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L'attesa giunge al termine: fra 4 giorni arriva il nuovo 3DMark Futuremark

Written By Unknown on Kamis, 31 Januari 2013 | 21.12

Futuremark ha recentemente rilasciato alcuni video sul nuovo benchmark 3DMark, che gli appassionati attendono da tempo e che era atteso per le prime settimane del 2013. Nonostante questo non vi era nulla di ufficiale, lasciando molti con il dubbio sulla reale presentazione nei tempi promessi.

In questa news abbiamo riproposto i video in questione, ricordando brevemente le caratteristiche del nuovo strumento per la misurazione prestazionale dei propri sistemi. La nuova versione di 3DMark sarà, nella sua veste finale, multipiattaforma, cosa che permetterà di eseguire analisi comparative tra dispositivi con OS differente come Windows, Windows RT, Android e iOS. Ice Storm ad esempio è stato sviluppato specificamente per dispositivi mobile come smartphone, tablet e PC di fascia entry level. Questo test utilizza le funzionalità Direct3D level 9 in ambiente Windows e OpenGL ES 2.0 con i dispositivi mobile.

Cloud Gate, il secondo test, è pensato per sistemi notebook e con PC desktop di fascia media: in questo caso troviamo compatibilità in ambiente Windows con le funzionalità Direct3D level 10, una scelta che permette di valutare le prestazioni di hardware compatibile con le API DirectX 10. Fire Strike, terzo e ultimo test, si fa carico di misurare le prestazioni delle soluzioni hardware più potenti: in questo caso la compatibilità è con componenti DirectX 11. Tanto Cloud Gate come Fire Strike sono compatibili con la sola versione di 3DMark per sistemi Windows, mentre Ice Storm è adatto all'utilizzo con tutti i sistemi operativi supportati dal benchmark.

Una notizia freschissima ci informa della possibilità di scaricare una versione per Windows del nuovo 3DMark Futuremark a partire da lunedì 4 febbraio 2013 alle 18:00 UTC (Coordinated Universal Time), ovvero alle 19:00 ora italiana. Entro qualche settimana si potrà disporre del test in versione difinitiva e pienamente funzionante con tutte le piattaforme. Di seguito trovate due screenshot, che invitiamo a cliccare per visualizzarli alla risoluzione di 1920x1080 pixel. Appuntamento a lunedì sera per maggiori informazioni!


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Google Chrome 24

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Google Chrome è un browser web sviluppato da Google con tecnologia WebKit e basato su una nuova Java script Virtual machine denominata V8. Una delle caratteristiche principali del prodotto è la gestione delle singole schede aperte in processi separati: in caso di crash di un singolo tab non sarà necessario riavviare l'intera applicazione


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Windows 8 Codecs

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Pacchetto che comprende codec audio e video specifici per l'utilizzo con sistemi operativi Windows 8. Queste le novità implementate nell'ultima versione:

changelog:
- update LAV filters .51.3+
- improve extender support
- update IntelQuickSync .38

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I più giocati su iOS: una classifica inattesa

Apple e Google forniscono dati ben precisi sui giochi per dispositivi portatili che ottengono il maggior numero di download e che incassano di più. Ma le due compagnie, invece, non sono così esaustive a proposito delle statistiche inerenti l'utilizzo attivo di queste app. Insomma, ci sono molte applicazioni che vengono scaricate ma poi sono scarsamente usate o addirittura abbandonate.

Onavo

Onavo, una società che tiene traccia delle modalità di utilizzo delle app per milioni di utenti residenti negli Stati Uniti, ha pertanto voluto sopperire a questa lacuna, fornendo una classifica con i giochi per iOS su cui gli americani hanno speso più tempo nel corso del mese di dicembre. Emergono dei risultati inattesi.

Ai primi due posti della classifica troviamo Words With Friends di Zynga e Temple Run di Imangi Studio. Potrebbero essere valutate come delle conferme, ma bisogna comunque puntualizzare come il paroliere di Zynga sia ancora il più diffuso oltreoceano, sottolineando che il successo di Ruzzle è molto più accentuato in Italia che nel resto del mondo.

Al terzo posto, e questo è un dato decisamente sorprendente, troviamo Touch Hockey di Flipside5. Non è certamente un gioco che si trova in cima alle classifiche "tradizionali": si tratta di un gioco di hockey immediato, per due giocatori, che sfrutta il touch screen. Anche il quarto posto di Flow, di Big Duck Games, era difficilmente prevedibile.

Nonostante i record di download, invece, Angry Birds è solamente al quinto posto, segno che la gente lo scarica con molta facilità ma non lo usa quotidinamente in maniera così frequente come fa con altri giochi.

Passando alla prospettiva degli sviluppatori, il primo posto di Zynga non sorprende più di tanto, visto che la stessa società di San Francisco aveva detto di avere 33 milioni di utenti attivi al giorno su piattaforme mobile. Nonostante il calo registrato negli ultimi mesi, specificamente a causa del declino di Draw Something, Mark Pincus, CEO di Zynga, ha ribadito che la società che dirige vanta la community di giocatori più grande in occidente tra iOS e Android.

Onavo

Molto interessante anche il caso di Imangi Studios e di Temple Run, anche perché recentemente è stato rilasciato il secondo capitolo. Si tratta di una software house formata da marito e moglie, e Apple li accredita di 75 milioni di download nel corso del 2012 con il primo Temple Run.

La classifica inoltre rimarca ancora una volta come su mobile sia possibile anche per piccoli sviluppatori scavalcare i grandi produttori di videogiochi. Imangi o Flipside5 si trovano, ad esempio, davanti ad Electronic Arts, un colosso che fattura 1,18 miliardi di dollari in un trimestre fiscale.

Onavo fornisce delle soluzioni per la compressione dei dati, permettendo agli utenti di risparmiare sui conti telefonici. Specificamente l'app che si occupa di questo tipo di gestione si chiama Extend, mentre Onavo Count segnala agli utenti la quantità di dati che stanno scaricando.

Dopo che gli utenti scaricano le app sul proprio terminale, Onavo è in grado di sbirciare nel loro traffico quotidiano mobile. Il fatto che Onavo lavori direttamente con i consumatori e non abbia rapporti con gli sviluppatori, le consente di pubblicare dati riservati sull'utilizzo delle app. Ciò la differenzia da altre società come Flurry, che invece hanno dei precisi rapporti di collaborazione con gli sviluppatori.

Onavo ha ricevuto un finanziamento da 13 milioni di dollari da una cordata formata da Sequoia, Magma Venture Partners, Horizons Ventures and Motorola Ventures.


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Opera 12

Written By Unknown on Rabu, 30 Januari 2013 | 21.12

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HTC pronta ad annunciare M7 il prossimo 19 febbraio

La scorsa settimana erano comparse online le prime indiscrezioni riguardo un nuovo possibile terminale HTC di fascia alta che potrebbe prendere il nome M7 e che, secondo quanto diffuso in queste ultimo ore dovrebbe essere ufficialmente annunciato pochi giorni prima del prossimo Mobile World Congress di Barcellona, più precisamente martedì 19 febbraio.

A conferma delle supposizioni diffuse nei giorni scorsi, la compagnia taiwanese ha diffuso ieri gli inviti per un evento in programma proprio il prossimo 19 febbraio in quel di New York. Ovviamente HTC non ha specificato quali saranno o quale sarà la soluzione annunciata nel corso dell'evento ma visto il susseguirsi sempre più intenso di indiscrezioni riguardanti il nuovo possibile M7 crediamo che possa essere proprio quello il terminale che vedrà la luce nella grande mela.

Da quanto diffuso fino ad ora non si hanno ancora informazioni certe riguardo la scheda tecnica dello smartphone che per ora è stata solamente ipotizzata. HTC M7 potrebbe quindi essere equipaggiato con un processore quad-core di produzione Qualcomm e display da 4,7 pollici, leggermente più piccolo di quello di Droid DNA o J Butterfly, ma sempre a risoluzione FullHD.

Il sistema operativo in dote allo smartphone in questione sarà ovviamente Android Jelly Bean nell'ultima versione 4.2 personalizzato con la nota interfaccia Sense di cui la stessa HTC è proprietaria. Nessuna informazione è stata ancora diffusa riguardo al prezzo e alla disponibilità ma siamo certi che potremo sapere qualcosa di più il 19 febbraio o poco dopo nel corso del Mobile World Congress.


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Internet Download Manager

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Utilty che permette di gestire al meglio le operazioni di download parallelo di vari files dal web, ottimizzando la banda a disposizione e gestendo dinamicamente eventuali disconnessioni da lato server così da non dover riprendere da capo il download.


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Nintendo rivede le previsioni di vendita di Wii U

Dal 18 novembre, giorno del lancio di Wii U nel Nord America, alla fine di dicembre, Nintendo ha venduto 3 milioni di unità di Wii U. Troppo poche per concretizzare le stime di vendita della nuova console. Si passa, dunque, da una stima di 5,5 milioni di unità vendute entro la fine dell'anno fiscale, 31 marzo, alla stima di 4 milioni di unità.

Nintendo Wii U

Nel lasso di tempo preso in esame sono stati venduti anche 11,7 milioni di pezzi di software. Anche in questo caso la cifra è inferiore alle previsioni, e questo induce Nintendo a rivedere anche le stime sui profitti. Mentre per l'anno fiscale in corso prima si aspettava utili per 20 miliardi di yen (160 milioni di euro circa), adesso prevede di perdere 20 miliardi di yen prima della fine dell'esercizio fiscale.

La società ha inoltre tagliato il suo fatturato annuo previsto del 17,3%. C'è una modifica sulle previsioni di vendita della console portatile 3DS, con un ridimensionamento da 17,5 a 15 milioni di unità vendute entro la fine dell'anno fiscale.

Cambiano anche i target per il volume di software venduto: nel caso di Wii U si passa da 24 milioni di copie a 16, mentre nell'anno fiscale in corso Nintendo si aspetta di vendere 50 milioni di copie di giochi per 3DS.

Ma non sono risultati finanziari completamente negativi per Nintendo: negli ultimi nove mesi, infatti, registra utili per 14,545 miliardi di yen (117 milioni di euro), mentre nello stesso periodo dello scorso anno fiscale registrava perdite per 48,351 miliardi di yen (390 milioni di euro). Il fatturato per il periodo fiscale in esame è di 4,4 milioni di euro, di poco inferiore rispetto a quello dello scorso anno (4,5 milioni di euro). Le perdite operative sono più contenute quest'anno rispetto allo scorso: 47 contro 133 milioni di euro.


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Seagate e Virident, accordo strategico su storage flash per il mondo enterprise

Written By Unknown on Selasa, 29 Januari 2013 | 21.12

Seagate Technology, realtà tra i principali fornitori di soluzioni di storage, e Virident System, fornitore di soluzioni Storage Class Memory basate su tecnologia flash, hanno annunciato un accordo strategico per offrire congiuntamente nuove soluzioni per il mercato dei dispositivi storage flash di stampo enterprise.

Secondo i termini dell'accordo Seagate offrirà ai propri partner OEM e distributori una linea completa di soluzioni PCIe basate su tecnologia NAND flash, e al contempo le due compagnie collaboreranno per lo sviluppo di soluzioni hardware e software per il mercato dello storage a stato solido.

L'accordo prevede inoltre un impegno partecipativo di Seagate in Virident, con un investimento strategico che darà alla prima il diritto di poter nominare un membro nel consiglio di amministrazione di Virident.

Gary Gentry, senior vice president e general manager solid state drives per Seagate, ha commentato: "Stiamo collaborando allo sviluppo dell'hardware di prossima generazione e delle soluzioni software per lo spazio PCIe. La nostra strategia per le soluzoni a stato solido si basa sullo sviluppo in-house e su partnership strategiche con realtà innovative allo scopo di offrire il catalogo più ampio possibile nel settore. Noi crediamo che questo accordo strategico possa rafforzare sin da subito la nostra posizione di rilievo nel mercato storage enterprise con l'aggiunta di un'ampia linea di soluzioni flash-based PCIe di Seagate basate sulla tecnologia Virident. Ci aspettiamo una partnership produttiva e di lungo corso con Virident".

L'accordo tra le due realtà dovrebbe consentire una più agevole e rapida diffusione delle prossime soluzioni SCM sul mercato enterprise e tra i datacenter attorno al mondo. L'accordo consente inoltre di allargare la portata i Virident, che può da oggi fare leva sui canali distribuitivi di Seagate.


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Chromium

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Chromium è un browser web open source che punta a fornire uno strumento di accesso al web che sia più sicuro, stabile e veloce, basato sull'engine di Google Chrome. Mentre Google Chrome viene ufficialmente aggiornato una o due volte al mese, Chromium viene solitamente aggiornato diverse volte al giorno per rendere disponibili tutte le nuove funzionalità e gli ultimi fix disponibili.


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Rambus annuncia la nuova architettura R+ LPDDR3

Rambus ha annunciato una nuova architettura di memoria indirizzata al mondo dei dispositivi mobile: si tratta di R+ LPDDR3, una soluzione compatibile con gli standard di settore DFI e JEDEC e che offre, almeno secondo quanto dichiarato dall'azienda, prestazioni avanzate unite ad un miglior risparmio energetico.

Kevin Donnelly, senior vice president e general manager della divisione memory and interface di Rambus, ha dichiarato: "La tecnologia R+ LPDDR3 mette il mercato mobile nella condizione di poter utilizzare i nostri controller e le soluzioni DRAM per fornire un livello prestazionale senza precedenti, con significativi risparmi di energia".

L'architettura R+ LPDDR3 include controller e interfaccia DRAM, in grado di supportare data rate fino a 3200MHz (il doppio di quanto possibile con le esistenti tecnologie LPDDR3) e una riduzione del 25% circa del consumo energetico del sistema memoria. Le migliorate caratteristiche di prestazioni e risparmio energetico vanno a vantaggio dell'autonomia operativa dei dispositivi mobile e delle funzionalità di streaming di contenuti, gaming ed in genere per tutte le applicazioni data-intensive.

Alla base del miglioramento prestazionale e del consumo energetico offerti dall'architettura R+ LPDDR3 vi è una particolare implementazione della tecnologia near ground signaling di Rambus, che consente ai dispositivi memoria di ottenere data rate più elevati con minori consumi I/O. L'architettura R+ LPDDR3 è costruita per essere retrocompatibile con lo standard LPDDR3, allo scopo di eliminare i rischi di adozione per i clienti.

Rambus mette a disposizione un memory controller R+ LPDDR3 realizzato con il processo 28nm-SLP di Globalfoundries. Attualmente, tuttavia, non è ancora noto quali siano i produttori intenzionati a realizzare chip R+ LPDDR3.


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Sony Xperia Z, primo contatto con il nuovo top di gamma Sony

Il 2012 è stato per Sony un anno indubbiamente molto importante, specialmente in ambito mobile. Ad aprile dello scorso anno, è infatti ufficialmente nata la divisione Sony Mobile Communications, figlia della scissione dal partner Ericsson e dell'acquisto da parte di Sony delle quote della società appartenute in precedenza alla compagine svedese. Si è trattata di una operazione indubbiamente rischiosa, specialmente in un periodo storico come quello in cui ci troviamo, in cui investimenti di questo tipo non sono certo da prendere sotto gamba.

L'operazione, costata a Sony poco più di un miliardo di euro, aveva, e ha ancor oggi, come obiettivo quello di spingere sull'acceleratore per raggiungere quanto prima possibile la totale integrazione della sezione mobile all'interno del proprio ecosistema. Con l'acquisizione delle quote di Ericsson, inoltre, Sony è anche diventata proprietaria di un'ampia gamma di proprietà intellettuali, come ad esempio molti importanti brevetti legati alla telefonia cellulare, patrimonio di assoluto valore in un mercato così agguerrito dove molte battaglie tra competitor oltre che sul campo si combattono proprio nei tribunali per la violazione di questi stessi.

A seguito dell'operazione che ha portato alla nascita di Sony Mobile Communications il primo terminale a portare in dote il marchio unico Sony è stato Sony Xperia S, annunciato nel gennaio dello scorso anno in occasione del CES e seguito qualche settimana più tardi a Barcellona nel corso del Mobile World Congress da altre due soluzioni Xperia di fascia media e medio-bassa, ovvero Xperia P e Xperia U.

Ma non finisce qui, il resto del 2012 si è infatti rivelato altrettanto prolifico e movimentato per il portfolio prodotti della compagnia orientale che ha annunciato tra febbraio e dicembre un numero decisamente importante di altre soluzioni. A spiccare su tutte troviamo Xperia Ion e Xperia T, lo smartphone di James Bond, entrambi caratterizzati da schede tecniche di rilievo ma forse mai recepiti dal pubblico in maniera abbastanza importante da poter dire la loro per quanto riguarda il numero di unità vendute a livello globale.

Design curato, pulito ed elegante e tecnologie derivanti dall'universo Sony sono le caratteristiche salienti che contraddistinguono le soluzioni della compagnia giapponese. Caratteristiche che continuano a essere la chiave della realizzazione delle nuove soluzioni e che ritroviamo ancora, a un anno esatto di distanza da Xperia S, nel nuovo Xperia Z.

Annunciato circa due settimane fa, in occasione del Consumer Electronic Show di quest'anno, Xperia Z è, per il momento, l'ultimo top di gamma della famiglia Xperia di Sony, titolo che si traduce in una serie di specifiche davvero importanti che riassumiamo nella tabella riportata qui di seguito.

Specifiche

Sony Xperia Z

Dimensioni e peso 139 x 71 x 7,9 mm
146 gr
Batteria Non rimovibile Lithium Ion (Li-Ion) 2330 mAh
Sistema operativo Android 4.1 con UI proprietaria
Reti Tri-band HSPA: 850, 900, 2100, 1900
HSDPA (42 Mbps)
HSUPA (5.76Mbps)
Quad-band GSM: 850, 900, 1800, 1900
Wi-Fi 802.11 b/g/n
Bluetooth 4.0
NFC
Display TFT con Mobile BRAVIA Engine 2
5 pollici di diagonale
Risoluzione 1920x1080 pixel
Processore e memoria Qualcomm APQ8064+MDM9215M Quad Core da 1,5 GHz
RAM 2GB
ROM 16 GB espandibile tramite microSD
Fotocamera Fotocamera 13 megapixel con tecnologia Exmor-R S
Flash LED singolo
Autofocus
GPS Si, con A-GPS e Glonass
Sensori Accelerometri
Sensore di prossimità
Bussola digitale
Giroscopio
Sensore luce ambientale
Connessioni Jack audio stereo da 3.5 mm
Micro-USB MHL 2.0

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ZoneAlarm free

Written By Unknown on Senin, 28 Januari 2013 | 21.12

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Software che effettua la funzione di firewall, ovvero di controllo degli accessi a internet. Attraverso ZoneAlarm è possibile proteggere il proprio pc dalla visita di sconosciuti o buontemponi; è inoltre possibile definire quali software possono accedere in automatico ad internet e quali necessitano di conferma dell'utente.


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ZoneAlarm con Antivirus

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Plextor M5 Pro 128GB, il controller Marvell si rinnova

Molti appassionati, pensando al brand Plextor, vedranno formarsi nella propria mente alcuni modelli di masterizzatori CD e DVD del passato, quando l'azienda giapponese costituiva il marchio top di gamma con soluzioni veloci e molto affidabili. CD e DVD però sono stati nel tempo surclassati da altri sistemi di archiviazione, complice un mondo sempre più avaro di GB a cui il supporto ottico non ha potuto tenere testa.

Plextor continua a produrre unità ottiche, che godono comunque di una grande diffusione nel mondo informatico; in tempo recenti però l'azienda è andata alla ricerca di nuove proposte per il proprio pubblico, sbarcando nel terreno delle soluzioni NAND Flash così come molti concorrenti. Fare sul serio in questo settore significa commercializzare Solid State Drive, particolare che non è certo sfuggito a Plextor.

Circa 3 anni fa Plextor ha iniziato il proprio percorso nel campo degli SSD con la serie M1, facendo seguire altre serie indicate sempre dalla lettera M, ma con numero crescente. M2 è stato il primo SSD SATA 6Gbps sul mercato, cui sono seguite le serie M3 fino ad arrivare agli M5 in diverse varianti dei giorni nostri.

Una piccola curiosità: la serie M4 non esiste. Come spesso accade in Oriente, il numero 4 viene evitato poiché la pronuncia è molto simile a quella della parola morte (in cinese, giapponese e coreano); una forte superstizione è quindi alla base di questa scelta.

Ma torniamo alla serie M5: Plextor ne commercializza due modelli, ovvero quella semplice e la M5 Pro, con prestazioni superiori. Nella nostra prova ci occuperemo proprio di una unità M5 Pro nella variante da 128GB, per capire un po' come si comporta e se Plextor ha le carte in regola per giocarsi la partita in un settore sempre più importante dell'IT.


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Asustek, fissati gli obiettivi di consegne per il 2013

Asustek Computer ha fissato gli obiettivi di consegne per il 2013, che rispecchiano in maniera piuttosto fedele quale sia l'attuale situazione del mercato tra PC, portatili e tablet. L'azienda taiwanese spera di poter consegnare 24 milioni di notebook e 12 milioni di sistemi tablet per l'anno appena incominciato, che rappresenterebbero rispettivamente un incremento del 26,3% e del 90,5% rispetto a quanto registrato nel corso del 2012. Tra le realtà internazionali Asustek si aspetta di arrivare seconda alle spalle di Apple, in termini di volumi cumulativi tra notebook e tablet.

Per quanto riguarda invece il fronte schede madri la compagnia stima di poter arrivare ad un volume di consegne tra i 21,5 ed i 22 milioni di pezzi nel 2013, che rappresenterebbero un sostanziale pareggio -o una lievissima flessione- rispetto a quanto registrato nel corso del 2012.

Durante il 2012 la compagnia ha consegnato 19 milioni di notebook, 3,3 milioni di Eee PC e 6,3 milioni di tablet, registrando una crescita rispettiva del 29,3%, 13,8% e 250% se confrontati alle consegne del 2011.

Il 2012 ha permesso ad Asustek di generare un fatturato consolidato di 412 miliardi di dollari taiwanesi (pari a circa 14 miliardi di dollari USA) che rappresentano una crescita del 17,6% rispetto all'anno precedente. E' l'area Asia/Pacific, inclusa la Cina, a costituire la fetta più importante del fatturato, il 42%, mentre il 33% del fatturato di Asustek proviene dall'Europa ed il restante 25% è generato dal mercato nordamericano e da altri mercati.

Gli analisti del mercato prevedono che Asustek possa registrare un incremento di fatturato compreso tra il 5% ed il 20% nel corso del 2013 rispetto ai risultati dello scorso anno.


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HTC annuncia ufficialmente Desire U, nuovo Android entry-level

Written By Unknown on Minggu, 27 Januari 2013 | 21.12

Nel corso della giornata di ieri il produttore taiwanese HTC ha annunciato ufficialmente un nuovo terminali dedicato al mercato entry-level. Lo smartphone in questione prende il nome di Desire U, sostituisce in gamma l'attuale HTC Desire C e conferma quelle che erano le voci diffuse nelle scorse settimane secondo cui il produttore asiatico vorrebbe ampliare il proprio portfolio anche per quanto riguara la fascia più bassa del mercato.

Le caratteristiche tecniche della soluzione sono ovviamente adatte a quella che è la fascia di prezzo del terminale ma ciò nonostante restano quantomeno dignitose. Si parla infatti di un processore single core da 1 GHz, display da 4 pollici a risoluzione WVGA, 512 MB di RAM e 4 GB di memoria interna, espandibile tramite schede di memoria microSD. La fotocamera posteriore sarà inoltre da 5 megapixel con autofocus e flash LED.

La connettività è ovviamente completa e non manca nemmeno l'ormai caratteristica tecnologia Beats Audio. L'autonomia secondo quanto dichiarato dovrebbe essere garantita da una batteria di capacità pari a 1650 mAh.

HTC Desire U è gia disponibile attualmente sul mercato taiwanese ma, stando a quanto diffuso in queste ore verrà distribuito a livello mondiale prima della fine dell'anno. Molto probabilmente per qunato riguarda il mercato europeo avremo informazioni più precise a proposito nel corso del prossimo mese di febbraio, quando certamente vedremo Desire U all'opera in occasione del Mobile World Congress.


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Mega, Surface RT, Galaxy Note 8, Zelda e Supermario per Wii U: questo e altro in TGTech

Una settimana densa di novità, quella che si avvia a concludersi in questo weekend. Microsoft ha annunciato l'avvio delle vendite del tablet Surface RT, basato su architettura ARM e su sistema operativo Windows RT. Lo troveremo anche in Italia per il giorno di San Valentino. Differenti versioni saranno disponibili quindi per il giorno degli innamorati, con la possibilità di scegliere la dotazione di memoria onboard e la presenza o meno di una cover touch.

Wii U

Surface RT da 32GB costerà 499,00€ IVA inclusa, cifra che salirà sino a 599,00€ per il modello da 64GB; con la stessa cifra sarà possibile acquistare Surface RT 32GB con Cover Touch nera, mentre per 699,00€ sempre IVA inclusa sarà possibile ottenere il modello da 64GB con cover in bundle.

Kim Dotcom torna in scena alla grande, e non è un modo di dire per scherzare sulla sua stazza. A distanza di circa una settimana Mega, il nuovo servizio di cloud storage, vanta già oltre un milione di iscritti. Memore dei problemi avuti con la giustizia in passato, Kim Dotcom ha pensato a un sistema per cifrare tutto quanto viene caricato, senza quindi essere a conoscenza del materiale caricato. Attenzione alla password, iper-cifrata e incorporata nell'account in modo univoco. Non sarà possibile recuperarla in nessun modo!

Il successo del nuovo servizio è dovuto sicuramente al grande quantitativo in GB offerto gratuitamente (50GB), ma sono in molti ad attendersi in qualche modo uno sviluppo per far assomigliare Mega al rimpianto Megaupload. Sarà davvero così?

Risultati finanziari molto differenti per i colossi della tecnologia Google, Nokia, AMD e IBM. Il mercato dei prodotti tecnologici è in continuo mutamento, con influenze molto marcate nei bilanci dovute al successo di tablet e smartphone, nonché tutto l'indotto che vi gravita intorno. Nel nostro TG trovate notizie più dettagliate a riguardo.

La data dell'annuncio ufficiale coinciderà con il prossimo Mobile World Congress in programma Barcellona dal 24 al 28 febbraio: stiamo parlando di Galaxy Note 8.0, un tablet nato per fare concorrenza a  iPad Mini e Nexus 7 (ma non solo), caratterizzato da un display da 8 pollici e risoluzione 1280x800, processore quad-core operante a 1,6 GHz di frequenza massima, fotocamera posteriore da 5 megapixel, 2 GB di memoria RAM e 16 o 32 GB di memoria interna dedicata allo storage.

Sony pare intenzionata a ripercorrere tutte le strade tecnologiche battute da Canon e poi abbandonata dalla casa biancorossa: dopo lo specchio semitrasparente, ormai cavallo di battaglia delle tra virgolette reflex di casa Sony, ora potrebbe essere la volta dell'autofocus che segue l'occhio del fotografo. Stando alle indiscrezioni Sony sarebbe al lavoro su un autofocus in grado di leggere i
movimenti dell'occhio del fotografo nel mirino e capire quale soggetto sta seguendo e di conseguenza mettere quello a fuoco e non altri particolari. Alcune EOS di casa Canon erano dotate si una tecnologia simile, che metteva a fuoco il punto dell'inquadratura su cui si soffermava lo sguardo, ma la casa biancorossa aveva poi deciso di abbandonare questa strada.

Wii U

In occasione del broadcast Nintendo Direct, il presidente Satoru Iwata ha rivelato diversi progetti per Wii U. Il team di sviluppo software del reparto EAD di Nintendo a Tokyo, che ha creato i titoli Super Mario Galaxy per Wii e Super Mario 3D Land per Nintendo 3DS, sta infatti lavorando ad un nuovo titolo d'azione in 3D targato Mario per Wii U. Ci sarà anche un nuovo capitolo di Mario Kart. Entrambi saranno disponibili in versione giocabile al prossimo E3.

Vi auguriamo buona visione e ovviamente un buon weekend!


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Vine: mini video registrati dagli utenti ora integrati in Twitter

Sembra essere indirizzata a diventare parte integrante di Twitter: parliamo di Vine, l'applicazione ideata in California che permette di registrare brevi video e condividerli anche con un semplice tweet. L'unione tra le due App è stata resa possibile attraverso una integrazione in Vine: i video registrati dagli utenti possono ora essere condivisi direttamente in Twitter e da quest'ultimo riprodotti in loop.

L'applicazione è molto semplice da utilizzare. Una volta scaricata la App dallo store si registra una propria utenza, volendo anche utilizzando i dati di accesso del proprio account twitter. L'interfaccia è estremamente semplice, per molti versi simile a quella adottata da Instagram. Attraverso un click sullo schermo viene avviata una registrazione che può durare come massimo 6 secondi, terminati i quali viene automaticamente interrotta. E' possibile interrompere prima la registrazione semplicemente togliendo il dito dallo schermo.

Il video può essere formato da scene diverse, ottenute combinando spezzoni di video ferma restando la limitazione dei 6 secondi di durata complessiva, ma è possibile inviare anche un video di 6 secondi massimo composto da una singola scena registrata in sequenza.

L'amministratore delegato di Twitter, Dick Costolo, sembra esser ben compiaciuto del risultato: è stato il primo a utilizzare questa funzionalità in un proprio tweet. L'app Vine è attualmente disponibile solo su App Store per iPhone e iPod Touch è ottimizzata per iPhone 5 e compatibile con 3GS, 4 e 4S, iPod Touch di terza, quarta e quinta generazione. Richiede l'iOS 5.0 o successive.


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Lenovo, occhi su RIM per rafforzare il comparto mobile?

La compagnia cinese Lenovo Group sta attualmente prendendo in considerazione la possibilità di affrontare acquisizioni o alleanze strategiche con altre realtà del panorama IT allo scopo di rafforzare la propria divisione mobile business. Tra le varie opzioni, Lenovo sta valutando la possibilità di acquisire RIM, l'azienda canadese che realizza e produce gli smartphone Blackberry e che da diverso tempo sta attraversando un periodo abbastanza difficile.

In occasione del World Economic Forum di Davos il CFO di Lenovo Wong Wai Ming ha commentato: "Stiamo considerando tutte le opportunità, RIM e molte altre. Non avremo alcuna esitazione se si presenterà la giusta opportunità che possa essere di beneficio per noi e per gli azionisti".

Qualche giorno fa il CEO di RIM, Thorsten Heins, ha ventilato la possibilità di vendere a terzi la divisione che si occupa dello sviluppo hardware per concentrarsi sul sistema operativo BlackBerry 10 e sul suo ecosistema nel complesso.

Secondo alcune indiscrezioni, anche IBM avrebbe già avvicinato informalmente RIM avanzando un'offerta per l'acquisizione del suo asset di maggior valore, la Enterprise Service Unit, che gestisce il network di server sicuri utilizzati per il supporto dei dispositivi BlackBerry, ed è inoltre proprietaria di numerosi brevetti. RIM ha rifiutato l'offerta di IBM, compresa tra 1,5 e 2,5 miliardi di dollari, ed attualmente non vi sono trattative in corso.

Durante gli anni precedenti Lenovo ha mostrato un buon fiuto nel condurre in porto alcune acquisizioni che le hanno permesso di espandersi con successo in vari nuovi mercati. L'eventuale acquisizione di RIM aprirebbe a Lenovo le porte del mercato delle soluzioni di telecomunicazione in ambito enterprise.

E' tuttavia opportuno considerare due fattori che potrebbero ostacolare o condizionare l'eventuale acquisizione di RIM da parte di Lenovo: anzitutto il governo Canadese (ricordiamo che la sede di RIM è a Waterloo, nella regione dell'Ontario) conduce un'analisi approfondita di tutte le operazioni di acquisizione provenienti dall'estero al di sopra del valore di 344 milioni di dollari canadesi (pari a 344 milioni di dollari USA) per verificare che esse siano di effettivo beneficio al paese.

In secondo luogo il passaggio di proprietà ad una realtà cinese, soprattutto se ciò dovesse comprendere oltre alla divisione hardware anche l'infrastruttura di server di telecomunicazione, potrebbe sollevare non poche preoccupazioni legate alla sicurezza e alla privacy date le possibili ingerenze del governo cinese.


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HTC annuncia ufficialmente Desire U, nuovo Android entry-level

Written By Unknown on Sabtu, 26 Januari 2013 | 21.12

Nel corso della giornata di ieri il produttore taiwanese HTC ha annunciato ufficialmente un nuovo terminali dedicato al mercato entry-level. Lo smartphone in questione prende il nome di Desire U, sostituisce in gamma l'attuale HTC Desire C e conferma quelle che erano le voci diffuse nelle scorse settimane secondo cui il produttore asiatico vorrebbe ampliare il proprio portfolio anche per quanto riguara la fascia più bassa del mercato.

Le caratteristiche tecniche della soluzione sono ovviamente adatte a quella che è la fascia di prezzo del terminale ma ciò nonostante restano quantomeno dignitose. Si parla infatti di un processore single core da 1 GHz, display da 4 pollici a risoluzione WVGA, 512 MB di RAM e 4 GB di memoria interna, espandibile tramite schede di memoria microSD. La fotocamera posteriore sarà inoltre da 5 megapixel con autofocus e flash LED.

La connettività è ovviamente completa e non manca nemmeno l'ormai caratteristica tecnologia Beats Audio. L'autonomia secondo quanto dichiarato dovrebbe essere garantita da una batteria di capacità pari a 1650 mAh.

HTC Desire U è gia disponibile attualmente sul mercato taiwanese ma, stando a quanto diffuso in queste ore verrà distribuito a livello mondiale prima della fine dell'anno. Molto probabilmente per qunato riguarda il mercato europeo avremo informazioni più precise a proposito nel corso del prossimo mese di febbraio, quando certamente vedremo Desire U all'opera in occasione del Mobile World Congress.


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Mega, Surface RT, Galaxy Note 8, Zelda e Supermario per Wii U: questo e altro in TGTech

Una settimana densa di novità, quella che si avvia a concludersi in questo weekend. Microsoft ha annunciato l'avvio delle vendite del tablet Surface RT, basato su architettura ARM e su sistema operativo Windows RT. Lo troveremo anche in Italia per il giorno di San Valentino. Differenti versioni saranno disponibili quindi per il giorno degli innamorati, con la possibilità di scegliere la dotazione di memoria onboard e la presenza o meno di una cover touch.

Wii U

Surface RT da 32GB costerà 499,00€ IVA inclusa, cifra che salirà sino a 599,00€ per il modello da 64GB; con la stessa cifra sarà possibile acquistare Surface RT 32GB con Cover Touch nera, mentre per 699,00€ sempre IVA inclusa sarà possibile ottenere il modello da 64GB con cover in bundle.

Kim Dotcom torna in scena alla grande, e non è un modo di dire per scherzare sulla sua stazza. A distanza di circa una settimana Mega, il nuovo servizio di cloud storage, vanta già oltre un milione di iscritti. Memore dei problemi avuti con la giustizia in passato, Kim Dotcom ha pensato a un sistema per cifrare tutto quanto viene caricato, senza quindi essere a conoscenza del materiale caricato. Attenzione alla password, iper-cifrata e incorporata nell'account in modo univoco. Non sarà possibile recuperarla in nessun modo!

Il successo del nuovo servizio è dovuto sicuramente al grande quantitativo in GB offerto gratuitamente (50GB), ma sono in molti ad attendersi in qualche modo uno sviluppo per far assomigliare Mega al rimpianto Megaupload. Sarà davvero così?

Risultati finanziari molto differenti per i colossi della tecnologia Google, Nokia, AMD e IBM. Il mercato dei prodotti tecnologici è in continuo mutamento, con influenze molto marcate nei bilanci dovute al successo di tablet e smartphone, nonché tutto l'indotto che vi gravita intorno. Nel nostro TG trovate notizie più dettagliate a riguardo.

La data dell'annuncio ufficiale coinciderà con il prossimo Mobile World Congress in programma Barcellona dal 24 al 28 febbraio: stiamo parlando di Galaxy Note 8.0, un tablet nato per fare concorrenza a  iPad Mini e Nexus 7 (ma non solo), caratterizzato da un display da 8 pollici e risoluzione 1280x800, processore quad-core operante a 1,6 GHz di frequenza massima, fotocamera posteriore da 5 megapixel, 2 GB di memoria RAM e 16 o 32 GB di memoria interna dedicata allo storage.

Sony pare intenzionata a ripercorrere tutte le strade tecnologiche battute da Canon e poi abbandonata dalla casa biancorossa: dopo lo specchio semitrasparente, ormai cavallo di battaglia delle tra virgolette reflex di casa Sony, ora potrebbe essere la volta dell'autofocus che segue l'occhio del fotografo. Stando alle indiscrezioni Sony sarebbe al lavoro su un autofocus in grado di leggere i
movimenti dell'occhio del fotografo nel mirino e capire quale soggetto sta seguendo e di conseguenza mettere quello a fuoco e non altri particolari. Alcune EOS di casa Canon erano dotate si una tecnologia simile, che metteva a fuoco il punto dell'inquadratura su cui si soffermava lo sguardo, ma la casa biancorossa aveva poi deciso di abbandonare questa strada.

Wii U

In occasione del broadcast Nintendo Direct, il presidente Satoru Iwata ha rivelato diversi progetti per Wii U. Il team di sviluppo software del reparto EAD di Nintendo a Tokyo, che ha creato i titoli Super Mario Galaxy per Wii e Super Mario 3D Land per Nintendo 3DS, sta infatti lavorando ad un nuovo titolo d'azione in 3D targato Mario per Wii U. Ci sarà anche un nuovo capitolo di Mario Kart. Entrambi saranno disponibili in versione giocabile al prossimo E3.

Vi auguriamo buona visione e ovviamente un buon weekend!


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Vine: mini video registrati dagli utenti ora integrati in Twitter

Sembra essere indirizzata a diventare parte integrante di Twitter: parliamo di Vine, l'applicazione ideata in California che permette di registrare brevi video e condividerli anche con un semplice tweet. L'unione tra le due App è stata resa possibile attraverso una integrazione in Vine: i video registrati dagli utenti possono ora essere condivisi direttamente in Twitter e da quest'ultimo riprodotti in loop.

L'applicazione è molto semplice da utilizzare. Una volta scaricata la App dallo store si registra una propria utenza, volendo anche utilizzando i dati di accesso del proprio account twitter. L'interfaccia è estremamente semplice, per molti versi simile a quella adottata da Instagram. Attraverso un click sullo schermo viene avviata una registrazione che può durare come massimo 6 secondi, terminati i quali viene automaticamente interrotta. E' possibile interrompere prima la registrazione semplicemente togliendo il dito dallo schermo.

Il video può essere formato da scene diverse, ottenute combinando spezzoni di video ferma restando la limitazione dei 6 secondi di durata complessiva, ma è possibile inviare anche un video di 6 secondi massimo composto da una singola scena registrata in sequenza.

L'amministratore delegato di Twitter, Dick Costolo, sembra esser ben compiaciuto del risultato: è stato il primo a utilizzare questa funzionalità in un proprio tweet. L'app Vine è attualmente disponibile solo su App Store per iPhone e iPod Touch è ottimizzata per iPhone 5 e compatibile con 3GS, 4 e 4S, iPod Touch di terza, quarta e quinta generazione. Richiede l'iOS 5.0 o successive.


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Lenovo, occhi su RIM per rafforzare il comparto mobile?

La compagnia cinese Lenovo Group sta attualmente prendendo in considerazione la possibilità di affrontare acquisizioni o alleanze strategiche con altre realtà del panorama IT allo scopo di rafforzare la propria divisione mobile business. Tra le varie opzioni, Lenovo sta valutando la possibilità di acquisire RIM, l'azienda canadese che realizza e produce gli smartphone Blackberry e che da diverso tempo sta attraversando un periodo abbastanza difficile.

In occasione del World Economic Forum di Davos il CFO di Lenovo Wong Wai Ming ha commentato: "Stiamo considerando tutte le opportunità, RIM e molte altre. Non avremo alcuna esitazione se si presenterà la giusta opportunità che possa essere di beneficio per noi e per gli azionisti".

Qualche giorno fa il CEO di RIM, Thorsten Heins, ha ventilato la possibilità di vendere a terzi la divisione che si occupa dello sviluppo hardware per concentrarsi sul sistema operativo BlackBerry 10 e sul suo ecosistema nel complesso.

Secondo alcune indiscrezioni, anche IBM avrebbe già avvicinato informalmente RIM avanzando un'offerta per l'acquisizione del suo asset di maggior valore, la Enterprise Service Unit, che gestisce il network di server sicuri utilizzati per il supporto dei dispositivi BlackBerry, ed è inoltre proprietaria di numerosi brevetti. RIM ha rifiutato l'offerta di IBM, compresa tra 1,5 e 2,5 miliardi di dollari, ed attualmente non vi sono trattative in corso.

Durante gli anni precedenti Lenovo ha mostrato un buon fiuto nel condurre in porto alcune acquisizioni che le hanno permesso di espandersi con successo in vari nuovi mercati. L'eventuale acquisizione di RIM aprirebbe a Lenovo le porte del mercato delle soluzioni di telecomunicazione in ambito enterprise.

E' tuttavia opportuno considerare due fattori che potrebbero ostacolare o condizionare l'eventuale acquisizione di RIM da parte di Lenovo: anzitutto il governo Canadese (ricordiamo che la sede di RIM è a Waterloo, nella regione dell'Ontario) conduce un'analisi approfondita di tutte le operazioni di acquisizione provenienti dall'estero al di sopra del valore di 344 milioni di dollari canadesi (pari a 344 milioni di dollari USA) per verificare che esse siano di effettivo beneficio al paese.

In secondo luogo il passaggio di proprietà ad una realtà cinese, soprattutto se ciò dovesse comprendere oltre alla divisione hardware anche l'infrastruttura di server di telecomunicazione, potrebbe sollevare non poche preoccupazioni legate alla sicurezza e alla privacy date le possibili ingerenze del governo cinese.


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GeForce Experience passa alla fase di beta pubblica

Written By Unknown on Jumat, 25 Januari 2013 | 21.12

NVIDIA ha aperto alla beta pubblica la propria iniziativa GeForce Experience, app con la quale si vuole ottimizzare il funzionamento dei sistemi dotati di GPU NVIDIA della famiglia GeForce così che i giochi vengano utilizzati con la migliore qualità d'immagine possibile senza penalizzazioni prestazionali.

L'ottimizzazione dei parametri qualitativi di un gioco 3D è un processo spesso non semplice oltre che alla portata dell'utente inesperto, o semplicemente meno appassionato. GeForce Experience mira a automatizzare la procedura per conto dell'utente, ferma restando la possibilità di intervenire manualmente a modificare i parametri a seconda delle proprie preferenze personali.

geforce-experience-call-of-duty-modern-warfare-3.jpg (70443 bytes)

Qual è il principio di funzionamento di GeForce Experience? Se un gioco 3D  presente nella lista di compatibilità di questo programma l'applicazione provvede a scaricare la configurazione più indicata e a selezionarla automaticamente. La scelta tra e varie impostazioni è eseguita da NVIDIA attraverso un processo di valutazione interno all'azienda, eseguito con una serie di differenti configurazioni hardware che vengono testate con i vari titoli in commercio, onde evidenziare le impostazioni più indicate.

Al momento attuale vengono supportati ufficialmente i seguenti titoli:

GeForce Experience automatizza anche la procedura di aggiornamento dei driver della propria scheda video, operazione che da sola permette di assicurare la migliore compatibilità con titoli appena usciti sul mercato. Il download avviene in background ma sarà l'utente a installare o meno il nuovo driver, in funzione delle proprie preferenze.

A questo indirizzo, sul sito NVIDIA, è possibile scaricare la versione beta pubblica di GeForce Experience.


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WS-FTP Professional

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Questo software è tra i client ftp più diffusi, leggero, facile da installare e intuitivo nell'utilizzo.

E' dotato di un pannello in cui inserire i server ftp più comunemente visitati (con la possibilità di salvare in automatico user e password per velocizzare la connessione).Supporta il resuming di un file solo parzialmente uploadato o scaricato.

E' inoltre possibile editare direttamente i comandi da un apposito pannello.


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Color Efex Pro non più disponibile per Nikon Capture NX2

Color Efex Pro non più disponibile per Nikon Capture NX2

"Il nuovo plug in di Nik Software non è disponibile per Nikon Capture NX2: motivazioni tecniche o strategie commerciali?"

Nikon ha recentemente rilasciato un comunicato nel quale dichiara che smetterà di vendere sul proprio store on line, già da fine mese, il popolare plug in di fotoritocco Nik Software Color Efex Pro, in quanto non più disponibile nella versione dedicata a Nikon Capture NX2.

Nikon nel comunicato indica, neanche tanto velatamente, il motivo del marcato supporto di Color Efex Pro al proprio applicativo nell'acquisizione di Nik Software da parte di Google avvenuta ormai da qualche mese.

Nikon Software version Nik Color Efex Pro version
Nikon software is not compatible nik Color Efex Pro 4.0
Capture NX 2.3.0 or later nik Color Efex Pro 3.0 64 Bit version for Capture NX2
Capture NX 2.0.0-2.2.8 nik Color Efex Pro 3.0 for Capture NX2
Capture NX 1.2 or later / Capture NX 2 nik Color Efex Pro 2.0 for Capture NX
Capture 4.1 or later nik Color Efex Pro 2.0 for Capture 4

Nik Software da parte sua rilancia, dichiarando: "Color Efex Pro 4 […] requires certain functions of the plug-in architecture of the host application that are not currently present in Captures NX 2. […] the effort to update Color Efex Pro 4 to function within Capture NX 2 relies on Nikon's future plans and development for their photo editing software".

Quale che sia la ragione del mancato supporto il risultato finale, che ci auguriamo essere momentaneo, è quello dell'impossibilità per molti utenti del popolare applicativo di casa Nikon di poter sfruttare l'ultima versione del noto plug in di fotoritocco.

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THQ: fallimento dovuto ai cambiamenti del mercato dei videogiochi

Il presidente di THQ, Jason Rubin, ha dichiarato che i restanti asset - incluse le proprietà intellettuali non ancora cedute - saranno piazzati nell'arco delle prossime settimane e seguiranno un procedimento separato.

Rubin ritiene che l'azienda sia stata vittima della complessa fase di evoluzione vissuta dal mercato e auspica, con l'avanzare della distribuzione digitale, una maggior sostenibilità dei bilanci e dell'integrità sia dei produttori che degli sviluppatori di videogiochi.

"Credo che nel prossimo futuro la distribuzione digitale e i modelli alternativi di business porteranno una più ampia percentuale di entrate ai publisher e agli sviluppatori", ha spiegato. "Tenendo conto di questi cambiamenti, in pochi anni, un'azienda come THQ potrebbe essere in grado di sopravvivere e publisher più grossi otterranno risultati ancora più rilevanti".

"I prossimi anni di transizione saranno particolarmente difficoltosi per le compagnie che producono prodotti tripla A".

Rubin ha sottolineato che i prezzi di ogni IP e dei vari studi battuti all'asta non erano affatto indicativi del valore complessivo e ha asserito che coloro i quali "giudicano la qualità di un prodotto in base al prezzo pagato non stanno facendo un favore a loro stessi".

Tramite le pagine di Polygon, l'ex presidente di THQ, Danny Bilson, ha ammesso di provare dispiacere per le molte persone di talento che hanno perso il proprio lavoro, così come per l'attuale situazione in cui versa Vigil Games, per la quale non sono ancora state avanzate offerte.

"E' una perdita per tutti i giocatori quando una compagnia che ha investito ingenti risorse in una forma d'arte negli anni, è irrimediabilmente fuori gioco", ha commentato.

"In fin dei conti significa meno titoli e meno scelte per tutti noi che amiamo giocare. Sarebbe buona cosa se i titoli che si trovano a buon punto ottenessero i finanziamenti necessari per essere completati. Gli studi e i progetti che sono stati acquisiti dovrebbero garantire grandi esperienze negli anni a venire".


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Un nuovo set di giochi in bundle in arrivo per le schede AMD Radeon

Written By Unknown on Kamis, 24 Januari 2013 | 21.12

Nel corso del primo trimestre 2013 AMD proporrà un nuovo programma della serie Never Settle, iniziativa messa in atto lo scorso autunno per la prima volta. Si trattava di un bundle di giochi fornito agli acquirenti di schede video della serie AMD Radeon HD 7000, variabile a seconda del tipo di soluzione acquistata.

La nuova iniziativa mira a dare spinta alle vendite di schede video della serie Radeon HD 7000, preparando la strada al debutto delle prime soluzioni di prossima generazione appartenenti alla famiglia Radeon HD 8000. Per questi modelli il periodo di lancio dovrebbe essere quello dei primi mesi del secondo trimestre.

I dati finanziari di AMD per il quarto trimestre 2012 hanno evidenziato una contrazione delle vendite per la propria divisione graphics, in misura complessivamente più contenuta rispetto a quanto registrato per la vendita di CPU. Questa divisione è stata in ogni caso capace di registrare un risultato positivo nel corso del trimestre, mostrando in generale nel corso di tutto l'esercizio 2012 di non soffrire delle difficoltà della divisione CPU pur con un mercato che non premia le soluzioni desktop PC in generale.


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Google Chrome 25

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Google Chrome è un browser web sviluppato da Google con tecnologia WebKit e basato su una nuova Java script Virtual machine denominata V8. Una delle caratteristiche principali del prodotto è la gestione delle singole schede aperte in processi separati: in caso di crash di un singolo tab non sarà necessario riavviare l'intera applicazione


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Da Hyundai un tablet 7 pollici quad-core a meno di 130 euro

Nel corso del 2012, a causa principalmente del lancio di Asus Nexus 7 e di iPad mini, il mercato dei tablet da 7 pollici ha visto una crescita notevole, tanto da impensierire anche i propri fratelli di taglia superiore che in poco tempo hanno perso importanti fette di mercato. Uno dei motivi di questo successo è senzadubbio il prezzo più contenuto, supportato però da un hardware convincente.

Proprio Nexus 7, distribuito ad un prezzo di partenza di 199$ può essere considerato il principale rappresentante di questa categoria. Nonostante l'esborso relativamente contenuto per aggiudicarsene le prestazioni, infatti, il tablet Asus offre un processore quad-core NVIDIA Tegra 3, un display IPS HD, 1 GB di RAM e memoria di archiviazione variabile a seconda del modello scelto.

Una scheda tecnica di tutto rispetto, soprattutto a quel prezzo. Tuttavia, sembra che qualcuno sia risucito di questi tempi a fare di meglio, stiamo parlando di Hyundai, che ha da poco iniziato la commercializzazione del proprio tablet 7 pollici T7. Si tratta di una soluzione con display IPS a risoluzione 1280x800, e processore quad core Exynos 4412, lo stesso presente in Galaxy S3 e dotato di GPU Mali 400.

A completare la scheda tecnica troviamo poi 1GB di memoria RAM, lo stesso quantitativo presente in Nexus 7 e 8 GB di memoria dedicata allo storage. Non manca la doppia fotocamera, anteriore e posteriore, di cui invece era privo Nexus 7. Unico particolare forse da rivedere è la batteria, poco più di 3000 mAh per una autonomia dichiarata di circa 5 ore è forse poco ma prima di giudicare aspettate di sapere il prezzo.

Online, presso l'eshop PandaWill, infatti, il tablet in questione è disponibile al prezzo record di 166$, ovvero circa 128 euro. Forse a questo prezzo è possibile chiudere un occhio nel caso in cui ci trovassimo a dover caricare la batteria del nostro tablet una volta di più.


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DivX Plus

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Mozilla presenta ufficialmente i primi due smartphone Firefox OS

Written By Unknown on Rabu, 23 Januari 2013 | 21.12

Nel corso della giornata di ieri, Mozilla ha ufficialmente presentato i primi due smartphone equipaggiati con il proprio nuovo sistema operativo Firefox OS, interamente sviluppato in HMTL5 e già in parte svelato quando ancora si parlava di progetto Boot to Gecko in occasione dello scorso Mobile World Congress. I due nuovi smartphone prendono il nome di Keon e Peak e sono stati realizzati dalla stessa Mozilla in collaborazione con Geeksphone.

Purtroppo per chi è interessato a questo nuovo OS i terminali in questione non saranno commercializzati ma verranno distribuiti agli sviluppatori perché questi possano cominciare a creare applicazioni, widget e quant'altro occorra per rendere il sistema opeartivo completo sin dal momento del lancio.

I due modelli differiscono tra loro per quanto riguarda le caratteristiche tecniche e diciamo che immaginariamente si inseriscono nella fascia bassa del mercato se parliamo di Keon e medio-alta nel caso di Peak. In particolare il modello Keon dispone di un processore Qualcomm Snapdragon S1, 4 GB di memoria dedicata allo storage, 512 MB di RAm, display da 3,5 pollici a risoluzione 320x480 pixel, fotocamera da 3 m3gapixel e batteria da 1580 mAh.

Decisamente più prestante, almeno sulla carta il fratello Peak, dotato di processore dual core Snapdragon S4 operante alla massima frequenza di 1.2 GHz, 4 GB di memoria ROM, 512 MB di RAM, fotocamera posteriore da 8 megapixel e frontale da 2 megapixel. Il display dispone di una diagonale di 4,3 pollici e di una risoluzione pari a 960x540 pixel. Diciamo che questo secondo modello è quello che più si avvicina per caratteristiche tecniche ai Galaxy S II utilizzati lo scorso anno durante la kermesse catalana per mostrare la prima versione del sistema operativo all'opera.


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Ruzzle: in arrivo su Windows Phone e correzioni al dizionario italiano

"Stiamo ultimando la versione Windows. Aggiorneremo i giocatori su Facebook e Twitter quando la data di rilascio di questa versione si approssimerà", ci ha detto Daniel Hasselberg nell'intervista esclusiva che il co-fondatore di Mag Interactive ha concesso a Gamemag. Conferma, dunque, che la versione Windows Phone del paroliere che ha conquistato gli italiani, e non solo, è in fase di sviluppo, e arriverà presto.

Ruzzle

Ma abbiamo parlato con Daniel anche dei problemi di Ruzzle, visto che il dizionario italiano presenta tante imprecisioni, che finiscono per compromettere molte partite. È infatti possibile vincere "disegnando" sulla griglia parole che effettivamente non esistono nel nostro dizionario.

"Siamo consapevoli di questi problemi. Provvederemo ad aggiornare i dizionari per migliorare la situazione", ci ha detto Hasselberg a tal proposito.

Ma il successo del paroliere è decisamente dilagante, con oltre 20 milioni di giocatori in tutto il mondo. Ruzzle sembra particolarmente gradito anche in Italia, al punto che Mediaset ha già contattato Mag Interactive per costruire una trasmissione a tema, che sarà condotta da Gerry Scotti.

In Ruzzle, così come in altri giochi simili come Scramble With Friends di Zynga o Wordament di Microsoft, i giocatori si sfidano in piccoli match da due minuti con l'obiettivo di rinvenire più parole possibili all'interno di un quadrato di lettere. Le parole possono essere formate unendo le lettere attigue. Se si uniscono le lettere contrassegnate dai simboli, inoltre, si ottengono più punti.


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Google Chrome 24

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Google Chrome è un browser web sviluppato da Google con tecnologia WebKit e basato su una nuova Java script Virtual machine denominata V8. Una delle caratteristiche principali del prodotto è la gestione delle singole schede aperte in processi separati: in caso di crash di un singolo tab non sarà necessario riavviare l'intera applicazione


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BitFenix Prodigy, case per un desktop trasportabile

Dimensioni contenute e prestazioni elevate: un connubio che nel mondo PC è sempre difficile da inseguire e che spesso comporta il dover scendere a compromessi, su un fronte o sull'altro. Nel caso l'esigenza primaria sia rappresentata dal contenimento dell'ingombro complessivo dovremo essere disposti a concedere qualcosa sul piano delle prestazioni e, viceversa, qualora sia la potenza elaborativa la nostra priorità, ci troveremo nella situazione di dover chiudere un occhio sulle dimensioni del sistema.

Riuscire a trovare il miglior bilanciamento possibile tra portabilità e prestazioni di un sistema PC desktop è in particolare il cruccio di tutti i videogiocatori appassionati di lan party, che necessitano di un sistema adeguatamente potente da essere in grado di gestire senza incertezze tutti i più recenti titoli 3D e abbastanza compatto da poter semplificare le operazioni di trasporto e spostamento nelle occasioni dei raduni e dei ritrovi.

Una possibile risposta alle esigenze di questa tipologia di utenti giunge dalla taiwanese BitFenix, una realtà abbastanza giovane, nata dall'idea imprenditoriale di alcuni professionisti del settore che hanno alle spalle un trascorso in altre realtà del mondo dell'accessoristica per PC. Di BitFenix abbiamo già avuto modo di analizzare altri prodotti, come nel caso di Colossus e Shinobi, apprezzando alcune interessanti soluzioni costruttive.

BitFenix propone quindi lo chassis Prodigy, contraddistinto dal form factor mini-ITX e da una interessante disposizione della componentistica interna, che meglio osserveremo nel corso dell'articolo. Tra gli elementi peculiari di questo chassis vi è un'estetica che prende pesantemente ispirazione dalle soluzioni MacPro di Apple, con una struttura superiore in plastica che funge da doppia maniglia per il trasporto e, specularmente sulla base, da elemento di supporto.


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K-Lite Codec Pack Update

Written By Unknown on Selasa, 22 Januari 2013 | 21.12

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K-Lite è un bundle di software specificamente sviluppato per permettere di utilizzare la maggior parte dei Codec con il proprio sistema. Quello fornito è un pacchetto di aggiornamento cumulativo per la versione Mega di questo bundle.

Queste le note fornite in dotazione:

  • Updated Media Player Classic Home Cinema to version 1.6.4.5978
  • Updated ffdshow to version 1.2.4483
  • Updated LAV Filters to version 0.51.3-46-g30547ce
  • Updated Codec Tweak Tool to version 5.4.6
  • Updated MediaInfo Lite to version 0.7.60
  • Updated Icaros to version 2.1.1

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Samsung conferma il Galaxy Note 8.0, in arrivo il mese prossimo al MWC

Ne avevamo già parlato sul finire della scorsa settimana con questa notizia e ieri è tornato prepotentemente sulla scena grazie alle conferme giunte dal presidente stesso della compagnia coreana. Stiamo parlando del nuovo tablet Samsung Galaxy Note 8.0 che potrebbe fare il proprio esordio tra circa un mese.

A riportare la notizia secondo cui JK Shin avrebbe ufficialmente affermato che il tablet esiste e sarà presto annunciato sono due differenti fonti sud coreane, le quali, affermano anche che, come previsto, la data dell'annuncio ufficiale coinciderà con il prossimo Mobile World Congress in programma Barcellona dal 24 al 28 febbraio.

Sfortunatamente il presidente dell'azienda coreana non ha voluto rivelare le specifiche esatte del nuovo tablet che tuttavia crediamo possano in gran parte coincidere con quanto già diffuso la scorsa settimana, ovvero: display da 8 pollici a risoluzione 1280x800, processore quad-core operante a 1,6 GHz di frequenza massima, fotocamera posteriore da 5 megapixel, 2 GB di memoria RAM e 16 o 32 GB di memoria interna dedicata allo storage.

Insomma, un degno concorrente delle alternative di Apple e Asus, iPad Mini e Nexus 7. Non resta che quindi che attendere la fine del prossimo mese di febbraio e le prime indicazioni riguardo prezzo e disponibilità per poter meglio valutare quanto il nuovo Galaxy Note 8.0 potrà influire sul mercato sempre più in espansione dei tablet di piccola taglia.


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NOD32

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NOD32 è un software antivirus nprodotto da eset software, dotato del grosso pregio di essere leggero, veloce nelle scansioni e dotato di un' interfaccia grafica semplice da interpretare. La versione scaricabile può essere utilizzata per 30 giorni.


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Sistemi micro-server previsti in forte crescita nei prossimi 5 anni

Uno delle più recenti innovazioni nel settore delle soluzioni server riguarda le proposte cosiddette micro-server. Si tratta di sistemi da installare in sala dati che utilizzano processori dalla potenza di calcolo non elevata in senso assoluto, capaci però di bilanciare costi contenuti a consumi ridotti.

Sistemi di questo tipo vengono utilizzati per ambiti di calcolo nei quali un singolo nodo deve gestire elaborazioni non particolarmente complesse, come ad esempio un server web a basso carico. Si rivelano quindi essere molto utili per quelle installazioni nelle quali gli ambiti di elaborazione siano numerosi e variegati ma la risorsa di calcolo richiesta singolarmente per ciascuna delle elaborazioni sia contenuta.

Il vantaggio di questo tipo di soluzioni è quello di essere costituite da sistemi molto semplici dal punto di vista architetturale, interconnessi tra di loro in nodi e costruiti sulla stessa piattaforma di base. Grazie alla elevata densità di elaborazione permettono di ottenere livelli di consumo molto contenuti nel complesso, riducendo uno dei costi operativi principali associati al mantenimento di un centro di calcolo.

Stando ad una recente analisi sviluppata da MarketsAndMarkets, questo mercato è atteso in forte crescita nei prossimi anni. Le stime indicano un fatturato complessivo che raggiungerà i 26,55 miliardi di dollari per il 2018, con un tasso annuo medio di sviluppo pari al 62,3% nei prossimi 5 anni.

Se al momento attuale le proposte micro-server incidono sul 2,3% circa del totale di mercato, ai tassi di crescita sopra indicati si stima che nel corso dei prossimi anni queste soluzioni potranno rappresentare una quota considerevole del mercato dei server, variabile dal 25% al 30%.

Tanto Intel quanto AMD guardano non notevole attenzione a questo segmento di mercato. La prima proporrà soluzioni della famiglia Atom per questo tipo di sistemi già nel corso del 2013, mentre la seconda abbinerà le proprie APU con le tecnologie che ha rilevato a seguito dell'acquisizione di SeaMicro, azienda americana specializzata proprio in sistemi micro-server. Da non tralasciare anche il ruolo di ARM: l'azienda inglese ha infatti al debutto architetture di SoC a basso consumo specificamente sviluppate per l'utilizzo in server di ridotte dimensioni.


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Canon 5D Mk III per il nuovo ritratto presidenziale di Barack Obama: ecco i dati di scatto

Written By Unknown on Senin, 21 Januari 2013 | 21.12

Canon 5D Mk III per il nuovo ritratto presidenziale di Barack Obama: ecco i dati di scatto

"Una Canon EOS 5D Mark III è la fotocamera eletta a ritrarre Barack Obama all'inizio del suo secondo mandato alla Casa Bianca: dagli EXIF maggiori informazioni sullo scatto"

Nuovo mandato, nuovo ritratto. Il Presidente Barack Obama ha giurato ieri in forma privata e effettuerà la cerimonia pubblica quest'oggi, ma il ritratto per il suo secondo mandato alla presidenza degli Stati Uniti è già pronto. Lo scatto è stato affidato al fotografo Pete Souza e dai dati EXIF dello scatto è possibile ricavare alcuni dettagli.

La fotocamera utilizzata per lo scatto è una Canon EOS 5D Mark III, equipaggiata con la costosa ottica 85mm f/1.2L. Souza ha scelto di scattare con diaframma f/7.1 a 1/125 di secondo e con la sensibilità impostata a 200 ISO. Per la post produzione dello scatto ha utilizzato Adobe Photoshop CS5.

Analizzando in dettaglio lo scatto (qui la versione ad alta risoluzione) è possibile ricostruire anche gli strumenti utilizzati per l'illuminazione dello studio ovale: soffermandosi sul particolare degli occhi è evidente come il fotografo si sia affidato a due octobox per l'illuminazione del soggetto.

Il ritratto del mandato precedente aveva fatto parlare di sé in quanto fu il primo scattato con una fotocamera digitale, in quel caso una Canon EOS 5D Mark II. I parametri di scatto 4 anni fa erano stati ISO 100, f/10, 1/125s, focale 105mm e un profilo di illuminazione leggermente diverso.


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17 nuovi processori Intel per sistemi desktop e notebook

Intel ha aggiornato nella serata di ieri il proprio listino prezzi ufficiale per i processori, introducendo alcune novità che riguardano le soluzioni delle famiglie Celeron e Pentium basate su architettura Ivy Bridge e pertanto costruite con tecnologia produttiva a 22 nanometri.

La prima novità riguarda il modello Pentium G2130, soluzione dual core con frequenza di clock di 3,2 GHz e cache da 3 Mbytes che debutta sul mercato a 86 dollari di listino. Il lancio di questa CPU porta ad una riduzione di prezzo del modello G2120 già presente in commercio, passato dai precedenti 86 dollari a 75 dollari. Sempre restando nella famiglia Pentium troviamo le soluzioni G2020 e G2010, con frequenze di clock pari rispettivamente a 2,9 GHz e 2,8 GHz, caratterizzate da un listino di 64 dollari. E' sempre di 64 dollari il prezzo del modello Pentium G2020T, con frequenza di clock di 2,5 GHz e TDP inferiore a quello degli altri modelli Pentium sino a qui indicati.

Passando alla famiglia Celeron troviamo i modelli G1620 e G1610, entrambi con architettura dual core e caratterizzati da frequenze di clock pari a 2,7 GHz e 2,6 GHz. La cache è pari a 2 Mbytes contro i 3 delle proposte Pentium, mentre i listini sono pari rispettivamente a 52 dollari e 42 dollari. La CPU Celeron G1610T con frequenza di clock di 2,3 GHz e prezzo di 42 dollari si differenzia per il TDP più contenuto, al pari di quanto visto poco sopra per il modello Pentium G2020T.

Troviamo al debutto anche il processore Core i3-3210, modello caratterizzato da una frequenza di clock di 3,2 GHz con architettura dual core, tecnologia HyperThreading e cache da 3 Mbytes proposto ad un listino ufficiale di 117 dollari che è identico a quello del modello Core i3-3320 (clock di 3,3 GHz). Simile dinamica per la soluzione Core i7-3540, modello dual core con tecnologia HyperThreading destinato a sistemi notebook che opera alla frequenza di clock di 3 GHz, superiore di 100 MHz rispetto a quella del modello Core i7-3520 proposto allo stesso listino di 346 dollari.

Restando nell'ambito delle soluzioni mobile il listino prezzi aggiornato di Intel propone questi nuovi modelli:

  • Core i5-3380M: 2 core, 4 threads, cache 3Mbytes, 2,9 GHz, 22nm, 86 dollari;
  • Core i5-3340M: 2 core, 4 threads, cache 3Mbytes, 2,7 GHz, 22nm, 86 dollari;
  • Core i7-3687U: 2 core, 4 threads, cache 4Mbytes, 2,1 GHz, 22nm, 86 dollari;
  • Core i5-3437U: 2 core, 4 threads, cache 3Mbytes, 1,9 GHz, 22nm, 86 dollari;
  • Celeron 1020M: 2 core, 2 threads, cache 2Mbytes, 2,1 GHz, 22nm, 86 dollari;
  • Celeron 1000M: 2 core, 2 threads, cache 2Mbytes, 1,8 GHz, 22nm, 86 dollari;
  • Celeron 1037U: 2 core, 2 threads, cache 2Mbytes, 1,8 GHz, 22nm, 86 dollari;
  • Celeron 1007U: 2 core, 2 threads, cache 2Mbytes, 1,5 GHz, 22nm, 86 dollari.

Il listino prezzi aggiornato di Intel è disponibile online a questo indirizzo; ricordiamo che i prezzi indicati sono espressi in dollari USA per i distributori, per lotti di 1.000 processori tasse escluse.


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Firefox Portable

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Portable Firefox è un applicativo espressamente pensato per essere caricato su una memory card in modo da rendere sempre disponibili le preferenze personali o le proprie extension anche utilizzando sistemi Windows altrui.

Sulla memoria USB o su qualsiasi altro dispositivo di storage mobile viene caricata una cartella contenente i files necessari al corretto funzionamento di Firefox, una cartella contenente il proprio "profilo utente" e gli eventuali plug in.


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Atari in bancarotta: uno dei più famosi brand videoludici in gravi difficoltà

Atari si è avvalsa della legge fallimentare degli Stati Uniti "Chapter 11", che la tutela nello svolgimento delle normali attività lavorative durante la procedura di amministrazione controllata.

Atari

La divisione americana di Atari vuole distaccarsi dalla holding centrale del gruppo, che ha sede in Europa. Quest'ultima è una delle software house di maggiore tradizione del mondo dei videogiochi, ed è in maggioranza controllata da Infogrames Entertainment SA. Atari è una compagnia originariamente fondata con il nome di GT Interactive, poi acquisita da Infogrames nel 1999. Infogrames, successivamente, acquisisce il marchio Atari da Hasbro Interactive e inizia ad utilizzarlo nel 2003, insieme ad alcune proprietà intellettuali della storica Atari che così diventano di sua proprietà. Si tratta, quindi, di una Atari diversa rispetto alla defunta società originale, fondata da Nolan Bushnell e Ted Dabney nel 1972.

Secondo il documento che mette Atari in amministrazione controllata alcune delle proprietà intellettuali appena menzionate non sono tutelate. Fanno parte della procedura di fallimento anche diverse controllate della divisione statunitense di Atari come Atari Interactive Inc., Humongous, Inc. e California US Holdings, Inc.

"Con questa mossa, cerchiamo di svincolare le operazioni di Atari negli Stati Uniti dai vincoli finanziari della società madre Atari SA (ex Infogrames SA) e di assicurarci del capitale indipendente per finanziare la crescita futura, principalmente nei settori dei giochi digitali e mobile", si legge in un comunicato stampa diramato dal gruppo.

Atari prevede di vendere tutti gli asset secondo la sezione 363 del codice fallimentare statunitense tra cui il logo del brand, che è considerato familiare dal 90% degli americani, ma anche proprietà intellettuali come Pong, Asteroids, Centipede, Missile Command, Battlezone, Test Drive, Backyard Sports, Humongous e Tempest.

Atari ha già portato a termine la transizione tra mercato retail a mercato digitale e delle licenze. Si sta focalizzando sullo sviluppo di giochi mobile basati sulle sue vecchie proprietà intellettuali, che sono oltre 200. Gli ultimi titoli di Atari che appartengono a questa categoria sono Atari Greatest Hits, Outlaw, Breakout e Asteroids Gunner.

Il gruppo franco-americano si trova in questa situazione dopo che per due anni consecutivi ha registrato entrate in calo, prima del 34 e poi del 42%. Ma il potenziale di crescita della società è stato tagliato dalla dipendenza quasi totale dalla società finanziaria BlueBay Asset di Londra. Quest'ultima ha erogato credito per 28 milioni di dollari, ma al termine del periodo di validità dell'accordo, 31 dicembre, ha lasciato la società senza le risorse per rilasciare i giochi attualmente in lavorazione, tra i quali c'è anche un gioco d'azzardo digitale con soldi reali chiamato Atari Casino.

Di seguito trovate una copia dell'istanza di fallimento depositata da Atari al tribunale fallimentare degli Stati Uniti:


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Patto tra i big dell'IT per non rubarsi dipendenti: Tim Cook chiamato a deporre

Written By Unknown on Minggu, 20 Januari 2013 | 21.12

Il giudice Lucy Koh del tribunale del distretto nord della California ha disposto un'interrogatorio di quattro ore per il CEO di Apple Tim Cook, nel contesto di un caso nel quale cinque importanti compagnie IT sono accusate di avere stretto accordi tra loro per evitare di sottrarsi i reciproci impiegati.

Secondo le informazioni disponibili, sono cinque impiegati di altrettante realtà IT (oltre ad Apple vi sono anche Google ed Intel) ad aver depositato un procedimento civile accusando le aziende di aver istituito misure illegali allo scopo di adottare un sistema di reclutamento più efficiente e meno dispendioso. Dall'analisi di alcune email interne di una compagnia anonima, afferma il giudice Koh, è emerso che vari executive hanno concordato sul portare avanti assunzioni di tipo collettivo, evitando proposte e negoziati individuali ai dipendenti delle altre realtà, ritenute sul lungo termine di maggiore beneficio ai risultati finanziari.

Il giudice dovrà decidere se vi sono gli estremi per poter elevare il caso al rango di causa collettiva, che consentirebbe ai cinque querelanti di avere maggiori possibilità nel contrastare le compagnie coinvolte e raggiungere un patteggiamento. I rappresentanti legali dei querelanti stimano un risarcimento danni nell'ordine delle centinaia di milioni di dollari.

Il rappresentante legale di Apple ha affermato che Cook non era coinvolto nelle accuse dal momento che esse si riferiscono al periodo in cui ricopriva il ruolo di COO, ma il giudice Koh ha comunque ritenuto necessaria la deposizione dell'attuale CEO della Mela. "Trovo difficile credere che un COO non abbia avuto voce in capitolo su salari e rimborsi per gli impiegati" ha affermato il giudice.

Oltre a Tim Cook, anche Eric Schmidt ex-CEO di Google e attualmente presidente dell'azienda di Mountain View, sarà interrogato il prossimo 20 febbraio, mentre ancora deve essere fissata la data per le deposizioni degli executive delle altre realtà coinvolte, tra i quali figura anche Paul Otellini, CEO di Intel.


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Con PlayStation 4 Sony abbandonerà il DualShock

La prossima PlayStation metterà fine a una tradizione lunga 16 anni. Nel 1997, infatti, il primo esemplare di DualShock comparve sugli scaffali dei negozi di videogiochi come controller secondario per PlayStation. La notizia dell'abbandono di Sony a DualShock proviene da Cvg: il noto sito britannico, infatti, ha appreso l'informazione da una fonte appartenente a un team di sviluppo che già sta lavorando sulla versione primordiale di PlayStation 4.

PlayStation 4

Sony starebbe portanto avanti esperimenti estensivi presso il suo dipartimento di R&D nel tentativo di trovare le funzionalità che meglio si sposano al pubblico videoludico di oggi. Sul nuovo controller ci sarebbero sensori biometrici posti sulla parte della periferica dedicata all'impugnatura e uno schermo LCD di tipo touchscreen.

Una seconda fonte sentita da Cvg, appartenente a un altro team di sviluppo sempre legato a Sony, avrebbe aggiunto che gli ingegneri PlayStation stanno "cercando di emulare la stessa filosofia che sta alla base dell'interfaccia utente di PS Vita". Si riferisce probabilmente al fatto che ci sarà un touchscreen nella nuova periferica e al fatto che con la nuova console Sony vuole coniugare esigenze domestiche ed esigenze mobile.

La prossima console di Sony, che finora si conosce con il nome in codice di Orbis, verrebbe annunciata a breve, secondo le ultime indiscrezioni, addirittura nel giro di poche settimane. Avrebbe una capacità di calcolo superiore a quella della futura Xbox, anche se Sony si è sempre rifiutata di confermare queste indiscrezioni.

Tuttavia, anche se DualShock non sarà il controller principale della nuova console, è presumibile che i vecchi esemplari rimangano compatibili. Potrebbero servire da controller di supporto, con un rapporto simile a quello che intercorre tra telecomando Wii e GamePad Wii U.

Anche PlayStation 3, in realtà, venne lanciata senza il controller DualShock. In quel caso dipese dalla causa legale che coinvolgeva Sony e Immersion, la società che detiene il brevetto sulla tecnologia di vibrazione che sta alla base delle periferiche DualShock. In quel caso il supporto a DualShock in PlayStation 3 venne ripristinato in un secondo momento, quando Sony pagò 150 milioni di dollari in danni e spese legali per risolvere la controversia legale.

Il contratto di licenza tra Sony e Immersion ha validità fino al 2017, e Immersion ha dato facoltà a Sony di estendere la licenza anche alle future console. Tuttavia, le complicazioni dell'accordo potrebbero aver indotto Sony ad abbandonare la tecnologia Immersion e a costruire qualcosa di completamente proprietario.


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ASUS e Microsoft insieme per un Padfone con Windows 8?

Il produttore taiwanese ASUS starebbe, secondo le ultime indiscrezioni, discutendo con Microsoft per iniziare a produrre alcuni dispositivi, come ad esempio un Padfone, basato sul nuovo sistema opeartivo della compagnia di Redmond, ovvero Windows (Phone) 8.

Le informazioni giungono dal corporate vice president di ASUS, Benson Lin, che ha espresso le inenzioni sopra citate nel corso di una intervista rilasciata e pubblicata in queste ultime ore da Wall Street Journal.

Nel corso del 2012 ASUS ha raccolto un discreto successo grazie al proprio tablet da 7 pollici realizzato in collaborazione con Google che prende il nome di Nexus 7. Nel settore smartphone l'azienda taiwanese non è mai stata molto attiva ed è più che altro conosciuta per il proprio Padfone, lo smartphone convertibile che si trasforma in tablet se inserito nell'apposita dock.

Secondo quanto dichiarato da Benson Lin, proprio il particolare form factor del proprio Padfone sarebbe il motivo per il quale lo stesso potrebbe accogliere Windows 8 come sistema operativo. Nella realtà, Windows 8 RT, la versione per tablet ARM di Windows 8 non è cosi sovrapponibile con Windows Phone 8 come accade per le versioni di Android che attualmente equipaggiano Padfone 2.

Per questo motivo la domanda sorge spontanea, in che modo può essere possibile passare da un OS all'altro senza troppi problemi? Ora come ora è praticamente impossibile rispondere a questa domanda. Per questo motivo rimandiamo ogni possibile giudizio al momento di una eventuale conferma del progetto.


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Sony vende la sede di Sony Corporation of America

Sony Corporation of America, sussidiaria interamente di proprieta di Sony Corporation, ha annunciato oggi di aver sottoscritto un contratto per la vendita degli immobili del suo quartier generale statunitense, situato a 550 Madison Avenue a New York City, ad un consorzio guidato da The Chetrit Group, titolare di varie proprietà commerciali a New York City e in altri importanti mercati immobiliari degli Stati Uniti.

Il prezzo di vendita pattuito è di 1,1 miliardi di dollari, con la transazione che verrà completata nel corso del mese di marzo 2013. Sony Corporation of America e altre divisioni di business (tra cui Sony Music Entertainment, Sony/ATV Music Publishing e Sony Pictures Entertainment) continueranno ad occupare la sede per altri tre anni secondo un accordo di leaseback sottoscritto con il compratore.

Dopo aver ripianato i debiti legati all'immobile e altri costi legati alla transazione, Sony potrà contabilizzare un fatturato netto di circa 770 milioni di dollari, con stime di utile operativo che dovrebbe poter ammontare a circa 685 milioni di dollari.

L'azienda sta ora riconsiderando le previsioni dei risultati finanziari per l'anno fiscale in corso, che si concluderà il 31 marzio 2013, dal momento che la vendita dell'immobile della sede USA potrebbe condizionare le previsioni precedentemente elaborate.

Sony sta adottando una serie di iniziative che hanno lo scopo di irrobustire le proprie fondamenta finanziare e la competitività del business per la crescita futura. L'azienda sta cercando di bilanciare entrate e uscite e sta lavorando per migliorare il flusso di cassa selezionando con attenzione gli investimenti, vendendo asset e rafforzando il controllo sul capitale operativo e sull'inventario. La vendita dell'immobile della sede di Sony Corporation of America rientra sotto il cappello di queste iniziative.

Nel corso dei mesi passati anche AMD, con lo stabilimento Lone Star di Austin, Texas, e Nokia, con il quartier generale di Espoo, Finlandia, hanno intrapreso azioni di sale-and-leaseback allo scopo di liberare capitali da poter utilizzare per le operazioni di business.


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Patto tra i big dell'IT per non rubarsi dipendenti: Tim Cook chiamato a deporre

Written By Unknown on Sabtu, 19 Januari 2013 | 21.12

Il giudice Lucy Koh del tribunale del distretto nord della California ha disposto un'interrogatorio di quattro ore per il CEO di Apple Tim Cook, nel contesto di un caso nel quale cinque importanti compagnie IT sono accusate di avere stretto accordi tra loro per evitare di sottrarsi i reciproci impiegati.

Secondo le informazioni disponibili, sono cinque impiegati di altrettante realtà IT (oltre ad Apple vi sono anche Google ed Intel) ad aver depositato un procedimento civile accusando le aziende di aver istituito misure illegali allo scopo di adottare un sistema di reclutamento più efficiente e meno dispendioso. Dall'analisi di alcune email interne di una compagnia anonima, afferma il giudice Koh, è emerso che vari executive hanno concordato sul portare avanti assunzioni di tipo collettivo, evitando proposte e negoziati individuali ai dipendenti delle altre realtà, ritenute sul lungo termine di maggiore beneficio ai risultati finanziari.

Il giudice dovrà decidere se vi sono gli estremi per poter elevare il caso al rango di causa collettiva, che consentirebbe ai cinque querelanti di avere maggiori possibilità nel contrastare le compagnie coinvolte e raggiungere un patteggiamento. I rappresentanti legali dei querelanti stimano un risarcimento danni nell'ordine delle centinaia di milioni di dollari.

Il rappresentante legale di Apple ha affermato che Cook non era coinvolto nelle accuse dal momento che esse si riferiscono al periodo in cui ricopriva il ruolo di COO, ma il giudice Koh ha comunque ritenuto necessaria la deposizione dell'attuale CEO della Mela. "Trovo difficile credere che un COO non abbia avuto voce in capitolo su salari e rimborsi per gli impiegati" ha affermato il giudice.

Oltre a Tim Cook, anche Eric Schmidt ex-CEO di Google e attualmente presidente dell'azienda di Mountain View, sarà interrogato il prossimo 20 febbraio, mentre ancora deve essere fissata la data per le deposizioni degli executive delle altre realtà coinvolte, tra i quali figura anche Paul Otellini, CEO di Intel.


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Con PlayStation 4 Sony abbandonerà il DualShock

La prossima PlayStation metterà fine a una tradizione lunga 16 anni. Nel 1997, infatti, il primo esemplare di DualShock comparve sugli scaffali dei negozi di videogiochi come controller secondario per PlayStation. La notizia dell'abbandono di Sony a DualShock proviene da Cvg: il noto sito britannico, infatti, ha appreso l'informazione da una fonte appartenente a un team di sviluppo che già sta lavorando sulla versione primordiale di PlayStation 4.

PlayStation 4

Sony starebbe portanto avanti esperimenti estensivi presso il suo dipartimento di R&D nel tentativo di trovare le funzionalità che meglio si sposano al pubblico videoludico di oggi. Sul nuovo controller ci sarebbero sensori biometrici posti sulla parte della periferica dedicata all'impugnatura e uno schermo LCD di tipo touchscreen.

Una seconda fonte sentita da Cvg, appartenente a un altro team di sviluppo sempre legato a Sony, avrebbe aggiunto che gli ingegneri PlayStation stanno "cercando di emulare la stessa filosofia che sta alla base dell'interfaccia utente di PS Vita". Si riferisce probabilmente al fatto che ci sarà un touchscreen nella nuova periferica e al fatto che con la nuova console Sony vuole coniugare esigenze domestiche ed esigenze mobile.

La prossima console di Sony, che finora si conosce con il nome in codice di Orbis, verrebbe annunciata a breve, secondo le ultime indiscrezioni, addirittura nel giro di poche settimane. Avrebbe una capacità di calcolo superiore a quella della futura Xbox, anche se Sony si è sempre rifiutata di confermare queste indiscrezioni.

Tuttavia, anche se DualShock non sarà il controller principale della nuova console, è presumibile che i vecchi esemplari rimangano compatibili. Potrebbero servire da controller di supporto, con un rapporto simile a quello che intercorre tra telecomando Wii e GamePad Wii U.

Anche PlayStation 3, in realtà, venne lanciata senza il controller DualShock. In quel caso dipese dalla causa legale che coinvolgeva Sony e Immersion, la società che detiene il brevetto sulla tecnologia di vibrazione che sta alla base delle periferiche DualShock. In quel caso il supporto a DualShock in PlayStation 3 venne ripristinato in un secondo momento, quando Sony pagò 150 milioni di dollari in danni e spese legali per risolvere la controversia legale.

Il contratto di licenza tra Sony e Immersion ha validità fino al 2017, e Immersion ha dato facoltà a Sony di estendere la licenza anche alle future console. Tuttavia, le complicazioni dell'accordo potrebbero aver indotto Sony ad abbandonare la tecnologia Immersion e a costruire qualcosa di completamente proprietario.


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ASUS e Microsoft insieme per un Padfone con Windows 8?

Il produttore taiwanese ASUS starebbe, secondo le ultime indiscrezioni, discutendo con Microsoft per iniziare a produrre alcuni dispositivi, come ad esempio un Padfone, basato sul nuovo sistema opeartivo della compagnia di Redmond, ovvero Windows (Phone) 8.

Le informazioni giungono dal corporate vice president di ASUS, Benson Lin, che ha espresso le inenzioni sopra citate nel corso di una intervista rilasciata e pubblicata in queste ultime ore da Wall Street Journal.

Nel corso del 2012 ASUS ha raccolto un discreto successo grazie al proprio tablet da 7 pollici realizzato in collaborazione con Google che prende il nome di Nexus 7. Nel settore smartphone l'azienda taiwanese non è mai stata molto attiva ed è più che altro conosciuta per il proprio Padfone, lo smartphone convertibile che si trasforma in tablet se inserito nell'apposita dock.

Secondo quanto dichiarato da Benson Lin, proprio il particolare form factor del proprio Padfone sarebbe il motivo per il quale lo stesso potrebbe accogliere Windows 8 come sistema operativo. Nella realtà, Windows 8 RT, la versione per tablet ARM di Windows 8 non è cosi sovrapponibile con Windows Phone 8 come accade per le versioni di Android che attualmente equipaggiano Padfone 2.

Per questo motivo la domanda sorge spontanea, in che modo può essere possibile passare da un OS all'altro senza troppi problemi? Ora come ora è praticamente impossibile rispondere a questa domanda. Per questo motivo rimandiamo ogni possibile giudizio al momento di una eventuale conferma del progetto.


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