sull'Xbox Wire blog, sostenendo che la nuova piattaforma vuole essere accessibile per i progetti di qualunque forma e dimensione.

Microsoft aveva già annunciato la collaborazione di 32 studi indipendenti: nella precedente lista figuravano, tra gli altri, Crytek, Double Fine, Vlambeer e Comcept di Keiji Inafune.

Maggiori informazioni si trovano in questo post pubblicato su Xbox Wire. Di seguito la nuova lista di team di sviluppo coinvolti nell'iniziativa.

  • A Crowd of Monster
  • Alientrap Games
  • The Behemoth
  • BetaDwarf
  • Big Ant Studios
  • Bloober Team
  • Blowfish Studios
  • Brain in a Jar
  • Brushfire Games
  • Cherry Pop Games Ltd
  • Codeglue
  • Code-Monkeys
  • Compulsion Games
  • Crunching Koalas
  • Deco Digital
  • Empty Clip Studios
  • Escalation Studios
  • EXOR Studios
  • FarSight Studios
  • Fatshark
  • Flix Interactive
  • Four Door Lemon Ltd
  • Frambosa
  • Frima
  • Glass Bottom Games
  • HB Studios
  • Headup Games
  • Heart Machine
  • Holmade Games
  • Humble Hearts LLC
  • I Fight Bears
  • Implausible Industries
  • Iridium Studios
  • iSquared Games Ltd
  • Larian Studios
  • Mediatonic
  • MeinMein
  • Mighty Rabbit Studios
  • Mimimi Productions
  • nDreams Ltd
  • NeocoreGames
  • No Goblin
  • n-Space
  • Piwot
  • Pixel Balloon
  • Playdead
  • Rebellion
  • Relentless Software
  • RetroCoders
  • Ripstone
  • Robomodo
  • Ska Studios
  • Smudged Cat Games Ltd
  • Snowrunner
  • Spry Fox
  • Tiny Castle Studios
  • Toxic Games
  • Vector Unit
  • Vertigo Games BV
  • VooFoo Studios
  • Warhorse Studios
  • WaterMelon
  • Xona Games
  • Zoë Mode

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Amazon: presto un servizio di musica in streaming gratuito per utenti Prime?

Il mercato della musica liquida sta vivendo una forte evoluzione pilotata dai servizi di musica in streaming. A lanciare il successo delle molteplici iniziative susseguitesi nel tempo è stato indubbiamente Spotify, che ha messo sotto scacco i campioni dell'industria costringendoli ad operare cambiamenti significativi nelle strategie di mercato.

Persino Apple si è dovuta inchinare verso quanto effettuato dalla start-up svedese offrendo un servizio in streaming quasi analogo e che sta raggiungendo pian piano diverse aree geografiche mondiali. Se da una parte non possiamo definire il gigante di Cupertino come il creatore dell'intera industria relativa alla musica digitale, possiamo certamente dire che fra tutti è quello che è riuscito a renderlo maggiormente profittevole, con soluzioni software supportate da dispositivi di grande successo.

iTunes Radio

Apple è dovuta correre ai ripari con iTunes Radio, un servizio che cerca di rendere proficua la diffusione della musica in streaming attraverso il solo accesso alle funzionalità "radio", ovvero senza la possibilità di scelta di un brano specifico da parte dell'utente. In alternativa, il "dazio" da pagare alle major discografiche sarebbe stato troppo elevato, e non le avrebbe permesso di garantire il servizio in forma del tutto gratuita.

In quest'ottica sembrano abbastanza affidabili i rumor che vedono Amazon come fortemente interessata al crescente segmento della musica in streaming. In aggiunta a quanto già detenuto in ambito televisivo e multimediale, Amazon starebbe cercando di alimentare il proprio novero di contenuti offerti online occupando un genere del tutto nuovo.

Ad annunciare la notizia, non ancora ufficializzata dalle società coinvolte, è Re/code, che riporta come il gigante dell'e-commerce sia in trattativa con le major discografiche in modo da fornire ai propri utenti un servizio di musica in streaming "in stile Spotify" gratuito per gli utenti Amazon Prime.

Amazon Kindle Fire HDX

Tuttavia non è detto che la società riuscirà nel proprio obiettivo. La fonte cita un addetto ai lavori anonimo che sostiene che le offerte effettuate da Amazon sono state ritenute poco convincenti, dal momento che il colosso richiede forti sconti rispetto ai servizi concorrenti come lo stesso Spotify, o il recentemente annunciato Beats.

Le trattative vanno ormai avanti da mesi, sostiene la fonte, che riporta come la stessa società abbia considerato l'aumento del costo dell'abbonamento Prime per gli utenti statunitensi per circa 40$ annui. Se le notizie si rivelassero affidabili, sarebbe proprio l'introduzione del nuovo servizio ad influenzare l'aumento del costo che, a conti fatti, potrebbe essere irrisorio se paragonato ad altre soluzioni già consolidate nello stesso mercato.

Tuttavia, se dal punto di vista dei volumi la musica in streaming sta soppiantando il vecchio modo di ascoltare i singoli brani musicali, dall'altro sembra particolarmente difficile produrre profitti. Come vediamo nel caso di Apple, la società si è trovata costretta a giungere a compromessi pur di ottenere la possibilità di offrire il servizio in forma del tutto gratuita. Spotify è inoltre stata costretta di recente a pubblicare lo schema per dimostrare il compenso per gli artisti, molti dei quali non vedono di buon occhio le nuove tecnologie per la diffusione della musica cosiddetta liquida in streaming.

Spotify: No More Limits

La startup ha risposto a tutte le accuse specificando come il proprio servizio a pagamento porti l'utente a spendere 120$ l'anno negli USA, a fronte di una spesa media di 55$ per ogni singolo compratore americano. La società ha annunciato di recente grossi cambiamenti nell'ambito del proprio servizio, volti ad affrontare con efficacia la crescente concorrenza mossa non solo da Apple, ma anche da Rdio, Google Play Music All Access, o il nuovo Beats che citavamo sopra. Novità che, tuttavia, rendono l'abbonamento a pagamento ancora meno vantaggioso rispetto a prima.

Tutte notizie certamente positive per l'utente, che dispone adesso della possibilità di usufruire dei contenuti del servizio in forma assolutamente gratuita e senza limiti di tempo (ma con altre restrizioni) anche su mobile, oltre che su desktop. Insomma, gli utenti in tutto il mondo hanno già effettuato la propria scelta, ed un gigante come Amazon non può mancare all'appello, in un mercato in cui sembra valere con estrema forza il popolare modo di dire "costi quel che costi".


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Making of di Titanfall descrive la creazione dei Titan

Written By Unknown on Kamis, 27 Februari 2014 | 21.12

Electronic Arts ha pubblicato un video making of di Titanfall, nel quale vengono svelati alcuni dettagli sulla creazione dei Titan.

Nel corso del filmato Vince Zampella, CEO e fondatore di Respawn Entertainment, è affiancato dal responsabile artistico Joel Emslie, che spiegherà alcune caratteristiche specifiche dei Titan, tra cui i criteri di movimento e gli scontri corpo a corpo che vengono impiegati da ogni classe.

Le classi presenti nel gioco saranno tre: gli Stryder saranno i modelli meno resistenti ma i più agili negli spostamenti, mentre gli Ogre garantiranno maggiore resistenza agli attacchi, perdendo in reattività. Gli Atlas infine saranno un ibrido dei primi due modelli, garantendo buoni scudi e una manovrabilità nella media.

Nella giornata di lunedì Microsoft ha annunciato una nuova versione di Xbox One, che sarà commercializzata in bundle con una copia di Titanfall. Vi ricordiamo che il lancio è confermato su PC e Xbox One per il 13 marzo, mentre l'edizione Xbox 360 giungerà nei negozi il 28 marzo.


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Project Ara sempre più realistico con Google: ad aprile la prima Ara Developers' Conference

L'obiettivo di Motorola nei mesi precedenti all'acquisizione da parte di Lenovo era quello di rendere il proprio smartphone il più possibile personalizzabile, tanto da poter scegliere ogni singola componente da installare al suo interno in base alle proprie specifiche esigenze. Project Ara adesso appartiene a Google, società che non vuole assolutamente abbandonare i progetti riguardo ai primi smartphone modulari.

Google, Project Ara

Google ha annunciato oggi che ad aprile si terrà la prima Ara Developers' Conference, in cui in tre eventi separati verrà mostrato agli sviluppatori come progettare e produrre i singoli "moduli Ara". Questo è il primo annuncio del colosso americano dopo la vendita di Motorola per 2,91 miliardi di dollari a vantaggio di Lenovo.

La prima conferenza verrà tenuta online con un webstream live ed una sessione interattiva di domande e risposte. Solo ad un numero limitato di sviluppatori sarà concesso di parecipare di persona al Computer History Museum a Mountain View in California. La conferenza si svilupperà intorno alla prima versione alpha degli Ara Module Developers' Kit, sostanzialmente una serie di istruzioni e specifiche da seguire per produrre un "modulo Ara".

Google spiegherà, inoltre, le funzionalità già esistenti e quelle pianificate per il futuro e rivelerà le soglie di prezzo che i produttori di moduli non devono superare. Google ha dichiarato di voler mantenere il gruppo Advanced Technology and Project di Motorola solo in seguito all'annuncio della vendita. Lo smartphone modulare diventa quindi un progetto di Google, società che sembra aver accolto la sfida nel tentativo di rendere Ara qualcosa di più rispetto ad un semplice "vaporware" che non vedrà mai la luce.

La conferenza organizzata per gli sviluppatori fa infatti pensare in positivo sullo smartphone modulare, con l'intero progetto che sembra ormai prendere forma.


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Sony chiude quasi il 70% dei suoi negozi retail in America

Sony Electronics ha annunciato la chiusura di 20 dei suoi 31 negozi retail disposti tutto il continente statunitense. La notizia segue un'ondata di licenziamenti di Sony che ha coinvolto circa 5.000 dipendenti in tutto il mondo con la cessione del brand Vaio ad un fondo d'investimento: al momento non è chiaro se verranno influenzati dalla scelta anche i negozi europei o asiatici.

Sony Store

Il comunicato rilasciato dalla società cita il bisogno di Sony di "mantenersi competitiva nel mercato dell'elettronica in continua evoluzione", come motivazione circa le importanti chiusure. Nei primi giorni di febbraio, il colosso giapponese ha anche chiuso la propria divisione PC cedendo il brand Vaio a Japan Industrial Partners, che proseguirà la produzione e lo sviluppo di soluzioni per il mercato PC con il brand creato da Sony.

La società annuncia quindi una nuova manovra di riduzione dello staff che influenza circa un migliaio di dipendenti all'interno di tutti i locali che verranno chiusi nel tentativo di razionalizzare i costi e continuare a concentrarsi sulle relazioni con i partner. Gli undici store che resteranno aperti si trovano all'interno delle aree commerciali più popolate, come New York City, San Diego, Orlando e Houston.

"Anche se queste manovre sono state estremamente dure da operare, erano assolutamente necessarie per sperare in una crescita futura", ha sostenuto Mike Fasulo, presidente e COO di Sony Electronics. "Sono del tutto fiducioso nella nostra capacità di crearci il futuro a cui aspiriamo, e continuare a costruire sul nostro impeccabile impegno verso la fidelizzazione della clientela attraverso la completa esperienza di intrattenimento che solo Sony può offrire".


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Activision decreta la fine di Call of Duty Elite

Activision ha annunciato che dalla giornata di domani il servizio Call of Duty Elite non sarà più attivo. Come abbiamo visto al lancio, avvenuto nel 2011 insieme a Call of Duty Modern Warfare 3, Elite è una piattaforma dedicata principalmente al confronto e alla condivisione dell'esperienza di gioco. Per 49.99 euro i giocatori ricevevano tutti i contenuti scaricabili pubblicati nel corso dell'anno, oltre a materiale video esclusivo e nuove perk.

Call of Duty Modern Warfare 3

All'inizio il servizio mostrò subito dei segni di debolezza, con un numero di persone troppo alto rispetto a quante i server avrebbero potuto gestirne. Anche dopo che il servizio venne restaurato non fu mai veloce e scattante come i fan si sarebbero aspettati. L'interesse per Elite, quindi, cominciò a scemare e la stessa Activision smise di supportarlo con Black Ops II.

Alcune delle feature disponibili tramite Elite adesso vengono inserite all'interno dei prodotti principali: ad esempio, in Ghosts le Clan Wars sono presenti all'interno del gioco vero e proprio. Contemporaneamente, il supporto ai precedenti Call of Duty va scemando, con alcune caratteristiche, prima legate ad Elite, che potrebbero non essere più presenti. Alcune di queste caratteristiche, inoltre, sono adesso inserite all'interno dell'app di Call of Duty.

"Call of Duty Elite non tornerà più attivo", si legge nelle FAQ ufficiali. "Incoraggiamo i fan a scaricare l'app di Call of Duty per Ghosts, che permette ai giocatori di personalizzare il proprio personaggio multiplayer e i loadout delle armi, di tenere traccia delle statistiche e supporta le Clan Wars, che permettono ai giocatori di competere per equipaggiamento esclusivo".


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Prime95

Written By Unknown on Rabu, 26 Februari 2014 | 21.12

scheda aggiornata 41 minuti fa

Popolare tool per la ricerca dei numeri primi di Mersenne. Oltre che strumento di calcolo scientifico, è un tool molto utile per mettere sotto stress sia processore che memoria di sistema.


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Samsung annuncia due nuovi SoC al MWC: Exynos 5422 octa-core con HMP ed Hexynos esa-core 5260

Samsung ha annunciato due nuovi SoC al Mobile World Congress, system-on-chip destinati al mercato mobile. Troviamo fra questi Exynos 5422, l'evoluzione del processore octa-core di Galaxy Note 3 con supporto ad HMP (Heterogeneous Multi-Processing) per il funzionamento simultaneo di tutti i core presenti nel package, ed Exynos 5260, il processore esa-core che già la società aveva utilizzato su Galaxy Note 3 Neo.

Samsung Exynos Octa 5422

Nel dettaglio, Exynos 5422 viene prodotto ancora con processo produttivo a 28nm e annovera due CPU separate in configurazione big.LITTLE, tecnologia proprietaria di ARM. Le due CPU utilizzano architetture diverse: Cortex-A15 quad-core da 2,1GHz (leggermente superiore rispetto al precedente modello) per la più potente e Cortex-A7 quad-core da 1,5GHz per la meno potente e più efficiente in termini energetici. Novità rispetto al passato è la possibilità di abilitare la tecnologia HMP per permettere al sistema di utilizzare gli otto core di entrambe le CPU simultaneamente in modo da ottimizzare non solo i consumi, ma anche le prestazioni.

Exynos 5, tabella comparativa

Fonte: Anandtech

La GPU resta la medesima ARM Mali-T628 MP6 che trovavamo su Exynos 5420, funzionante alle stesse frequenze operative. Sul fronte grafico sono previste però evoluzioni grazie al software rinnovato, probabilmente migliorie nei driver che incrementeranno le performance grafiche del SoC. Exynos 5422 Octa verrà probabilmente integrato su alcune varianti di Samsung Galaxy S5 con modem Intel XMM 7160 LTE, come ormai da tradizione per la società, tuttavia la notizia non è ancora stata ufficializzata.

Samsung Exynos 5260 Hexa

Altrettanto interessante sembra il nuovo processore esa-core di cui Samsung aveva già dato un assaggio con Galaxy Note 3 Neo. Exynos 5260 utilizza una CPU dual-core basata su architettura ARM Cortex-A15 a 1,7GHz e quattro core ARM Cortex-A7 da 1,3GHz. Si tratta di una soluzione per alcuni versi più interessante del modello top di gamma, dal momento che sembra più bilanciata sia dal punto di vista delle prestazioni in condizioni d'uso quotidiane, sia per quanto riguarda il risparmio energetico. Anche Exynos 5260 supporta HMP per l'uso simultaneo di tutti i core del package, soluzione che permette un aumento prestazionale del 42% rispetto agli Exynos Dual precedentemente rilasciati.

Samsung non ha sviscerato molti altri dettagli riguardo al processore esa-core, senza specificare il modello di GPU integrata (probabilmente, secondo le indiscrezioni, ARM Mali T624). Sul comunicato si legge che la bandwidth di memoria è di 12,8GB/s, quindi con un'interfaccia LPDDR3-1600 a 64-bit.


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Opera Next

scheda aggiornata 1 ora fa

Opera Next 20 nella versione per Windows mette a disposizione Webkit, soluzione sviluppata da Google, e prevede l'aggiornamento a Blink. Inoltre, allineandosi alla funzionalità già disponibile su altri browser Opera Next presenta una barra degli indirizzi unificata con lo funzione Search e lo strumento prende il nome di Smartbox. Anche Opera Turbo è stato aggiornato e ora il nuovo "Opera Off-Road" supporta il protocollo SPDY.


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MirrorLink: allo stand CoPilot la tecnologia per integrare cellulare e infotainment

Allo stand CoPilot al Mobile World Congress abbiamo visto all'opera la tecnologia MirrorLink che permette una comunicazione a due vie tra cellulare e automobile. Semplicemente collegando lo smartphone all'auto con un connettore standard microUSB è possibile sfruttare contenuti dello smartphone sul display dell'auto, con la possibilità di pilotare il cellulare dai comandi al volante.

La comunicazione è a due vie e il cellulare può avere accesso ai dati della macchina, quali ad esempio quelli in arrivo dal GPS integrato nell'auto per utilizzare la geolocalizzazione di quest'ultima per la navigazione dall'app del cellulare e non quella di quest'ultimo, che a volte ha una cattiva ricezione sotto i vetri schermati. Inoltre il celulare può avere accesso ai dati della diagnostica dell'auto e visualizzarli sul display del sistema di infotainment.


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SwiftKey Note: disponibile su iOS una delle migliori tastiere predittive di Android

Written By Unknown on Sabtu, 01 Februari 2014 | 21.12

Pubblicata nel corso della settimana su App Store, SwiftKey Note è un'applicazione per la scrittura di appunti che permette agli utenti iOS di utilizzare una delle tastiere predittive migliori presenti su Android.

SwiftKey NoteSwiftKey NoteSwiftKey Note

La funzione è disponibile, tuttavia, solo all'interno dell'applicazione per via dei limiti intrinseci del sistema operativo, ma permette la sincronizzazione delle note scritte con Evernote, uno dei servizi di appunti multipiattaforma più diffusi in assoluto.

L'algoritmo predittivo di SwiftKey è progettato per adattarsi allo stile di scrittura dell'utente, offrendo delle proposte nella parte alta della tastiera per completare la stesura della parola in una frazione di tempo rispetto alla digitazione tradizionale.

Al momento sono presenti solo alcune delle lingue disponibili su Android, fra cui riportiamo la presenza dell'italiano, assieme ad inglese, spagnolo, francese e tedesco. L'utente potrà utilizzare sino a tre lingue contemporaneamente. Sono disponibili inoltre delle opzioni per la formattazione rapida del testo attivabili tramite gesture.


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Windows 8.1 Update 1: avvio diretto al desktop fra le novità

Nel primo Update di Windows 8.1, Microsoft potrebbe introdurre un'opzione per consentire la visualizzazione del desktop una volta avviato il sistema. Si tratta di una funzionalità già integrata in alcune versioni preliminari di Windows 8.1, ma non implementata nella release finale.

Secondo quanto riportato da Wzor, ormai popolare fonte di "leak" sull'argomento Windows, le versioni attuali di Windows 8.1 Update 1 hanno l'impostazione "boot-to-desktop" attiva in via predefinita. Dobbiamo specificare, tuttavia, che si tratta di un software ancora in fase di sviluppo e che potrebbe presentare numerose differenze nella sua versione definitiva.

Windows 8.1 Update 1

Nonostante si tratti di una modifica di minore entità (a cui l'utente può accedere anche nelle versioni attuali mediante operazioni non troppo complesse), cambia drasticamente la visione iniziale di Microsoft sul proprio sistema operativo desktop. In un primo momento era stata criticata alla società la scelta di forzare la visualizzazione dell'interfaccia ModernUI all'avvio del sistema operativo, mettendo come in secondo piano gli utenti che ancora dispongono dei tradizionali mouse e tastiera (privandoli inoltre del Menu Start classico).

Microsoft ha sempre considerato l'interfaccia Metro (poi battezzata ModernUI) come il futuro di Windows, una vetrina che permette agli sviluppatori di piazzare in bella vista le proprie applicazioni una volta avviato il dispositivo. La società sta sempre più vagliando la possibilità di introdurre un compromesso, dal momento che gli utenti che si approcciano ai PC con mouse e tastiera rappresentano ancora un'enorme maggioranza rispetto a chi usa Windows attraverso sistemi di input touch.

Da pochi giorni sono arrivati i primi commenti (leggasi frecciatine) da parte di Apple, che sembra avere un punto di vista decisamente differente rispetto al colosso di Redmond: la Mela crede che sia inutile unificare le interfacce di dispositivi differenti fra di loro, mentre gli sforzi di Microsoft proseguono verso la direzione opposta. Ma le novità di oggi fanno pensare a un dietro front e Windows 9 "Threshold" potrebbe allontanarsi sempre di più dal concetto iniziale di Microsoft.


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Ecco perché King ha registrato il trademark 'Candy'

GamesBeat ha creato un elenco con 19 giochi presenti negli store digitali Apple e Google, che nel loro titolo ricordano, più o meno vagamente, Candy Crush Saga. Si tratta evidentemente di giochi che cercano di sfruttare il successo del popolare casual game di King, variandone la forma solo in minima misura, anche per quanto riguarda il titolo.

Candy Crush Saga

King negli ultimi giorni sta lottando con le autorità e con le proteste sulla rete per assicurarsi l'uso riservato, in ambito digitale ovviamente, di parole come 'Candy' e 'Saga'. "Candy Crush Saga è uno dei casual game di maggior successo della storia, e milioni di persone ci giocano ogni giorno", ha scritto qualche giorno fa Riccardo Zacconi, CEO di King, in una lettera aperta. "Non sorprende che alcuni sviluppatori abbiano visto l'opportunità di sfruttare la popolarità del gioco e abbiano rilasciato dei giochi con titoli o elementi grafici molto simili ai nostri. Crediamo che sia giusto e ragionevole difenderci da tali imitazioni".

I giochi più popolari di King, oltre Candy Crush Saga, sono Bubble Witch Saga, Farm Heroes Saga, Pet Rescue Saga. Questi giochi non contengono nel titolo la parola 'Candy', ma vengono clonati molto frequentemente, proprio come succede con Candy Crush. Nella lista preparata dai giornalisti di GamesBeat troviamo giochi come Bubble Crush Saga, che addirittura combina due giochi King nello stesso titolo; Candy Monster: Crush Rush Saga, il quale non solo contiene nel titolo l'intero nome del gioco King, ma ha anche come logo un animaletto molto simile all'Om Nom di Cut the Rope; Bubble Witch Saga Night e Bubble Witch Saga King, dai titoli, perlomeno, improbabili. C'è anche un gioco con un nome lunghissimo: sembra proprio che l'autore abbia preso tutti i termini di ricerca popolari e li abbia messi insieme, sfornando un titolo che, oltretutto, sulla base dei commenti, sembra a dir poco approssimativo. Ecco la lista completa di GamesBeat:

1. Candy Monster: Crush Rush Saga (Google Play Store)
2. Candy Pony Run: Sweet Saga (Google Play Store)
3. Bubble Crush Saga (Google Play Store)
4. Candy Blast Saga (Google Play Store) 
5. Candy Roll Saga (Google Play Store)
6. GMO War! Farm Saga (Google Play Store)
7. Jewels Crush Saga (Google Play Store)
8. Coin Crush Saga (Google Play Store)
9. Planet Crush Saga (Google Play Store)
10. Pocket Candy Monster Saga (Google Play Store)
11. Bubble Witch Saga Night (Google Play Store) 
12. Bubble Witch Saga King (Google Play Store)
13. Zombie Crush Saga (Google Play Store)
14. Candy Heroes (App Store)
15. Pet Bubble Rescue (App Store)
16. Candy Blitz Saga Crush (App Store)
17. A Bubble Mania Seasons Tap Diamond Dash Pop Shooter Safari: Jewel Dragon Gem Legend World Saga 2 Game Best Fun For Kids Boys and Girls Addictive Arcade Action Love Family Relax Music Adventure (App Store)
18. Block Crush Saga (Google Play Store e App Store)
19. Jewel Blitz Crush Saga (Google Play Store e App Store)


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Il primo smartphone Tizen già in vendita su eBay

Tizen è uno dei progetti più importanti di Samsung, ma anche quello dagli esiti più incerti. Posticipato più volte, la società sudcoreana ha annunciato un evento esclusivamente ad invito per il 23 febbraio in cui mostrerà i primi dispositivi con la piattaforma operativa. Fra questi è già apparso in foto ZEQ9000, o Zeke, caratterizzato da un design estremamente tipico per l'azienda con sede a Seoul.

Samsung SM-Z900S, smartphone Tizen

Si tratta di un nuovo sistema operativo proprietario di Samsung e Intel sviluppato unendo elementi dei precedenti Bada OSLiMo e MeeGo. Tizen potrebbe rappresentare un primo tentativo di Samsung di separarsi da Google e dal suo Android, sistema operativo che viene utilizzato in lungo e largo su una consistente parte della line-up di smartphone del produttore hardware.

Nelle scorse ore è apparsa tuttavia una nuova testimonianza di SM-Z900S su eBay, all'interno di un'inserzione che poneva in vendita uno fra gli smartphone utilizzati dagli sviluppatori per poter progettare le proprie applicazioni sul nuovo sistema operativo. Il dispositivo era venduto al prezzo di 300$, con il titolo "New Tizen Samsung SM-Z9005 smartphone for apps development".

Samsung SM-Z900S, smartphone Tizen

Al momento in cui scriviamo l'inserzione risulta già conclusa, ma sono state diffuse le fotografie inserite all'interno della vendita. Il design appare decisamente diverso rispetto a quello che avevamo visto con Zeke, probabilmente per l'uso di un bumper che serve non solo a proteggere il dispositivo, ma anche a camuffare le scelte estetiche operate dal produttore.

È trapelato, invece, poco riguardo alle specifiche tecniche dello smartphone: al momento si sa solo che SM-Z900S ha un display da 4,7" e 16GB di storage integrato.


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