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WinZip

Written By Unknown on Jumat, 31 Januari 2014 | 21.12

scheda aggiornata 1 ora fa

Famosissima utility la cui funzione principale è quella di comprimere il più possibile un file o un insieme di essi (creando un cosidetto "archivio"). L'utilizzo di un software di compressione è estremamente consigliabile per ottimizzare lo spazio su disco e per ridurre i tempi di trasmissione via internet. Oltre a queste funzioni base, winzip è in grado di gestire alcune opzioni avanzate, quali ad esempio: password, crittografia, diversi formati di compressione.

Questa release introduce la funzione ZipSend per l'invio di file di grandi dimensioni attraverso un servizio web-based.

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PS Vita Slim sostituirà l'attuale modello con display OLED

Sony ha confermato ufficialmente che il modello originale di PS Vita non sarà più disponibile una volta che le scorte nei magazzini si esauriranno. Al suo posto ci sarà PlayStation Vita 2000, già disponibile in Giappone dal mese di ottobre. Questo riguarda l'Europa mentre, per il momento, Sony non comunica piani circa la commercializzazione di PlayStation Vita 2000 nel Nord America.

PS Vita

PCH-2000, questo il nome in codice della rivisitazione di PS Vita, ha un form factor più piccolo, una memory card da 1 GB e una batteria che garantisce maggiore autonomia, aggiungendo un'ora di gameplay, e portando quindi l'autonomia totale alle sei ore.

Tuttavia, la principale differenza riguarda il display, visto che Sony ha deciso di rimpiazzare l'originale display OLED con un display LCD, suscitando non poche polemiche. Il nuovo schermo, infatti, offre una qualità sensibilmente inferiore rispetto al precedente, come abbiamo visto anche qui.

Chi è interessato ad acquistare il modello con display OLED quindi deve affrettarsi, mentre dai primi giorni di febbraio (dal 7 per quanto riguarda il Regno Unito) sarà possibile acquistare il nuovo modello con display LCD. Quest'ultimo costa 19,929 yen (circa 152 euro) in Giappone e costerà £180 nel Regno Unito (circa 220 euro). Attualmente il prezzo ufficiale per il modello Wi-Fi+3G è di €165.


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Violata Yahoo Mail, la compagnia resetta le password degli account

Yahoo ha rivelato "un attacco coordinato" con fini malevoli con l'obiettivo di estorcere indebitamente i dati contenuti negli account degli utenti di Yahoo Mail. È quanto la stessa società ha rivelato sulla propria pagina di Tumblr: mancano al momento dettagli ufficiali circa l'entità dell'attacco e il numero degli account violati.

All'interno del comunicato si legge come la responsabilità non sia direttamente legata a Yahoo: "Sulla base di quanto scoperto sino ad ora, la lista dei nomi utenti e delle password usate per eseguire l'attacco è stata probabilmente ottenuta da database di terze parti", si legge sull'annuncio pubblicato da Yahoo.

In sostanza, i server di Yahoo risultano inviolati. La società ha rivelato che chi ha eseguito l'attacco ha utilizzato i nomi ricavati da un presunto database di terze parti nel tentativo di ottenere l'accesso non autorizzato all'interno degli account delle vittime, in modo da estorcere dati sensibili dagli stessi.

Non è tardata ad arrivare la risposta di Yahoo, con l'obiettivo di garantire la massima sicurezza ai propri utenti. Le password degli account coinvolti negli attacchi sono state resettate e, qualora l'utente abbia inserito un numero telefonico o un indirizzo e-mail secondario nell'account, verrà richiesta una verifica tramite uno dei due sistemi di sicurezza per accedere nuovamente all'indirizzo e-mail violato.

Attualmente la società è al lavoro con le forze dell'ordine federali per scoprire la provenienza dell'attacco. Yahoo consiglia ai propri utenti, inoltre, di cambiare la password al proprio account, e di utilizzare password diverse per ogni servizio online utilizzato.


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Project ARA resta a Google dopo la vendita di Motorola Mobility

Fra gli accordi della vendita di Motorola Mobility a Lenovo, non è stato inserito il gruppo Advanced Technology and Project guidato da Regina Dugan. La notizia è stata confermata oggi dalla stessa Lenovo, mentre è opinione diffusa che il gruppo verrà integrato al team Android di Google gestito da Sundar Pichai.

Motorola Project ARA

Questo significa che ARA, uno fra i progetti più interessanti di cui si occupava il gruppo capitanato da Dugan, andrà direttamente nelle mani di Google, con tutti i brevetti sviluppati sullo smartphone modulare. Il piano, secondo informazioni trapelate da fonti interne alla società, è quello di accelerare lo sviluppo dell'interessante prototipo - e non solo - sfruttando la posizione e le risorse nettamente superiori di Google.

Motorola aveva svelato Project Ara lo scorso ottobre, descrivendo il primo smartphone modulare realizzato unendo gli sforzi con i ragazzi di Phonebloks. L'obiettivo era quello di creare un ecosistema open-source in grado di supportare lo sviluppo di hardware di società di terze parti. Grazie ad ARA, in sostanza, sarebbe stato possibile disporre di uno smartphone in cui l'utente avrebbe potuto sostituire facilmente qualsiasi componente interna dello stesso, grazie ad una struttura basata su un esoscheletro (endo).

Anche se dovrà riportare direttamente a Sundar Pichai, Dugan continuerà ad avere un ruolo abbastanza indipendente nel team di sviluppo di Android, caratteristica che ci fa pensare alla volontà di Google di voler portare avanti il progetto alla base dello smartphone modulare.


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217 milioni di tablet consegnati nel 2013, ma la crescita rallenta

Written By Unknown on Kamis, 30 Januari 2014 | 21.12

La società di analisi di mercato IDC ha elaborato alcune stime preliminari riferite al mercato dei sistemi tablet che dipingono un volume di consegne di 76,9 milioni di pezzi per il quarto trimestre del 2013, segnando una crescita del 62,4% rispetto al trimestre precedente e del 28,2% rispetto al medesimo trimestre del 2012.

Sebbene il tasso di crescita rimanga su livelli decisamente elevati, è comunque sensibilmente inferiore rispetto ai dati anno su anno del quarto trimestre 2012, quando allora la crescita fu dell' 87,1% e indica un significativo rallentamento del mercato nel complesso. Se si considera l'intero 2013, le consegne mondiali di sistemi tablet sono arrivate a 217,1 milioni di unità, con una crescita del 50,6% rispetto ai 144,2 milioni di pezzi del 2012.

Tom Mainelli, Research Director per l'ambito Tablet per IDC, ha commentato: "E' sempre più chiaro che i mercati come gli USA stiano raggiungendo elevati livelli di saturazione e nonostante i mercati emergenti continuino a mostrare una forte crescita, questa non è sufficiente per pareggiare gli impressionanti tassi di crescita degli anni passati. Ci aspettiamo un'accelerazione negli acquisti di tablet commercial nei mercati maturi ma un rallentamento nel segmento consumer, che porteranno ad un ambiente di maggior sfida per il 2014 e oltre".

Apple ancora una volta domina il mercato dei tablet con 26 milioni di pezzi consegnate nel trimestre, in crescita sia dai 14,1 milioni del trimestre precedente sia dai 22,9 milioni del quarto trimestre 2012. Sebbene si tratti del risultato trimestrale migliore di sempre per la Mela, la crescita anno su anno del 13,5% è ben al di sotto della media del settore. I numeri evidenziano le difficoltà che l'azienda si trova ad affrontare nel tentativo di accrescere il proprio giro d'affari nei mercati al di fuori delle tradizionali roccaforti dei mercati maturi e accanto al successo di concorrenti grandi e piccoli. Apple registra per il trimestre uno share del 33,8%, rispetto al 29,7% del trimestre precedente ed in calo rispetto al 38,2% rispetto alle quotre di mercato del medesimo trimestre 2012.

Samsung mantiene il secondo posto grazie ad un ampio catalogo di prodotti e ad un maggior supporto da parte degli operatori di telefonia nei mercati come quello USA, conquistando il 18,8% dello share mondiale. Leggermente al di sotto del 18,9% del trimestre precedente ma in crescita significativa dal 13% dello scorso anno. Nei primi cinque rientrano infine Amazon, con uno share del 7,6%, Asus e Lenovo, rispettivamente al 5,1% e al 4,4% di share.

Jitesh Urbani, Research Analyst per IDC, commenta: "L'accesso di Lenovo alla produzione whitebox cinese le ha permesso di portare più tablet a basso prezzo nel mercato, facendo crescere le proprie quote dall'1,3% dello stesso trimestre dell'anno precedente. La forza della compagnia nei mercati emergenti e il maggior market share nei mercati adiacenti, come quello PC e smartphone, la posizionano bene per un'ulteriore crescita nel 2014".


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La tecnologia OIS di Nokia non è più un'esclusiva: disponibile a tutti i produttori

La tecnologia OIS esclusiva di Nokia è adesso aperta al libero mercato. Il produttore aveva introdotto la stabilizzazione ottica dell'immagine nella sua linea di smartphone top di gamma con Nokia Lumia 920, per poi inserirla su Lumia 925, 1020 e 1520.

Nokia Lumia 1020

Alla base della feature dei vari cameraphone Windows Phone, troviamo un giroscopio a due assi (L2G2IS) prodotto da ST Microelectronics che consente 500 scansioni al secondo sui movimenti della fotocamera, in modo da compensarli, stabilizzare l'immagine dei video e garantire una nitidezza superiore alle fotografie in caso di condizioni di luminosità non ottimali.

Grazie al chip di STM, è possibile impostare valori d'esposizione più lunghi in modo da catturare un quantitativo di luce superiore, senza perdere in dettaglio e senza scatenare il micro-mosso durante lo scatto. Sebbene la stabilizzazione ottica in generale non sia un'esclusiva dei più moderni Nokia, si tratta della tecnologia più efficiente apparsa sul mercato mobile.

Scaduti gli accordi fra le due società coinvolte, ST Microelectronics ha reso disponibile all'acquisto il chip anche ad altri produttori terzi. Il costo non è dei più abbordabili: se acquistato in blocco, L2G2IS costa circa 1,7$ per unità ai produttori che vogliono integrare la funzionalità nel modulo della fotocamera (l'intero modulo ha solitamente costi di poche decine di dollari al massimo).


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Anti-Malware

scheda aggiornata 1 ora fa

Malwarebytes' Anti-Malware è un software anti-malware che agisce per identificare e rimuovere malware e spyware eventualmente presenti nel proprio sistema. La versione completa integra una funzionalità di protezione dai malware in tempo reale, in grado di fornire la massima protezione al proprio sistema.


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Venduti nel 2013 oltre 22 milioni di portatili ultra-sottili

Le stime di vendita di PC portatili appartenenti alla gamma dei cosiddetti ultra-portatili indicano per l'anno 2013 un totale di circa 22,5 milioni di pezzi venduti. Si tratta di un dato che incide per il 12,3% del totale di mercato, alla luce dei 182,7 milioni di PC portatili che sono stati venduti.

Questo dato conferma la crescita nella diffusione di questa tipologia di prodotti, aumentata del 100% dall'anno 2012 al 2013. All'interno di questa categoria rientrano tanto le proposte della serie Ultrabook come i modelli MacBook Air di Apple. Si tratta di sistemi dallo spessore complessivo estremamente contenuto, con display che in genere arrivano a 13 pollici di diagonale e che puntano tutto sul contenimento del peso e sulla facilità di trasporto.

Il prezzo medio di vendita di queste soluzioni ultra-portatili è molto interessante. AIB Research ha monitorato le vendite in 24 nazioni evidenziando prezzi compresi tra 940 e 1.540 dollari, con la maggior parte dei modelli proposti a partire da 1.200 dollari. Si tratta di listini elevati per soluzioni PC portatili soprattutto in questo particolare momento nel mercato, caratterizzato dalla forte pressione competitiva attuata dalle altre tipologie di dispositivi mobile. E' evidente come per i produttori questa sia una nicchia interessante, a motivo dei margini che permette di ottenere soprattutto rispetto a quelli dei notebook tradizionali.

Una ulteriore crescita di questo settore potrà avvenire nel corso del 2014 con la progressiva disponibilità di soluzioni ibride, con modelli 2-in-1 dotati di display completamente staccabile per una trasformazione in tablet. E' proprio nello sviluppo di design alternativi a quello tradizionale dei PC portatili che i vari produttori hanno cercato, nel corso del 2013, sia di differenziare la propria offerta produttiva rispetto alla concorrenza sia di catturare l'attenzione del pubblico dei consumatori.


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Alcune versioni di Filezilla infestate da un malware: a rischio gl accessi FTP

Written By Unknown on Rabu, 29 Januari 2014 | 21.12

Avast ha evidenziato un potenziale rischio di furto di dati di accesso FTP, legato all'utilizzo di una versione del software FileZilla che è stata modificata ma che è di non immediata identificazione. FileZilla è un popolare client FTP di tipo open source, disponibile per tutti i principali sistemi operativi.

La maggior parte delle versioni che sono infettate dal malware sono quelle 3.5.3 e 3.7.3, quest'ultima la più recente messa a disposizione degli utenti. Secondo Avast il malware opera in modo trasparente, intercettando i dati di accesso ai server FTP che sono utilizzati da FileZilla. L'invio dei dati FTP copiati avviene solo una volta; il malware non verifica i bookmarks e non invia altro tipo di file o dato.

avast_filezilla.jpg (66259 bytes)

Come capire se la propria copia di FileZilla è infetta? Secondo Avast le copie infettate dal malware utilizzano 2.46.3-Unicode mentre quelle ufficiali adottano la versione 2.45. Verificando inoltre le proprietà dell'applicazione è possibile verificare se si possieda una versione infetta osservando le versioni di SQLite e GnuTLS utilizzate.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul blog Avast a questo indirizzo.


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Samsung al lavoro su schermi 4K per smartphone, display 2K da 560PPI già pronto

Al seminario interno Semiconductor and Display Technology Roadmap organizzato da Samsung, i rappresentanti della società avrebbero parlato delle tecnologie future utilizzate nei prossimi dispositivi mobile, come scrive G4G. La società ha già pronto un display QHD Super AMOLED con densità di pixel da 560PPI, ma è lecito aspettarsi modelli ancora più definiti per i prossimi anni.

Samsung Galaxy Note 3, schermo

Con il termine Quad HD ci si riferisce alla risoluzione 2560x1440 e, facendo un rapido calcolo, scopriamo che il pannello a cui fa riferimento Samsung sarà con molte probabilità quello che verrà installato su Galaxy S5. Il display avrà una diagonale di circa 5,2 o 5,3", gli stessi di cui si parla per il prossimo top di gamma sudcoreano.

In precedenza si era detto che, viste le difficoltà di produzione di un pannello SuperAMOLED così definito, Galaxy S5 verrà rilasciato in più varianti diverse, ed alcune potrebbero utilizzare un pannello LTPS di Sharp. Si tratta di un trend di mercato inarrestabile, quello che porta i produttori ad introdurre display sempre più definiti: ci si aspetta, infatti, che la risoluzione QHD sia introdotta in tutti gli smartphone top di gamma dei produttori maggiori nel 2014.

Samsung però non si ferma alla Quad HD: la società sta sviluppando un pannello caratterizzato da una risoluzione ancora superiore: 3480x2160, che definisce lo standard Ultra HD (4K). Nel caso in cui il produttore riuscisse a supportare tale risoluzione su un pannello da 5", avremmo una densità di pixel di circa 820PPI, che scenderebbe a 680 circa nel caso di pannello da 6", diagonale tipica per l'attuale generazione di "phablet".

Samsung Galaxy S4, diamond pixel

Fonte: GSM Arena

Le risoluzioni così elevate sarebbero comunque permesse grazie alla tecnologia diamond pixel (già usata su Galaxy S4), ovvero una disposizione non standard per i subpixel come la tecnologia PenTile utilizzata in passato: grazie a questa, la risoluzione massima viene ottenuta con un numero inferiore di subpixel rispetto ad una matrice RGB, con differenze non percepibili ad occhio nudo nel caso di densità di pixel così elevate.


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Olympus presenta una superzoom ed una rugged camera: SP100EE e Stylus Tough TG-850 iHS

Olympus presenta una superzoom ed una rugged camera: SP100EE e Stylus Tough TG-850 iHS

"Olympus ha mostrato alla stampa due nuove fotocamere della gamma Stylus: la bridge superzoom SP100EE, con l'interessante Dot Sight Framing Assistant, e la compatta rugged Stylus Tough TG-850 iHS"

Il segmento delle mirrorless è certamente quello che negli ultimi tempi è maggiormente cresciuto sotto diversi punti di vista (evoluzione delle tecnologie, numero di prodotti lanciati e venduti). La recente presentazione da parte di Olympus della nuova OMD E-M10 ne è infatti la prova; la casa non si è limitata però alla presentazione di una nuova senzaspecchio ma ha presentato alla stampa anche una nuova bridge superzoom ed una compatta rugged.

Dando una scorsa alle caratteristiche della nuova bridge della casa, denominata SP 100 EE, sono sostanzialmente due le cose che saltano subito all'occhio: l'impressionante escursione dello zoom 50x (24-1200mm equivalenti al pieno formato) e la presenza di quello che Olympus chiama Dot Sight Framing Assistant. Si tratta sostanzialmente di un mirino decisamente grezzo (dotato di un crocino nel centro) in grado di mostrarsi quando si alza il piccolo flash pop up della macchina: grazie all'ampio angolo di visione offerto dal Dot Sight in questo modo la casa intende facilitare l'inseguimento di un soggetto quando si sfruttano focali molto lunghe. SP 100EE (la doppia E sta per Eagle's Eye) è dotata di un sensore CMOS da 16 megapixel, mirino elettronico da 920.000 punti con copertura del 100% ed è in grado di registrare filmati in 1080/60p.

Stylus Tough TG-850 iHS , la nuova compatta rugged della casa, è dotata di un'ottica zoom 5x dalla focale equivalente al full frame pari a 21-105mm, un display LCD orientabile ed un sensore CMOS retroilluminato da 16 megapixel e 1/2.3". La fotocamera è impermeabile fino a 10 metri di profondità, resistente a temperature fino a -10° e resistente a cadute di 2 metri di altezza.

Ancora non annunciati prezzi e disponibilità per il nostro mercato, negli USA le due fotocamere usciranno a Marzo e costeranno rispettivamente $399.99 e $249.99.


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Rumor: Amazon intende lanciare una console Android nel corso dell'anno

Secondo alcuni rumour il retailer Amazon avrebbe in programma di distribuire una propria console con sistema operativo Android. Il progetto, che dovrebbe vedere la luce nel corso del 2014, non sembra essere orientato unicamente allo streaming e al download di videogiochi ma anche ad una notevole quantità di contenuti multimediali, tra cui musica, film e show televisivi.

Nome immagine

Stando alle prime indiscrezioni - trapelate tramite il magazine Game Informer - l'hardware sarebbe stato creato in collaborazione con Lab 126, azienda satellite che in passato si è già occupata della progettazione di Kindle. Il prezzo pianificato per il mercato americano si aggirerà intorno ai 300 dollari.

Se così fosse Amazon potrebbe inserire un nuovo hardware nella propria offerta, andando ad affiancare gli altri dispositivi proprietari Kindle e Kindle Fire HD, che stanno riscuotendo buon successo. La console di Amazon si proporrebbe a tutti gli effetti come media center da salotto, una soluzione che la renderebbe certamente più appetibile al grande pubblico e potrebbe evitare i fallimenti a cui sono già andate incontro Ouya e Gamestick. Stando alle poche informazioni che sono trapelate il processore dovrebbe appartenere alla famiglia Snapdragon di Qualcomm.

Per quanto concerne il parco titoli dovrebbe essere garantito il catalogo di prodotti già presente sui dispositivi mobile, affiancato da progetti esclusivi. Amazon avrebbe infatti optato per la creazione di alcuni team di sviluppo interni, che dovrebbero occuparsi di prodotti inediti. Il retailer americano è infatti alla ricerca di professionalità che abbiano esperienza nello sviluppo di titoli tripla-A, in ambito artistico e di design così come per lo sviluppo della parte tecnica.

Per il momento Amazon si è rifiutata di rispondere ufficialmente a queste voci, classificandole come semplici speculazioni. Nessuna risposta invece da parte di Qualcomm, che non ha confermato ma nemmeno smentito di essere impegnata nel progetto.


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Nuovi colori per Nexus 5: rumor o realtà?

Written By Unknown on Selasa, 28 Januari 2014 | 21.12

Sono apparse nuove foto della variante rossa di Nexus 5. Negli scorsi giorni si è parlato spesso di due nuove varianti di colore per il più recente smartphone della famiglia Nexus, ma le indiscrezioni sono state smentite da più fonti non ufficiali. Resta tuttavia il dubbio, esacerbato da numerose nuove fotografie che circolano in rete.

Nexus 5 rossoNexus 5 rosso

Le nuove immagini provengono dall'utente @artyomstar, che ha pubblicato alcune foto che ritraggono la confezione originale del dispositivo rosso nel proprio profilo Twitter. Lo stesso ha in seguito mostrato il dispositivo che si trovava all'interno della scatola.

Al momento, Google vende Nexus 5 su Google Play Dispositivi in due varianti di colore, bianco e nero, ed altrettante per quanto riguarda lo storage integrato, da 16 e 32GB. Le conferme sull'esistenza di una nuova variante rossa (e i precedenti rumor su una versione gialla) non danno comunque certezze riguardo alla possibilità di vedere il nuovo colore commercializzato in via ufficiale.

Nexus 5 rossoNexus 5 rosso

Sotto la scocca non sono previste modifiche: Nexus 5 si sviluppa intorno ad un display Full HD da 5 pollici e utilizza un SoC Qualcomm Snapdragon 800 con 2GB di RAM. Le nuove varianti di colore potrebbero aprire la famiglia Nexus ad una nuova tipologia d'utenza, meno attenta alle caratteristiche tecniche, ma più indirizzata ad un design ricercato e sbarazzino.


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'Galaxy Glass' confermati da funzionari Samsung: previsti per il prossimo settembre

Alcuni dipendenti di Samsung avrebbero informato il Korea Times circa lo sviluppo di un nuovo prodotto da parte del colosso sudcoreano. Si tratta di un modello di smart glass, che andrà a competere direttamente con i Google Glass a partire dal prossimo mese di settembre. L'annuncio è previsto per l'IFA di Berlino.

Samsung Glass, brevetto

"Gli indossabili non riusciranno a generare profitti nel breve termine", sono state le parole di uno dei funzionari anonimi citati nel report della pubblicazione coreana. "Ma rilasciare stabilmente versioni diverse dei nostri dispositivi dimostra il nostro forte impegno come leader nelle nuove nicchie di mercato."

Si tratta di riflessioni simili a quelle rilasciate dalla società pochi mesi prima dell'annuncio di Galaxy Gear, lo smartwatch proprietario che non ha riscosso un ampio successo di pubblico. Secondo quanto riportato dai funzionari della società, il punto di forza dei nuovi smart glasses sarà il design, al tempo stesso "semplice ma piacente".

Samsung attualmente sta collaborando con una propria divisione interna, Samsung Display, per la produzione del nuovo avveniristico dispositivo. Stando ad un brevetto rilasciato presso il Korea Intellectual Property Office dalla stessa società, il dispositivo potrebbe utilizzare lenti trasparenti o traslucenti per mostrare le notifiche di uno smartphone o tablet esterno, permettendo all'utente di imbastire chiamate telefoniche o ascoltare musica. Funzionalità che abbiamo già visto, del resto, con Galaxy Gear.

Samsung non sarà l'unica società a partecipare alla nuova nicchia di mercato: "La ragione è semplice", spiega il funzionario Samsung. "Il potenziale mercato per gli smart glass è enorme. Saranno utilizzati nei camion, nelle auto e avranno un impatto immenso in tutti i mercati correlati".


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Google Chrome 32

scheda aggiornata 2 ore fa

Google Chrome è un browser web sviluppato da Google con tecnologia WebKit e basato su una nuova Java script Virtual machine denominata V8. Una delle caratteristiche principali del prodotto è la gestione delle singole schede aperte in processi separati: in caso di crash di un singolo tab non sarà necessario riavviare l'intera applicazione


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Galaxy Note 3: Samsung conferma i problemi con KitKat e gli accessori di terze parti

In seguito all'installazione dell'aggiornamento ad Android 4.4.2 KitKat per Galaxy Note 3, molti utenti hanno riportato il non corretto funzionamento di molte cover S-View di terze parti. In un primo momento erano state smentite le presunte correlazioni fra i problemi e l'aggiornamento software, tuttavia Samsung è tornata sui suoi passi ammettendo il bug sull'ultima versione di Android per il phablet.

Samsung Galaxy Note 3: cover S-View

"Abbiamo identificato un problema di compatibilità software con l'aggiornamento ad Android 4.4 (KitKat) per Galaxy Note 3 con alcuni accessori di terze parti", ha scritto la società al sito ArsTechnica. "Un aggiornamento software sarà disponibile a breve. Siamo impegnati ad offrire un'esperienza mobile varia e affidabile per tutti i clienti, fornendo continuo supporto e soluzioni per eventuali problemi che sorgono con gli aggiornamenti anche con accessori di terze parti".

I problemi, come menzionato poco sopra, si verificavano soprattutto con le cover S-View, ovvero particolari custudie con una porzione scoperta sulla parte frontale, che attivano automaticamente una modalità specifica per lo schermo in modo da visualizzare le notifiche e alcune informazioni importanti in ogni momento, senza dover accedere al dispositivo.

Questo particolare tipo di cover contiene un microchip, in modo da permettere al dispositivo di riconoscere la chiusura della parte frontale ed attivare la modalità specifica dello schermo. Su KitKat viene forzata l'autenticazione del chip ufficiale di Samsung, non permettendo la stessa funzionalità agli accessori di terze parti.

Non è stata data una data esatta per il rilascio dell'aggiornamento, che stando a quanto annunciato da Samsung potrebbe arrivare in pochi giorni.


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Nuovo HTC Desire: il coloratissimo smartphone octa-core appare nei primi render

Written By Unknown on Senin, 27 Januari 2014 | 21.12

HTC è al lavoro su un nuovo smartphone di fascia media della famiglia Desire. Del dispositivo sono trapelati i primi render che mostrano le diverse varianti caratterizzate da colori particolarmente accesi, che ricordano lo stile di iPhone 5C o dei Lumia di fascia media, con un profilo estremamente ridotto.

HTC DesireHTC Desire

Il rumor parla anche delle possibili specifiche tecniche: il SoC utilizzato è un MediaTek octa-core basato su architettura Cortex-A7, in grado di mantenere buoni livelli prestazionali a fronte di costi di produzione e consumi ridotti.

HTC Desire

Per quanto riguarda le altre caratteristiche tecniche: HTC avrebbe scelto un display HD (720p) da 5 pollici, 1,5GB di RAM e una fotocamera da 8 megapixel. Come è possibile notare dalle fotografie pubblicate dalla fonte cinese, fra i colori disponibili avremo rosso, arancione, azzurro e giallo.

HTC DesireHTC Desire

Il sistema operativo utilizzato sarà Android 4.3 Jelly Bean, personalizzato attraverso la Sense 5.5 proprietaria di HTC. La fonte specula anche sul possibile prezzo della soluzione: il produttore taiwanese starebbe pensando ad un listino di circa 240€. Non sono ancora noti, tuttavia, dettagli riguardo alla disponibilità di questo nuovo Desire nei vari mercati internazionali.


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NSA, una lettera aperta al governo USA da 50 esperti di crittografia

Non cessa il pressing sul governo USA per la riforma del programma di sorveglianza NSA, con un gruppo di oltre cinquanta tra professori e ricercatori nel campo della crittografia che nei giorni scorsi hanno pubblicato una lettera aperta chiedendo ulteriori cambiamenti in direzione di una maggior protezione della privacy.

"Non è chiaro il valore della sorveglianza a livello della società in termini di prevenzione del terrorismo, ma è lampante la minaccia che questa sorveglianza rappresenza per la privacy, per la democrazia e per il settore tecnologico USA. Dal momento che la trasparenza e il pubblico consenso sono l'anima della nostra democrazia, chiediamo la governo USA di sottoporre tutte le attività di sorveglianza ad un pubblico scrutinio e ad opporsi allo sviluppo di programmi di sorveglianza prima di profondi controlli tecnici e sociali" si legge nella lettera.

La lettera invita il governo USA a prendere come riferimento i cinque principi esposti all'inizio del mese di dicembre (un interessante approfondimento in materia è disponibile in questo articolo) da un gruppo di colossi dell'IT, tra i quali Apple Google e Microsoft, che vengono definiti come un "buon punto di partenza".

Nella lettera viene inoltre toccata - seppur senza alcun riferimento specifico - l'ipotesi sorta nel corso delle passate settimane secondo la quale il NIST (National Institute of Standards and Technology) avrebbe, su indicazione dell'NSA, lasciato qualche punto debole in alcuni standard di sicurezza per consentire all'NSA di portare avanti le proprie pratiche "ispettive". A tal proposito si legge nella lettera: "La scelta non è tra il permettere o meno all'NSA di spiare. La scelta è tra un'infrastruttura di comunicazione che sia vulnerabile agli attacchi e una che, di standard, è intrinsecamente sicura per i propri utenti. Ogni Paese, incluso il nostro, deve dare all'intelligence e alle autorità i mezzi per procedere contro i terroristi ed i criminali, ma possiamo fare questo senza minare alle fondamenta la sicurezza che permette il commercio, l'intrattenimento, le comunicazioni personali e altri aspetti della vita del ventunesimo secolo".

Tra i firmatari della lettera figurano Ronald Rivest, professore del MIT nonché uno degli ideatori dell'algortimo RSA e fondatore di RSA Security, e Hal Abelson, anch'egli professore del MIT e direttore e fondatore della Free Software Foundation.


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King rimuove Pac-Avoid ma respinge l'accusa di essere una software house che copia i giochi

Negli ultimi giorni si è parlato molto dei tentativi di King di registrare i marchi 'Candy' e 'Saga', che fanno parte del nome del suo popolarissimo Candy Crush Saga. La registrazione di "Candy" in Europa e Stati Uniti è stata completata, mentre è tutto ancora da definire nel caso di 'Saga'.

Scamperghost

Pac-Avoid

Per effetto della registrazione del matchio all'Uspto, Apple e Google hanno iniziato a cancellare dai rispettivi store digitali tutti i giochi con la parola 'Candy' nel titolo. La situazione ha generato non poche polemiche contro la software house di Candy Crush, sulla scia delle quali arriva anche un'accusa di clonazione.

Lo sviluppatore indipendente Matthew Cox, infatti, afferma che King avrebbe deliberatamente copiato il suo gioco Scamperghost dopo che lui stesso aveva rifiutato un accordo di licenza sul titolo in questione. King respinge le accuse di clonazione, ma ha comunque rimosso Pac-Avoid, ovvero il gioco che sarebbe una copia di Scamperghost. Cox ha publicato delle immagini per evidenziare il tentativo di clonazione, che riportiamo in questa stessa pagina.

"Come tutte le società prudenti, prendiamo tutte le misure appropriate per proteggere le nostre proprietà intellettuali in modo ragionevole ed equo", dice Riccardo Zacconi, CEO di King, in una lettera aperta. "Allo stesso tempo rispettiamo i diritti e le IP degli altri sviluppatori. Prima di lanciare qualsiasi gioco facciamo una ricerca approfondita sugli altri giochi già presenti sul mercato, così come una revisione dei marchi registrati, al fine di garantirci che non stiamo violando IP di altri".

"Il caso in questione è molto complesso, ma fondamentalmente non avremmo mai dovuto pubblicare Pac-Avoid, e ci scusiamo per averlo fatto", continua Zacconi. "Sia chiaro: questa spiacevole situazione è un'eccezione alla regola. King non copia giochi di altri, e non vuole che altri copino i suoi giochi".

Zacconi poi passa alla discussione sui trademark. "Candy Crush Saga è uno dei casual game di maggior successo della storia, e milioni di persone ci giocano ogni giorno. Non sorprende che alcuni sviluppatori abbiano visto l'opportunità di sfruttare la popolarità del gioco e abbiano rilasciato dei giochi con titoli o elementi grafici molto simili ai nostri. Crediamo che sia giusto e ragionevole difenderci da tali imitazioni".

"Per proteggere la nostra proprietà intellettuale, l'anno scorso abbiamo acquisito il marchio 'Candy' per l'Ue da una società in fallimento, e poi abbiamo registrato il marchio anche negli Stati Uniti. Ci sono state molte polemiche per questo, ma la verità è che non c'è nulla di insolito nel depositare un marchio su una parola di uso comune. Pensate a 'Time', 'Money', 'Fortune', 'Apple' e 'Sun', per citarne alcuni. Non stiamo cercando di avere un controllo totale sulla parola 'Candy', nessun trademark lo permetterebbe. Stiamo solo cercando di impedire che altri giochi capitalizzino ingiustamente il nostro successo".

"Un'altra storia, invece, ci ha visto opporci alla registrazione del marchio 'Banner Saga' da parte di Stoic. Non pensiamo che questo gioco assomigli in qualche modo ai nostri, ma molti dei nostri giocatori associano il termine 'Saga' ai giochi King, come nei casi di Candy Crush Saga, Bubble Witch Saga, Pet Rescue Saga, Farm Heroes Saga. Per tutti questi giochi abbiamo già dovuto affrontare problemi legati al marchio o ai diritti d'autore".

"Non vogliamo impedire a Stoic di utilizzare la parola Saga, ma abbiamo dovuto opporci per preservare la nostra capacità di proteggere i nostri giochi. In caso contrario, molti altri produttori di videogiochi potrebbero utilizzare con maggiore facilità la parola 'Saga' all'interno dei loro titoli".

"Pensiamo che la discussione e il dibattito su questi temi siano cose positive. Accogliamo qualsiasi tipo di commento su ciò che facciamo dentro e fuori l'azienda. Sulla base di tutto ciò rivediamo il nostro approccio e continueremo a farlo in futuro. Nel momento in cui riceviamo una protesta, la analizziamo prontamente ed equamente".


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Apple spinge verso un nuovo servizio di pagamenti tramite iTunes

Apple sta perfezionando i lavori su un servizio di pagamenti mobile avanzato, in modo da sfruttare i 375 milioni di utenti iPhone e i 155 milioni proprietari di iPad. La società permette già l'acquisto di beni digitali all'interno degli store virtuali di iOS e Mac OS X, ma potrebbe espandere il raggio d'azione anche per quanto riguarda l'acquisizione di beni fisici.

La società con sede a Cupertino ha già lanciato un servizio di pagamenti tramite dispositivi mobile all'interno degli Apple Store, in cui il cliente può pagare attraverso il proprio iPhone sfruttando i sensori iBeacon che verificano la località in cui si trova lo smartphone in relazione alla posizione dello store fisico.

Manca ancora, tuttavia, la possibilità di acquistare beni fisici in negozi di terze parti per i possessori di un account iTunes. Gli utenti hanno bisogno di integrare le informazioni della carta di credito sull'account, passo in più che in molti casi funge da deterrente per gli acquisti online tramite lo smartphone della Mela.

Secondo quanto riportato dal WSJ, che cita fonti interne volutamente rimaste anonime, Apple starebbe gettando le basi su un servizio proprietario di pagamenti online. Eddy Cue, dirigente di Apple e responsabile di iTunes e App Store, e Tim Cook, CEO della società, hanno partecipato a riunioni con dirigenti del settore in modo da gestire l'acquisto di beni fisici e servizi partendo direttamente dai dispositivi mobile della Mela.

Jennifer Bailey, già dirigente della società di Cupertino, avrebbe inoltre occupato un nuovo ruolo negli ultimi periodi, secondo le parole di tre funzionari Apple, proprio per gestire le novità per quanto riguarda il nuovo servizio di pagamenti online. La compagnia avrebbe scartato, inoltre, almeno cinque esponenti illustri del settore prima di scegliere Bailey.

Apple si è rifiutata di commentare sulle notizie trapelate, così come Jennifer Bailey, che non ha rilasciato commenti su quanto discusso negli ultimi giorni. Molti brevetti associati alla società di Cupertino, e le parole spese dallo stesso Cook di recente sull'argomento, rappresenterebbero una sorta di pallida conferma sulle indiscrezioni, non ancora ufficializzate dalla società di Cupertino.


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Bill Gates si veste da pulcino (ma non solo) per combattere la povertà nel mondo

Written By Unknown on Minggu, 26 Januari 2014 | 21.12

Da anni Bill Gates ha tirato i remi in barca per dedicarsi alla Fondazione Bill & Melinda Gates, fondata nel gennaio del 2000 dallo stesso Bill Gates e dalla consorte Melinda French. Il fondatore di Microsoft ha fatto convergere nella donazione qualcosa come 28 miliardi di Dollari, rendendola di fatto una delle realtà più efficaci visto il budget quasi illimitato.

Le attività della fondazione coprono diversi ambiti come la ricerca medica (soprattutto lotta all'AIDS e alla malaria, le malattie più diffuse nei paesi poveri), mentre altre seguono numerosi progetti per migliorare le condizioni di vita nel terzo mondo anche nel campo dell'educazione. Annualmente la fondazione pubblica una lettera per sensibilizzare l'opinione pubblica su diverse problematiche ancora da affrontare e sui risultati raggiunti.


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Grafene, la controparte tridimensionale è il bismuturo di sodio

Presso il Dipartimento dell'Energia USA dei Berkeley National Laboratory un gruppo di ricercatori ha scoperto ciò che può essere ritenuto a tutti gli effetti una controparte tridimensionale del grafene, il materiale costituito da un foglio di carbonio dello spessore di un atomo e le cui proprietà fisiche lo rendono particolarmente promettente per il futuro della tecnologia.

I ricercatori hanno scoperto che il Bismuturo di Sodio (Na3Bi) può esistere in una forma di materia quantistica come semimetallo tridimensionale topologico di Dirac (3DTDS - 3D Topologic Dirac Semi-metal). Si tratta della prima conferma sperimentale della presenza di fermioni di Dirac a tre dimensioni all'interno di un materiale, un nuovo stato solo recentemente teorizzato.

"Un materiale 3DTDS è una naturale controparte tridimensionale del grafene con proprietà simili o anche migliori. I fermioni di Dirac a tre dimensioni all'interno del materiale 3DTDS caratterizzano inoltre una magnetoresistenza lineare non saturante che può essere di ordini di grandezza superiore rispetto ai materiali oggi utilizzati negli hard disk, e traccia la strada alla realizzazione di sensori ottici più efficienti" ha spiegato Yulin Chen, fisco dell'University of Oxford che ha coordinato lo studio operando con Berkeley Lab Advanced Light Source, e autore della pubblicazione su Science "Discovery of a Three-dimensional Topological Dirac Semimetal, Na3Bi".

Due dei materiali oggi più interessanti nel panorama dell'alta tecnologia sono il grafene e gli isolanti topologici, questi ultimi materiali cristallini che si comportano come isolanti al loro interno ma come conduttori in superficie. Entrambi hanno fermioni di Dirac a due dimensioni che sono l'origine di proprietà fisiche particolarmente desiderate. Gli isolanti topologici sono inoltre caratterizzati da una struttura elettronica unica, dove gli elettroni all'interno del materiale si comportano come quelli in un isolante, mentre quelli in superficie si comportano come gli elettroni nel grafene.

"Il repentino sviluppo del grafene e degli isolanti topologici ha inoltre sollevato interrogativi se esistano controparti 3D e altri materiali con una topologia inusuale nella loro struttura elettronica. La nostra scoperta risponde ad entrambe le domande. Nel Bismuturo di Sodio che abbiamo studiato le bande di conduzione interna e di valenza si toccano solo su punti discreti e si disperdono linearmente lungo tutte e tre le direzioni del momento per formare fermioni di Dirac a tre dimensioni interni. La topologia di una struttura elettronica 3DTDS è unica come quella degli isolanti topologici" ha spiegato Chen.

Il Bismuturo di Sodio è troppo instabile per poter essere utilizzato senza un packaging adeguato, ma da il via all'esplorazione per lo sviluppo di altri materiali 3DTDS più adatti per i dispositivi di ogni giorno. Il Bismuturo di Sodio può comunque essere impiegato per la dimostrazione di potenziali applicazioni dei sistemi 3DTDS, che sono in grado di offrire qualche vantaggio in più rispetto al grafene. "Un sistema 3DTDS potrebbe mettere a disposizione un consistente miglioramento nell'efficienza rispetto al grafene in varie applicazioni per via del suo volume tridimensonale. La realizzazione di pellicole di grafene di grandi dimensioni continua a rappresentare una sfida: potrebbe essere più facile partendo da sistemi 3DTDS la realizzazione di dispositivi simili a quanto possibile con il grafene per un'ampia gamma di applicazioni" ha commentato Chen.

Un sistema 3DTDS socchiude inoltre la porta a una serie di nuove proprietà fisiche particolarmente utili per le future tecnologie elettroniche: elevato diamagnetismo che diverge quando l'energia si avvicina al punto di Dirac, magnetoresistenza quantistica nell'interno del materiale, uniche strutture Landau sotto forti campi magnetici ed effetti Hall di spin quantistico oscillante. I futuri sistemi 3DTDS possono inoltre rappresentare una piattaforma ideale per le applicazioni di spintronica.


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Facebook come una malattia infettiva: enorme declino previsto per il 2017

A pochi giorni dal decimo compleanno di Facebook, la cui ricorrenza è attesa per il prossimo 4 febbraio, un gruppo di studenti dell'Università di Princeton ha previsto il tetro destino di uno dei social network più diffusi e longevi in assoluto. Secondo lo studio, infatti, Facebook perderà quattro utenti su cinque fra quelli registrati al servizio entro i prossimi tre anni.

Facebook ha sopravvissuto per un periodo di tempo estremamente più lungo rispetto a social network come Myspace o Bebo, tuttavia gli utenti che attualmente rimangono ammaliati dalle "meraviglie" offerte dal servizio potrebbero diventare ben presto immuni alle stesse.

John Cannarella e Joshua A. Spechler hanno basato le proprie previsioni sul numero di volte in cui la parola Facebook viene scritta su Google. Le analisi su questo dato hanno visto il picco massimo nel mese di dicembre 2012, mostrando una flessione progressiva da allora.

"È stato dimostrato come le idee - allo stesso modo delle malattie - si diffondano contagiosamente fra le persone prima di scomparire. Il fenomeno viene descritto come modelli epidemiologici", sostengono i due autori nel documento che hanno intitolato "Epidemiological modelling of online social network dynamics".

Facebook, Mark Zuckerberg

Il successo di Facebook è garantito sino a quando gli utenti non saranno immuni a quanto introdotto dal social network. Il diffondere delle idee, nel trattato dei due studenti di Princeton, viene paragonato alla diffusione di una malattia infettiva, che termina quando gli interessati acquisiscono l'immunità alla stessa. In sostanza, secondo l'ennesimo studio effettuato sul declino di una delle realtà informatiche più importanti degli ultimi anni, diventeremo tutti, o quasi, "immuni da Facebook" nei prossimi tre anni.

Al momento in cui scriviamo Facebook annovera circa 1,2 miliardi di utenti attivi mensilmente sui propri server, e aggiornerà gli investitori riguardo al traffico generato entro la fine di gennaio. In effetti è in declino il traffico generato dalla versione web di Facebook, ma solo perché gli utenti preferiscono sempre di più accedere al social network attraverso i propri dispositivi mobile.

Per i loro studi, gli scienziati hanno utilizzato un metodo noto con il nome di SIR (susceptible, infected, recovered), che crea un algoritmo in grado di monitorare la diffusione e il recupero delle epidemie. Hanno messo alla prova i vari algoritmi con i risultati di Myspace, prima di applicarli su Facebook.

Myspace è stato creato nel 2003 e ha raggiunto il suo apice nel 2007 con 300 milioni di utenti registrati, entrando in disuso nel 2011. Nella sua "storia", Myspace è stato acquistato da Rupert Murdoch per 580 milioni di dollari, ed ha firmato un accordo con Google, nel 2006, del valore di 900 milioni di dollari. L'intera società è stata in seguito valutata circa 12 miliardi di dollari, ma alla fine è stata venduta da News Corp per soli 35 milioni di dollari americani.

Facebook come epidemia

Facebook sembra però una realtà più solida di Myspace. La spiegazione del traffico generato inferiore rispetto al passato è da addurre, probabilmente, agli 870 milioni di utenti che utilizzano il social network attraverso i propri smartphone. La società, tuttavia, ha espresso un dato leggermente preoccupante di recente, che potrebbe dare un minimo di attendibilità agli studi provenienti da Princeton: "Abbiamo notato un declino negli utenti giornalieri, specificamente fra quelli più giovani", sono state le parole di David Ebersman, CFO di Facebook.

Nonostante ciò, sembra che gli investitori credano ancora in Facebook: le azioni hanno raggiunto il loro valore massimo proprio nel mese di gennaio, portando il valore di capitalizzazione della società di Zuckerberg a vette inesplorate sino a quel momento: Facebook vale sul mercato circa 140 miliardi di dollari, ma il suo successo potrebbe ben presto cessare di esistere. Forse.


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Microsoft va oltre le stime nel trimestre da poco concluso

Nel corso della seconda metà di questa settimana molte aziende del settore IT hanno rilasciato i propri risultati finanziari dell'ultimo trimestre 2013, comprendenti quindi anche i dati per tutto l'anno da poco concluso. Segnaliamo i dati di Microsoft, azienda che ha esercizio fiscale che si chiude alla fine del mese di Giugno di ogni anno e che quindi ha reso disponibili i dati economici per il secondo trimestre fiscale.

I risultati sono migliori delle aspettative, con un fatturato di 24,5 miliardi di dollari e un utile per azione di 78 centesimi di dollaro. Il consenso degli analisti finanziari era per un fatturato di 23,7 miliardi e utili per azione di 68 centesimi.

Alcune delle informazioni che emergono dai dati resi pubblici da Microsoft permettono di capire come si stiano comportando alcune delle famiglie di prodotti sviluppati dall'azienda. Partiamo dalle console Xbox, per le quali sono state venduti 7,4 milioni di pezzi nel trimestre, delle quali 3,9 milioni sono le nuove Xbox One e le restanti Xbox 360. Buon risultato anche per Surface, con un fatturato di 893 milioni di dollari USA generato dalle vendite di questi tablet: si tratta di un incremento di 400 milioni di dollari rispetto al trimestre precedente ma questo è un dato ancora insufficiente e non tale da portare l'azienda a guadagnare da queste vendite.

Interessante segnalare l'incremento del 34% nel fatturato generato da Bing, oltre ad un incremento del 10% delle vendite nel settore commercial giunto alla soglia di poco meno di 12,7 miliardi di dollari. In lieve calo il fatturato delle vendite di licenze Windows nel canale OEM: la contrazione del 3% è legata alla ridotta domanda di sistemi PC a livello mondiale in particolare nel settore consumer. Dati migliori da Windows Pro OEM, con fatturato in crescita del 12% e domanda di PC in ambito business che è migliore di quella consumer.

Segnaliamo come Microsoft non abbia fornito alcuna informazione circa l'attività di ricerca del nuovo CEO che prenderà il posto di Steve Ballmer. Quelle sino ad oggi disponibili sono di fatto tutte indiscrezioni e non è ancora chiaro chi verrà nominato come nuovo CEO dell'azienda e quando questo avverrà.


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Microsoft va oltre le stime nel trimestre da poco concluso

Written By Unknown on Sabtu, 25 Januari 2014 | 21.12

Nel corso della seconda metà di questa settimana molte aziende del settore IT hanno rilasciato i propri risultati finanziari dell'ultimo trimestre 2013, comprendenti quindi anche i dati per tutto l'anno da poco concluso. Segnaliamo i dati di Microsoft, azienda che ha esercizio fiscale che si chiude alla fine del mese di Giugno di ogni anno e che quindi ha reso disponibili i dati economici per il secondo trimestre fiscale.

I risultati sono migliori delle aspettative, con un fatturato di 24,5 miliardi di dollari e un utile per azione di 78 centesimi di dollaro. Il consenso degli analisti finanziari era per un fatturato di 23,7 miliardi e utili per azione di 68 centesimi.

Alcune delle informazioni che emergono dai dati resi pubblici da Microsoft permettono di capire come si stiano comportando alcune delle famiglie di prodotti sviluppati dall'azienda. Partiamo dalle console Xbox, per le quali sono state venduti 7,4 milioni di pezzi nel trimestre, delle quali 3,9 milioni sono le nuove Xbox One e le restanti Xbox 360. Buon risultato anche per Surface, con un fatturato di 893 milioni di dollari USA generato dalle vendite di questi tablet: si tratta di un incremento di 400 milioni di dollari rispetto al trimestre precedente ma questo è un dato ancora insufficiente e non tale da portare l'azienda a guadagnare da queste vendite.

Interessante segnalare l'incremento del 34% nel fatturato generato da Bing, oltre ad un incremento del 10% delle vendite nel settore commercial giunto alla soglia di poco meno di 12,7 miliardi di dollari. In lieve calo il fatturato delle vendite di licenze Windows nel canale OEM: la contrazione del 3% è legata alla ridotta domanda di sistemi PC a livello mondiale in particolare nel settore consumer. Dati migliori da Windows Pro OEM, con fatturato in crescita del 12% e domanda di PC in ambito business che è migliore di quella consumer.

Segnaliamo come Microsoft non abbia fornito alcuna informazione circa l'attività di ricerca del nuovo CEO che prenderà il posto di Steve Ballmer. Quelle sino ad oggi disponibili sono di fatto tutte indiscrezioni e non è ancora chiaro chi verrà nominato come nuovo CEO dell'azienda e quando questo avverrà.


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Bill Gates si veste da pulcino (ma non solo) per combattere la povertà nel mondo

Da anni Bill Gates ha tirato i remi in barca per dedicarsi alla Fondazione Bill & Melinda Gates, fondata nel gennaio del 2000 dallo stesso Bill Gates e dalla consorte Melinda French. Il fondatore di Microsoft ha fatto convergere nella donazione qualcosa come 28 miliardi di Dollari, rendendola di fatto una delle realtà più efficaci visto il budget quasi illimitato.

Le attività della fondazione coprono diversi ambiti come la ricerca medica (soprattutto lotta all'AIDS e alla malaria, le malattie più diffuse nei paesi poveri), mentre altre seguono numerosi progetti per migliorare le condizioni di vita nel terzo mondo anche nel campo dell'educazione. Annualmente la fondazione pubblica una lettera per sensibilizzare l'opinione pubblica su diverse problematiche ancora da affrontare e sui risultati raggiunti.


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Grafene, la controparte tridimensionale è il bismuturo di sodio

Presso il Dipartimento dell'Energia USA dei Berkeley National Laboratory un gruppo di ricercatori ha scoperto ciò che può essere ritenuto a tutti gli effetti una controparte tridimensionale del grafene, il materiale costituito da un foglio di carbonio dello spessore di un atomo e le cui proprietà fisiche lo rendono particolarmente promettente per il futuro della tecnologia.

I ricercatori hanno scoperto che il Bismuturo di Sodio (Na3Bi) può esistere in una forma di materia quantistica come semimetallo tridimensionale topologico di Dirac (3DTDS - 3D Topologic Dirac Semi-metal). Si tratta della prima conferma sperimentale della presenza di fermioni di Dirac a tre dimensioni all'interno di un materiale, un nuovo stato solo recentemente teorizzato.

"Un materiale 3DTDS è una naturale controparte tridimensionale del grafene con proprietà simili o anche migliori. I fermioni di Dirac a tre dimensioni all'interno del materiale 3DTDS caratterizzano inoltre una magnetoresistenza lineare non saturante che può essere di ordini di grandezza superiore rispetto ai materiali oggi utilizzati negli hard disk, e traccia la strada alla realizzazione di sensori ottici più efficienti" ha spiegato Yulin Chen, fisco dell'University of Oxford che ha coordinato lo studio operando con Berkeley Lab Advanced Light Source, e autore della pubblicazione su Science "Discovery of a Three-dimensional Topological Dirac Semimetal, Na3Bi".

Due dei materiali oggi più interessanti nel panorama dell'alta tecnologia sono il grafene e gli isolanti topologici, questi ultimi materiali cristallini che si comportano come isolanti al loro interno ma come conduttori in superficie. Entrambi hanno fermioni di Dirac a due dimensioni che sono l'origine di proprietà fisiche particolarmente desiderate. Gli isolanti topologici sono inoltre caratterizzati da una struttura elettronica unica, dove gli elettroni all'interno del materiale si comportano come quelli in un isolante, mentre quelli in superficie si comportano come gli elettroni nel grafene.

"Il repentino sviluppo del grafene e degli isolanti topologici ha inoltre sollevato interrogativi se esistano controparti 3D e altri materiali con una topologia inusuale nella loro struttura elettronica. La nostra scoperta risponde ad entrambe le domande. Nel Bismuturo di Sodio che abbiamo studiato le bande di conduzione interna e di valenza si toccano solo su punti discreti e si disperdono linearmente lungo tutte e tre le direzioni del momento per formare fermioni di Dirac a tre dimensioni interni. La topologia di una struttura elettronica 3DTDS è unica come quella degli isolanti topologici" ha spiegato Chen.

Il Bismuturo di Sodio è troppo instabile per poter essere utilizzato senza un packaging adeguato, ma da il via all'esplorazione per lo sviluppo di altri materiali 3DTDS più adatti per i dispositivi di ogni giorno. Il Bismuturo di Sodio può comunque essere impiegato per la dimostrazione di potenziali applicazioni dei sistemi 3DTDS, che sono in grado di offrire qualche vantaggio in più rispetto al grafene. "Un sistema 3DTDS potrebbe mettere a disposizione un consistente miglioramento nell'efficienza rispetto al grafene in varie applicazioni per via del suo volume tridimensonale. La realizzazione di pellicole di grafene di grandi dimensioni continua a rappresentare una sfida: potrebbe essere più facile partendo da sistemi 3DTDS la realizzazione di dispositivi simili a quanto possibile con il grafene per un'ampia gamma di applicazioni" ha commentato Chen.

Un sistema 3DTDS socchiude inoltre la porta a una serie di nuove proprietà fisiche particolarmente utili per le future tecnologie elettroniche: elevato diamagnetismo che diverge quando l'energia si avvicina al punto di Dirac, magnetoresistenza quantistica nell'interno del materiale, uniche strutture Landau sotto forti campi magnetici ed effetti Hall di spin quantistico oscillante. I futuri sistemi 3DTDS possono inoltre rappresentare una piattaforma ideale per le applicazioni di spintronica.


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Facebook come una malattia infettiva: enorme declino previsto per il 2017

A pochi giorni dal decimo compleanno di Facebook, la cui ricorrenza è attesa per il prossimo 4 febbraio, un gruppo di studenti dell'Università di Princeton ha previsto il tetro destino di uno dei social network più diffusi e longevi in assoluto. Secondo lo studio, infatti, Facebook perderà quattro utenti su cinque fra quelli registrati al servizio entro i prossimi tre anni.

Facebook ha sopravvissuto per un periodo di tempo estremamente più lungo rispetto a social network come Myspace o Bebo, tuttavia gli utenti che attualmente rimangono ammaliati dalle "meraviglie" offerte dal servizio potrebbero diventare ben presto immuni alle stesse.

John Cannarella e Joshua A. Spechler hanno basato le proprie previsioni sul numero di volte in cui la parola Facebook viene scritta su Google. Le analisi su questo dato hanno visto il picco massimo nel mese di dicembre 2012, mostrando una flessione progressiva da allora.

"È stato dimostrato come le idee - allo stesso modo delle malattie - si diffondano contagiosamente fra le persone prima di scomparire. Il fenomeno viene descritto come modelli epidemiologici", sostengono i due autori nel documento che hanno intitolato "Epidemiological modelling of online social network dynamics".

Facebook, Mark Zuckerberg

Il successo di Facebook è garantito sino a quando gli utenti non saranno immuni a quanto introdotto dal social network. Il diffondere delle idee, nel trattato dei due studenti di Princeton, viene paragonato alla diffusione di una malattia infettiva, che termina quando gli interessati acquisiscono l'immunità alla stessa. In sostanza, secondo l'ennesimo studio effettuato sul declino di una delle realtà informatiche più importanti degli ultimi anni, diventeremo tutti, o quasi, "immuni da Facebook" nei prossimi tre anni.

Al momento in cui scriviamo Facebook annovera circa 1,2 miliardi di utenti attivi mensilmente sui propri server, e aggiornerà gli investitori riguardo al traffico generato entro la fine di gennaio. In effetti è in declino il traffico generato dalla versione web di Facebook, ma solo perché gli utenti preferiscono sempre di più accedere al social network attraverso i propri dispositivi mobile.

Per i loro studi, gli scienziati hanno utilizzato un metodo noto con il nome di SIR (susceptible, infected, recovered), che crea un algoritmo in grado di monitorare la diffusione e il recupero delle epidemie. Hanno messo alla prova i vari algoritmi con i risultati di Myspace, prima di applicarli su Facebook.

Myspace è stato creato nel 2003 e ha raggiunto il suo apice nel 2007 con 300 milioni di utenti registrati, entrando in disuso nel 2011. Nella sua "storia", Myspace è stato acquistato da Rupert Murdoch per 580 milioni di dollari, ed ha firmato un accordo con Google, nel 2006, del valore di 900 milioni di dollari. L'intera società è stata in seguito valutata circa 12 miliardi di dollari, ma alla fine è stata venduta da News Corp per soli 35 milioni di dollari americani.

Facebook come epidemia

Facebook sembra però una realtà più solida di Myspace. La spiegazione del traffico generato inferiore rispetto al passato è da addurre, probabilmente, agli 870 milioni di utenti che utilizzano il social network attraverso i propri smartphone. La società, tuttavia, ha espresso un dato leggermente preoccupante di recente, che potrebbe dare un minimo di attendibilità agli studi provenienti da Princeton: "Abbiamo notato un declino negli utenti giornalieri, specificamente fra quelli più giovani", sono state le parole di David Ebersman, CFO di Facebook.

Nonostante ciò, sembra che gli investitori credano ancora in Facebook: le azioni hanno raggiunto il loro valore massimo proprio nel mese di gennaio, portando il valore di capitalizzazione della società di Zuckerberg a vette inesplorate sino a quel momento: Facebook vale sul mercato circa 140 miliardi di dollari, ma il suo successo potrebbe ben presto cessare di esistere. Forse.


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CCleaner standard

Written By Unknown on Jumat, 24 Januari 2014 | 21.12

scheda aggiornata 1 ora fa

Software che permette di eliminare dal proprio sistema files inutili, come ad esempio file temporanei, informazioni legate alla history del browser, ai files recentemente aperti. Non mancano poi strumenti per agire sui programmi avviati allo startup o per disinstallare applicazioni; questi tools ovviamente vanno usati solo se le consuete modalità di disinstallazione non hanno garantito il risultato sperato. Queste le principali modifiche introdotte dall'ultima release:

What's New:

- Added Firefox 7.0 Beta support.
- Added Firefox 6.0 Final support.
- Added IE 9.0.2 support.
- Added Safari 5.1 binarycookies file cleaning and management.
- Added cleaning for MS Search, Cached Fonts, RegEditX,
SpeedBit DAP, Spyware Terminator, SUPERAntiSpyware,
Acrobat Distiller 10 and Foxit Reader 5.0.
- Improved cleaning for Internet Download Accelerator.
- Improved Opera 9 Last Download Location cleaning.
- Improved accuracy and reliability for free space and entire drive wiping.
- Improved Safari local storage cleaning.
- Improved Google Chrome "Saved Form Information" and "Saved Passwords" cleaning.
- Updated various translations.
- Minor optimization tweaks.

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Il Signore degli Anelli di nuovo in auge: primi dettagli per Middle-Earth Shadow of Mordor

Monolith ha svelato nuove informazioni riguardanti Middle Earth: Shadow of Mordor, ambizioso action-adventure ambientato nell'universo de Il Signore degli Anelli. Nel gioco si vestiranno i panni di Talion, un ranger che è tornato dal regno dei morti con le stesse abilità dei Nazgul. I fatti si collocano tra gli eventi narrati in Lo Hobbit e quelli descritti nella Compagnia dell'Anello.

Nome immagine

Come ha illustrato il game director Michael De Plater, durante la campagna i nemici saranno tutti differenti tra loro, avranno pertanto caratteristiche e comportamenti propri. Durante la propria partita i giocatori potranno scontrarsi con questi avversari in modo totalmente variabile, pertanto nessuna campagna seguirà un corso esattamente uguale alle altre.

Queste specifiche meccaniche sono rese possibili dal cosiddetto Nemesis System, che garantisce la creazione procedurale dei nemici, plasmati per di più in relazione ai comportamenti tenuti dal giocatore.

"Volevamo farvi provare una società dinamica, farla sembrare viva, in modo tale che nel corso del viaggio siate realmente in grado di lasciare un'impronta su questo mondo di gioco", ha spiegato De Plater.

"Non siamo partiti con l'idea di realizzare questo titolo in modo procedurale. L'idea iniziale era quella di creare qualcosa di nuovo e realmente next-gen tramite i nostri nemici. Ci sono avversari in ogni gioco, ma ci siamo chiesti come si potesse lasciare che il giocatore creasse i propri stessi antagonisti".

"Nel momento in cui i giocatori possono creare le loro storie l'esperienza diventa molto più significativa e memorabile. In ogni gioco si combattono molti soldati senza nome e non volevamo una cosa di questo tipo. Volevamo al contrario rendere queste fazioni più interessanti e dar loro ulteriori possibilità, senza dover per questo ricorrere a degli script".

Talon potrà combinare le proprie abilità di ranger con gli speciali poteri in suo possesso, che gli consentono di leggere nella mente dei propri avversari. I giocatori saranno in grado di sviluppare entrambe le abilità, grazie a due differenziati criteri di potenziamento del personaggio.

Sarà possibile pianificare nei particolari i propri attacchi, scegliendo di colpire in modo frontale oppure senza farsi notare, raccogliere seguaci che potranno dare man forte al protagonista o ancora adottare tecniche di interrogatorio ed estorcere informazioni che torneranno poi utili nel corso delle missioni. Ma non è tutto, qualora gli avversari dovessero incontrare nuovamente Talion nel corso della campagna, si ricorderanno di lui e del suo approccio alla missione.

"Potreste incontrare alcuni di questi tizi anche quattro, cinque o sei volte, qualora dovessero uccidervi o lo scontro si rivelasse inconcludente, o ancora nel caso in cui siano feriti. Quelle cicatrici caratterizzeranno il vostro nemico. Si ricorderanno di voi e proveranno ancora più odio nei vostri confronti. Saliranno di livello e si metteranno a darvi la caccia".

Per dare un'idea delle meccaniche Monolith ha pubblicato un video gameplay, della durata di otto minuti, relativo ad una build alpha del gioco.

Shadow of Mordor era stato annunciato ufficialmente nello scorso novembre. "I giocatori esploreranno il tema oscuro e personale della vendetta in un mondo nel quale le decisioni hanno delle conseguenze, e queste conseguenze persistono anche dopo la morte", aveva dichiarato Samantha Ryan, vice presidente per la produzione e lo sviluppo di Warner Bros.

"Il titolo introduce nuove meccaniche di gioco per il genere action, creando i presupposti per una tipologia di gameplay emergente e personalizzata, capace di premiare i giocatori".

Il lancio è previso nel corso del 2014 su PC, PS3, PS4, Xbox 360 e Xbox One.


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Guardian: Android non è né gratis né open-source, ecco perché

"L'idea che Google Android sia gratis o open-source viene ripetuta così tante volte che è praticamente un dogma di fede su internet. C'è un solo problema: nessuna delle due affermazioni è propriamente vera". Inizia così un articolo del Guardian volto ad identificare i costi di produzione di uno smartphone Android, fra questi abbiamo le licenze GMS, ovvero i "Google Mobile Services", vediamo insieme di cosa si tratta.

Se da una parte è vero che il software operativo, nella sua essenza più pura, venga proposto gratuitamente da Google, e può essere scaricato, compilato e modificato da chiunque ne abbia le competenze necessarie (concetto emblematico per un software open-source) dall'altra le applicazioni native che rendono completo lo stesso Android, e di cui dispone quasi ogni smartphone venduto in commercio, necessitano del pagamento della licenza "Google Mobile Services" (GSM).

Per disporre delle cosiddette Google Apps (fra cui lo store virtuale di applicazioni), quindi, i produttori devono pagare un "dazio" ipotizzato di circa 75 centesimi di dollaro. La cifra può variare sulla base dei dispositivi piazzati in commercio, stando a quanto riportato da fonti interne alla community Android al popolare quotidiano britannico.

"Installare Google Play senza aver pagato la licenza GMS è illegale", ha dichiarato la fonte, ammettendo però che la stessa Google non dispone della forza di sorveglianza necessaria per far sì che tutti i produttori rispettino la regola. In sostanza, i grossi OEM pagano regolarmente, mentre quelli più piccoli tendono a scappare dal campo d'azione dei radar di Google, e la stessa società tende a chiudere un occhio sull'argomento. Sono gli stessi OEM, secondo la fonte, a fare pressioni sui rivenditori perché accettino solamente dispositivi con tutte le licenze pagate.

Storicamente, Google non ha mai "perseguito" produttori terzi colpevoli di aver messo in vendita dispositivi dotati dei servizi proprietari senza aver pagato le licenze. Del resto, i proventi garantiti dal pagamento delle GMS su Android non rappresentano che una minima parte del fatturato della società. Il Guardian ha valutato l'intero affare come un guadagno percepito di circa 100 milioni per ogni trimestre, a fronte del fatturato complessivo di circa 14 miliardi di dollari ufficializzato nel terzo trimestre del 2013.

La somma richiesta da Google per ogni dispositivo venduto, inoltre, scompare se paragonata a quanto necessario per ricevere le licenze per Windows Phone, circa 15$ ogni unità venduta. Tuttavia il Guardian precisa: "L'idea che Android sia open-source è solo parzialmente vera: il codice sorgente è disponibile online, attraverso i server di Google, e chiunque può scaricarlo ed effettuare delle modifiche", scrive il quotidiano online. "Amazon, ad esempio, ha creato la sua versione proprietaria per la famiglia di tablet Kindle."

Tuttavia, precisa il quotidiano britannico, diversamente dalle politiche utilizzate da progetti "veramente open-source" come Linux, MySQL, PHP o Python, solo il personale interno di Google può effettuare delle modifiche che rifletteranno l'evoluzione futura del sistema operativo.


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Flessione negli utili per Samsung: è la prima volta negli ultimi due anni

Anche Samsung vede una contrazione nei profitti nel quarto trimestre del 2013, la prima negli ultimi due anni per il colosso sudcoreano. Previsti risultati analoghi anche per il primo trimestre del 2014, dovuti ad una contrazione della domanda di componentistica elettronica e dispositivi.

La flessione nei profitti è nell'ordine dei sei punti percentuali su base annua. Nel corso dell'ultimo trimestre, Samsung ha registrato utili operativi di 7,7 miliardi di dollari, raggiungendo comunque le previsioni della stessa società. Oltre alle motivazioni di carattere più puramente economico, gli analisti credono che la contrazione sia dovuta principalmente alla riduzione degli ordini di componenti da parte di Apple.

Dal punto di vista commerciale, Samsung non ha saputo contrastare Apple soprattutto nel settore dei tablet, con risultati negativi anche nei mercati più grandi: "Sarà difficile per Samsung migliorare i risultati economici nel primo trimestre 2014, vista la debole stagionalità dell'industria IT che metterà pressione sulla domanda per componenti e prodotti TV", ha comunicato la società, valutando i risultati dell'ultimo trimestre.

Samsung viene sorretta dalla divisione mobile che da sola genera un utile operativo di poco oltre i 5 miliardi di dollari, risultato leggermente in calo rispetto ai 6,1 miliardi fatti registrare nel trimestre precedente. È facile immaginare che il rilascio dei nuovi iPhone abbia inciso nei numeri mostrati da Samsung nelle scorse ore.

Parlare di periodo difficile per Samsung ci sembra però inopportuno: il colosso sudcoreano resta il maggior produttore di telefoni cellulari al mondo, con un vantaggio netto rispetto ai restanti produttori di smartphone Android. I risultati pubblicati da Samsung erano stati preannunciati a più riprese dalla stessa società, che aveva già promesso un piano di crescita attentamente pianificato: si è parlato ad esempio di corposi investimenti sul fronte software, di cui sono state ammesse alcune gravi lacune. Nei prossimi mesi ci si aspetta il rilascio di Galaxy S5, ammiraglia di Samsung e soluzione di maggiore successo dal punto di vista commerciale.

La divisione display di Samsung ha invece accusato forti perdite per quanto concerne gli utili operativi, in flessione del 90% nell'ultimo trimestre per via delle vendite inferiori al previsto di Galaxy S4, e della contrazione delle vendite del settore televisivo.


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Dev Banner Saga risponde a tentativo di blocco del trademark da parte dello studio di Candy Crush

Written By Unknown on Kamis, 23 Januari 2014 | 21.12

Come abbiamo riferito nei giorni scorsi, l'Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti ha recentemente approvato la richiesta di King di registrazione del marchio 'Candy'. L'azienda già si era riservata l'uso di questa parola all'interno del titolo di un videogioco per l'Europa, prerogativa che adesso viene dunque estesa anche agli Stati Uniti.

The Banner Saga

Il processo di registrazione negli Stati Uniti richiede altri 30 giorni perché qualcun altro potrebbe utilizzare questo intervallo di tempo per ricorrere in appello contro la decisione dell'Uspto. Nonostante questo, lo studio di Candy Crush sta già inviando notifiche a tutti quegli sviluppatori che utilizzano nomi non graditi all'interno dei titoli dei loro giochi.

Nella lista si trova anche Stoic Studio, responsabile dell'ottimo The Banner Saga, del quale abbiamo pubblicato nella giornata di ieri la recensione, nel formato approfondito ed esaustivo come nello stile solito di Gamemag. Dopo 'Candy", quindi, King vuole impossessarsi anche del trademark 'Saga'. Secondo lo sviluppatore britannico, infatti, il nome di The Banner Saga avrebbe evidenti assonanze con i nomi dei giochi King, che terminano sempre con la parola Saga (vedi Bubble Witch Saga, Pet Rescue Saga, Farm Heroes Saga, oltre che, appunto, Candy Crush Saga).

Quando Stoic ha inoltrato la richiesta di registrazione del nome completo del suo gioco all'Uspto, King è ricorsa in appello per evitare che Stoic potesse ottenere delle prerogative sulla parola 'Saga'. Una volta che il fatto è diventato pubblico, King si è poi difesa con questa dichiarazione: "King non vuole impedire che venga utilizzato il nome The Banner Saga. Non abbiamo alcun timore che The Banner Saga possa diventare in qualche modo un gioco popolare sfruttando alcune parti del nome dei nostri giochi. Tuttavia, siamo un'azienda prudente, e per questo abbiamo bisogno di prendere tutte le misure appropriate per proteggere la nostra proprietà intellettuale".

"In questo caso, si tratta di evitare che il marchio Saga possa essere utilizzato in un modo che violi i nostri diritti sulla proprietà intellettuale e che causi confusione nei giocatori. Se non avessimo fatto ricorso in appello contro la registrazione del marchio, avremmo legittimato tutti coloro che avessero voluto utilizzare la parola Saga".

Stoic ha risposto a questo comunicato con la seguente dichiarazione pubblica: "Due anni fa tre persone hanno fondato un team di sviluppo con un preciso obiettivo, creare un epico gioco sui Vichinghi che si chiamasse The Banner Saga", scrive Alex Thomas, co-fondatore di Stoic. "Abbiamo rilasciato quel gioco, che è stato ampiamente apprezzato, e quindi ne vogliamo fare un altro. Non possiamo fare una saga sui Vichinghi senza usare la parola Saga, e non apprezziamo quando qualcuno ci dice che non possiamo fare delle cose. King sostiene che non vogliono impedirci di usare il nostro nome The Banner Saga, eppure il loro appello all'Uspto è ancora in esame. Siamo commossi dal sostegno che ci dà la gente e che ci dà forza per andare avanti. Il nostro unico obiettivo è solo quello di fare grandi giochi".

King ha naturalmente tutto il diritto di tutelare i propri giochi. Basta fare una ricerca sul Google Play Store o sull'App Store per notare come ci siano tantissimi giochi che richiamano in un modo o nell'altro Candy Crush Saga, cercando di sfruttare l'inarrestabile successo di questo titolo. D'altronde, The Banner Saga, come sa chi ha letto la nostra recensione, è un gioco completamente diverso, un rpg vecchio stile.

Quindi è la solita storia di Davide contro Golia, infarcita in questo caso da altri elementi. Da una parte abbiamo un videogioco che va incontro alle esigenze del pubblico videoludico di oggi, più svogliato e frettoloso. Dall'altra un titolo rigoroso, che invece strizza l'occhiolino ai cosiddetti videogiocatori di vecchia data. Insomma, un elemento che complica ancor più le cose, e che dà rinnovato vigore alle proteste dei videogiocatori sulla rete.


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IBM ufficializza la cessione dei server x86 a Lenovo

Dopo le nuove indiscrezioni circolate nel corso dei giorni passati e legate al destino della divisione server x86 di IBM, con il presunto interessamento di Dell, un comunicato stampa ufficiale di IBM mette chiarezza: sarà Lenovo ad acquisire la divisione, con la sottoscrizione di un accordo definitivo che prevede il passaggio all'azienda cinese di tutte le attività legate a System X, BladeCenter, Flex System, sistemi x86 Flex, NeXtScale e iDataPlex, compreso il software associato, le attività di networking blade e le operazioni di mantenimento.

Big Blue e Lenovo sono quindi riuscite a ritrovare un punto di incontro dopo il nulla di fatto che è seguito alle trattative intavolate lo scorso anno, proseguendo sulla strada tracciata nel corso del 2005 quando Lenovo entrò in possesso del business PC di IBM. L'operazione di acquisizione prevede un esborso da parte di Lenovo di 2,3 miliardi di dollari, due miliardi dei quali saranno corrisposti direttamente ed il resto in azioni Lenovo. A seguito dell'operazione, IBM manterrà le operazioni di System x, Power Systems, Storage Systems, server Flex basati su Power e le appliances PureApplication e PureData. IBM proseguirà inoltre lo sviluppo e l'evoluzione del proprio catalogo software Windows e Linux per le piattaforme x86.

Lenovo ed IBM hanno inoltre intenzione di dare vita ad una collaborazione strategica che prevede un accordo per la vendita dei sistemi di storage Storwize, dei sistemi di storage a nastro, del software General Parallel File System, dell'offerta SmartCloud Entry e di alcuni elementi del catalogo IBM software tra cui le soluzioni Systems Director e Platform Computing. Una volta perfezionato l'accordo, Lenovo assorbirà inoltre le operazioni di customer service e manutenzione relative alle attività acquisite. IBM continuerà a mettere a disposizione l'erogazione dell'assistenza a nome di Lenovo per un esteso periodo di tempo, quindi i clienti non dovrebbero avvertir alcun cambiamento nelle attività di supporto. Ai circa 7500 impiegati che ora lavorano nella divisione x86 di IBM verrà offerta una possibilità di impiego in Lenovo.

Yang Yuanqing, presidente e CEO di Lenovo, ha commentato: "Questa acquisizione dimostra la nostra volontà di investire in un business che può aiutare ad alimentare una crescita di profitto ed estendere la nostra strategia PC Plus. Con la giusta strategia, una grande esecuzione, una continua innovazione ed un chiaro impegno verso il settore x86, siamo fiduciosi di poter accrescere questo business con un successo di lungo termine".

"Questa dismissione permette ad IBM di concentrarsi sulle innovazioni di sistema e software che portano un nuovo tipo di valore ad aree strategiche del nostro business, come il cognitive computing, i Big Data ed il cloud. IBM ha uno storico consolidato di innovazione e trasformazione, che ci ha permesso di creare soluzioni che sono di alto valore per i nostri clienti" ha invece dichiarato Steve Mills, Senior Vice President e Group Executive della divisione IBM Software and Systems.

L'operazione è ovviamente ora soggetta al controllo da parte delle autorità del mercato. Non è stata indicata alcuna finestra temporale indicativa entro la quale le due parti si aspettano di poter perfezionare l'accordo. Durante il completamento dell'operazione sia Lenovo, sia IBM non apporteranno alcuna variazione nelle proprie operazioni server esistenti, comprese la disponibilità di prodotti e il servizio ai clienti.


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Iperius Backup

scheda aggiornata 1 ora fa

Iperius Backup è la soluzione completa per la salvaguardia dei dati aziendali e per la protezione dei dati riservati. Le numerose funzioni, la sua flessibilità e i tanti tipi di backup ne fanno una utility a 360 gradi per backup e trasferimento di dati. Compatibile con Windows 8 e Server 2012, installazione come servizio, notifiche e-mail, copia dei file aperti, sincronizzazione e un numero incredibile di tipi di backup.

Iperius Backup può fare backup su svariati dispositivi, e include funzioni di Drive Imaging (disaster recovery), backup su Tape DAT e LTO, backup su NAS e RDX, backup su dischi esterni USB, backup di database SQL Server e Oracle, Backup FTP (Upload e Download), compressione zip, sincronizzazione file e backup online su spazi Cloud Google Drive, SkyDrive e Dropbox.

Di seguito alcune delle principali funzionalità implementate:

  • Download FTP: download automatico di file e cartelle multiple, con filtri avanzati sulle estensioni e la dimensione dei file
  • Upload FTP: possibilità di mantenere più backup incrementali
  • Nuova versione Home Premium (solo per i sistemi desktop)
  • Copia dei file aperti o in uso (VSS) ora nella versione Essential

Nuove caratteristiche

  • Backup FTP (upload): velocità estremamente migliorata grazie all'utilizzo di connessioni multiple
  • SFTP: nuovo protocollo sicuro SSH per i backup remoti
  • Copia dei file aperti (VSS) ora nella versione Home Premium
  • Ora l'esecuzione di processi esterni può attendere fino a 8 ore
  • Ora Iperius può allocare fino a 4 GB di memoria, per gestire backup su tape anche di milioni di file.
  • Nuova opzione di filtro in base alla dimensione dei file
  • Download FTP: ora il software esegue un controllo aggiuntivo sulla dimensione del file

Bug risolti

  • Risolti alcuni errori in caso di disconnessione di un trasferimento FTP
  • Alcuni bug minori risolti

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Associated Press licenzia Narciso Contreras per aver ritoccato una foto

Una decisione che farà discutere, se analizzata con una certa attenzione senza limitarsi alle prime impressioni. Associated Press è una delle due più prestigiose agenzie stampa del mondo (la seconda è Reuters), fondata nel 1846 a New York e vincitrice di ben 51 premi Pulitzer, uno dei quali proprio nel 2012 per la copertura data per immagini alla vicenda siriana.

Il reportage fotografico vincente è composto dagli scatti di 5 fotografi che collaboravano all'epoca proprio con AP, per la precisione di Rodrigo Abd, Manu Brabo, Narciso Contreras, Khalil Hamra e Muhammed Muheisen, vincitori quindi a tutti gli effetti del prestigioso premio. Uno di questi fotografi, Narciso Contreras, è stato messo alla porta da AP per aver ammesso di aver ritoccato una fotografia scattata in Siria nel settembre 2013 (fonte: Time World), giustificandosi dicendo che l'immagine originale conteneva un elemento di distrazione, e di aver provveduto a toglierlo in un momento di stress, pur nella consapevolezza di rischiare.

Appresa la notizia, non solo AP ha cessato ogni collaborazione col fotografo, ma ha rimosso dal proprio archivio anche le altre foto di Contreras (centinaia, mai ritoccate), normalmente a disposizione per l'acquisto da parte di tutte le testate del mondo. Una decisione dura, ma in linea con le ferree regole che l'agenzia richiede ai propri collaboratori.

Un licenziamento amaro anche in virtù della natura del fotoritocco; nella foto modificata è stata tolta la videocamera di un collega che si trovata lì nell'angolino, senza per questo stravolgere il significato della foto in generale. Dura lex sed lex: il fotografo messicano ha pagato col massimo della pena una leggerezza, per giunta senza apportare modifiche sostanziali come accadde (e accade) con i toy photografers (non nell'accezione odierna, ma intendendo molti di quei fotografi che, nelle guerre, sono soliti portarsi da casa pupazzetti e bambole da posizionare su cumuli di macerie per dare più pathos al proprio scatto), ben più meritevoli dipubblica vergogna. Contreras, oltre che con AP, vanta collaborazioni anche con TIME, the Guardian, the Times, the New York Times, der Spiegel, National Geographic, the Telegraph, the Washington Post, Newsweek, Wall Street Journal e il nostrano L'Espresso, come si legge nel suo sito ufficiale. Eccesso di zelo o giusta punizione per educarne cento? Cosa ne pensate?


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Steam Machine di Alienware non potenziabile dagli utenti

Written By Unknown on Rabu, 22 Januari 2014 | 21.12

"Il ciclo vitale delle console dura cinque, sei o sette anni, mentre noi rilasceremo una Steam Machine all'anno", ha detto Frank Azor, GM di Alienware, a TrustedReviews. Rivela, inoltre, che gli utenti non potranno mettere le mani all'interno del sistema e sostituirne le componenti.

Steam Machine

Si fa così luce sull'approccio di Alienware con la sua Steam Machine e si evince come si tratti di un sistema molto più simile a una console che a un PC liberamente potenziabile.

"Non sarà possibile potenziare il sistema", sono le parole usate da Azor. "La piattaforma continuerà ad evolversi man mano che i giochi diventeranno più esigenti nel consumo di risorse di sistema".

Solitamente Alienware consente agli utenti di personalizzare la configurazione dei sistemi che acquistano, e non apporterà modifiche a questa strategia neanche nel caso della Steam Machine: "Nel momento in cui la acquistano, gli utenti possono scegliere tra diverse opzioni di configurazione. Possono decidere, ad esempio, di avere una CPU più veloce o di montare più RAM, e altro ancora".

Azor suggerisce a coloro che amano aggiornare la propria configurazione hardware di considerare piuttosto l'acquisto di un PC tradizionale, anche perché SteamOS è liberamente installabile gratuitamente su ogni sistema. "Se ti piace fare cose come cambiare la scheda video o la CPU, sarebbe meglio se comprassi un Alienware X51", ha detto.

Come precedentemente annunciato, la prima Steam Machine di Alienware raggiungerà i negozi a settembre. Alienware è uno dei 14 partner di Valve per le Steam Machine. Nei giorni scorsi Futuremark ha pubblicato i primi benchmark delle Steam Machine.


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Samsung Galaxy S5: nuovo report rivela data e ora esatta del lancio

Non è passato molto tempo da quando il Galaxy S4 è stato mostrato al pubblico per la prima volta, indirizzando l'evoluzione della successiva generazione di smartphone. Ma è ormai regola diffusa in tutti i produttori organizzare il lancio della nuova generazione a cadenze annuali, ed è così che, quando ancora l'S4 è fra i dispositivi migliori sulla piazza, Samsung si appresta a lanciare il suo nuovo top di gamma.

Samsung Galaxy S4

Galaxy S5 è atteso per la primavera del 2014, come da tradizione della società sudcoreana, ma sono già mesi che vengono rilasciate notizie ed indiscrezioni sul prossimo top di gamma. La più recente è di Eldar Murtazin, di Mobile Review, che su Twitter ha pubblicato data e ora esatta dell'evento di presentazione di Galaxy S5: lo smartphone verrà presentato a Barcellona, il 23 febbraio alle ore 18.00 locali.

Samsung vuole sfruttare di riflesso una conferenza importante come il Mobile World Congress, che si terrà esattamente un giorno dopo la data presumibilmente fissata per l'evento, ma al tempo stesso ha bisogno di una vetrina tutta personale, un evento specificamente organizzato per lo smartphone in modo da rivendicare la forza guadagnata negli ultimi anni nel settore mobile e la popolarità acquisita della serie Galaxy.

Sul fronte delle specifiche tecniche, i rumor parlano di un display da 5,2 pollici con risoluzione da 2560x1440 pixel e processore Qualcomm Snapdragon 805 ed Exynos di nuova generazione, entrambi con 3GB di RAM. Fra le presunte specifiche tecniche troviamo una fotocamera posteriore da 16 megapixel, sensore per la scansione biometrica delle impronte digitali (al posto del vociferato sensore per la scansione dell'iride) e una batteria da 3.000mAh.

Molti report di fonti attendibili parlano di una rivisitazione dell'interfaccia grafica con nuove feature in stile HTC Blinkfeed, di cui alcuni screenshot sono trapelati recentemente online. Nonostante i toni sicuri di Murtazin, manca ancora l'ufficialità da parte di Samsung, che potrebbe arrivare nelle prossime settimane con l'invio degli inviti per l'importante manifestazione.


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Apple e LG: accordo esclusivo per la produzione dei display P-OLED per iWatch

Il display di iWatch sarà realizzato da LG, secondo le ultime informazioni trapelate sull'ipotetico smartwatch di Cupertino provenienti dalla Corea del Sud. LG sarà l'unico produttore di terze parti a rifornire Apple per quanto concerne i display del dispositivo.

Apple iWatch, render non ufficiale

LG utilizzerà la propria tecnologia di pannelli flessibili P-OLED che abbiamo già visto in uso su G Flex. Secondo le indiscrezioni, iWatch sarà dotato di un display curvo da 1,52 pollici. LG inizierà la produzione in volumi nel periodo fra luglio e settembre, rifornendo Apple con circa due milioni di pannelli nel primo periodo.

I rumor sul presunto smartwatch di Cupertino si susseguono ormai da tempo. La società non ha mai rivelato esplicitamente l'interesse sulla nuova nicchia di mercato, né sono trapelate informazioni dettagliate o pienamente affidabili sul dispositivo.

Non è quindi certo che Apple voglia affidarsi al settore degli smartwatch nel prossimo futuro, soprattutto dopo i primi tentativi delle società concorrenti, tra cui Samsung e Sony, con proposte che hanno faticato ad imporsi in un mercato che non è riuscito ancora ad esplodere.


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Fusion potrebbe essere il nome delle nuove console Nintendo. Primi rumor sulle specifiche

Nintendo starebbe lavorando per sostituire la sua problematica console Wii U con un nuovo sistema con il termine Fusion nel nome, secondo una fonte che ha riferito a Nintendo News. Fusion, inoltre, sarebbe un brand allargato, che coinvolgerebbe anche i sistemi portatili. Si potrebbe, quindi, pensare che Nintendo stia valutando l'opportunità di creare un ecosistema unico, che accolga al suo interno sia la parte mobile che quella domenstica.

Sembrerebbe, insomma, che Nintendo abbia reagito in maniera veemente alle difficoltà economiche palesate negli ultimi giorni con le nuove stime sull'andamento dell'anno commerciale in corso. Nintendo non vuole perdere posizioni rispetto a Microsoft e Sony, e punterebbe così a riconquistare le quote di mercato che gli altri competitor, con le console next-gen, le stanno sottraendo.

Secondo la fonte di Nintendo News, i nuovi sistemi avrebbero i nomi Fusion DS e Fusion Terminal. La console portatile disporrebbe di una CPU ARM e una GPU Adreno 420 personalizzata. Non è noto il produttore della CPU, mentre della GPU se ne occuperebbe AMD. Inoltre, questa ipotetica console portatile conterebbe su 3 GB di memoria di sistema, dei quali 2 utilizzabili dai giochi.

Terminal, invece, sarebbe la console domestica dotata di GPU AMD Radeon HD RX 200 personalizzata e di CPU IBM Power con architettura a 64bit e 8 core. Si tratterebbe di un consistente miglioramento rispetto ai sistemi attuali, con la parte domestica allineata in prestazioni a PS4 e Xbox One. Tuttavia, bisognerebbe conoscere le tempistiche per giudicare la bontà della strategia Nintendo: con un rilascio immediato si potrebbe competere con i sistemi già sul mercato, ma se la famiglia di console Fusion raggiungesse i negozi tra molto tempo, i rivali potrebbero nuovamente distaccarla come già successo con Wii U.

Queste specifiche presentano, però, alcune contraddizioni. Le GPU Adreno, ad esempio, sono state sviluppate da Qualcomm e si trovano all'interno di alcuni SoC della famiglia Qualcomm Snapdragon. Non c'è, quindi, nessun legame con AMD come si può invece leggere nelle specifiche non ufficiali. Inoltre, su architettura ARM non è possibile eseguire codice scritto nativamente per l'architettura IBM PowerPC utilizzata da Nintendo nelle attuali console. Perché Nintendo dovrebbe rinunciare alla retrocompabilità con i suoi vecchi titoli e cambiare completamente architettura hardware?

Nintendo of America acquistò effettivamente il dominio nintendofusion.com nel 2003, ma bisognerà attendere comunque qualche giorno per appurare se questi rumor sono, perlomeno in parte, veritieri. Nintendo, per il momento, si limita a dire che non commenta rumor o speculazioni. Di seguito le specifiche complete, così come le riporta Nintendo News.

 Fusion DS

  • CPU: ARMv8-A Cortex-A53 GPU: Custom Adreno 420-based AMD GPU
  • COM MEMORY: 3 GB LPDDR3 (2 GB Games, 1 GB OS)
  • 2 130 mm DVGA (960 x 640) Capacitive Touchscreen
  • Slide Out Design with Custom Swivel Tilt Hinge
  • Upper Screen made of Gorilla Glass, Comes with Magnetic Cover
  • Low End Vibration for Gameplay and App Alerts
  • 2 Motorized Circle Pads for Haptic Feedback
  • Thumbprint Security Scanner with Pulse Sensing Feedback
  • 2 1mp Stereoptic Cameras
  • Multi-Array Microphone
  • A, B, X, Y, D-Pad, L, R, 1, 2 Buttons
  • 3 Axis Tuning Fork Gyroscope, 3 Axis Accelerometer, Magnetometer
  • NFC Reader
  • 3G Chip with GPS Location
  • Bluetooth v4.0 BLE Command Node used to Interface with Bluetooth Devices such as Cell Phones, Tablets
  • 16 Gigabytes of Internal Flash Storage (Possible Future Unit With 32 Gigabytes)
  • Nintendo 3DS Cart Slot
  • SDHC "Holographic Enhanced" Card Slot up to 128 Gigabyte Limit
  • Mini USB I/O
  • 3300 mAh Li-Ion battery
Fusion Terminal
  • GPGPU: Custom Radeon HD RX 200 GPU CODENAME LADY (2816 shaders @ 960 MHz, 4.60 TFLOP/s, Fillrates: 60.6 Gpixel/s, 170 Gtexel/s)
  • CPU: IBM 64-Bit Custom POWER 8-Based IBM 8-Core Processor CODENAME JUMPMAN (2.2 GHz, Shared 6 MB L4 cache)
  • Co-CPU: IBM PowerPC 750-based 1.24 GHz Tri-Core Co-Processor CODENAME HAMMER
  • MEMORY: 4 Gigabytes of Unified DDR4 SDRAM CODENAMED KONG, 2 GB DDR3 RAM @ 1600 MHz (12.8 GB/s) On Die CODENAMED BARREL
  • 802.11 b/g/n Wireless
  • Bluetooth v4.0 BLE
  • 2 USB 3.0
  • 1 Coaxial Cable Input
  • 1 CableCARD Slot
  • 4 Custom Stream-Interface Nodes up to 4 Wii U GamePads
  • Versions with Disk Drive play Wii U Optical Disk (4 Layers Maximum), FUSION Holographic Versatile Disc (HVD) and Nintendo 3DS Card Slot
  • 1 HDMI 2.0 1080p/4K Port
  • Dolby TrueHD 5.1 or 7.1 Surround Sound
  • Inductive Charging Surface for up to 4 FUSION DS or IC-Wii Remote Plus Controllers
  • Two versions: Disk Slot Version with 60 Gigs of Internal Flash Storage and Diskless Version with 300 Gigs of Internal Flash Storage

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Fujifilm: 100 milioni di cartucce LTO Ultrium vendute

Written By Unknown on Selasa, 21 Januari 2014 | 21.12

Se si pensa al mondo dell'archiviazione dati, visto da chi è abituato a parlare di hard disk e SSD, risulta quasi anacronistico pensare che ci sono ancora in commercio cartucce dati a nastro. In realtà le cose stanno diversamente, poiché questa tecnologia è in grado di rispondere a esigenze ben precise, non ultima la capacità di offrire un grande spazio di memorizzazione a costi inferiori anche a quelli degli hard disk con il miglior rapporto di costo per GB.

Una conferma di come il mercato di questi dispositivi sia quanto mai florido giunge da Fujifilm, che ha annunciato di aver venduto 100 milioni di cartucce LTO Ultrium da quando sono entrate in commercio, ovvero nel 2000. A quei tempi una cartuccia LTO (Linear tape-open) garantiva 100GB di spazio di archiviazione, mentre la sesta generazione presentata nel 2012 può ospitare nella stessa cartuccia ben 2,5TB.

Fujifilm

Chi utilizza questo sistema di archiviazione? Il CERN è un esempio, ma anche un grande numero di enti pubblici, uffici governativi e società, nella quale emerge la necessità di archiviare un grandissimo numero di dati, e al contempo avere ottime garanzie di poterli recuperare anche dopo moltissimo tempo. Il nastro magnetico è di fatto più affidabile nel tempo di qualsiasi hard disk; difficilmente fra 20 anni useremo ancora il disco esterno che oggi ci fa da compagno, giusto per citare un esempio.

Fujifilm ci offre inoltre qualche numero a titolo di curiosità: 100 milioni di cartucce LTO vendute equivalgono a una capienza complessiva di 53.000 Petabyte di storage, stipati su ben 41 milioni di kilometri di nastro magnetico.


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