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Intel Edison, il computer nelle dimensioni di una SD card si evolve con CPU Atom

Written By Unknown on Senin, 31 Maret 2014 | 21.12

Intel cambia i piani sul suo Edison, introducendo nuove varianti al progetto. Annunciato in gennaio come un computer completo nello spazio di una scheda SD, al suo interno trovavamo un processore Intel Quark pensato per dispositivi indossabili. Nelle scorse ore il produttore di Santa Clara ha annunciato alcune novità nella fase di sviluppo del nuovo prodotto.

Intel Edison

Edison sarà infatti proposto anche in versione con processore dual-core Intel Atom a 22nm basato su architettura Silvermont. Il modello integrato supporterà la frequenza operativa di 500MHz, con performance notevolmente superiori rispetto a quelle permesse da Quark. A differenza di quest'ultimo, tuttavia, Atom ha bisogno di un microcontroller esterno per gestire la sezione input-output della scheda logica.

Intel ha utilizzato le parole "slightly larger than an SD card", ovvero poco più grande di una scheda SD, per identificare le dimensioni della nuova variante, senza specificarne i numeri esatti. La versione con Atom non sostituirà quella annunciata con Quark, ma espanderà la famiglia di sistemi Edison.

"Abbiamo ricevuto una risposta entusiasta dalle comunità professionali ed imprenditoriali, così come dalle compagnie dell'elettronica di consumo e di oggetti IoT (Internet delle Cose)", sono state le parole di Michael Bell di Intel sulla nuova variante di Edison. "Così abbiamo deciso che, al fine di occupare una più vasta gamma di segmenti di mercato e necessità dei consumatori, estenderemo Intel Edison ad una famiglia intera di schede di sviluppo."

Intel non ha ancora ufficializzato dettagli circa la disponibilità e prezzi dei nuovi interessanti sistemi, né per la versione basata su Quark, né sulla più recentemente annunciata variante con Atom.


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LibreOffice 4.2.3

scheda aggiornata 1 ora fa

Utility di produttività personale compatibile con la maggior parte delle suite office disponibili sul mercato; è completamente gratuita, disponibile per varie piattaforme e liberamente distribuibile.


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Boom Beach: Supercell punta per la terza volta al successo con il nuovo Clash of Clans

Disponibile da qualche giorno su App Store, Boom Beach è il nuovo gioco di Supercell, con il quale la software house finlandese vuole conquistare, per la terza volta, il pubblico dei giocatori mobile. Dopo Hay Day e Clash of Clans, stando al tipo di accoglienza che gli riserva il pubblico, Boom Beach è in linea per diventare il nuovo fenomeno virale: infatti, è già al secondo posto nella classifica delle app gratuite più scaricate degli Usa e al terzo in quella nostrana.

Boom Beach

Supercell è artefice di un vero e proprio capolavoro finanziario, visto che riesce a mantenere bassi i costi di produzione e a fare utili importanti grazie all'aggressivo modello di business free-to-play integrato nei suoi giochi. Si potrebbe discutere, infatti, sul fatto che questo tipo di giochi vengano inseriti nella categoria "app gratuite", quando il modello f2p in realtà sia tutto fuorché gratuito.

La software house di Clash of Clans, infatti, ha presentato risultati finanziari per il 2013 estremamente interessanti con utili per 464 milioni di dollari e un fatturato di 892 milioni di dollari. Ricordiamo, inoltre, che il 50% di Supercell è stato acquisito dalla giapponese SoftBank per ben 1,5 miliardi di dollari, il che ha fatto crescere alle stelle il valore complessivo della compagnia, che adesso vale circa il doppio rispetto a un colosso come Take-Two, che produce, tra gli altri, Grand Theft Auto.

Boom Beach riprende il gameplay di Clash of Clans, rispetto al quale cambia sostanzialmente solo il layer grafico. Ci ritroviamo adesso nella seconda guerra mondiale e al posto dei vichinghi c'è una forza militare oppressiva che ricorda, neanche troppo vagamente, i tedeschi del Terzo Reich. Le meccaniche di gioco di base sono quelle di un gestionale profondo in certi aspetti, perlomeno rispetto ad altri giochi mobile, reso accessibile da un ottimo tutorial e dal design cartoonesco di personaggi e ambientazioni, che ricorda certi giochi Zynga.

La grafica è nettamente migliorata rispetto a Clash of Clans, e adesso negli scenari di gioco si possono vedere alcuni oggetti tridimensionali ed effetti gradevoli per quanto riguarda le superfici liquide. Proprio la nuova componente visiva rende Boom Beach più accattivante e abbordabile rispetto a Clash of Clans. Supercell, infatti, questa volta ha scelto una grafica più simile a Hay Day piuttosto che a Clash of Clans.

Boom Beach

I giocatori, come da canovaccio classico per Clash of Clans, devono configurare la propria base e allestire le difese. Allo stesso tempo devono allenare i soldati per le missioni di attacco sulle varie isole di cui si compone l'arcipelago su cui è basato Boom Beach.

C'è tutta la componente multiplayer, che funziona in maniera simile a quella di Clash of Clans o del recente Dungeon Keeper. Si tratta, ovvero, di un multiplayer asincrono: i giocatori attaccano la base di un altro giocatore che può anche non essere online e, se riescono a distruggere tutti gli edifici, evitando o scardinando le difese allestite dal nemico, avranno vinto la loro battaglia.

I giocatori possono espandere il loro impero esplorando nuove parti dell'arcipelago o vincendo le battaglie, e questo consente loro di sbloccare nuovi tipi di edifici, di unità o di difese, e di potenziare ciò che già possiedono. Boom Beach inoltre ha una sua trama, volta a mantenere i giocatori focalizzati sull'obiettivo: i cattivi mantengono il loro regime oppressivo sui nativi al fine di recuperare delle antiche statue e dei cristalli vitali. Tra le loro fila ci sono dei boss molto cattivi che hanno preparato dei piani diabolici.

Il modello di pagamento funziona in maniera del tutto simile a quello di Clash of Clans. Ci sono delle risorse virtuali, come oro e legno, e i diamanti. I giocatori possono spendere questi ultimi per accelerare le procedure di creazione degli edifici e delle truppe, che spesso richiedono minuti od ore per essere completate, e possono rimpinguare la quantità di diamanti a disposizione spendendo valuta reale.

Naturalmente, poi, Boom Beach è ottimizzato per i controlli di tipo touch esattamente come avveniva con Clash of Clans o con lo stesso Hay Day. I giocatori devono scorrere il dito sullo schermo per piazzare gli edifici, per lanciare missili dall'artiglieria posta sui veicoli da sbarco o per schierare le truppe sulla spiaggia dell'isola da attaccare.

Boom Beach

Una novità importante agli equilibri di gioco è costituita proprio dalla presenza dei veicoli da sbarco, le quali possono lanciare dei potenti missili verso le strutture nemiche. Questo conferisce agli attacchi una componente di azione che mancava in Clash of Clans, visto che in quest'ultimo si possono solamente schierare le truppe sul campo di battaglia.

Boom Beach è disponibile per il momento solo su iOS, dove vanta una valutazione superiore ai 4/5. È stato un lancio superiore anche a quelli di Clash of Clans e Hay Day, e per Supercell sembra profilarsi l'ennesimo successo con il consolidamento di un business sempre più forte, anche perché si tratta di una softare house di 190 impiegati che ormai vanta un fatturato quasi allineato a quello di Zynga. Con la differenza che Zynga ha più di 2 mila impiegati.


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Olympus SH-1: superzoom da taschino con aspetto vintage

Olympus SH-1: superzoom da taschino con aspetto vintage

"Olympus rinnova la sua gamma di compatte superzoom da taschino con Stylus SH-1 che richiama nell'aspetto le mirrorless PEN e OM-D"

"Sembra una PEN ma è una compatta": potrebbe essere questa in sintesi la definizione della nuova Olympus Stylus SH-1. L'estetica è ripresa da quella vintage delle mirrorless del produttore nipponico, mentre il cuore è quello di una compatta superzoom da taschino. L'ottica 24x è infatti capace di coprire la gamma di focali equivalenti 25-600mm - f/3.0-6.9 - con un buon grandangolo alla partenza e uno zoom di quelli difficili da puntare all'estremità opposta. Proprio per questa ragione Olympus ha integrato la tecnologia di stabilizzazione a 5 assi che ha già ben figurato sulle mirrorless della famiglia OM-D, i modelli di punta E-M5 e E-M1.

Il sensore è un CMOS BSI in formato 1/2,3" da 16 megapixel di risoluzione, in grado di lavorare a sensibilità comprese tra 100 e 6400 ISO, anche grazie all'assistenza del processore TruePic VII. Sotto il profilo dei video il supporto arriva al formato Full HD 1080 60p (con possibilità di scattare durante la registrazione foto a piena risoluzione), ma scendendo a 720p è possibile filmare fino a 120fps, arrivando anche a 240fps. Il display ha 3 pollici di diagonale, risoluzione di 460.000 punti e offre supporto touchscreen. Tra le altre specifiche tecniche troviamo la connettività Wi-Fi con controllo remoto da smartphone e tablet.

Tra gli altri dati di targa l'opzione per le riprese con intervallometro, la raffica a 11fps in piena risoluzione, la modalità completamente manuale, la possibilità di visualizzare sul display la livella automatica.


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Avira AntiVir Rescue System

Written By Unknown on Minggu, 30 Maret 2014 | 21.12

scheda aggiornata 1 giorno fa

Avira AntiVir Rescue System è un'applicazione basata su sistema operativo Linux che permette di accedere ad un PC che viceversa non potrebbe completare la fase di boot con il sistema operativo installato. Questo permette, quantomeno in teoria, di riparare il sistema danneggiato, ricuperare i dati o eseguire una scansione completa per rilevare eventuali infezioni da virus.


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Microsoft rivela la seconda generazione di Kinect per Windows

La periferica esteriormente assomiglia alla controparte per Xbox One, ma il nome del dispositivo viene posto adesso sul pannello superiore, mentre la X verde della versione console viene sostituita con un indicatore più sobrio.

Kinect v2 per Windows

Il dispositivo è dotato di tre collegamenti: l'uscita proprietaria, l'uscita USB 3.0 e l'alimentazione. Mentre i cavi di alimentazione differiranno ovviamente in funzione del paese di commercializzazione, l'alimentatore supporterà le tensioni che vanno da 100 a 240 volts.

Microsoft non rivela ancora la data di disponibilità di Kinect v2 per Windows, ma sul blog ufficiale lascia intendere che non sarà troppo in là nel tempo.

Kinect per Windows si configura così come un accessorio separato, mentre, come ha confermato Microsoft anche recentemente, nel caso di Xbox One continuerà a essere parte integrante del sistema.

Il nuovo Kinect è formato da una telecamera 1080p e da tre led all'infrarosso, che emettono tre raggi laser e calconano il tempo di rimbalzo in modo da tracciare gli oggetti che ci sono entro un raggio di quattro metri e mezzo da Kinect. Il sensore riesce a riconoscere fino a sei persone contemporaneamente ed è in grado di fare il log-in automatico tramite riconoscimento del volto della persona che si dispone davanti alla telecamera. Per altri dettagli consultate la recensione di Xbox One.


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Transparency Report: come Google gestisce le richieste d'accesso ai dati da parte di terzi

Ventisettemila quattrocentosettantasette richieste di dati per Google da parte delle varie agenzie delle forze dell'ordine internazionali, e solo nella seconda metà del 2013. Si tratta di un numero in leggera crescita rispetto alla prima metà dell'anno, in cui venivano gestite quasi 26.000 richieste dal colosso di Mountain View.

Le richieste, comunicate dalla stessa società, hanno coinvolto gli account di 42.648 utenti negli ultimi sei mesi del 2013 rispetto ai 42.500 della prima metà dell'anno. Google è pertanto chiamata a gestire oltre 42.000 richieste annue, che includono complessivamente gli account di 68.249 utenti.

All'interno della cifra non è certo una sorpresa scoprire che la maggior parte vengono effettuate negli Stati Uniti, con 10.574 richieste che coinvolgono 18.254 account differenti. In Italia, da luglio a dicembre 2013 sono state effettuate 896 richieste per un totale di 1.084 account degli utenti dei servizi di Mountain View.

All'interno delle proprie pagine, Google spiega in maniera dettagliata ai propri utenti il modo con il quale opera e collabora con le varie agenzie da cui partono le richieste, rispondendo ad una serie di FAQ, di cui riportiamo di seguito quelle che riteniamo più importanti.

"Perché un ente statale potrebbe richiedere i miei dati? Varie leggi consentono agli enti statali di indagare su violazioni delle normative o attività criminali. Google riceve richieste di dati degli utenti da enti statali che stanno indagando su attività criminali, enti amministrativi, tribunali e altri soggetti."

"Che cosa fa Google quando riceve una richiesta legale relativa ai dati di un utente? Il rispetto per la privacy e la sicurezza dei dati che memorizzi con Google conferma il nostro approccio volto al rispetto di queste richieste legali. Quando riceviamo una richiesta di questo tipo, il nostro team esamina la richiesta per assicurarsi che rispetti i requisiti legali e le norme di Google. In generale, per spingerci a rispondere, la richiesta deve essere fatta per iscritto, firmata da un funzionario autorizzato dell'ente richiedente e rilasciata ai sensi di una legge appropriata. Se riteniamo che una richiesta sia troppo ampia, tenteremo di circoscriverla. Informiamo gli utenti in merito alle richieste legali quando opportuno, a meno che non sia proibito dalla legge o da un'ingiunzione del tribunale."

"In quali situazioni non mi comunichereste di aver ricevuto una richiesta di informazioni su di me? Non saremo in grado di informarti se, ad esempio, il tuo account è stato chiuso o non siamo legalmente autorizzati a farlo. A volte ci adoperiamo per inviare agli utenti una notifica relativa a una richiesta di dati, tentando di revocare gli ordini che vietano di parlarne o i mandati di perquisizione."

Google specifica che può ricevere richieste di diverso tipo, fra cui citazioni, ingiunzioni del tribunale ECPA e mandati di perquisizione. Alcuni enti possono richiedere addirittura informazioni sugli utenti in tempo reale: al contrario di citazioni e mandati di perquisizione, queste contengono dettagli che "non esistono ancora", come intercettazioni telefoniche e tabulati telefonici di chiamate in uscita ed entrata.

La società ribadisce che i servizi più richiesti dai vari enti sono i quattro più utilizzati dalla società, ovvero Gmail, YouTube, Google Voice e Blogger. La società differenzia i vari servizi in base ai tipi di dati che è costretta a divulgare in ottemperanza a quanto richiesto da forze dell'ordine e tribunali.

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Le informazioni rilasciate da Google riguardano tuttavia i dati richiesti in maniera legale alla società di Mountain View dai vari enti delle forze dell'ordine, e non racchiudono quanto effettuato in maniera coatta da NSA e agenzie di sicurezza governative statunitensi, all'interno dello scandalo noto con il nome di PRISM. La società si è dichiarata assolutamente estranea alle operazioni di NSA, negando qualsiasi tipo di collaborazione con l'agenzia di sicurezza americana.

Ulteriori informazioni riguardo alle modalità di collaborazione di Google con enti ed organizzazioni di forze dell'ordine possono essere trovate in questa pagina.


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Smart TV 8159: la prima TV Philips con tutte le app e servizi di Android

Disponibile nei formati 48 e 55", Smart TV 8159 è il primo televisore con Android a raggiungere il mercato italiano. Attraverso le varie app scaricabili da Google Play è infatti possibile accedere a tutto il novero di servizi presente sullo store, come giochi, browser web (Chrome è già preinstallato nel sistema), servizi di video-sharing, ma anche Google Movies, Music e Search.

Come riporta lo stesso comunicato, i nuovi Philips Smart TV 8159 hanno molti elementi in comune "con smartphone o tablet", garantendo però un'ampia scelta di connessioni e mantenendo la compatibilità con i dispositivi iOS. A muovere il tutto troviamo un processore quad-core non meglio specificato, che dovrebbe garantire buone prestazioni con contenuti videoludici. È possibile giocare utilizzando il telecomando o collegando un joypad separato.

I due pannelli retroilluminati a LED utilizzano le tecnologie 800MHz Perfect Motion Rate (PMR) e Super Resolution proprietarie di Philips che, a detta del produttore, dovrebbero garantire un'ottima definizione nei movimenti. La società cita Local Contrast e Micro Dimming Pro, che migliorano la resa dei colori in base alla disposizione in ambiente.

I due dispositivi supportano la tecnologia proprietaria Ambilight su tutti i lati, ovvero il celebre sistema di Philips attraverso il quale viene generata un'illuminazione soffusa ai bordi delle cornici del televisore. con l'obiettivo di migliorare la qualità d'immagine percepita dall'utente, adattando luminosità, colori e contrasto in base alla scena visualizzata.

Le due Smart TV 8159 vengono proposte con un telecomando di serie che integra sul suo lato posteriore una tastiera QWERTY, insieme alla possibilità di essere utilizzato come puntatore, cursore di navigazione e dispositivo di input per comandi vocali e gestuali.

I due Smart TV Philips 8159 verranno commercializzati a partire dal secondo trimestre del 2014, ad un prezzo al pubblico non ancora annunciato ufficialmente.


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Microsoft rivela la seconda generazione di Kinect per Windows

Written By Unknown on Sabtu, 29 Maret 2014 | 21.12

La periferica esteriormente assomiglia alla controparte per Xbox One, ma il nome del dispositivo viene posto adesso sul pannello superiore, mentre la X verde della versione console viene sostituita con un indicatore più sobrio.

Kinect v2 per Windows

Il dispositivo è dotato di tre collegamenti: l'uscita proprietaria, l'uscita USB 3.0 e l'alimentazione. Mentre i cavi di alimentazione differiranno ovviamente in funzione del paese di commercializzazione, l'alimentatore supporterà le tensioni che vanno da 100 a 240 volts.

Microsoft non rivela ancora la data di disponibilità di Kinect v2 per Windows, ma sul blog ufficiale lascia intendere che non sarà troppo in là nel tempo.

Kinect per Windows si configura così come un accessorio separato, mentre, come ha confermato Microsoft anche recentemente, nel caso di Xbox One continuerà a essere parte integrante del sistema.

Il nuovo Kinect è formato da una telecamera 1080p e da tre led all'infrarosso, che emettono tre raggi laser e calconano il tempo di rimbalzo in modo da tracciare gli oggetti che ci sono entro un raggio di quattro metri e mezzo da Kinect. Il sensore riesce a riconoscere fino a sei persone contemporaneamente ed è in grado di fare il log-in automatico tramite riconoscimento del volto della persona che si dispone davanti alla telecamera. Per altri dettagli consultate la recensione di Xbox One.


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Transparency Report: come Google gestisce le richieste d'accesso ai dati da parte di terzi

Ventisettemila quattrocentosettantasette richieste di dati per Google da parte delle varie agenzie delle forze dell'ordine internazionali, e solo nella seconda metà del 2013. Si tratta di un numero in leggera crescita rispetto alla prima metà dell'anno, in cui venivano gestite quasi 26.000 richieste dal colosso di Mountain View.

Le richieste, comunicate dalla stessa società, hanno coinvolto gli account di 42.648 utenti negli ultimi sei mesi del 2013 rispetto ai 42.500 della prima metà dell'anno. Google è pertanto chiamata a gestire oltre 42.000 richieste annue, che includono complessivamente gli account di 68.249 utenti.

All'interno della cifra non è certo una sorpresa scoprire che la maggior parte vengono effettuate negli Stati Uniti, con 10.574 richieste che coinvolgono 18.254 account differenti. In Italia, da luglio a dicembre 2013 sono state effettuate 896 richieste per un totale di 1.084 account degli utenti dei servizi di Mountain View.

All'interno delle proprie pagine, Google spiega in maniera dettagliata ai propri utenti il modo con il quale opera e collabora con le varie agenzie da cui partono le richieste, rispondendo ad una serie di FAQ, di cui riportiamo di seguito quelle che riteniamo più importanti.

"Perché un ente statale potrebbe richiedere i miei dati? Varie leggi consentono agli enti statali di indagare su violazioni delle normative o attività criminali. Google riceve richieste di dati degli utenti da enti statali che stanno indagando su attività criminali, enti amministrativi, tribunali e altri soggetti."

"Che cosa fa Google quando riceve una richiesta legale relativa ai dati di un utente? Il rispetto per la privacy e la sicurezza dei dati che memorizzi con Google conferma il nostro approccio volto al rispetto di queste richieste legali. Quando riceviamo una richiesta di questo tipo, il nostro team esamina la richiesta per assicurarsi che rispetti i requisiti legali e le norme di Google. In generale, per spingerci a rispondere, la richiesta deve essere fatta per iscritto, firmata da un funzionario autorizzato dell'ente richiedente e rilasciata ai sensi di una legge appropriata. Se riteniamo che una richiesta sia troppo ampia, tenteremo di circoscriverla. Informiamo gli utenti in merito alle richieste legali quando opportuno, a meno che non sia proibito dalla legge o da un'ingiunzione del tribunale."

"In quali situazioni non mi comunichereste di aver ricevuto una richiesta di informazioni su di me? Non saremo in grado di informarti se, ad esempio, il tuo account è stato chiuso o non siamo legalmente autorizzati a farlo. A volte ci adoperiamo per inviare agli utenti una notifica relativa a una richiesta di dati, tentando di revocare gli ordini che vietano di parlarne o i mandati di perquisizione."

Google specifica che può ricevere richieste di diverso tipo, fra cui citazioni, ingiunzioni del tribunale ECPA e mandati di perquisizione. Alcuni enti possono richiedere addirittura informazioni sugli utenti in tempo reale: al contrario di citazioni e mandati di perquisizione, queste contengono dettagli che "non esistono ancora", come intercettazioni telefoniche e tabulati telefonici di chiamate in uscita ed entrata.

La società ribadisce che i servizi più richiesti dai vari enti sono i quattro più utilizzati dalla società, ovvero Gmail, YouTube, Google Voice e Blogger. La società differenzia i vari servizi in base ai tipi di dati che è costretta a divulgare in ottemperanza a quanto richiesto da forze dell'ordine e tribunali.

Gmail
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Le informazioni rilasciate da Google riguardano tuttavia i dati richiesti in maniera legale alla società di Mountain View dai vari enti delle forze dell'ordine, e non racchiudono quanto effettuato in maniera coatta da NSA e agenzie di sicurezza governative statunitensi, all'interno dello scandalo noto con il nome di PRISM. La società si è dichiarata assolutamente estranea alle operazioni di NSA, negando qualsiasi tipo di collaborazione con l'agenzia di sicurezza americana.

Ulteriori informazioni riguardo alle modalità di collaborazione di Google con enti ed organizzazioni di forze dell'ordine possono essere trovate in questa pagina.


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Avira AntiVir Rescue System

scheda aggiornata 22 ore fa

Avira AntiVir Rescue System è un'applicazione basata su sistema operativo Linux che permette di accedere ad un PC che viceversa non potrebbe completare la fase di boot con il sistema operativo installato. Questo permette, quantomeno in teoria, di riparare il sistema danneggiato, ricuperare i dati o eseguire una scansione completa per rilevare eventuali infezioni da virus.


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Smart TV 8159: la prima TV Philips con tutte le app e servizi di Android

Disponibile nei formati 48 e 55", Smart TV 8159 è il primo televisore con Android a raggiungere il mercato italiano. Attraverso le varie app scaricabili da Google Play è infatti possibile accedere a tutto il novero di servizi presente sullo store, come giochi, browser web (Chrome è già preinstallato nel sistema), servizi di video-sharing, ma anche Google Movies, Music e Search.

Come riporta lo stesso comunicato, i nuovi Philips Smart TV 8159 hanno molti elementi in comune "con smartphone o tablet", garantendo però un'ampia scelta di connessioni e mantenendo la compatibilità con i dispositivi iOS. A muovere il tutto troviamo un processore quad-core non meglio specificato, che dovrebbe garantire buone prestazioni con contenuti videoludici. È possibile giocare utilizzando il telecomando o collegando un joypad separato.

I due pannelli retroilluminati a LED utilizzano le tecnologie 800MHz Perfect Motion Rate (PMR) e Super Resolution proprietarie di Philips che, a detta del produttore, dovrebbero garantire un'ottima definizione nei movimenti. La società cita Local Contrast e Micro Dimming Pro, che migliorano la resa dei colori in base alla disposizione in ambiente.

I due dispositivi supportano la tecnologia proprietaria Ambilight su tutti i lati, ovvero il celebre sistema di Philips attraverso il quale viene generata un'illuminazione soffusa ai bordi delle cornici del televisore. con l'obiettivo di migliorare la qualità d'immagine percepita dall'utente, adattando luminosità, colori e contrasto in base alla scena visualizzata.

Le due Smart TV 8159 vengono proposte con un telecomando di serie che integra sul suo lato posteriore una tastiera QWERTY, insieme alla possibilità di essere utilizzato come puntatore, cursore di navigazione e dispositivo di input per comandi vocali e gestuali.

I due Smart TV Philips 8159 verranno commercializzati a partire dal secondo trimestre del 2014, ad un prezzo al pubblico non ancora annunciato ufficialmente.


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Facebook Connectivity Lab: droni, satelliti e laser per collegare il mondo intero ad internet

Written By Unknown on Jumat, 28 Maret 2014 | 21.12

Con la nascita del progetto Internet.org, una fra le massime priorità per Mark Zuckerberg è divenuta quella di portare internet in tutto il mondo. Se da un lato sono notevoli i vantaggi economici che potrebbe avere Facebook da un'iniziativa di tale fattura, dall'altro internet è ormai uno strumento imprescindibile della vita di tutti i giorni in tutti i paesi civilizzati e potrebbe consentire una più rapida evoluzione socio-culturale anche nei paesi più arretrati.

Facebook non è l'unica società ad aver lanciato progetti rivolti al futuro della rete, con soluzioni a volte avveniristiche. Fra gli altri nomi, infatti, troviamo Google che, con palloni aerostatici e cavi sottomarini, ha dato il via ad un altisonante progetto per portare internet a banda larga anche in quei paesi in cui apparentemente sarebbero altri i problemi da risolvere.

L'accesso ad internet, tuttavia, rappresenta un enorme passo in avanti verso l'evoluzione dei paesi in via di sviluppo, e non sorprende di certo che siano proprio le società a monetizzare maggiormente con il media telematico ad interessarsi all'argomento. Proprio con l'obiettivo di portare internet anche nei meandri più remoti del nostro pianeta, e parallelamente al progetto Internet.org, Zuckerberg ha annunciato giovedì il Connectivity Lab.

Si tratta di un team che lavora esclusivamente su nuove tecnologie per "migliorare ed estendere l'accesso ad internet". Connectivity Lab nasce dal talento ingegneristico degli uomini alla base del social network e di Open Compute Project, ed è al lavoro sullo sviluppo di nuove piattaforme per la connettività via aria, via terra e nello spazio.


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Intel e Altera estendono l'accordo di produzione Tri-Gate 14nm

Intel e Altera hanno deciso di prolungare ed ampliare l'accordo di produzione stipulato lo scorso anno, anando ad includere i dispositivi "multi-die" che combinano i SoC e gli FPGA Stratix 10 di Altera, con SRAM, SRAM, ASIC, processori e chip analogici in un singolo package.

Il nuovo accordo, annunciato pochi giorni fa, è l'estensione di quanto le due compagnie hanno anunciato nel febbraio del 2013, quando Intel dichiarò di mettere a disposizione la propria capacità produttivia per la realizzazione degli FPGA di Altera, ipiegando il processo FinFET a 14 nanometri.

Con l'integrazione delle tecnologie di semiconduttori e di interconnessione di entrambe le compagnie sarà possibile realizzare dispositivi system-in-a-package con un maggior livello di integrazione e densità impiegando i tradizionali approcci di packaging 2,5 e 3D, ma con una riduzione dei costi di produzione.

Per Altera, la possibilità di utilizzare il processo produttivo Tri-Gate a 14nm di Intel significherà rispondere in maniera più adeguata ai problemi di prestazioni, memoria, larghezza di banda e termici che caratterizzano i settori delle comunicazioni, dell'high performance computing, del broadcasting e del mondo militare.

"La nostra partnership con Altera per produrre gli FPGA e i SoC di prossima generazione con il nostro processo Tri-Gate a 14 nanometri sta proseguendo molto bene. La nostra stretta collaborazione ci permette di lavorare insieme in molte aree legate alla produzione e al packaging dei semiconduttori. Entrambe le compagnie possono basarsi sulla competenza l'una dell'altra con l'obiettivo principale di realizzare prodotti rivoluzionari per il settore" ha commentato Sunit Rikhi, vicepresidente e general manager, Intel Custom Foundry.

Altera ha deciso di appoggiarsi alla capacità e alla competenza produttiva di Intel per appropriarsi di un vantaggio competitivo sul rivale Xilinx, che a sua volta si affida a TSMC come foundry partner. Di contro per Intel l'offerta di servizi di produzione conto terzi permette di allentare la dipendenza dal settore PC, che da qualche anno versa in una situazione poco incoraggiante.


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Android 4.x più stabile di iOS 7, secondo una nuova ricerca di Crittercism

iOS e Android utilizzano due approcci sensibilmente differenti. La piattaforma mobile della Mela si basa su un ecosistema chiuso al quale possono accedere solamente dispositivi proprietari, mentre il sistema di Google consente un novero di funzionalità virtualmente illimitato ai produttori terzi, con limitazioni ad assoluta discrezione di questi ultimi e spesso praticamente prossime allo zero.

Analisi stabilità, iOS

Non sorprenderebbe pertanto se Apple fosse riuscita ad ottenere risultati superiori rispetto a quelli della concorrenza diretta nelle analisi sulla stabilità operate da Crittercism. Sulla base di 30.000 richieste in tempo reale al secondo esaminate su oltre un miliardo di utenti di dispositivi mobile, tuttavia, Android è risultato considerevolmente più stabile di iOS.

Attraverso il nuovo studio si scopre che iOS 6 è andato in crash il 2,5% delle volte, mentre iOS 7 ha ottenuto un risultato solo leggermente migliore (2,1%). La situazione cambia notevolmente con Android, in cui persino il vecchio Gingerbread (2.3) risulta più stabile (1,7% di "crash rate"), con risultati ancora superiori per Android 4.0 che nei test risulta essere andato in crash solamente per lo 0,7% delle richieste analizzate.

Crittercism analisi stabilità Android

Gli smartphone sono più stabili dei tablet, con i modelli Samsung che vengono definiti come i modelli più affidabili. Crittercism riporta inoltre che la situazione potrebbe solamente migliorare per la piattaforma di Mountain View, dal momento che molte applicazioni non sono state ancora ottimizzate per i display e le funzionalità tipiche dei tablet, elemento che potrebbe ridurre ulteriormente le possibilità di blocco.

iPhone 5 risulta più stabile del suo successore e di ogni altro smartphone della Mela. Le applicazioni meno stabili sono quelle ludiche (4,4% di crash rate), mentre il distante secondo posto è occupato dalle app multimediali (video e foto, con l'1,8%).

I risultati delle analisi di Crittercism possono essere trovati nella loro completezza in questa pagina.


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Maxthon 4

scheda aggiornata 2 ore fa

Maxthon è un browser web interessante per alcune caratteristiche che lo contraddistinguono: si basa sull' engine di Internet Explorer sviluppato da Microsoft ma offre un elevato livello di personalizzazione. L'utilizzo dell'engine IE dovrebbe garantire un'ampia compatibilità con quanto esistente oggi sul web.

Tra le novità degne di interesse segnaliamo: Mouse Gestures; Super Drag&Drop; Privacy Protection; AD Hunter; Google Bar Support; External Utility Bar


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Microsoft e Dell, accordo di cross-licensing per Android, Chrome e Xbox

Written By Unknown on Kamis, 27 Maret 2014 | 21.12

Microsoft Corporation e Dell hanno annunciato di aver stipulato un accordo di licenza che permette alle due compagnie di condividere la proprietà intellettuale e di poter utilizzare le rispettive innovazioni. Si tratta della prosecuzione di un rapporto di collaborazione che tra Microsoft e Dell perdura da quasi 30 anni.

Horacio Gutierrez, corporate vice president e rappresentante legale dell'Innovation and Intellectual Property Group per Microsoft, ha commentato: "Il nostro accordo con Dell mostra ciò che è possibile raggiungere quando le compagnie condividono la proprietà intellettuale. Per molti anni abbiamo collaborato con vendor e produttori di tecnologia per dar vita ad accordi di licenza invece che strategie di conflitto".

Mediante l'accordo, Microsoft e Dell acconsentono alla condivisione delle rispettive proprietà intellettuali correlate ai dispositivi Android e Chrome OS e alle console Xbox. Secondo i termini dell'accordo verranno corrisposte royalty per i prodotti Dell che operano piattaforme Android o Chrome e sarà presa in considerazione una licenza, per Dell, riferita alle console di gioco Xbox. In merito a quest'ultimo punto i portavoce di Microsoft hanno evitato di commentare oltre, anche se è ragionevole supporre che ciò non significhi che Dell andrà a produrre e vendere console Xbox quanto piuttosto la possibilità per Dell di utilizzare alcune parti di proprietà intellettuale che Microsoft impiega per la realizzazione delle proprie console.

"L'annuncio di oggi si basa sulla nostra storia di collaborazione per portare nuove tecnlogie al mercato. Il rapporto tra Dell e Microsoft continua ad aiutare Dell a mettere a disposizione scelta e flessibilità per i clienti che cercano la miglior tencologia che risponda alle loro esigenze" ha dichiarato Neil Hand, vicepresidente End User Computing Products per Dell.


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Samsung, SSD enterprise XS1715 NVMe 1,6TB da 3TB/s in lettura e scrittura

Samsung, che non ha bisogno di grandi presentazioni nel campo degli SSD così come in altri ambiti della tecnologia, ha realizzato un Solid State Drive molto particolare, che verrà adottato in ambito server. La serie XS1715 vanta 400GB, 800GB o 1,6TB di capienza e sfrutta le specifiche NVMe, con valori di transfer rate prossimi ai 3TB al secondo sia in lettura che scrittura, mentre i valori di picco in termini di IOPS sono di ben 740.000.

Se vi state chiedendo cosa siano le specifiche NVMe e quale "miracolo" possano nascondere, cerchiamo ora di fare chiarezza con una breve premessa. Moltissimi SSD oggi sfruttano l'interfaccia SATA, nata però per i comuni hard disk meccanici, caratterizzati da valori di transfer rate più bassi rispetto ai Solid State Drive di rango. La conseguenza è sotto gli occhi degli appassionati: i moderni SSD devono sottostare alla limitazione delle attuali specifiche SATA 6Gbps (600MB/s teorici, circa 550MB/s reali), quando potrebbero andare molto di più già con i chip e i controller consumer.

Da tempo esistono modi per superare questa limitazione, adottando l'interfaccia PCIe al posto della SATA, in modo da godere della maggiore bandwidth e conseguentemente far "volare" gli SSD verso transfer rate molto interessanti. Problema: le specifiche per gestire al meglio gli SSD collegati ad una connessione PCIe non sono standard, motivo per cui ogni azienda è costretta a svilupparsi le proprie con driver ad hoc.

Samsung

Le specifiche NVMe, acronimo di Non Volatile Memory Express (sottointendendo Host Controller Interface Specification, per non rendere l'acronimo impronunciabile) cercano di imporsi come standard per evitare che ogni azienda sviluppi le proprie, facendo stagnare il mercato e andando a caricare gli SSD PCIe dei costi di sviluppo software ad hoc. Il consorzio NVMe, insomma, intende segnare la via a uno standard come se fosse ad esempio quello USB, mettendo tutte le aziende in grado di fare riferimento a un preciso gruppo di specifiche standard, che permetterebbero di realizzare SSD PCIe senza complicazioni.

Nel consorzio figurano aziende di spicco: Cisco, Dell, EMC, HGST, Intel, LSI Corporation, Micron, NetApp, Oracle, PMC-Sierra, Samsung, SanDisk e Seagate, fatto che fa ben sperare nel successo dell'iniziativa. Tornando ai nuovi SSD Samsung, la fonte ci informa che faranno il proprio debutto all'interno dei server Dell della famiglia PowerEdge R920 (server rack a 4 unità che parte da circa 9000 Euro, N.d.R.), ma sarà importante più che altro seguire l'eventuale diffusione di modelli NVMe anche nel settore consumer, anche se servirà attendere un po' di tempo.


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Ricavi pubblicitari in continuo aumento per le app mobile

Le vendite delle app distribuite tramite App Store e Google Play sono cresciute di 2,3 volte nel 2013, mentre i ricavi consentiti dagli annunci pubblicitari presenti all'interno di queste app sono cresciuti del 60% nel corso dell'ultimo anno. Una crescita notevole, che supera quella dei ricavi degli annunci visualizzati attraverso browser web su dispositivo mobile (50%) e quella dei ricavi degli annunci visualizzati da browser web su PC (10%).

Secondo i dati pubblicati da IDC e AppAnnie, circa il 40% degli sviluppatori integra ormai annunci pubblicitari all'interno delle proprie appilicazioni. La parte del leone la fa ovviamente il gaming, soprattutto grazie al modello free-to-play. I giochi monetizzano bene grazie a questo modello e agli altri metodi di visualizzazione dei messaggi pubblicitari all'interno delle app.

Il report evidenzia come tutti i mercati internazionali si stiano muovendo verso i modelli di pubblicità in-app. Gli Stati Uniti registrano il maggior volume di entrate dovute alle app. Questi ricavi, prevede la ricerca, aumenteranno di circa 3,5 volte tra il 2013 e il 2017. In India, a questa voce corrisponde, invece, un incremento di 8,7 volte entro il 2017. Ciò dipende ovviamente dal rapido tasso di adozione degli smartphone che si registra in nazioni emergenti come l'India.

IDC e AppAnnie consigliano ai produttori di app di variare il modello di business a seconda della regione nella quale operano. In una nazione come l'India, ad esempio, è particolarmente adatta la strategia della pubblicità in-app, mentre in Russia o in Giappone prevalgono le vendite sugli store digitali.

Gli acquisti in-app basati sul modello free-to-play rappresentano oggi il 92% degli acquisti, mentre il 4% delle vendite sono legate alle applicazioni a pagamento e il rimanente 4% proviene da applicazioni a metà strada tra il modello free e quello a pagamento.


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Healthbook e iWatch, ipotesi sulla prossima next big thing di Apple

Il sito 9to5mac.com ha pubblicato un articolo piuttosto approfondito che prova ad ipotizzare le funzionalità dell'applicazione di auto-monitoraggio per iOS che attualmente è conosciuta con il nome in codice di Healthbook. L'articolo contiene una serie di immagini ricreate sulla base di alcuni screenshot già trapelati nel corso dei mesi passati e delle informazioni raccolte da varie parti, non da ultime le realtà di terze parti che stanno avendo modo in questi mesi di lavorare direttamente al progetto.

Secondo quanto ipotizzato dall'autore dell'articolo, l'applicazione Healthbook sarebbe caratterizzata da un'interfaccia utente molto simile a quella dell'attuale Passbook, con varie schede di diverso colore a indicare ciascuna una propria funzionalità: si va dalla circolazione e pressione sanguigna, all'attività fisica, all'alimentazione, al peso, al sonno, fino addirittura alla concentrazione degli zuccheri nel sangue e ai livelli di idratazione e ossigenazione. Interessante anche la presenza della "Emergency Card", ovvero una scheda sulla quale è possibile registrare tutte le informazioni importanti dell'utente ed i suoi contatti e che può essere consultata da terzi in caso, appunto, di emergenza come ad esempio all'insorgenza di un malore.

E' opportuno osservare che al di là delle funzionalità di monitoraggio che già si possono trovare in moltissime App, come ad esempio quelle legate all'attività fisice all'alimentazione, Healthbook offre la possibilità di tenere traccia di parametri molto più importanti come ad esempio la pressione sanguigna, i livelli di idtratazione e di ossigenazione: resta quindi aperto l'interrogativo su quali potranno essere le modalità con qui questi dati verranno raccolti.

Allo stato attuale delle cose è possibile avanzare, realisticamente, quattro ipotesi: nuovi sensori all'interno dei futuri iPhone, applicazioni di terze parti, dispositivi indossabili di terze parti e, infine, un futuro dispositivo indossabile proposto dalla stessa Apple.

Con l'avvento di iPhone 5S Apple ha lanciato il coprocessore M7, che ha il compito di tracciare tutti i movimenti del dispositivo. Tramite M7 diviene quindi già possibile raccogliere una serie di informazioni riferite all'attività fisica (passi, distanze, calorie) ma nulla più: parametri come l'idratazione, l'ossigenazione e la situazione circolatoria dovranno obbligatoriamente essere raccolti da altre fonti. A questo punto Healthbook potrebbe fungere da "centro nevralgico" per tutte le app e i dispositivi di terze parti, anche se fino ad oggi non vi sono in commercio soluzioni in grado di monitorare parametri così particolari.

Resta quindi l'ipotesi che il fantomatico iWatch possa essere corredato con tutta questa serie di funzionalità, così come suggerito inoltre da una serie di brevetti che la Mela ha depositato nel corso degli ultimi mesi nonché dall'assunzione di una serie di impotanti figure: Jay Blahnik, esperto di fitness che ha già collaborato con Nike allo sviluppo del Fuel Band, Paul Deneve, ex-CEO di Yves Saint Laurent e con particolare competenza nel mondo del fashion, e Marcelo Malini Lamego che in passato ha lavorato per una società che ha sviluppato sistemi non invasivi per il monitoraggio dei parametri vitali.

Healthbook sarà inserito, almeno stando alle informazioni attuali, nella prossima major release iOS 8 che vedà la luce molto probabilmente nel periodo autunnale. E' quindi verosimile ipotizzare l'eventuale debutto di iWatch per il medesimo periodo, accanto al consueto rinnovamento delle linee iPhone e iPad. Nel caso in cui Apple stia procedendo speditamente su questa strada non è da escludere una anteprima in occasione della Worldwide Developer Conference fissata per il 10-14 giugno prossimi.


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Sony continuerà ad usare la piattaforma SmartWatch nel prossimo futuro

Written By Unknown on Rabu, 26 Maret 2014 | 21.12

Una manovra forse poco lungimirante da parte di Sony per il futuro dei dispositivi indossabili proprietari. Il colosso giapponese non ha intenzione di utilizzare Android Wear all'interno dei propri smartwatch, almeno nel prossimo futuro, per via degli investimenti operati sulla piattaforma proprietaria.

Sony SmartWatch 2

È quanto ha rivelato Ravi Nookala, responsabile di Sony Mobile negli Stati Uniti, durante un'intervista presso CNET. Gli indossabili della società continueranno ad utilizzare SmartWatch nel prossimo futuro, invece di passare al più standardizzato Android Wear.

"Abbiamo già investito tempo e risorse sulla nostra piattaforma, e continueremo verso questa direzione", ha dichiarato il dirigente alla pubblicazione americana. Il software utilizzato sui due modelli di Sony SmartWatch è anch'esso basato su Android, ma consente l'installazione di applicazioni terze esclusivamente da uno store proprietario.

La scelta di Sony è in controtendenza rispetto a quanto deciso dagli altri produttori. Persino Samsung produrrà smartwatch con Android Wear nonostante abbia già ufficializzato i nuovi indossabili della serie Galaxy Gear con il proprietario Tizen. Fra gli altri nomi troviamo Motorola ed LG che hanno già mostrato le proprie soluzioni, oltre ad Asus ed HTC.

Durante la stessa intervista Nookala ha evidenziato un aumento del 25% nelle vendite di smartphone della famiglia Xperia Z: "Il nostro momento sta arrivando, stiamo facendo meglio di quanto previsto", sono state le parole del dirigente Sony.


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Unreal Engine 4: una demo di gameplay in esecuzione su PC con GeForce GTX Titan Z

Unreal Engine 4: una demo di gameplay in esecuzione su PC con GeForce GTX Titan Z

"Dalla California, dove sta seguendo la GPU Technology Conference 2014, Paolo ci ha mandato un video di gameplay inedito con una sequenza di gioco gestita da Unreal Engine 4. "

Alla GPU Technology Conference 2014, Nvidia ha annunciato di lavorare a stretto contatto con Epic per fare in modo che i giochi con Unreal Engine 4 sfruttino pienamente le potenzialità hardware della nuova GeForce GTX Titan Z, anch'essa annunciata negli ultimi giorni.

Si tratta di un'evoluzione della GeForce GTX Titan, al cui interno si trovano due GPU della famiglia GK110, le stesse adottate dalle altre schede video della famiglia GeForce GTX Titan, per un totale di 5.760 CUDA cores e ben 12 Gbytes di memoria video. Altri dettagli sulla nuova scheda video si trovano qui.

Attraverso la nuova demo di Unreal Engine 4, che vedete anche in questa pagina, il CEO di Nvidia Jen-Hsun Huang ha mostrato alcuni degli elementi grafici della suite GameWorks. La demo veniva processata da un PC dotato della GeForce GTX Titan Z ed è studiata da Nvidia e da Epic in modo da dare un'idea agli sviluppatori di cosa possono creare con gli strumenti del pacchetto GameWorks.

Nella demo si vedono due robot combattere all'interno di una fatiscente stazione della metropolitana. Al momento non è dato sapere se queste immagini appartengono a un futuro progetto videoludico di Epic.


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CCleaner Portable

scheda aggiornata 2 ore fa

CCleaner Portable è una particolare versione del ben noto tool CCleaner appositamente realizzata per essere utilizzata e trasportata su pen drive USB. Le funzionalità sono divise in quattro macro-aree denominate Cleaner, Registry, Tools e Options; in queste differenti sezioni sono organizzati semplici ma validi strumenti per la pulizia del sistema e del registro.


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Nuovo HTC One (M8): video-anteprima dall'evento di presentazione

Il nuovo HTC One (M8) è stato annunciato ufficialmente martedì. Abbiamo partecipato all'evento di presentazione a Londra ed abbiamo avuto modo di mettere le mani sul nuovo modello e provare le sue novità.

Ricordiamo brevemente le specifiche del nuovo dispositivo: caratteristica distintiva di One (M8) è la Duo Camera, ovvero un sistema attraverso il quale è possibile individuare la distanza degli oggetti ritratti nello scatto, in modo da applicare effetti diversi sullo sfondo e sui soggetti. La fotocamera principale si baserà sempre sulla tecnologia UltraPixel, con un sensore che continua ad essere di 4MP.

Sotto la scocca troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 801 da 2,3GHz coadiuvato da 2GB di RAM, mentre i 16GB di storage saranno finalmente espandibili tramite slot di memoria microSD. Rispetto al precedente modello crescono batteria e display, che diventano rispettivamente da 2.600mAh e 5 pollici (sempre a risoluzione Full HD), così come anche il peso, 160g.


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K-Lite Codec Pack Basic

Written By Unknown on Selasa, 25 Maret 2014 | 21.12

scheda aggiornata 2 ore fa

Raccolta di varie versioni di Codec, per la codifica e decodifica di file audio e video sul proprio sistema. Di seguito le novità implementate in questa ultima versione:

  • Updated LAV Filters to version 0.61.1-3-g528effc
  • Updated xy-VSFilter to version 3.0.0.284

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Crisi nel sistema pubblicitario online: un terzo del traffico web è generato da botnet

Secondo le nuove stime citate di recente da Interactive Advertising Bureau, più di un terzo del traffico web è falso. Questo viene generato da botnet su siti ombra creati esclusivamente per generare false impressioni pubblicitarie sulle pagine visualizzate, con l'obiettivo di garantire proventi ai proprietari dei siti all'interno del processo.

Dal Wall Street Journal si legge che i truffatori sviluppano siti con traffico fasullo ottenendo i pagamenti dagli inserzionisti attraverso intermediari che aggregano lo spazio di molti siti, rivendendolo in parte ad editori online. Le identità dei truffatori sono destinate a rimanere oscure, dal momento che molti operano da luoghi come l'Europa dell'Est.

Gli inserzionisti sono già a conoscenza dei problemi ma non tutti hanno intenzione di effettuare cambiamenti sulle strategie di mercato: internet è un mezzo di informazione troppo potente, e tagliare le spese o destinarle altrove non sarebbe produttivo ai fini pubblicitari nemmeno se si considera il terzo di traffico generato a vuoto.

Previsto in aumento del 17% nel 2014 grazie alla diffusione dei dispositivi mobile connessi ad internet, il mercato delle pubblicità digitali rappresenta un business di circa 50 miliardi di dollari annui: "Diminuire le spese rappresenterebbe una mancata opportunità per connetterci alla nostra udienza tipica", ha sostenuto Roxanne Baretto di L'Oréal.

Il traffico fasullo, tuttavia, è un problema ben difficile da arginare, anche volendolo, dal momento che i bot rappresentano una parte eminente dell'intero business. Ad oggi, molti banner pubblicitari vengono acquistati in maniera automatica, o attraverso software che automaticamente piazzano i banner sui vari siti a cui partecipa un target d'utenza prefissato. Secondo MarketingMag, nei prossimi dieci anni l'80% dei banner sarrà implementato automaticamente.

Il problema, non sentito da molti, è invece protagonista di dibattiti fra altri esponenti del mercato. Unbound, società di consulenza pubblicitaria, sostiene che molti clienti si approcciano ancora con titubanza al mercato pubblicitario digitale, considerato incerto e nebuloso, mentre Verizon (l'ottavo inserzionista statunitense) ha approntato alcuni metodi per prevenire la possibilità di frodi sui propri sistemi.

La stessa Google, il principale esponente del mercato pubblicitario online, ha recentemente acquisito Spider.io, realtà che fornisce una serie di servizi per monitorare la "qualità" del traffico online, e se questo viene realmente generato da utenti in carne ed ossa.


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K-Lite Codec Pack Standard

scheda aggiornata 41 minuti fa

Raccolta di varie versioni di Codec, per la codifica e decodifica di file audio e video sul proprio sistema. Di seguito il dettaglio delle novità integrate in questa release:

Updated MPC-HC to version 1.7.3.147 Updated LAV Filters to version 0.61.1-3-g528effc Updated madVR to version 0.87.7 Updated xy-VSFilter to version 3.0.0.284

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iTunes su Android per via di un declino a doppia cifra nelle vendite?

Secondo un nuovo report di Billboard, Apple sarebbe al lavoro su una versione di iTunes su Android: una possibilità remota, ma su cui lo stesso Steve Jobs aveva posto le attenzioni alcuni anni addietro. Apple potrebbe inoltre lanciare un nuovo servizio di musica in streaming on-demand, da lanciare parallelamente al già esistente iTunes Radio.

La società di Cupertino starebbe sondando il terreno con gli alti dirigenti delle etichette musicali, per lo sviluppo di un servizio di musica in stile Spotify o Beats Music. La pubblicazione statunitense cita a riguardo le parole di tre fonti rimaste volutamente anonime, interne agli affari di Apple.

Si suppone che i nuovi accordi facciano parte della nuova strategia di Cupertino nel tentativo di arginare le perdite operative dovute al calo a doppia cifra dei download di musica liquida su iTunes. Un'altra parte della strategia sarebbe la pianificazione del rilascio di un'applicazione specifica per Android, che aprirebbe il database del servizio multimediale ad un potenziale pubblico composto da oltre un miliardo di utenti.

Si tratta di un passaggio da effettuare con cautela, dal momento che la stessa Google offre un servizio di musica in streaming su Android. Apple non avrebbe mai considerato una simile operazione fino a pochi mesi fa, ma gli ultimi dati di Nielsen SoundScan riportano un declino del 13% su base annua per quanto riguarda le vendite di album digitali su iTunes e dell'11% sulle vendite delle singole tracce.

Dall'altra parte sono invece aumentate le vendite dei servizi di musica in streaming. Recording Industry Association of America rivela che si tratta di un mercato di oltre 1,4 miliardi di dollari annui, solo nel territorio americano, ottenuti attraverso abbonamenti e introiti pubblicitari, con una crescita del 39% rispetto al 2012. Un quadro simile è dipinto anche dalla International Federation of the Phonographic Industry, che riporta un aumento del 51% del fatturato dei servizi in streaming musicali, con relativi download in calo del 2,1%.


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Nintendo annuncia 50 giochi indie per Wii U

Written By Unknown on Senin, 24 Maret 2014 | 21.12

Secondo quanto Damon Baker, Senior Manager del Marketing di Nintendo of America, nelle prossime settimane assisteremo a una vera e propria invasione di titoli Indie per Wii U. "Nove di questi nuovi giochi - spiega Baker - sono già stati presentati a questa GDC, ma ce ne sono altri 11 praticamente pronti: vedranno la luce nei prossimi due mesi".

"Presto arriveremo a un totale di 50 titoli Unity a disposizione dei nostri utenti", prosegue Baker che ammette anche il desiderio della 'Grande N di sfruttare le risorse indipendenti anche con il 3DS.

"3DS è una console su cui puntiamo moltissimo - ammette Baker -: gode, infatti, di un'enorme base installata. Questo significa che fa tremendamente gola anche agli sviluppatori indipendenti. Non abbiamo ancora annunci ufficiali in questo senso, ma la strada che desideriamo percorrere è questa".

Nintendo annunciò il proprio accordo con Unity nel 2012 e spiegò di aver dotato il Wii U della possibilità di sfruttare questa tecnologia di sviluppo, il tutto con il chiaro intento di favorire la facilità di programmazione sulla nuova console e, contestualmente, un maggiore semplicità per lo sviluppo di software da parte di game designer indipendenti.


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Nokia Devices & Services diventerà di Microsoft in aprile

Microsoft ha annunciato i piani di acquisire la divisione Devices & Services di Nokia durante lo scorso mese di settembre, alla cifra di 7,2 miliardi di dollari, prevedendo la conclusione degli accordi entro la fine del primo trimestre del 2014.

Elop e Ballmer, stretta di mano

In base a quanto riportato da entrambe le società, le tempistiche previste non saranno rispettate. Nokia Devices & Services, infatti, non diventerà di Microsoft prima del prossimo mese di aprile dal momento che si è ancora in attesa dell'approvazione da parte degli organi anti-trust in Asia.

"Ci stiamo avvicinando alle fasi finali del processo globale di approvazione regolamentare - ad oggi abbiamo ricevuto l'approvazione da parte di 15 mercati su 5 continenti", si legge sul comunicato ufficiale di Microsoft. "Al momento siamo in attesa dell'approvazione negli ultimi mercati".

Nel suo comunicato, Nokia ribadisce che il ritardo nella conclusione degli accordi non è dovuto ai procedimenti fiscali in corso in India, in cui il colosso finlandese protesta la richiesta di 414 milioni di dollari della regione indiana Tamil Nadu come riscossione di precedenti tasse non pagate.


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AVG Internet Security

scheda aggiornata 41 minuti fa

AVG Internet Security è un pacchetto che include vari tool per la sicurezza del sistema, comprendente Anti-Virus, Anti-Spyware e Anti-Spam.


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AVG Antivirus Free

scheda aggiornata 26 minuti fa

Versione 2013 freeware del famoso antivirus sviluppato da AVG Technologies. Le opzioni disponibili consentono una completa protezione del sistema da virus e malware; si segnala, oltre alla scansione in realtime, anche il controllo dei messaggi email in entrata e in uscita.

Di fatto questa versione non ha particolari e macroscopiche limitazioni rispetto alle release coperte da licenza commerciale; il supporto post vendita ovviamente non viene garantito ma comunque la disponibilità di svariata documentazione online dovrebbe sopperire alla mancanza.

La licenza gratuita è disponibile solo per impieghi personali o in ambito domestico.


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Supporto al 4K per Titanfall grazie alla collaborazione con Nvidia

Written By Unknown on Minggu, 23 Maret 2014 | 21.12

Respawn e Nvidia stanno lavorando per implementare il supporto alla risoluzione 4K in Titanfall, il recente shooter multiplayer la cui recensione completa è disponibile a questo indirizzo. Lo si può leggere in questo post sul blog ufficiale di Nvidia.

Titanfall

Le aggiunte arriveranno tramite update che saranno pubblicati prossimamente e, oltre il 4K, riguarderanno il supporto alla tecnologia multi-GPU SLI di Nvidia. Verranno anche aggiunti anche l'anti-aliasing temporale TXAA, la tecnica che riduce la presenza di scalettature in concomitanza dei movimenti più veloci, e l'occlusione ambientale di tipo Horizon Based Ambient Occlusion+ (HBAO+), presente negli ultimi giochi che supportano la suite GameWorks. HBAO+ consentirà di avere ombre di qualità superiore nelle zone di contatto delle superfici.

Come abbiamo sottolineato in sede di recensione, quindi, anche la versione PC di Titanfall, così come quella Xbox One, è arrivata sul mercato con un supporto incompleto per quanto riguarda le opzioni grafiche. Su Xbox One abbiamo la risoluzione nativa di 792p, con Respawn che ha già promesso una patch che aumenterà tale risoluzione.

Il supporto GameWorks consentirà di avere un miglioramento alla grafica simile a quello che abbiamo analizzato l'anno scorso per alcuni dei migliori videogiochi di quella stagione videoludica. Uno fra tutti, Splinter Cell Blacklist.


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Xiaomi Redmi Note: il phablet da 130$ presto disponibile in molti mercati

Xiaomi Redmi Note è un phablet da 5,5" caratterizzato da un prezzo, per la versione base, di soli 130$. Dopo aver annunciato il dispositivo lo scorso giovedì, Hugo Barra ha specificato che il dispositivo raggiungerà vari mercati: oltre alla Cina verrà proposto in Taiwan, Hong Kong e Singapore, oltre ad "altri mercati" non ancora nominati.

Xiaomi Redmi Note

Il phablet si svilupperà intorno al display da 5,5" a risoluzione 720p e sarà disponibile in due versioni che si differenzieranno per la scelta del processore: il modello entry-level utilizzerà un octa-core da 1,7GHz MediaTek MT6592, 1GB di RAM ed 8GB di storage integrato e sarà proposto al corrispettivo di 130$ nel mercato cinese.

Xiaomi Redmi Note

L'altra soluzione annovera una variante del medesimo processore a 1,7GHz, 2GB di RAM e 16GB di storage integrato, ad un prezzo di soli 30$ superiore rispetto alla variante più economica. Sul fronte grafico troviamo una GPU ARM Mali-450. Su Redmi Note sono presenti due fotocamere: una posteriore da 13MP con flash LED, ed una anteriore da 5MP.

La batteria integrata sarà da ben 3.200mAh, mentre sul fronte connettività troviamo il supporto a Wi-Fi 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.0 e, naturalmente, GPS. Il dispositivo integra un modulo dual-SIM che supporta le reti TD-SCDMA/HSPA/GSM/EDGE.

Xiaomi Redmi Note

Xiaomi Redmi Note verrà commercializzato a partire dal 26 marzo in Cina, tuttavia secondo quanto riportato da PhoneArena, alcuni store online come Xiaomi World permettono di accedere ad una fase di preordine internazionale con un esborso di ulteriori 100$.


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ASUS M51AC, sistema completo per l'utente appassionato

Gli appassionati di PC, è noto, sono sempre orientati all'acquisto di componenti sfusi con i quali assemblare il proprio computer desktop. Questo approccio nasce dalla volontà di voler scegliere i singoli pezzi tra quanto di meglio disponibile sul mercato a parità di spesa, oltre che dal piacere di assemblare qualcosa con le proprie mani.

Il "do it yourself" non è però necessariamente un approccio valido per tutti gli utenti. C'è chi sceglie di affidarsi ad un sistema preassemblato, ottenendo così la garanzia di avere a disposizione una soluzione che sia stata certificata dal produttore o dall'assemblatore per operare correttamente. Oltre agli indubbi vantaggi in termini di garanzia, che è non separata per ogni componente ma specifica per il prodotto intero, se il lavoro è stato ben eseguito se ne ottiene un cablaggio interno curato e un costo complessivo che è allineato a quello dei singoli componenti se presi sfusi.

M51AC è il nome dietro al quale si cela una delle più recenti proposte della taiwanese Asus per quegli utenti che ricercano un PC desktop adatto ad ambiti di produttività personale oltre che al gaming. Cuore di questa soluzione è una scheda madre dotata di socket 1150 LGA e chipset Intel H87, adatta quindi all'abbinamento con i processori Intel della famiglia Haswell, abbinata a sottosistema video discreto che spazia nella gamma di soluzioni AMD e NVIDIA con modelli molto differenti tra di loro.

Nel caso della configurazione oggetto di questa analisi troviamo una CPU Intel Core i7-4770 e una scheda video NVIDIA GeForce GTX 760 3GB. Nel primo caso si tratta della proposta top di gamma di Intel per sistemi desktop socket 1150 LGA, che si differenzia dal modello Core i7-4770K per il moltiplicatore di frequenza che non è completamente sbloccato e per la frequenza di clock inferiore di 100 MHz (3,4 GHz contro 3,5 GHz).

Più interessante, dal punto di vista tecnico, la scheda video: il modello adottato da Asus è basato su GPU NVIDIA GeForce GTX 760 ma dalle specifiche tecniche di default si differenzia per alcune delle specifiche tecniche. Nella tabella seguente le mettiamo a confronto con quelle del reference design di NVIDIA:

Modello

GeForce GTX 760
192bit - Asus
GeForce GTX 760
reference
GPU GK104 GK104
n° GPU 1 1
CUDA cores 1.152 1.152
clock GPU 824 MHz 980 MHz
boost clock GPU 889 MHz 1.033 MHz
ROPs 24 32
TMU 96 96
clock memoria 5.600 MHz 6.008 MHz
dotazione memoria 3 Gbytes 2-4 Gbytes
bandwidth memoria 134,4 GB/s 192 GB/s
bus memoria 192bit 256bit
alimentazione 2x6pin 2x6pin

La scheda adottata da Asus si differenzia per il quantitativo di memoria video, pari a 3 Gbytes, e per il bus memoria a questa abbinato. Al posto di quello a 256bit del reference design Asus ha optato per uno a 192bit, con una riduzione della bandwidth massima teorica dovuta anche alla contrazione della frequenza di clock della memoria video. La GPU integra 1.152 CUDA cores come il reference design ma le frequenze di clock tanto di default come boost sono inferiori: la ricaduta diretta sono quindi prestazioni velocistiche non pari a quanto ottenibile con una scheda che segua le specifiche tecniche reference di NVIDIA, per quanto nel complesso i frames al secondo ottenibili in media con questo sistema sono molto validi.

A completare la dotazione 8 Gbytes di memoria di sistema DDR3-1600, con la scelta di utilizzare un solo modulo: questo implica non poter sfruttare la modalità dual channel per la memoria di sistema, con un impatto sulle prestazioni che è lieve ma arginabile semplicemente montando un secondo modulo memoria. Lo storage locale è assicurato da un hard disk Western Digital da 1 Terabyte di capacità, più che adatto per archiviare dati personali, immagini e video oltre a contenuti multimediali; per velocizzarne le prestazioni è stato abbinato anche un SSD Kingston da 32 Gbytes, che opera quale unità di cache

Lo chassis proposto da Asus con M51AC è di tipo mini tower, con pannello frontale che presenta porte USB 3.0 e USB 2.0 accanto ai connettori mini jack per cuffie e microfono; due pannelli celano alla vista il lettore ottico (masterizzatore DVD multistandard) e un lettore di schede memoria multistandard. Rimuovendo il pannello laterale possiamo apprezzare la cura nell'assemblaggio, con il posizionamento dei cablaggi interni ben effettuato. Manca una ventola di aspirazione frontale, ma è presente una predisposizione, mentre posteriormente l'aria calda viene estratta da una ventola da 80 millimetri e dall'alimentatore da 500 Watt montato in alto.

Questo sistema viene proposto a poco meno di 1.000,00€ IVA inclusa nel mercato retail italiano, cifra che comprende oltre al desktop completo con licenza del sistema operativo Windows 8 a 64bit anche mouse e tastiera sempre marchiati Asus. In considerazione della dotazione complessiva e del montaggio dei componenti si tratta di una cifra solo di poco superiore a quello che è il costo d'acquisto di singoli componenti equivalenti, tenendo in considerazione anche i costi legati all'assemblaggio e alla configurazione del sistema.


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Telecom Italia porta la fibra ottica in quindici nuove città italiane

La fibra ottica è disponibile in nuove numerose città italiane attraverso la rete di Telecom Italia. La società ha annunciato la disponibilità della fibra ad Alessandria, Bologna, Cagliari, Ferrara, Imola, Modena, Palermo, Parma, Piacenza, Rimini, Salerno, Sassari, Savona, San Lazzaro di Savena, Torino.

Telecom Italia ha rivelato le quindici località citate tramite una serie di comunicati stampa a partire dai primi giorni del mese di marzo. Attraverso i nuovi servizi Ultra Internet, gli utenti privati e aziendali potranno utilizzare una connessione ad internet fino a velocità di 30 Megabit al secondo in download e 3 in upload.

La tecnologia alla base delle infrastrutture di Telecom Italia è FTTCab (Fiber to the Cabinet), con la quale si potranno raggiungere in futuro velocità superiori, potenzialmente fino a 100 Megabit al secondo.

Oltre alle applicazioni canoniche con cui sfruttare la maggiore disponibilità di banda, Telecom Italia cita la possibilità di accedere con più efficacia a servizi innovativi come telepresenza, videosorveglianza o servizi di cloud computing per le aziende, ma anche a servizi esclusivi per la realizzazione del modello di città intelligente per le amministrazioni locali.

L'operatore offre, alle aziende, la possibilità di accedere al mondo delle soluzioni professionali IT di Impresa Semplice. L'offerta della fibra ottica di Telecom Italia parte con promozioni da 29€ mensili per gli utenti privati, e da 35€ al mese per la clientela business (rispettivamente per i primi 6 e per i primi 12 mesi).


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Supporto al 4K per Titanfall grazie alla collaborazione con Nvidia

Written By Unknown on Sabtu, 22 Maret 2014 | 21.12

Respawn e Nvidia stanno lavorando per implementare il supporto alla risoluzione 4K in Titanfall, il recente shooter multiplayer la cui recensione completa è disponibile a questo indirizzo. Lo si può leggere in questo post sul blog ufficiale di Nvidia.

Titanfall

Le aggiunte arriveranno tramite update che saranno pubblicati prossimamente e, oltre il 4K, riguarderanno il supporto alla tecnologia multi-GPU SLI di Nvidia. Verranno anche aggiunti anche l'anti-aliasing temporale TXAA, la tecnica che riduce la presenza di scalettature in concomitanza dei movimenti più veloci, e l'occlusione ambientale di tipo Horizon Based Ambient Occlusion+ (HBAO+), presente negli ultimi giochi che supportano la suite GameWorks. HBAO+ consentirà di avere ombre di qualità superiore nelle zone di contatto delle superfici.

Come abbiamo sottolineato in sede di recensione, quindi, anche la versione PC di Titanfall, così come quella Xbox One, è arrivata sul mercato con un supporto incompleto per quanto riguarda le opzioni grafiche. Su Xbox One abbiamo la risoluzione nativa di 792p, con Respawn che ha già promesso una patch che aumenterà tale risoluzione.

Il supporto GameWorks consentirà di avere un miglioramento alla grafica simile a quello che abbiamo analizzato l'anno scorso per alcuni dei migliori videogiochi di quella stagione videoludica. Uno fra tutti, Splinter Cell Blacklist.


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Xiaomi Redmi Note: il phablet da 130$ presto disponibile in molti mercati

Xiaomi Redmi Note è un phablet da 5,5" caratterizzato da un prezzo, per la versione base, di soli 130$. Dopo aver annunciato il dispositivo lo scorso giovedì, Hugo Barra ha specificato che il dispositivo raggiungerà vari mercati: oltre alla Cina verrà proposto in Taiwan, Hong Kong e Singapore, oltre ad "altri mercati" non ancora nominati.

Xiaomi Redmi Note

Il phablet si svilupperà intorno al display da 5,5" a risoluzione 720p e sarà disponibile in due versioni che si differenzieranno per la scelta del processore: il modello entry-level utilizzerà un octa-core da 1,7GHz MediaTek MT6592, 1GB di RAM ed 8GB di storage integrato e sarà proposto al corrispettivo di 130$ nel mercato cinese.

Xiaomi Redmi Note

L'altra soluzione annovera una variante del medesimo processore a 1,7GHz, 2GB di RAM e 16GB di storage integrato, ad un prezzo di soli 30$ superiore rispetto alla variante più economica. Sul fronte grafico troviamo una GPU ARM Mali-450. Su Redmi Note sono presenti due fotocamere: una posteriore da 13MP con flash LED, ed una anteriore da 5MP.

La batteria integrata sarà da ben 3.200mAh, mentre sul fronte connettività troviamo il supporto a Wi-Fi 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.0 e, naturalmente, GPS. Il dispositivo integra un modulo dual-SIM che supporta le reti TD-SCDMA/HSPA/GSM/EDGE.

Xiaomi Redmi Note

Xiaomi Redmi Note verrà commercializzato a partire dal 26 marzo in Cina, tuttavia secondo quanto riportato da PhoneArena, alcuni store online come Xiaomi World permettono di accedere ad una fase di preordine internazionale con un esborso di ulteriori 100$.


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ASUS M51AC, sistema completo per l'utente appassionato

Gli appassionati di PC, è noto, sono sempre orientati all'acquisto di componenti sfusi con i quali assemblare il proprio computer desktop. Questo approccio nasce dalla volontà di voler scegliere i singoli pezzi tra quanto di meglio disponibile sul mercato a parità di spesa, oltre che dal piacere di assemblare qualcosa con le proprie mani.

Il "do it yourself" non è però necessariamente un approccio valido per tutti gli utenti. C'è chi sceglie di affidarsi ad un sistema preassemblato, ottenendo così la garanzia di avere a disposizione una soluzione che sia stata certificata dal produttore o dall'assemblatore per operare correttamente. Oltre agli indubbi vantaggi in termini di garanzia, che è non separata per ogni componente ma specifica per il prodotto intero, se il lavoro è stato ben eseguito se ne ottiene un cablaggio interno curato e un costo complessivo che è allineato a quello dei singoli componenti se presi sfusi.

M51AC è il nome dietro al quale si cela una delle più recenti proposte della taiwanese Asus per quegli utenti che ricercano un PC desktop adatto ad ambiti di produttività personale oltre che al gaming. Cuore di questa soluzione è una scheda madre dotata di socket 1150 LGA e chipset Intel H87, adatta quindi all'abbinamento con i processori Intel della famiglia Haswell, abbinata a sottosistema video discreto che spazia nella gamma di soluzioni AMD e NVIDIA con modelli molto differenti tra di loro.

Nel caso della configurazione oggetto di questa analisi troviamo una CPU Intel Core i7-4770 e una scheda video NVIDIA GeForce GTX 760 3GB. Nel primo caso si tratta della proposta top di gamma di Intel per sistemi desktop socket 1150 LGA, che si differenzia dal modello Core i7-4770K per il moltiplicatore di frequenza che non è completamente sbloccato e per la frequenza di clock inferiore di 100 MHz (3,4 GHz contro 3,5 GHz).

Più interessante, dal punto di vista tecnico, la scheda video: il modello adottato da Asus è basato su GPU NVIDIA GeForce GTX 760 ma dalle specifiche tecniche di default si differenzia per alcune delle specifiche tecniche. Nella tabella seguente le mettiamo a confronto con quelle del reference design di NVIDIA:

Modello

GeForce GTX 760
192bit - Asus
GeForce GTX 760
reference
GPU GK104 GK104
n° GPU 1 1
CUDA cores 1.152 1.152
clock GPU 824 MHz 980 MHz
boost clock GPU 889 MHz 1.033 MHz
ROPs 24 32
TMU 96 96
clock memoria 5.600 MHz 6.008 MHz
dotazione memoria 3 Gbytes 2-4 Gbytes
bandwidth memoria 134,4 GB/s 192 GB/s
bus memoria 192bit 256bit
alimentazione 2x6pin 2x6pin

La scheda adottata da Asus si differenzia per il quantitativo di memoria video, pari a 3 Gbytes, e per il bus memoria a questa abbinato. Al posto di quello a 256bit del reference design Asus ha optato per uno a 192bit, con una riduzione della bandwidth massima teorica dovuta anche alla contrazione della frequenza di clock della memoria video. La GPU integra 1.152 CUDA cores come il reference design ma le frequenze di clock tanto di default come boost sono inferiori: la ricaduta diretta sono quindi prestazioni velocistiche non pari a quanto ottenibile con una scheda che segua le specifiche tecniche reference di NVIDIA, per quanto nel complesso i frames al secondo ottenibili in media con questo sistema sono molto validi.

A completare la dotazione 8 Gbytes di memoria di sistema DDR3-1600, con la scelta di utilizzare un solo modulo: questo implica non poter sfruttare la modalità dual channel per la memoria di sistema, con un impatto sulle prestazioni che è lieve ma arginabile semplicemente montando un secondo modulo memoria. Lo storage locale è assicurato da un hard disk Western Digital da 1 Terabyte di capacità, più che adatto per archiviare dati personali, immagini e video oltre a contenuti multimediali; per velocizzarne le prestazioni è stato abbinato anche un SSD Kingston da 32 Gbytes, che opera quale unità di cache

Lo chassis proposto da Asus con M51AC è di tipo mini tower, con pannello frontale che presenta porte USB 3.0 e USB 2.0 accanto ai connettori mini jack per cuffie e microfono; due pannelli celano alla vista il lettore ottico (masterizzatore DVD multistandard) e un lettore di schede memoria multistandard. Rimuovendo il pannello laterale possiamo apprezzare la cura nell'assemblaggio, con il posizionamento dei cablaggi interni ben effettuato. Manca una ventola di aspirazione frontale, ma è presente una predisposizione, mentre posteriormente l'aria calda viene estratta da una ventola da 80 millimetri e dall'alimentatore da 500 Watt montato in alto.

Questo sistema viene proposto a poco meno di 1.000,00€ IVA inclusa nel mercato retail italiano, cifra che comprende oltre al desktop completo con licenza del sistema operativo Windows 8 a 64bit anche mouse e tastiera sempre marchiati Asus. In considerazione della dotazione complessiva e del montaggio dei componenti si tratta di una cifra solo di poco superiore a quello che è il costo d'acquisto di singoli componenti equivalenti, tenendo in considerazione anche i costi legati all'assemblaggio e alla configurazione del sistema.


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Telecom Italia porta la fibra ottica in quindici nuove città italiane

La fibra ottica è disponibile in nuove numerose città italiane attraverso la rete di Telecom Italia. La società ha annunciato la disponibilità della fibra ad Alessandria, Bologna, Cagliari, Ferrara, Imola, Modena, Palermo, Parma, Piacenza, Rimini, Salerno, Sassari, Savona, San Lazzaro di Savena, Torino.

Telecom Italia ha rivelato le quindici località citate tramite una serie di comunicati stampa a partire dai primi giorni del mese di marzo. Attraverso i nuovi servizi Ultra Internet, gli utenti privati e aziendali potranno utilizzare una connessione ad internet fino a velocità di 30 Megabit al secondo in download e 3 in upload.

La tecnologia alla base delle infrastrutture di Telecom Italia è FTTCab (Fiber to the Cabinet), con la quale si potranno raggiungere in futuro velocità superiori, potenzialmente fino a 100 Megabit al secondo.

Oltre alle applicazioni canoniche con cui sfruttare la maggiore disponibilità di banda, Telecom Italia cita la possibilità di accedere con più efficacia a servizi innovativi come telepresenza, videosorveglianza o servizi di cloud computing per le aziende, ma anche a servizi esclusivi per la realizzazione del modello di città intelligente per le amministrazioni locali.

L'operatore offre, alle aziende, la possibilità di accedere al mondo delle soluzioni professionali IT di Impresa Semplice. L'offerta della fibra ottica di Telecom Italia parte con promozioni da 29€ mensili per gli utenti privati, e da 35€ al mese per la clientela business (rispettivamente per i primi 6 e per i primi 12 mesi).


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Sony spegne la luce del DualShock 4?

Written By Unknown on Jumat, 21 Maret 2014 | 21.12

Sony spegne la luce del DualShock 4?

"Secondo voci di corridoio, con il nuovo aggiornamento del firmware, la potente luce del pad di Playstation 4 potrà essere regolata"

Secondo voci di corridoio provenienti dai padiglioni della GDC, Sony ha in programma di rendere possibile la gestione della luce del pad del DualShock 4.

Secondo il Presidente di Sony Worldwide Studios, Shuhei Yoshida , il 'faro' del pad di Playstation, che fin qui non è ancora entrato nelle grazie degli sviluppatori, presto dimostrerà tutta la propria versatilità. La possibilità di regolarne l'intensità, infatti, dovrebbe rappresentare solo la prima nuova feature, di una serie di "importanti innovazioni".

Attualmente, oltre alle critiche per una serie di funzionalità che restano solo marginali, il led del DualShock 4 è principalmente criticato per la propria forza, che può risultare fastidiosa per chi gioca al buio.


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Chromium

scheda aggiornata 2 ore fa

Chromium è un browser web open source che punta a fornire uno strumento di accesso al web che sia più sicuro, stabile e veloce, basato sull'engine di Google Chrome. Mentre Google Chrome viene ufficialmente aggiornato una o due volte al mese, Chromium viene solitamente aggiornato diverse volte al giorno per rendere disponibili tutte le nuove funzionalità e gli ultimi fix disponibili.


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La Casa Bianca potrebbe abbandonare BlackBerry per Android

Il Presidente Obama potrebbe abbandonare il suo amato BlackBerry a favore di un dispositivo Android, anche prima di lasciare il suo incarico alla Casa Bianca. I funzionari della residenza ufficiale del governo degli Stati Uniti d'America starebbero ponendo al vaglio numerosi dispositivi Android, fra cui alcuni modelli di LG e Samsung.

Presidente Obama, telefono cellulare

Le nuove indiscrezioni emergono da un report del Wall Street Journal che cita "fonti interne". Secondo queste ultime, infatti, le squadre che sovrintendono le divisioni di tecnologia e comunicazioni all'interno della Casa Bianca sono in fase di sperimentazione di nuovi dispositivi per "uso interno".

Fra questi troviamo alcuni modelli di Samsung ed LG non meglio specificati, mentre non sono previsti iPhone di Apple: "Possiamo confermare che la White House Communication Agency e il Dipartimento della Difesa stanno sperimentando ed utilizzando una varietà di dispositivi mobile", ha detto un portavoce del Dipartimento della Difesa rimasto anonimo durante un'intervista con il quotidiano statunitense.

La fase di sperimentazione è al momento nelle fasi iniziali, secondo le voci, e sono ancora necessari mesi prima che vengano apportate eventuali modifiche alle abitudini interne della Casa Bianca. Non risulta ancora chiaro se anche il Presidente Obama sarà fra i funzionari che parteciperanno al cambiamento, abbandonando il proprio modello di BlackBerry appositamente realizzato.

BlackBerry ha da tempo fatto affidamento sui contratti governativi, in un periodo non di certo facile per il produttore canadese. John Chen, CEO della società, ha dichiarato che ristabilire questo tipo di contratti sarà una chiave fondamentale per il futuro di BlackBerry, che solo di recente ha licenziato più del 30% dei dipendenti, dopo perdite pari a quasi un miliardo di dollari.


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Recuva

scheda aggiornata 1 ora fa

Recuva è un'utility per windows in grado di recuperare files che sono stati accidentalmente cancellati dal computer. Consente inoltre il recupero di immagini o altri tipi di files eliminati per errore da lettori mp3 e schede di memoria di macchine fotografiche. Supporta i file system FAT12, FAT16, FAT32, NTFS, NTFS5 , NTFS + EFS.
Queste le novità introdotte:
- Added UDF drive support.
- Added user choice for recovery involving long path names.
- New options for recovering to drives with insufficient space.
- Enhanced file detection for small-capacity drives.
- Improved options for context menus.
- Minor GUI improvements.
- Minor tweaks and fixes.


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Google Chrome Portable

Written By Unknown on Kamis, 20 Maret 2014 | 21.12

scheda aggiornata 1 ora fa

Google Chrome Portable è una versione estremamente leggera e portatile del browser Google Chrome, ottimizzato in modo tale da poter essere facilmente trasportato.


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HDClone Free Edition

scheda aggiornata 1 ora fa

HDClone permette di effettuare copie speculari di hard disk, utilizzando meccaniche sia SCSI che EIDE oppure Serial ATA.


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HTC One 2014: dimensioni a confronto con iPhone 5S, Galaxy S4, Xperia Z1 ed LG G2

HTC One 2014, noto in precedenza con il nome di M8, è forse uno dei dispositivi di cui è stato mantenuto meno riserbo. Le prime indiscrezioni sul dispositivo sono apparse negli ultimi mesi dell'anno scorso, insieme alle presunte (ma realistiche) specifiche tecniche seguite da una serie interminabile di fotografie del modello.

HTC One 2014 vs Samsung Galaxy S4

Da alcuni giorni circola in rete la fotografia di una versione "dummy" di HTC One 2014, ovvero una versione non funzionante che mostra le fattezze esatte dello smartphone. Questo tipo di modellino è utilizzato, ad esempio, dai produttori di custodie o accessori per verificare la compatibilità degli stessi con uno specifico smartphone non ancora ufficializzato.

HTC One (2014) vs iPhone 5S, Galaxy S4, Note 3, Xperia Z1, LG G2

Il modellino è stato fotografato insieme ai più popolari smartphone di attuale generazione, fra cui iPhone 5S, Samsung Galaxy S4, Galaxy Note 3, LG G2 e Sony Xperia Z1. Dalle nuove fotografie possiamo farci un'idea circa le dimensioni del nuovo modello, che a fronte di un display da 5" e dalla presenza di due altoparlanti stereo sulla superficie frontale, vanta dimensioni poco superiori rispetto a Galaxy S4, ed inferiori a Xperia Z1.

Le specifiche tecniche dello smartphone sono emerse più volte negli ultimi mesi: secondo le ultime voci (appartentemente le più affidabili) la nuova ammiraglia di HTC misurerà 146,36 x 70,6 x 9,35mm, con un peso di 160g. Lo schermo sarà da 5" a risoluzione Full HD e sotto la scocca troveremo il SoC Qualcomm Snapdragon 801 da 2,3GHz.

HTC One (2014) vs iPhone 5S, Galaxy S4, Note 3, Xperia Z1, LG G2

Secondo quanto specificato da Carphone Warehouse, uno dei più importanti store di telefonia mobile del Regno Unito, lo smartphone potrebbe essere annunciato il prossimo 25 marzo, e commercializzato dopo "pochi minuti" dalla presentazione ufficiale.


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