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Assetto Corsa: la simulazione di guida più realistica è italiana e indipendente

Written By Unknown on Selasa, 30 September 2014 | 21.12

Non potevamo certo mancare all'evento di lancio di Assetto Corsa, organizzato da Kunos Simulazioni presso l'Autodromo di Vallelunga. Il team italiano, che ha la propria sede proprio all'interno del circuito, ha rilasciato nuovi dettagli a proposito della versione 1.0 di Assetto Corsa, che arriverà nel corso del mese di ottobre e conterrà la modalità carriera e la splendida LaFerrari. Ovviamente, non ci siamo fatti sfuggire l'occasione per riprendere alcune delle fantastiche auto messe a disposizione da Kunos per l'evento e per intervistare Marco Massarutto, Production Director di Kunos Simulazioni. Per cui, non potete assolutamente perdervi il seguente video! (il cui splendido montaggio è del nostro mitico Dorin Gega)

"Per simulazione si intende un modello per cui in virtù delle caratteristiche di un veicolo e della reazione del pilota risulta fedelmente riprodotto il comportamento del veicolo stesso", ha detto Marco Massarutto durante la conferenza stampa. "La linea tra realtà e simulazione nel corso del tempo si è accorciata grazie a titoli come Assetto Corsa".

Come sappiamo, Assetto Corsa è una delle simulazioni di guida più accurate grazie alla gestione dinamica della fisica e del comportamento di ogni elemento delle auto. Come spiegano i ragazzi di Kunos sono stati usati alcuni algoritmi provenienti direttamente dai produttori: ad esempio, nel caso della Pagani Huayra, Kunos ha accesso all'agoritmo originale, fornito da Pagani, che gestisce le quattro appendici aerodinamiche di cui è dotata questa auto e che si muovono indipendentemente le une dalle altre. Il Kers de LaFerrari, inoltre, funziona esattamente come nella vera auto, incidendo ad esempio anche sul controllo di trazione.

Assetto Corsa, poi, può vantare una riproduzione praticamente perfetta dei circuiti grazie alla tecnologia di LaserScan. Questa funziona per mezzo di telecamere laser che, viaggiando su una pista, generano una nuvola di punti. Da quest'ultima, poi, si ricava il wireframe, che include anche bumping e banking che condizionano il modo con cui la vettura reagisce mentre si guida. Si può immaginare il LaserScan come se si trattasse di carta carbone che va a replicare ogni singola asperità e interferenza.

Per far capire il livello di accuratezza di questi circuiti, Massarutto ha poi aggiunto che vengono utilizzati da Ferrari e Dallara per le loro simulazioni interne. "Abbiamo una tecnologia da milioni di dollari in un videogioco che costa poche decine di euro", ribadiscono i ragazzi di Kunos.

Assetto Corsa si fa apprezzare anche per l'alto livello di personalizzazione che concede ai giocatori, grazie agli editor interni per gli elementi tridimensionali, le sospensioni, gli pneumatici e le vetture. Gli utenti possono trovare anche degli asset pronti, dai quali iniziare le proprie creazioni.

Attraverso una serie di app Python, inoltre, Assetto Corsa permette di configurare liberamente l'interfaccia utente interna, in modo che ciascun giocatore possa allestire la UI che gli è più congeniale. Nella versione definitiva di Assetto Corsa, poi, avremo diverse modalità di gioco, ovvero: carriera, eventi speciali, weekend di gara, eventi personalizzati, modalità drift, time attack, drag e multiplayer.

Assetto Corsa poi è giocabile anche con il nuovo Oculus Rift DevKit 2, che riesce a offrire un'esperienza ancora più coinvolgente in realtà virtuale. Il giocatore si può girare e osservare ogni angolo della monoposto, oltre che essere più immerso all'interno dell'esperienza di guida nei tecnici circuiti presenti in Assetto Corsa.

Se il team, quando sono partiti i lavori su Assetto Corsa, era composto da sole 6 persone, adesso è di ben 13 professionisti. Il merito di questa crescita è da assegnare al successo riscosso dalla versione Early Access oltre che alla dedizione che i ragazzi di Kunos mettono su questo progetto. E non sono certo bravi solo a programmare, perché dimostrano di essere anche dei "manici" niente male sull'Autodromo di Vallelunga.

Assetto Corsa

Assetto Corsa

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Qualcomm Snapdragon 808 e 810 a 64-bit previsti per la prima metà del 2015

I primi dispositivi con Snapdragon 808 e 810 potrebbero essere presentati già a gennaio 2015, nonostante il ruolino di marcia di Qualcomm non li prevedeva prima della seconda metà dell'anno. Si tratta dei primi SoC di fascia alta a 64-bit per dispositivi mobile, in arrivo dopo due anni dall'introduzione di Apple A7 con iPhone 5S.

Qualcomm Snapdragon 810

Proprio per l'arrivo di A7 sul mercato, molti prevedevano che nel 2014 i produttori di smartphone Android avrebbero presentato proposte compatibili con i nuovi set di istruzioni. Ma così non è stato, anche per via della mancanza di moduli RAM LPDDR da 4GB, con cui i 64-bit avrebbero potuto avere un senso maggiore, e per il non ottimale supporto dei 64-bit su Android. Qualcomm ha già rilasciato alcuni SoC a 64-bit, tuttavia si tratta di processori di fascia media, non in grado di sfoderare le medesime prestazioni di Snapdragon 800, 801 o 805, tutti a 32-bit.

Secondo le nuove informazioni, Qualcomm potrebbe mostrare i primi smartphone con Snapdragon 808 e 810 già a gennaio, durante il prossimo CES, mentre i primi smartphone con il nuovo SoC non verranno rilasciati prima del mese di giugno. Alcuni top di gamma previsti per la prima metà dell'anno, quindi, potrebbero già utilizzare i nuovi SoC.

Snapdragon 810 sarà un octa-core da 20nm: Il produttore americano abbandona la tecnologia Krait proprietaria per la prossima generazione, affidandosi alle Cortex-A53 e A57 a 64-bit di ARM, in configurazione big.LITTLE. I nuovi Snapdragon introducono il supporto alle connettività LTE Cat. 6 e supporto nativo ai display 4K. Snapdragon 808 userà lo stesso processo produttivo del top di gamma, e sfrutterà una GPU Adreno 418 proprietaria (su S810 ci sarà una Adreno 430). Saranno sei i core di questa soluzione intermedia, fra cui 2 Cortex-A57 e i restanti basati su Cortex-A53.

Avevamo riportato lo scorso 7 aprile che i SoC sarebbero apparsi sul mercato nella seconda metà del 2015, tuttavia potremmo vedere i primi sample di smartphone con S808 ed S810 già fra pochi mesi. In questa pagina trovate maggiori informazioni su Qualcomm Snapdragon 808 e Qualcomm Snapdragon 810.


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A inizio Gennaio 2015 i nuovi processori Intel per Ultrabook

Il Consumer Electronic Show, meglio noto con la sigla CES, è un appuntamento diventato ormai abituale all'inizio di ogni anno. Nella cornice di Las Vegas la prima settimana di Gennaio di ogni anno diventa la sede di nuovi importanti annunci tecnologici. L'edizione 2015 è quella scelta da Intel per la presentazione di nuovi processori Intel della famiglia Core basati su architettura nota con il nome in codice di Broadwell-U.

Il sito Chinese VR-Zone riporta infatti informazioni provenienti da una roadmap Intel, segnalando come Intel preveda di presentare ben 17 diverse versioni di processore della famiglia Broadwell-U venduti con i brand Core i7, Core i5, Core i3, Pentium e Celeron a seconda delle caratteristiche tecniche e ovviamente dei prezzi.

Questi processori sono caratterizzati da un TDP pari a 15 Watt, valore che è identico a quello dei processori della famiglia Haswell proposti da Intel per i sistemi mobile più sottili come gli Ultrabook. L'architettura prevede due core fisici per tutti i processori, con alcuni modelli dotati di supporto alla tecnologia HyperThreading al pari di quanto avviene in questo momento con le CPU Intel da 15 Watt di TDP presenti sul mercato.

Il sottosistema video è integrato, con GPU indicate ocn i nomi di Intel HD Graphics 6000, Intel HD Graphics 5500 e Intel HD Graphics a seconda della CPU alla quale sono abbinati. Troviamo poi anche un quarto modello, Intel Iris Graphics 6100, che rappresenterà la proposta top di gamma per quanto riguarda la GPU integrata tra i processori Intel della famiglia Broadwell-U. Non sappiamo se Iris Graphics 6100 integrerà un maggior numero di execution units rispetto alle altre GPU ma dalle informazioni al momento disponibili è riportato che la frequenza di clock base sarà pari a 300 MHZ per tutti i chip video, con picchi massimi di frequenza Turbo che toccheranno i 1.100 MHz proprio con alcune CPU dotate di chip Iris Graphics 6100.

Ricordiamo come Intel abbia presentato alcune settimane fa i primi processori della famiglia Core-M, proposte a bassissimo consumo destinate all'utilizzo in sistemi tablet e 2-in-1 dallo spessore estremamente contenuto costruite con tecnologia produttiva a 14 nanometri e basate su architettura nota con il nome in codice di Broadwell-Y. Questi modelli si differenziano da quelli Broadwell-U principalmente per il TDP che è contenuto entro 4,5 Watt: minori consumi sono stati ottenuti principalmente intervenendo sulla frequenza di clock che è sensibilmente inferiore a quella prevista per le varie versioni di CPU Broadwell-U.


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VideoCacheView

scheda aggiornata 1 ora fa

VideoCacheView effettua un controllo sulla cache del browser e individua i file video visualizzati di recente. I contenuti salvati in locale potranno essere spostati in altre cartelle o visualizzati utilizzando un player installato sul PC. VideoCacheView può essere utilizzato in modalità portable, quindi senza dover procedere a una vera e propria installazione


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Lumia 735, lo smartphone per i selfie disponibile in Italia a 269 euro

Written By Unknown on Senin, 29 September 2014 | 21.12

Nokia Lumia 735 è disponibile da oggi, lunedì 29 settembre, anche in Italia, al prezzo di 269 euro. Ad annunciarlo è Microsoft Devices, nuova divisione della società che ha acquisito negli scorsi mesi lo storico colosso finlandese. Con il nuovo smartphone, la società punta tutto sulla fotocamera frontale grandangolare da 5 megapixel, oltre che sul prezzo.

Nokia Lumia 735

Sotto la scocca troviamo un processore Qualcomm Snapdragon 400, quad-core da 1,2GHz, supportato da 1GB di RAM e 8GB di storage espandibile attraverso slot microSD. La batteria è da 2.200mAh e dovrà alimentare, oltre al resto delle specifiche dello smartphone, un display OLED da 4,7" a risoluzione HD di 1280x720 pixel. Previsto il supporto alle più recenti reti 4G LTE e la più recente versione di Windows Phone (8.1).

Lumia 735
OS Windows Phone 8.1
Processore Qualcomm Snapdragon 400
Quad-core da 1,2GHz
RAM 1 GB
Display OLED 4,7"
Risoluzione 1280x720
Densità di pixel 312
Storage 8 GB
Espandibili via microSD
Fotocamera Anteriore

5 MP
Obiettivo f/2.4 a 24mm

Fotocamera Posteriore 6,7 MP
Flash LED
Obiettivo f/1.9 a 26mm
Rete cellulare Fino a 4G LTE Cat. 4
Wi-Fi Fino a 802.11n
Bluetooth 4.0
Connettività microUSB
Audio 3,5mm
Geolocalizzazione  
Sensori NFC
Accelerometro
Bussola
Batteria GPS, A-GPS, GLONASS
Dimensioni 134,7 x 68,5 x 8,9 mm
Peso 134 g
Prezzo 269 €

Con Lumia 735 si è prestata grande attenzione al comparto fotografico, naturalmente in relazione al prezzo di listino. La fotocamera principale posta sul retro monta un sensore retroilluminato da 6,7" con flash a LED e apertura f/1.9 ed è in grado di registrare video fino alla risoluzione Full HD a 30 fps. Il modulo anteriore, invece, utilizza un sensore da "5MP Full HD" ed obiettivo da 24 mm di lunghezza focale con apertura pari a f/2.4.

Secondo Paola Cavallero, General Manager Microsoft Devices Italia, "le persone utilizzano la fotocamera frontale sia per fare selfie, sia per raccontare attraverso le immagini dove sono e cosa fanno", ed è per questo che si è scelto un obiettivo grandangolare capace di imprimere su foto una scena più ampia di un semplice ritratto.

Nokia Lumia 735 di Microsoft Devices è disponibile in Italia da oggi presso i principali negozi di elettronica al prezzo di 269€ tasse incluse nei colori arancione, verde, grigio scuro e bianco.


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Sandboxie

scheda aggiornata 2 ore fa

Sandboxie è un'utility che permette di eseguire applicazioni sul proprio PC all'interno di un'area sicura: eventuali file scaricati e modificati durante l'esecuzione di questa utility non andranno a influire sul sistema. L'utente avrà poi la facoltà di decidere se utilizzare eventuali file scaricati e modificati e solo in quel caso i dati verranno trasferiti in un'area comunemente raggiungibile del disco.


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Tre nuovi obiettivi per Digital Bolex 16mm

Tre nuovi obiettivi per Digital Bolex 16mm

"Disponibili dopo un lungo sviluppo tre nuovi obiettivi per Digital Bolex 16mm, la videocamera nata da un progetto kickstarter per rendere il cinema alla portata di tutti. "

Dopo due anni di sviluppo, Digital Bolex ha finalmente messo sul mercato tre nuove ottiche "cine" per la sua videocamera Digital Bolex D16, che si propone di emulare il feeling delle videocamere 16mm.


Si tratta, in tutti i casi, di focali fisse con apertura di diaframma fissa f/4 (dove si ottengono le prestazioni migliori).  Il primo obiettivo è un 10mm e costa 395 dollari;  si passa poi a un 18mm dal costo di 375 dollari, e infine un 38mm offerto a 350 dollari.

L'attacco è il C-mount, diffuso tra le videocamere 16mm, e le ottiche coprono un'area di sensore che va dal 16mm al M43. Il set può quindi essere utilizzato su altre videocamere 16mm compatibili. L'intero set costa 995 dollari.


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Google impone regole più restrittive su Android sulle app pre-installate

Android è senza alcun dubbio la piattaforma mobile di maggiore successo per smartphone e tablet, con guadagni, tuttavia, tutto sommato modesti rispetto ad altri competitor del settore. Google ha da sempre puntato sulla vendita dei servizi presenti al suo interno, piuttosto che sulle unità piazzate in commercio ed è proprio per questo che starebbe inasprendo le restrizioni imposte ai produttori terzi di dispositivi Android.

Le novità, almeno secondo The Information, hanno l'obiettivo di generare maggiori proventi dalla divisione mobile, sfruttando l'enorme successo di Android. Fra le nuove regole troviamo l'aumento del numero di applicazioni pre-installate sul dispositivo, che passano da 9 fino ad un massimo di 20. Google imporrà limiti sul posizionamento e ordinamento sulla schermata Home sia delle app che della barra di ricerca Google.

La società di Mountain View continuerà a dare anche la possibilità di scegliere una versione di Android privata dei servizi proprietari, come ad esempio quella presente sui dispositivi Amazon e Nokia, tuttavia questi non avranno accesso a risorse preziose per l'ecosistema, come Google Play Store e alcune fra le Google Apps più importanti. I nuovi accordi, secondo la fonte, saranno ancora più restrittivi con le società che vorranno condividere i proventi delle ricerche e di Google Play.

Al momento non sappiamo quando queste novità prenderanno effettivamente piede. The Information cita "documenti confidenziali" rivolti a "decine di produttori", fra cui Samsung, Huawei e HTC, i quali avrebbero potuto già attuare delle modifiche nei ruolini di marcia per i prossimi smartphone. Le nuove informazioni arrivano inoltre a poche settimane dal rilascio dell'atteso Android L, la versione 5.0 del sistema operativo mobile di Mountain View.


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Roma, lancio di uova e farina sulle code fuori dall'Apple Store

Written By Unknown on Minggu, 28 September 2014 | 21.12

Vengono introdotti sul mercato i nuovi iPhone e, come ogni anno, code di acquirenti aspettano l'apertura degli Apple Store per avere il prima possibile il nuovo gadget tecnologico. Si aspetta dalla sera prima, in compagnia, per evitare, se possibile, di evitare la prevedibile mancanza di forniture a poche ore dal lancio. Ma c'è chi non ci sta a vedere espletarsi questa "mania consumistica".

Uova e farina ai clienti Apple in coda per il nuovo iPhone

Ad aver mostrato tutto il proprio dissenso verso le code degli "Apple fan" è un gruppo di militanti di estrema destra del Blocco Studentesco che, come riporta l'ANSA, ha lanciato uova e farina sui clienti dell'Apple Store di Porta di Roma nella capitale. In seguito al lancio sono stati gettati a terra dei volantini che riportavano, testualmente, la scritta "Ieri trincea e baionetta. Oggi un iPhone che ti aspetta".

Un dissenso che ha origini patriottiche e che vede nel centesimo anniversario dall'inizio della Grande Guerra il motivo principe per costringere le nuove generazioni a "non seguire le mode dettate dalle multinazionali" e non considerare un evento il lancio di un prodotto di consumo, così come dichiarato da Fabio Di Martino, responsabile nazionale del Blocco Studentesco.

"Si è trattato di un'azione goliardica, una presa in giro contro la mania consumistica di aspettare ore e ore per un prodotto tecnologico divenuto ormai uno status symbol", sono le parole di Di Martino citate dall'Ansa. "I gavettoni indirizzati ai ragazzi in fila servono a 'svegliare' una gioventù ormai assuefatta, attirata esclusivamente da mode dettate da grandi multinazionali e capace di vivere come un evento il lancio di un nuovo prodotto"

"Nel centesimo anniversario della Grande Guerra" prosegue, "vogliamo far sì che il sacrificio di chi cadde in nome dell'Italia, di chi fu pronto a combattere e morire per la propria patria non sia dimenticato e funga da esempio per le nuove generazioni. Le parole d'ordine di quest'anno sono 'ritrova te stesso': un incitamento rivolto a tutti gli italiani, per riscoprire le nostre radici e la nostra storia, per affermare ancora oggi la nostra volontà di combattere contro la crisi economica e spirituale che attanaglia l'Italia e l'Europa".


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Il motore di gioco di The Banner Saga concesso in licenza per il nuovo Bedlam

Skyshine Games userà in licenza gli strumenti di sviluppo di Stoic, già usati per il pluriacclamato titolo per PC The Banner Saga, per creare Bedlam, un gioco di ruolo con strategia a turni e una storyline epica. Il finanziamento del progetto è affidato a Kickstarter, piattaforma attraverso la quale si chiedono 130 mila dollari per completare lo sviluppo di Bedlam.

In Bedlam il giocatore impersona un misterioso Meccanico, l'ultimo membro di quella che un tempo pera una fiorente gilda di brillanti inventori, intrepidi viaggiatori e piloti delle fortezze mobili conosciute come Dozers. Il giocatore deve gestire una squadra d'assalto in battaglia, organizzare le risorse, migliorare il proprio Dozer e interagire con vari personaggi per proteggere i passeggeri durante gli spostamenti attraverso il deserto post-apocalittico di Bedlam.

"Stoic è molto lieta di sostenere Skyshine Games attraverso il proprio motore graficoe non vede l'ora di scoprire come verrà utilizzato. L'idea alla base del gioco ci è piaciuta molto e siamo felici che una parte di ciò che abbiamo costruito per The Banner Saga ora contribuisca alla realizzazione di un altro grande progetto", ha detto John Watson del team Stoic.

"Il motore di gioco e gli strumenti di sviluppo di The Banner Saga ci hanno permesso di raggiungere i risultati che ci eravamo prefissati, dandoci molta flessibilità nella realizzazione della nostra visione di gioco. Stoic ci ha aiutato molto nello sviluppo di Bedlam e ci ha fornito preziose informazioni derivanti dalla loro precedente esperienza. Skyshine Games non avrebbe potuto sperare in una migliore collaborazione, sperando che possa continuare per molto tempo ", ha dichiarato John Mueller di Skyshine Games.

The Banner Saga è attualmente disponibile per la piattaforma PC e la recensione si può leggere seguendo questo link. Bedlam, invece, uscirà nel corso del 2015 nei formati PC e Mac.


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OLED fosforescenti, trovato il modo di migliorare l'emissione di luce blu

I display di tipo PHOLED, cioè gli OLED fosforescenti, non trovano ancora ampia applicazione commerciale dal momento che gli elementi rossi e verdi che compongono il singolo pixel operano in maniera più durevole ed efficiente rispetto agli elementi blu. Laddove infatti gli elementi che emettono luce rossa e luce verde hanno una durata nell'ordine del milione di ore (cioè sono in grado di mantenere fino alla metà della loro luminosità massima anche dopo questo periodo di esercizio), gli elementi che emettono luce blu hanno una durata di qualche decina di ore.

Un gruppo di ricercatori coordinato da Stephen Forrest, responsabile del team Optoelectronic Components and Materials per l'Università del Michigan presso Ann Arbor, sembra però aver trovato la strada per una possibile soluzione al problema. Già nel corso del 2009, l'allora dottorando Chris Giebink nel gruppo di Forrest, propose una spiegazione al problema. Egli suppose che quando un oled viene acceso, le lacune e gli elettroni vengono eccitati ad un livello energetico superiore diventando eccitoni, che vanno a urtare i legami molecolari del fosforo trasferendo ulteriore energia e rompendoli, andando quindi a distruggere le molecole. Supposto ciò, il gruppo ha deciso di adottare un approccio differente al formulare una miglior molecola fosforescente e provando a risolvere il problema in maniera ingegneristica.

Lo strato semiconduttore di un OLED è generalmente drogato con fosfori che controllano le caratteristiche della luce che emettono. Il team di Forrester ha disperso il materiale drogante lungo un gradiente, dando luogo così a concentrazioni differenti in posizioni differenti. Quando il fosforo viene drogato in maniera uniforme, gli eccitoni hanno la tendenza ad ammassarsi lungo i bordi, incrementando così la probabilità che le molecole vengano scomposte a causa degli eccitoni. Nel momento in cui invece il drogante viene distribuito con concentrazioni differenti, le collisioni risultano essere meno probabili. "Abbiamo la stessa quantità di eccitoni, ma distribuiti in maniera differente" ha spiegato Forrest.

Questa tecnica non solo permette di estendere la longevità della molecola, ma permette di incrementare anche l'efficienza di funzionamento migliorando anche quella già più che buona delle controparti verdi e rosse, dal momento che gli eccitoni hanno minor probabilità di collidere gli uni con gli altri e di sprecare quindi energia. La spiegazione ipotizzata da Giebink sin dal 2009 ha quindi trovato riscontro nelle sperimentazioni.

Il PHOLED blu realizzato in questo modo è riuscito ad emettere ancora l'80% della sua luminosità massima possibile anche 616 ore dopo aver operato a 1000 candele per centimetro quadrato. "Abbiamo spostato quelle 55 ore a 616, che è un grande passo avanti. Non è ancora sufficiente, ma ci stiamo avvicinando" ha dichiarto Forrest. Si tratta quindi di un risultato che ancora non basta per poter pensare ad applicazioni commerciali, ma la comprensione del meccanismo potrebbe consentire ai ricercatori di migliorare il funzionamento del dispositivo di un fattore 100 o di un fattore 1000, ben più che sufficiente per rendere il dispositivo pronto per la produzione commerciale.


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Yongnuo copia Canon, ecco il 50mm F1.4

Yongnuo, produttore cinese di accessori fotografici a basso costo, finora noto soprattutto per i flash, ha deciso di alzare la posta e produrre la sua prima ottica per reflex. Si tratta di un 50mm f/1.4 per reflex Canon EOS (attacco EF).


Perché la notizia ha catturato la nostra attenzione? Beh, come si può vedere dall'immagine qui sopra, è clamorosamente simile al Canon EF 50mm f/1.4, tanto da poter giocare a "trova le differenze".

La scheda tecnica mostra altre similitudini: lo Yongnuo utilizza gli stessi elementi e lo stesso raggruppamento del Canon (7 elementi in 6 gruppi), un diaframma a 8 lamelle che si chiude fino a f/22, esattamente come il Canon, mette a fuoco alla stessa distanza minima di 45cm, offre lo stesso rapporto di ingrandimento massimo (1,15x) e, ovviamente, condivide lo stesso diametro di filtri (58mm).

È però più leggero del Canon (239g contro 290g), probabilmente a causa del meno sofisticato motore elettrico tradizionale utilizzato per l'autofocus. E, c'è da giurarci, sarà più "leggero" anche in termini economici. Nessun prezzo ufficiale, ancora, ma i soliti bene informati giurano che sarà pari a circa la metà dell'originale.    


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Roma, lancio di uova e farina sulle code fuori dall'Apple Store

Written By Unknown on Sabtu, 27 September 2014 | 21.12

Vengono introdotti sul mercato i nuovi iPhone e, come ogni anno, code di acquirenti aspettano l'apertura degli Apple Store per avere il prima possibile il nuovo gadget tecnologico. Si aspetta dalla sera prima, in compagnia, per evitare, se possibile, di evitare la prevedibile mancanza di forniture a poche ore dal lancio. Ma c'è chi non ci sta a vedere espletarsi questa "mania consumistica".

Uova e farina ai clienti Apple in coda per il nuovo iPhone

Ad aver mostrato tutto il proprio dissenso verso le code degli "Apple fan" è un gruppo di militanti di estrema destra del Blocco Studentesco che, come riporta l'ANSA, ha lanciato uova e farina sui clienti dell'Apple Store di Porta di Roma nella capitale. In seguito al lancio sono stati gettati a terra dei volantini che riportavano, testualmente, la scritta "Ieri trincea e baionetta. Oggi un iPhone che ti aspetta".

Un dissenso che ha origini patriottiche e che vede nel centesimo anniversario dall'inizio della Grande Guerra il motivo principe per costringere le nuove generazioni a "non seguire le mode dettate dalle multinazionali" e non considerare un evento il lancio di un prodotto di consumo, così come dichiarato da Fabio Di Martino, responsabile nazionale del Blocco Studentesco.

"Si è trattato di un'azione goliardica, una presa in giro contro la mania consumistica di aspettare ore e ore per un prodotto tecnologico divenuto ormai uno status symbol", sono le parole di Di Martino citate dall'Ansa. "I gavettoni indirizzati ai ragazzi in fila servono a 'svegliare' una gioventù ormai assuefatta, attirata esclusivamente da mode dettate da grandi multinazionali e capace di vivere come un evento il lancio di un nuovo prodotto"

"Nel centesimo anniversario della Grande Guerra" prosegue, "vogliamo far sì che il sacrificio di chi cadde in nome dell'Italia, di chi fu pronto a combattere e morire per la propria patria non sia dimenticato e funga da esempio per le nuove generazioni. Le parole d'ordine di quest'anno sono 'ritrova te stesso': un incitamento rivolto a tutti gli italiani, per riscoprire le nostre radici e la nostra storia, per affermare ancora oggi la nostra volontà di combattere contro la crisi economica e spirituale che attanaglia l'Italia e l'Europa".


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OLED fosforescenti, trovato il modo di migliorare l'emissione di luce blu

I display di tipo PHOLED, cioè gli OLED fosforescenti, non trovano ancora ampia applicazione commerciale dal momento che gli elementi rossi e verdi che compongono il singolo pixel operano in maniera più durevole ed efficiente rispetto agli elementi blu. Laddove infatti gli elementi che emettono luce rossa e luce verde hanno una durata nell'ordine del milione di ore (cioè sono in grado di mantenere fino alla metà della loro luminosità massima anche dopo questo periodo di esercizio), gli elementi che emettono luce blu hanno una durata di qualche decina di ore.

Un gruppo di ricercatori coordinato da Stephen Forrest, responsabile del team Optoelectronic Components and Materials per l'Università del Michigan presso Ann Arbor, sembra però aver trovato la strada per una possibile soluzione al problema. Già nel corso del 2009, l'allora dottorando Chris Giebink nel gruppo di Forrest, propose una spiegazione al problema. Egli suppose che quando un oled viene acceso, le lacune e gli elettroni vengono eccitati ad un livello energetico superiore diventando eccitoni, che vanno a urtare i legami molecolari del fosforo trasferendo ulteriore energia e rompendoli, andando quindi a distruggere le molecole. Supposto ciò, il gruppo ha deciso di adottare un approccio differente al formulare una miglior molecola fosforescente e provando a risolvere il problema in maniera ingegneristica.

Lo strato semiconduttore di un OLED è generalmente drogato con fosfori che controllano le caratteristiche della luce che emettono. Il team di Forrester ha disperso il materiale drogante lungo un gradiente, dando luogo così a concentrazioni differenti in posizioni differenti. Quando il fosforo viene drogato in maniera uniforme, gli eccitoni hanno la tendenza ad ammassarsi lungo i bordi, incrementando così la probabilità che le molecole vengano scomposte a causa degli eccitoni. Nel momento in cui invece il drogante viene distribuito con concentrazioni differenti, le collisioni risultano essere meno probabili. "Abbiamo la stessa quantità di eccitoni, ma distribuiti in maniera differente" ha spiegato Forrest.

Questa tecnica non solo permette di estendere la longevità della molecola, ma permette di incrementare anche l'efficienza di funzionamento migliorando anche quella già più che buona delle controparti verdi e rosse, dal momento che gli eccitoni hanno minor probabilità di collidere gli uni con gli altri e di sprecare quindi energia. La spiegazione ipotizzata da Giebink sin dal 2009 ha quindi trovato riscontro nelle sperimentazioni.

Il PHOLED blu realizzato in questo modo è riuscito ad emettere ancora l'80% della sua luminosità massima possibile anche 616 ore dopo aver operato a 1000 candele per centimetro quadrato. "Abbiamo spostato quelle 55 ore a 616, che è un grande passo avanti. Non è ancora sufficiente, ma ci stiamo avvicinando" ha dichiarto Forrest. Si tratta quindi di un risultato che ancora non basta per poter pensare ad applicazioni commerciali, ma la comprensione del meccanismo potrebbe consentire ai ricercatori di migliorare il funzionamento del dispositivo di un fattore 100 o di un fattore 1000, ben più che sufficiente per rendere il dispositivo pronto per la produzione commerciale.


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Il motore di gioco di The Banner Saga concesso in licenza per il nuovo Bedlam

Skyshine Games userà in licenza gli strumenti di sviluppo di Stoic, già usati per il pluriacclamato titolo per PC The Banner Saga, per creare Bedlam, un gioco di ruolo con strategia a turni e una storyline epica. Il finanziamento del progetto è affidato a Kickstarter, piattaforma attraverso la quale si chiedono 130 mila dollari per completare lo sviluppo di Bedlam.

In Bedlam il giocatore impersona un misterioso Meccanico, l'ultimo membro di quella che un tempo pera una fiorente gilda di brillanti inventori, intrepidi viaggiatori e piloti delle fortezze mobili conosciute come Dozers. Il giocatore deve gestire una squadra d'assalto in battaglia, organizzare le risorse, migliorare il proprio Dozer e interagire con vari personaggi per proteggere i passeggeri durante gli spostamenti attraverso il deserto post-apocalittico di Bedlam.

"Stoic è molto lieta di sostenere Skyshine Games attraverso il proprio motore graficoe non vede l'ora di scoprire come verrà utilizzato. L'idea alla base del gioco ci è piaciuta molto e siamo felici che una parte di ciò che abbiamo costruito per The Banner Saga ora contribuisca alla realizzazione di un altro grande progetto", ha detto John Watson del team Stoic.

"Il motore di gioco e gli strumenti di sviluppo di The Banner Saga ci hanno permesso di raggiungere i risultati che ci eravamo prefissati, dandoci molta flessibilità nella realizzazione della nostra visione di gioco. Stoic ci ha aiutato molto nello sviluppo di Bedlam e ci ha fornito preziose informazioni derivanti dalla loro precedente esperienza. Skyshine Games non avrebbe potuto sperare in una migliore collaborazione, sperando che possa continuare per molto tempo ", ha dichiarato John Mueller di Skyshine Games.

The Banner Saga è attualmente disponibile per la piattaforma PC e la recensione si può leggere seguendo questo link. Bedlam, invece, uscirà nel corso del 2015 nei formati PC e Mac.


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Yongnuo copia Canon, ecco il 50mm F1.4

Yongnuo, produttore cinese di accessori fotografici a basso costo, finora noto soprattutto per i flash, ha deciso di alzare la posta e produrre la sua prima ottica per reflex. Si tratta di un 50mm f/1.4 per reflex Canon EOS (attacco EF).


Perché la notizia ha catturato la nostra attenzione? Beh, come si può vedere dall'immagine qui sopra, è clamorosamente simile al Canon EF 50mm f/1.4, tanto da poter giocare a "trova le differenze".

La scheda tecnica mostra altre similitudini: lo Yongnuo utilizza gli stessi elementi e lo stesso raggruppamento del Canon (7 elementi in 6 gruppi), un diaframma a 8 lamelle che si chiude fino a f/22, esattamente come il Canon, mette a fuoco alla stessa distanza minima di 45cm, offre lo stesso rapporto di ingrandimento massimo (1,15x) e, ovviamente, condivide lo stesso diametro di filtri (58mm).

È però più leggero del Canon (239g contro 290g), probabilmente a causa del meno sofisticato motore elettrico tradizionale utilizzato per l'autofocus. E, c'è da giurarci, sarà più "leggero" anche in termini economici. Nessun prezzo ufficiale, ancora, ma i soliti bene informati giurano che sarà pari a circa la metà dell'originale.    


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CCleaner Portable

Written By Unknown on Jumat, 26 September 2014 | 21.12

scheda aggiornata 2 ore fa

CCleaner Portable è una particolare versione del ben noto tool CCleaner appositamente realizzata per essere utilizzata e trasportata su pen drive USB. Le funzionalità sono divise in quattro macro-aree denominate Cleaner, Registry, Tools e Options; in queste differenti sezioni sono organizzati semplici ma validi strumenti per la pulizia del sistema e del registro.


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Prime foto dal vivo di Motorola Shamu, o Nexus 6/X: è enorme!

Un dispositivo esteticamente simile al nuovo Moto X, ma molto più grande, è apparso in una nuova fotografia dal vivo a fianco di LG G3. Si potrebbe trattare con molte probabilità di Shamu, il nome in codice di quello che potrebbe essere il prossimo smartphone della serie Nexus, atteso al debutto per il prossimo 15 o 16 ottobre.

Motorola Shamu, aka Nexus 6 o Nexus X

Saltano subito all'occhio le dimensioni, estreme, del nuovo phablet "Pure Google". L'immagine confermerebbe le ipotesi riguardo alla scelta di un generoso display da 5,92" che, stando ai rumor, dovrebbe supportare la risoluzione Quad HD, da 1440x2560 pixel. Se venisse confermata l'attendibilità della foto, Shamu potrebbe avere dimensioni ben più rilevanti anche rispetto al G3 raffigurato al suo fianco, che ha un display da 5,5" ma dimensioni relativamente ridotte, grazie a cornici molto ridotte.

Il prossimo Nexus, qualora fosse veramente Shamu, potrebbe adattarsi al trend di mercato a cui la stessa Apple, strenua sostenitrice del concetto dello smartphone da usare con una sola mano, si è piegata con il nuovo iPhone 6 Plus. L'utenza vuole, dicono le statistiche, smartphone con ampi display, anche se la caratteristica potrebbe compromettere l'esperienza d'uso dello stesso dispositivo.

Si specula da tempo anche sulle specifiche tecniche: Shamu dovrebbe usare un processore Qualcomm Snapdragon 805 da 2,7GHz, 3GB di RAM e una batteria da 3.200mAh. La fotocamera posteriore sarà da 12MB, stando ai rumor, ed in grado di registrare video alla risoluzione 4K. Lo smartphone potrebbe essere annunciato insieme ad HTC Nexus 9, ma il rilascio a pubblico è previsto contestualmente a quello di Android L, atteso per il prossimo mese di novembre.


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Advanced Codec per Windows 7 e 8

scheda aggiornata 41 minuti fa

Noto in precedenza con il nome di Win7codecs, questo pacchetto che comprende codec audio e video specifici per l'utilizzo con sistemi operativi Windows 7. Queste le novità implementate nell'ultima versione:

- update LAV filters
- update Icaros
- support Dolby Atmos audio
- improved HEVC decoding
- Allow HEVC hardware acceleration
- improved subtitle support

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Nuovo Samyang 12mm f/2.8 ED AS NCS Fisheye per full frame

Nuovo Samyang 12mm f/2.8 ED AS NCS Fisheye per full frame

"Samyang lancia il nuovo obiettivo dedicato alle full fram 12mm f/2.8 ED AS NCS Fisheye con copertura diagonale di 180°"

Samyang è un nome ben noto a chi è alla ricerca di ottiche particolari a prezzi accessibili: mediotele luminosi, grandangoli spinti, fisheye, il catalogo del produttore coreano è ampio e variegato. Ora si aggiunge alla lista delle ottiche compatibili con il formato full fram 24x36mm il nuovo Samyang 12mm f/2.8 ED AS NCS Fisheye.

Si tratta di un obiettivo con angolo di campo diagonale di 180° costruito con 12 lenti in 8 gruppi facendo uso di tre elementi in vetro ED e di due elementi asferici. Le lenti beneficiano del trattamento superficiale NCS nanocrystal, unito al trattamento standard UMC tipico della casa. Il tutto per ridurre al minimo riflessioni interne e aberrazioni cromatiche. Qui sotto un esempio scattato con il nuovo obiettivo:


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Another World per Android gratis per due giorni su Amazon App-Shop

Written By Unknown on Kamis, 25 September 2014 | 21.12

App in regalo per il valore di oltre 100 euro: è questa l'iniziativa con cui Amazon intende scaldare questo settembre. Dal 25 al 27 settembre Amazon.it regala 25 app Android e tra queste figurano anche dei giochi, con qualche chicca davvero interessante. Tra questi ultimi troviamo: Sonic 4 Episode IIRiptide GP2Quell MementoMahjong ArtifactsHeroes of Steel RPG EliteAnother WorldAbyss: The Wraiths of Eden, Threes!.

In molti non si saranno lasciati scappare che anche Another World è tra le app proposte gratis: il porting per Android del celeberrimo gioco - datato, per la cronaca, 1991 - nella versione del ventesimo anniversario. La lista delle app è disponibile a questo indirizzo, mentre se volete andare direttamente al download di Another World cliccate qui.


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Facebook: droni grandi come Boeing 747 per portare internet nel mondo

I velivoli che porteranno internet in tutto il mondo con il progetto Internet.org di Zuckerberg non saranno droni così come li intendiamo oggi. Il Connectivity Lab punta a realizzare dei velivoli autonomi dalle dimensioni di un aereo commerciale, in modo da garantire autonomie di mesi, o addirittura anni, senza dover preoccuparsi delle intemperie o di soventi ricariche.

Ha rivelato le novità Yael Maguire, direttore tecnico del Connectivity Lab di Facebook, all'interno di un'intervista rilasciata a Mashable: "Per riuscire a far volare questi aeroplani per mesi o per anni su singola carica, dobbiamo consentire loro di raggiungere vette molto elevate". Maguire ha in seguito precisato che quelli che noi chiamiamo droni devono essere pensati come veri e propri aeroplani poiché avranno dimensioni paragonabili a quelle dei velivoli commerciali, come un Boeing 747.

I droni di Facebook raggiungeranno la lunghezza di "sei o sette Toyota Prius", ma al tempo stesso il loro peso eguaglierà quello di soli quattro pneumatici. La società di Zuckerberg punta ad effettuare i primi test di prova nel 2015, nei cieli indiani così come in alcuni paesi dell'America Latina, dell'Africa e dell'Asia. Bisognerà considerare, inoltre, anche le leggi degli spazi aerei nei paesi coinvolti, forse una delle problematiche più delicate da affrontare per il progetto Internet.org.

L'obiettivo di Facebook e Google è di portare tecnologie per la connettività ad internet a basso costo nei paesi meno agiati. Entrambe le società stanno valutando l'uso di droni all'interno dei vari progetti, osteggiati anche da grandi nomi del settore tecnologico, come Ericsson, Nokia, Qualcomm e Samsung. A guadagnarci non saranno naturalmente solo le popolazioni dei vari paesi, ma anche le stesse società portatrici di internet.

Google e Facebook guadagnano soprattutto con la vendita di pubblicità e servizi online ed espandere la propria base d'utenza di qualche miliardo di teste non potrebbe che giovare alle casse delle due società. Per capire meglio la portata di Internet.org e simili, basta dare un'occhiata alla mappa dei dispositivi connessi ad internet nel mondo.


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ACDSee

scheda aggiornata 1 ora fa

Completo e comodissimo visualizzatore di immagini, supporta tutti i più comuni formati. E' dotato di un'utilissima funzione browser che consente di visualizzare una miniatura di tutte le immagini presenti in una directory. Il download contiene oltre al viewer anche altri plug-in ed applicazioni ideali per ogni possessore di camera digitale.
Questa release, rispetto alle precedenti, non contiene sostanziali novità; sono state ottimizzate alcune funzioni ed il software risulta più veloce e meno "assetato" di memoria. SUpportati anche alcuni formati RAW.


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Amazon: dal 25 al 27 settembre in regalo app Android per un valore di oltre 100€

Dal 25 al 27 settembre Amazon.it regala 25 app per un valore totale di oltre 100 euro: è un'iniziativa che il colosso statunitense rinnova con cadenza regolare, ma che permette sempre di installare quell'app che tanto ci piaceva a costo zero. Le app sono disponibili su App-Shop Amazon per Android e possono essere utilizzate su Kindle Fire HD e Kindle Fire HDX e sugli smartphone e tablet Android.

La varietà tra le app in promozione a zero euro è ampia e il risparmio in alcuni casi davvero consistente, due esempi su tutti: il dizionario Merriam-Webster's Third New International Pro, proposo generalmente a un prezzo di circa 43 euro e OfficeSuite Professional 7, che invece ne costa quasi 12. Tra le altre poi si fanno notare Genius Scan+ con i suoi 5 euro di listino e PrinterShare Mobile Print, che arriva quasi a 10. Molto utile la tastiera Swype Keybord, generalmente proposta a €2,91.

Al seguente link trovate tutte le app in promozione, che di seguito mettiamo in lista ordinate per categoria. Musica: Air Harp -Kindle Tablet Edition-, Relax Melodies Premium: A White Noise Ambience For Sleep, Meditation & Yoga). Sport e dieta Sworkit PRO, My Diet Coach–Pro. Istruzione: Merriam-Webster's Third New International, Earth & Moon in HD Gyro 3D PRO.

Smart tools: SketchBook Pro, Schedule Planner PRO, PrinterShare Mobile Print, Perfectly Clear, Paper Camera, OfficeSuite Professional 7, Note Anytime -Kindle Tablet Edition-, mSecure Password Manager, Knots 3D, Genius Scan+, City Maps 2Go Pro - Offline Map and Travel Guide, Alarm Clock+.

Ci sono poi alcuni giochi, che troverete a breve nella news su Gamemag.


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Nexus 6, Nexus 9 e Android L: date di rilascio sempre più vicine

Written By Unknown on Rabu, 24 September 2014 | 21.12

Secondo quanto apprendiamo da Android Authority che cita le classiche "fonti affidabili", HTC Nexus 9 potrebbe essere svelato il 15 o il 16 ottobre, insieme ad un nuovo smartphone e ad una "nuova iniziativa software". Le recenti indiscrezioni confermano quanto noto fino ad oggi, tuttavia restiamo ancora in attesa di un annuncio ufficiale da parte delle società coinvolte.

Nonostante il nuovo hardware, Android L (che potrebbe essere l'iniziativa software di cui si parla) potrebbe non vedere la luce prima dei primi giorni di novembre. La data di rilascio per la prossima major release del sistema operativo è fissata al momento al giorno 1 ma non sappiamo ancora se i nuovi dispositivi verranno lanciati commercialmente in questa data, o se verranno aggiornati solamente in un secondo momento al nuovo L.

Per quanto riguarda lo smartphone, Google potrebbe aver scelto un nome diverso da Nexus 6 per via di alcune dispute legali con l'autore Philip K. Dick. Il nuovo nome sarebbe troppo simile a quello degli androidi del romanzo "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?", lo stesso da cui è stato poi tratto il film Blade Runner. Il dispositivo dovrebbe essere prodotto da Motorola, ma mancano ad oggi informazioni ufficiali sull'argomento.

Android Authority è "piuttosto certa" dell'affidabilità delle informazioni ricevute, tuttavia specifica che le date potrebbero ricevere leggere variazioni che non dipendono dall'attendibilità delle fonti citate. Insomma, gli ultimi mesi dell'anno saranno particolarmente vivaci sul fronte mobile: fra Moto X, Galaxy Note 4, iPhone 6 e 6 Plus, e Nexus 6 la scelta è assolutamente per tutti i gusti.


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Star Citizen si candida a soppiantare Crysis come punto di riferimento per la grafica

Ricordo ancora la valanga di tempo che dedicai a Freelancer. Potrei dire tranquillamente che è uno dei miei giochi preferiti di ogni epoca, e uno dei giochi a cui ho dedicato più tempo. Mi entusiasmava la possibilità di strutturare dei piani commerciali, di poter acquistare le merci in punti della galassia dove costavano poco e rivenderle dove costavano di più. Il tutto spostando fisicamente le merci e guidando un veicolo spaziale che si muoveva secondo un modello fisico realistico, il che costringeva ad attraversare galassie infestate da banditi e da malitenzionati di ogni tipo.

Un'esperienza totalmente immersiva e dinamica, che lasciava molto spazio all'esplorazione e che concedeva un enorme livello di libertà al giocatore. Gestionale e simulatore di combattimento spaziale allo stesso tempo, Freelancer si basava su una tradizione piuttosto ricca per quel genere, che in seguito però sarebbe rimasto escluso dal mondo della produzione videoludica Tripla A. Questo è un altro discorso, che richiederebbe molto tempo e ci porterebbe sensibilmente fuori strada, ma è un peccato che giochi come Star Citizen, o Elite Dangerous, debbano essere prodotti con complesse campagne di finanziamento dal pubblico, mentre il mondo dei videogiochi mainstream mostra disinteresse verso il genere.

Ma, nonostante tutto, i giochi di combattimento spaziale stanno fortemente tornando in auge, e insieme a Star Citizen avremo anche Elite Dangerous, che proporrà caratteristiche più o meno speculari rispetto al titolo di Cloud Imperium Games. Che, nonostante tutto, è un titolo faraonico, essendo riuscito a raccogliere qualcosa come 50 milioni di dollari per il finanziamento, il che lo porta ad essere un blockbuster quasi come quelli prodotti dalle varie Electronic Arts, Activision, Ubisoft, e compagnia.

L'uomo che sta dietro Star Citizen è ancora una volta Chris Roberts, già responsabile di alcune delle migliori perle della storia del videoludo come Wing Commander, Privateer, Starlancer e il già citato Freelancer. Roberts ha assemblato una squadra di veterani dei giochi di simulazione spaziale, al fine di creare il titolo definitivo per il genere, completo in ogni parte e adattato alle esigenze videoludiche del pubblico di oggi, quindi primariamente calato all'interno del contesto MMO. Con Chris al timone, insomma, i giocatori possono aspettarsi un miglioramento di tutti gli elementi fantascientifici che questo tipo di giochi sono in grado di offrire.

Per prima cosa Roberts si è assicurato di creare un universo immersivo, in cui il giocatore possa sentirsi protagonista in ogni momento. Ecco che può continuare a vedere le braccia e le gambe del suo alter ego mentre si siede sul sedile di combattimento, ma anche esplorare le navi spaziali in prima persona, così come i pianeti e le città. Ma in Star Citizen, all'interno di una parte di gioco non ancora ultimata e mai mostrata ai fan, sarà possibile anche abbordare le altre navi, le basi e le piattaforme orbitali, in azioni di combattimento frenetico in prima persona. In tutte queste missioni, inoltre, sarà possibile collaborare con gli amici o con altri giocatori in carne e ossa.

Mentre l'esperienza di gioco principale rimarrà di tipo multigiocatore, avremo una parte completamente single player. Si tratterà della campagna che Cloud Imperium Games definisce Squadron 42, che ricalcherà le orme della tradizione con uno stile narrativo a quello consegnato alla storia da Wing Commander. In questo caso Cloud Imperium Games parla di trama intricata che potrà essere modificata dalle decisioni del giocatore e dalla sua abilità come pilota. Ci sarà anche la cosiddetta funzione "drop-in", ovvero un amico potrà entrare nella nostra storia e aiutarci, nei panni di gregario, ad andare avanti nelle vicende.


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NVIDIA vende bridge per tecnologia SLI con LED integrato

Uno degli elementi necessari per la configurazione di un sistema con tecnologia SLI di NVIDIA è il bridge SLI, un cavetto di tipo rigido o morbido a seconda di quanto fornito in dotazione con la scheda madre che permette di creare un collegamento diretto tra le schede video presenti nel sistema che si vogliono utilizzare in parallelo.

Questi accessori sono forniti tipicamente nelle confezioni delle schede madri compatibili con la tecnologia SLI, con forme e finiture che differiscono a seconda del produttore della scheda madre. NVIDIA ha recentemente reso disponibili sul proprio sito web, a questo indirizzo, alcuni connettori bridge per configurazioni SLI a 2 vie e a 3 vie di propria costruzione, caratterizzati dall'essere di tipo rigido e dall'integrare un logo con LED il cui funzionamento viene gestito attraverso l'utility software GeForce Experience.

bridge_sli_3_nvidia.jpg (52738 bytes)

Questi accessori non sono propriamente economici, per quanto ben rifiniti: partiamo da 29,99 dollari per le due versioni di bridge SLI a 2 vie (una per schede affiancate e una per schede separate da uno slot PCI Express libero) arrivando a 39,99 dollari per il bridge compatibile con configurazioni SLI a 3 schede.

Al momento attuale le spedizioni possono venir fatte verso indirizzi in nord America o in Canada, escludendo quindi Europa e Italia. I bridge sono compatibili con le schede basate sul reference design di NVIDIA, comprendendo i modelli GeForce GTX 770, GTX 780, GTX 780 Ti, GTX 970, GTX 980, GTX Titan e GTX Titan Black.


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Microsoft annuncia ufficialmente l'anti-Chromecast

Microsoft replica la formula vincente di Chromecast con il nuovo Wireless Display Adapter, un nome piuttosto generico per un dispositivo particolarmente simile alla controparte di Google. Differentemente da quest'ultima, che usa il protocollo Cast proprietario, il colosso di Redmond ha deciso di sfruttare lo standard Miracast, che potrebbe garantire notevoli vantaggi.

Microsoft Wireless Display Adapter

Si tratta di un dongle che si collega tramite HDMI ad un televisore, monitor o proiettore e permette di inviare a quest'ultimo i contenuti riprodotti sullo schermo da un dispositivo mobile, ovviamente via wireless. Microsoft Wireless Display Adapter è alimentato via USB, come Chromecast, anche se il cavo in dotazione sembra essere permanentemente collegato alla chiavetta, almeno stando alle immagini rilasciate dalla società.

La scelta di utilizzare Miracast prevede notevoli vantaggi: il protocollo è ampiamente utilizzato da molti dispositivi Windows e Android e permette di riprodurre sul secondo schermo qualsiasi applicazione, anche se non espressamente compatibile con il dongle. Inoltre, dal momento che Miracast supporta anche Wi-Fi Direct, non è necessaria una rete generica per l'interfacciamento dei due dispositivi.

Questi vantaggi purtroppo si pagano sul prezzo unitario del prodotto: Microsoft Wireless Display Adapter viene proposto a 59,95$, quasi 25 in più rispetto alla controparte meno rifinita di Google. Il dispositivo è attualmente in fase di pre-order negli Stati Uniti e in Canada, e sarà spedito ai primi acquirenti durante il prossimo mese di ottobre.


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Il seguito di Sleeping Dogs è un gioco online solo per PC

Written By Unknown on Selasa, 23 September 2014 | 21.12

United Front Games ha annunciato di essere al lavoro su Triad Wars, un gioco online per PC in cui ogni giocatore gestirà la propria gang all'interno del mondo del crimine di Hong Kong. Così come successo con Sleeping Dogs, la software house di Vancouver sta collaborando con Square Enix per la produzione del nuovo gioco.

Triad Wars

"Provate un mix tra combattimenti, sparatorie e guida, e cercate di ottenere il successo con estorsioni, hacking e riciclaggio di denaro. Avrete un'intera città a disposizione e potrete decidere liberamente come farla vostra", si legge nella descrizione ufficiale.

L'uscita di Triad Wars è prevista nella prima parte del 2015, ma è possibile sin da subito registrarsi alla closed beta. United Front Games comunicherà prossimamente la data di inizio della fase di beta testing.

Come sanno i fan, Sleeping Dogs è un titolo single player open world la cui storia segue le vicende del poliziotto sotto copertura Wei Shen. Quest'ultimo si infiltra nelle reti criminali di Hong Kong con una storia seguita in stile cinematografico e un gameplay che unisce le arti marziali e la guida più scatenata.

Uscirà tra poco la versione next-gen di Sleeping Dogs. Esattamente il 10 ottobre in Europa e il 14 ottobre in Nord America arriverà, infatti, nei negozi Sleeping Dogs: Definitive Edition per Xbox One e PS4. Ne parleremo diffusamente nei prossimi giorni.


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SiSoftware Sandra Lite 2014

scheda aggiornata 1 ora fa

Versione 2014 del popolare tool diagnostico e di benchmarking del proprio sistema. Qui di seguito le principali novità introdotte:

  • Enhanced for Windows 8.1 / Server 2012/R2 Desktop mode using the latest API.
  • New theme for Windows 8.1 / 8 with high-DPI support (200% 192ppi) 256x256 pixels icons.
  • Full support for Windows 8, 7, Vista and XP* as well as Server 2008/R2 and Server 2003/R2.
  • Updated hardware support for both current and future hardware

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DisplayPort anche sul nuovo connettore USB Type-C

Il VESA (Video Electronics Standards Association) ha annunciato di aver collaborato con l'USB 3.0 Promoter Group per creare un nuovo modo DisplayPort che opera in abbinamento ad USB Type-C. Il nuovo modo, denominato "DipslayPort Alternate Mode", potrà essere usato per pilotare monitor a risoluzioni oltre i 4K, così come erogare fino a 100 watt di potenza e veicolare dati su interfaccia USB 3.1 usando un singolo cavo Type-C.

DisplayPort Alternate Mode è reso possibile riadattando tutte o alcune delle quattro linee SuperSpeed USB nello schema Type-C per poter ottenere piene prestazioni DisplayPort. Altri segnali sul connettore USB Type-C sono usati per il canale DisplayPort AU come rilevazione hot plug. Di fatto questo crea uno standard centrale che numerosi tipi di display (monitor, televisioni, tablet) possono usare ad entrambe le estremità del cavo.

La modalità DisplayPort Alternate mode può, oltre a pilotare display 4K, essere usata con adattatori per le attuali tecnologie HDMI, DVI e VGA. Tramite un convertitore reversibile USB Type-C, le fonti che supportano DisplayPort Alternate Mode possono essere in grado di collegarsi agli attuali dispositivi DisplayPort. Questi adattatori e convertitori risponderanno a tutte le specifiche USB Type-C, incluso l'orientamento reversibile del connettore.

Le caratteristiche proprie di USB Type-C permettono a DisplayPort Alternate Mode di scegliere su quali linee effettuare la trasmissione del segnale. Mentre può scegliere di usare due delle quattro linee disponibili per inviare il segnale video, le altre due linee possono essere usate per la trasmissione dati su USB 3.1. Precedenti versioni dello standard richiedevano quattro linee a 5,4Gbps per poter pilotare un display 4K (4096x2160) a 60Hz, mentre l'Alternative Mode può inoltre essere usato per inviare segnali DisplayPort a 8,1Gbps su due linee, permettendo quindi a SuperSpeed USB di trasmettere dati sulle altre due linee a 10Gbps. Usando invece 4 linee diventa possibile pilotare un display 5K (5120x2880).

Craig Wiley, membro del consiglio del VESA, ha commentato: "DisplyPort ha giocato un ruolo vitale nell'evoluzione delle prestazioni dei display e della connettività per piattaforme che sono sempre più integrate e compatte. In aggiunta al connettore dedicato DisplayPort, lo standard DisplayPort è divenuto un importante componente per altre interfacce cablate, come Thunderbolt, DockPort, MyDP ed Embedded DisplayPort. L'opportunità di utilizzare le specifiche USB Type-C per sviluppare DisplayPort Alternate mode aiuta ulteriormente la visione del VESA di una soluzione comune per le interfacce video ad alta prestazione".


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Le luminose novità Zeiss direttamente da Photokina

Le luminose novità Zeiss direttamente da Photokina

"Alcune delle novità erano state svelate prima dell'inizio della fiera, mentre il nuovo Distagon 1,4/35 per Leica M è stato annunciato durante i giorni della kermesse tedesca: allo stand Zeiss di Photokina 2014 abbiamo potuto vedere dal vivo le novità: Distagon 2/35 per Leica M, Otus 1,4/85 e i nuovi obiettivi Loxia per Sony E-Mount Full Frame"

Alcune delle novità erano state presentate prima dell'inizio della fiera, ma Zeiss ha riservato il palcoscenico di Photokina 2014 per il suo nuovo ZEISS Distagon T* 1,4/35 ZM, ottica dedicata alle Leica M. Questo obiettivo si prefigge di offrire prestazioni pari a quelle "dell'originale" in termini di contrasto e nitidezza, ma alla metà del prezzo di listino. Lo abbiamo incontrato presso lo stand Zeiss assieme a Marco Auricchio Area Sales Manager EMEA presso Zeiss AG, che ci ha riassunto anche le novità presentate prima dell'apertura della kermesse tedesca.

Tra queste spicca ZEISS Otus 1,4/85, ottica che costa quasi come un'utilitaria ma che è stata progettata dai tecnici tedeschi per essere la migliore sul mercato. Ne potete trovare un assaggio delle prestazioni nel nostro primo contatto avuto al banco di prova allo stand Zeiss.


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Problemi di persistenza delle immagini sui display di Moto 360

Written By Unknown on Senin, 22 September 2014 | 21.12

Alcune unità di Moto 360 starebbero presentando gravi problemi al particolare display circolare integrato. Alcuni utenti hanno riportato la situazione su reddit, nel post "Charging screen image burn-in". Nel thread di discussione, vengono lamentati casi di persistenza delle immagini su schermo, dopo che una particolare schermata è rimasta attiva per lunghi periodi.

Moto 360, difetto display
Fonte: Android Police

Il fenomeno è estremamente evidente dopo aver lasciato il dispositivo in carica durante la notte. Una volta collegato alla basetta, infatti, viene attivata una modalità sveglia che mostra l'orario e il livello di carica. Naturalmente, mantenendo sostanzialmente la stessa schermata per parecchie ore, l'effetto di persistenza delle immagini risulta assolutamente amplificato.

Nell'elettronica di consumo è lecito attendersi problemi di questo tipo al lancio di un prodotto (è successo anche ad altre società su altri prodotti), tuttavia sarà interessante vedere quale sarà il riscontro di Motorola, e come verrà gestita l'intera situazione. Il produttore americano ha scelto un pannello di tipo LCD per il Moto 360, ed il problema discusso su reddit non va confuso con il "burn-in" che palesavano le prime unità OLED, ma è qualcosa di reversibile, almeno in temporaneamente.

I primi pannelli a led organici soffrivano di un fastidioso difetto per il quale veniva impressa permanentemente sulla matrice un'immagine visualizzata per parecchio tempo. Nei nuovi casi verificati su Moto 360, invece, l'immagine resta "attiva" per un po' di tempo, sparendo progressivamente con l'uso del dispositivo o spegnendo lo stesso per un determinato periodo di tempo.

La persistenza delle immagini su schermo rimane comunque un fastidioso difetto e sarà dovere di Motorola agire in tempi brevi su quanto avvenuto.


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Isis usa Grand Theft Auto come propaganda allo Stato Islamico

L'Isis, come ci insegna la cronaca quotidiana, è lo spietato Stato Islamico che con la forza vuole fare prevalere alcune ideologie radicali dell'islamismo. Ma si farebbe un errore se giudicassero i suoi metodi come anacronistici, visto che ha dimostrato più volte di saper usare argomentazioni moderne e tecnologiche per acquisire consensi.

L'ultimo di questi metodi è un videogioco, una mod dell'amato Grand Theft Auto San Andreas, il gioco che nel 2004 riuscì a vendere qualcosa come 27,5 milioni di copie. Il gioco, chiamato Grand Theft Auto: Salil al-Sawarem ("il suono delle spade che combattono insieme"), come si può vedere nel trailer di tre minuti rilasciato dallo stesso Isis, porta il giocatore a sparare contro la polizia e a far saltare in aria convogli militari.

Il giocatore impersona un guerriero ribelle, che indossa una bandana nera, una camicia dello stesso colore e pantaloni mimetici, ed è armato di un fucile d'assalto. Si trova anche a guidare un'auto lungo un arido e roccioso paesaggio, mentre il logo dell'Isis campeggia costantemente sul video.

Secondo quanto riferisce Al Arabiya, questo video sarebbe stato preparato per "addestrare i bambini" a combattere l'Occidente e a diffondere il terrore in tutto il mondo.

Naturalmente non è tra gli espedienti più orribili tra quelli messi in campo dall'Isis nella campagna religiosa che ha conquistato le pagine di tutti i giornali nell'ultimo periodo. Per questo, speriamo proprio che non si punti ancora una volta il dito contro i videogiochi, perché, proprio in questo caso, vengono usati in una maniera assolutamente distante rispetto alle intenzioni originali degli sviluppatori.


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Ecco come Pirate Bay organizza i propri server per evitare la polizia

Il team alla base di The Pirate Bay ha rivelato il modo in cui il celebre servizio di file-sharing riesce ad aggirare i controlli degli organi di polizia, e non solo. Alcuni operatori anonimi avrebbero rivelato, infatti, che il portale utilizza una serie di virtual machine in modo da mascherarne i contenuti anche agli stessi servizi commerciali che ospitano il sito. Questi ultimi non sanno, di fatto, di "hostare" Pirate Bay.

Due anni fa il portale ha modificato pesantemente l'infrastruttura di server passando al cloud, "servendo gli utenti da parecchi provider di cloud hosting sparsi per il mondo". Oltre ai tanti vantaggi sul fronte della sicurezza e della stabilità, questo permette costi di manutenzione inferiori, in quanto non viene più utilizzata alcuna macchina hardware fisica per immagazzinare i dati ed offrirli alla sempre più folta utenza del servizio.

Si scopre così che il portale utilizza in totale 21 macchine virtuali ospitate su diversi provider. La maggior parte (otto) vengono utilizzate per le singole pagine web, mentre ricerche e database sono gestiti rispettivamente da sei e due VM. Le restanti cinque macchine virtuali sono utilizzate per il bilanciamento del traffico in ingresso, per le statistiche, per il sito proxy sulla porta 80, per il salvataggio dei singoli torrent e per il controller.

In totale, scrive Torrent Freak sulla base delle informazioni rilasciate dal team di Pirate Bay, uno dei maggiori siti di diffusione di torrent illeciti si basa su macchine virtuali per un totale di 182GB di RAM e 94 CPU core, con uno storage complessivo di 620 GB, naturalmente non del tutto saturo. Risulta decisamente interessante quello che scrive di seguito Torrent Freak: "Tutte le macchine virtuali sono ospitate da provider commerciali di cloud hosting, che non hanno la minima idea che fra i propri clienti ci sia The Pirate Bay".

"Tutto il traffico passa nella virtual machine adibita al bilanciamento del traffico, che nasconde quanto verrà attuato dalle altre macchine virtuali". Una tale modularità del sistema permette, inoltre, di passare rapidamente ad un altro provider in caso di eventuali controlli delle forze dell'ordine. L'unica vulnerabilità, al momento, appare quella del dominio del sito, che solo lo scorso anno è stato modificato ben cinque volte.

Qualsiasi altro attacco più capillare a The Pirate Bay è apparso sostanzialmente inutile nel corso del tempo, con tempi di inattività durati un massimo di tre giorni nei colpi più duri inferti al servizio molti anni fa. Con una rete di macchine così ben strutturata, appare ancora più difficile stanare uno dei servizi più diffusi per la diffusione illecita di materiale protetto da diritti d'autore, vero incubo di Hollywood e delle major discografiche.


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SilverStone Raven RV05-W: il computer è ruotato di 90 gradi

Ruotando di 90° la disposizione della scheda madre l'aria defluisce in maniera più naturale fra la componentistica attraverso un flusso unidirezionale mosso da sole due ventole. Su questo assunto si basa Raven RV05, la quinta edizione della famiglia di chassis per PC per utenti enthusiast di SilverStone. Un assunto su cui si potrebbe storcere il naso ma che garantisce l'installazione di un intero PC da gaming, anche con più schede video, all'interno di uno spazio ridotto senza rinunciare ad un ricircolo d'aria forte e costante.


Clicca per ingrandire

Questo viene permesso dalle due gigantesche ventole da 180 mm offerte in dotazione sul nuovo case della taiwanese SilverStone, che riescono a spostare un grosso quantitativo d'aria dal basso verso l'alto, raffreddando sostanzialmente tutta la componentistica elettronica che il case accoglie al suo interno. Con Raven RV05, SilverStone si è posta l'obiettivo di ridurre al minimo lo spreco di spazio all'interno del case, trovando una soluzione ai limiti imposti dal particolare orientamento della scheda madre (come i limiti di lunghezza della stessa e delle schede video).

Per riuscire nell'impresa, tuttavia, SilverStone è giunta ad alcuni compromessi, fra cui il più evidente risulta l'eliminazione del bay per unità ottiche da 5,25". In alternativa troviamo uno slot in cui inserire un lettore ottico di tipo slim con sistema slot-in per l'introduzione dei dischi. Consigliamo caldamente di scegliere l'unità proposta dalla stessa SilverStone, SST-SOD02, per non incorrere in problematiche relative alla compatibilità di soluzioni appartenenti ad altre società.

Raven RV05B
Materiali Acciaio, Plastica
Colori (Int/Est) Nero
Dimensioni 242 x 529 x 498 mm
Formati Micro-ATX / ATX / SSI-CEB
Bay da 5,25" -
Bay da 3,5" 2
Bay da 2,5" 2
Ventole (frontale) -
Ventole (posteriore) 1 x 120 mm (inclusa)
Ventole (pannello laterale) -
Ventole (superiore) 2 x 120 mm (opzionali)
Ventole (inferiore) 2 x 180 mm (incluse)
o 3 x 120 mm (opzionali)
o 2 x 140 mm (opzionali)
Slot d'epansione 7
I/O 2 x USB 3.0
HD Audio
Peso 7,6 kg
Prezzo 109€

Grazie alla certosina disposizione degli spazi, Raven RV05 consente di ottenere le stesse caratteristiche di RV01 sul fronte della gestione dei flussi d'aria, in uno spazio che è pari alla metà di quest'ultimo. La struttura interna di Raven RV05 è parecchio ottimizzata per ridurre gli spazi ed aumentare le capacità di dissipazione e ricircolo dell'aria, tuttavia è evidente che soluzioni così estreme portano a scelte oculate sull'hardware da integrare.

Sono parecchi i limiti che Raven RV05 impone durante la scelta dell'hardware integrato, e sarà interessante vagliarli uno per uno durante le prossime pagine dell'articolo. Da segnalare, infine, la compatibilità con lo standard SSI-CEB per le schede madri, oltre alla presenza di un grosso filtro disposto lungo la parte inferiore del case, che dovrebbe minimizzare l'intrusione della polvere per mezzo delle due generose ventole Air Penetrator proprietarie della società.


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Bing Image Search aggiornato per utilizzo touch

Written By Unknown on Minggu, 21 September 2014 | 21.12

Microsoft rivede il layout grafico del servizio Bing Image Search e ne migliora l'usabilità e la fruizione dei contenuti. La prima novità importante di questa nuova grafica riguarda l'utilizzo di tutto lo spazio a disposizione in orizzontale, con la possibilità quindi di visualizzare un maggior numero di immagini.

I contenuti inoltre non vengono tagliati e ridimensionati ma conservano le proporzioni originali offrendo così all'utente un miglior colpo d'occhio anche in fase di anteprima. Microsoft ha da tempo introdotto nella grafica di diversi prodotti - in particolare di Internet Explorer - un layout che intende mettere i contenuti stessi al centro, limitando quindi lo spazio occupato da barre di stato, pulsanti e strumenti vari; questo approccio viene confermato anche in Bing Image Search.

E quest'ultimo dettaglio sarà ancor più apprezzato nell'utilizzo del servizio da tablet. Proprio per questa tipologia di dispositivi, inoltre, Microsoft ha introdotto importanti novità per migliorare l'esperienza d'uso in modalità touch. Il nuovo layout sarà disponibile per tutti gli utenti nelle prossime settimane.


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Big Data, anche Gartner riscontra crescita negli investimenti

Continuano a crescere gli investimenti nelle tecnologie Big Data, questo almeno secondo i risultati di un sondaggio che la società di analisi di mercato Gartner ha condotto sondando il polso dei 302 membri del Gartner Research Circle sparsi per il mondo. Dai risultati dell'indagine emerge come il 73% degli intervistati ha già investito nei Big Data o pianifica di farlo nel corso dei prossimi 24 mesi, rispetto al 64% del 2013. L'indagine di Gartner va quindi a confermare il momento positivo per il mondo Big Data situazione già riscontrata nei giorni scorsi da IDC, come abbiamo osservato in questa notizia.

Il sondaggio evidenzia inoltre che le organizzazioni hanno ormai iniziato a scendere in campo per quanto riguarda gli investimenti Big Data: il numero di organizzazioni che afferma di non avere alcun piano di investimento in questo ambito è infatti calato dal 31% del 2013 al 24% del 2014.

"Gli investienti Big Data continuano ad essere capitanati dal Nord America, con il 47% delle organizzazioni che riporta investimenti, in crescita dal 37,8% del 2013. Anche tutte le altre regioni hanno comunque osservato una crescita negli investimenti rispetto allo scorso anno" ha osservato Nick Heudecker, research director per Gartner.

La crescita negli investimenti non ha però portato ad una correlata crescita di organizzazioni che riportano la messa in opera di progetti Big Data. Come nel 2013, molto del lavoro consiste oggi di strategie di sviluppo e della creazione di progetti pilota e sperimentali.

"Lo scorso anno abbiamo indicato che il 2013 è stato l'anno della sperimentazione e dell'iniziale diffusione dei Big Data. La situazione è la stessa per il 2014. Nel 2013 solamente l'8% delle organizzazioni ha riportato di avere messo in produzione progetti Big Data. Questa proporzione è cresciuta al 13% nel 2014 e, sebbene ancora di piccola entità, è comunque un incremento significativo. Il calo del 6% nelle organizzazioni che ancora sta raccogliendo conoscenze e competenze nei Big Data e la crescita del 7% tra i progetti pilota e sperimentali, indicano insieme che le organizzazioni stanno evolvendo nella loro comprensione e volontà di esplorare le opportunità big data" ha dichiarato Heudecker.

"I big data possono aiutare ad affrontare una vasta gamma di problemi di business in vari settori e per il terzo anno nel nostro studio, sia il miglioramento della customer experience, sia il miglioramento dell'efficienza dei processi sono le principali aree da affrontare. I cambiamenti più significativi sono nel miglioramento della customer experience, specialmente nel settore dei trasprti, della sanità, delle assicurazioni, dei media e telecomunicazioni, del retail e delle banche. Le altre aree dove vediamo una crescità è l'uso dei Big Data per sviluppare prodotti di informazione, dove le organizzazioni stanno cercando di monetizzare i loro dati. Questo è specialmente vero tra i vendor IT, le realtà governative e la produzione" ha osservato Lisa Kart, research director per Gartner.

Gartner continua ad osservare importanti investimenti e la pianificazione di nuovi investimenti su tutti i settori verticali, con quello dei media e delle telecomunicazioni che continuano a guidare il branco con il 53% delle organizzazioni intervistate che hanno già investito ed un ulteriore 33% che pianifica investimenti nelle tecnologie Big Data.

Le altre variazioni anno su anno rilevate dall'indagine sono funzione dello stage di adozione. Le organizzazioni si stanno muovendo oltre la raccolta di competenze e sviluppano strategie per fare investimenti, progetti pilota e progetti in produzione e le sfide che si trovano ad affrontare assumono un aspetto più pratico. Coloro i quali non hanno piani sui Big Data, percepiscono che gli ostacoli sono rappresentati dal determinare come ottenere valore dai Big Data, dal definire una strategia, dai problemi organizzativi e di leadership e anche dal cercare di capire cosa sono i Big Data. Negli stage di pianificazione, oltre a determinare il valore, le sfide principali sono la conquista di capacità e abilità necessarie, la definizione di strategie, l'ottenimento di fondi e l'affrontare problemi infrastrutturali. Le realtà che invece sono già passate agli investimenti devono iniziare ad affrontare i rischi e i problemi di governance e l'integrazione di dati e infrastrutture.

Quando si tratta di volume, varietà e velocità dei Big Data, l'aspetto a ricevere l'attenzione maggiore è il volume. L'incremento del volume è facilmente comprensibile: ci sono gli stessi dati di prima, ma su una scala molto più ampia. Il volume, inoltre, è l'aspetto più facile da gestire incrementando le capacità di storage e di computazione. Di contro è l'aspetto della varietà dei dati quello che presenta le sfide principali. Raccogliere valore da una varietà di fonti di dati, come i feed social media, i sensori, il testo libero, richiede non solamente una maggior capacità di storage ma anche differenti strumenti e le capacità e competenze per usarli.

"Abbiamo raccolto risultati sorprendenti quando abbiamo chiesto che tipo di fonti di dati pianificano di aggiungere in futuro. Ciascuna fonte di dati ha ricevuto tra il 30% ed il 40% delle risposte, incluse quelle più impegnative come audio e video. Questo elevato ottimismo e l'apparente casualità sul futuro delle fonti di dati per le analisi indica due cose: dapprima le organizzazioni non hanno un piano per ciò che intendono fare nel futuro immediato. Raccogliere tutto indistintamente non è una strategia ma l'indice di una paura di perdere opportunità che ancora devono essere definite. C'è poi la possibilità che vi sia un sentimento di tracotanza: se l'organizzazione è in grado di fare "Big Data" sui dati di transazione e sui log, possono assumere che fare leva su fonti di dati più complessi sia altrettanto facile" ha concluso Heudecker.


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Drop test di iPhone 6 e 6 Plus: ecco cosa succede a rendere gli smartphone sempre più sottili

PhoneBuff ha pubblicato un primo drop test dei nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Gli smartphone della Mela hanno sempre vantato un design estremamente ricercato che, spesso, ha rappresentato la causa principale di una certa fragilità sia dal punto di vista fisico che da quello delle funzionalità. iPhone 4 era stato presentato con un'innovativa antenna che faceva da "perimetro" allo smartphone e sappiamo com'è andata, due anni dopo iPhone 5 utilizzava una verniciatura particolarmente cedevole, soprattutto nel colore nero.


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Square Enix affida Project Flare a Shinra Technologies

Secondo Square Enix, Project Flare consentirà di avere mondi di gioco con dimensioni fino a 17 volte superiori rispetto a quelle della mappa di gioco del comunque vastissimo Skyrim. Con la creazione di un'entità separata, Square Enix intende agevolare il compito della nuova Shinra Technologies, offrendole, tra le altre cose, l'opportunità di collaborare anche con società esterne.

Shinra Technologies

La sussidiaria di Square Enix in un secondo momento potrebbe diventare anche una società separata con finanziatori esterni. La sua sede è attualmente a New York ed è gestita dal presidente Yoichi Wada, il potente CEO di Square Enix. Il primo beta test dell'avveniristica soluzione di cloud gaming sarà lanciato nei primi mesi del 2015 negli Stati Uniti e in Giappone.

Shinra ha bisogno del supporto degli utenti e degli sviluppatori per conseguire il suo obiettivo: creare giganteschi mondi di gioco. Avrà bisogno anche di partner che mettano a disposizione i loro data center e di infrastrutture di rete di alta qualità.

Wada crede molto in questa tecnologia, ormai in sviluppo da diversi anni, al punto da assumere in prima persona il controllo di Shinra Technologies. La possibilità di fornire delle esperienze di gioco avanzate, con una grafica dettagliata anche in assenza di dotazione hardware particolarmente competitiva, è per Square Enix una risorsa di inestimabile valore.

Shinra sta cercando di raggiungere altri partner influenti del mondo dello sviluppo, ma ha già incassato il supporto di Ubisoft. Per ora il team è composto solamente da 20 persone, ma è prevista un'espansione su scala globale.

La nuova tecnologia di Square può essere intesa come una sorta di cloud gaming 2.0, come abbiamo spiegato in questo articolo. L'obiettivo è quello di fare un uso efficiente dell'hardware dei server in modo da garantire la presenza di una GPU sul cloud per ogni giocatore.

In un video dimostrativo, Shinra ha mostrato come la sua tecnologia consenta di volare come Superman su un mondo dettagliato con montagne, fiumi e circa 620 mila alberi renderizzati contemporaneamente. La mappa viene calcolata solo una volta e risiede nel server, mentre poi viene di volta in volta codificata la porzione della mappa che il giocatore sta richiedendo, che viene inviata al computer di quest'ultimo o al suo dispositivo in tempo reale.

In un'altra demo si potevano ammirare fino a 500 animali, dettagliati in ogni parte dei loro corpi e capaci di comportarsi in maniera realistica. Ma l'intera mappa di gioco è anche dinamicamente deformabile a seguito di qualsiasi tipo di interazione di gioco.

"Siamo semplicemente degli appassionati di videogiochi che sono stanchi dei giochi che vengono rilasciati oggi. Sembrano essere fatti tutti con lo stampino!", dicono i ragazzi di Shinra. E, a proposito del nome, chi ha indovinato? Proviene ovviamente dalla Shinra Electric Power Company, la potentissima compagnia elettrica che governava le masse in Final Fantasy VII.


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Bing Image Search aggiornato per utilizzo touch

Written By Unknown on Sabtu, 20 September 2014 | 21.12

Microsoft rivede il layout grafico del servizio Bing Image Search e ne migliora l'usabilità e la fruizione dei contenuti. La prima novità importante di questa nuova grafica riguarda l'utilizzo di tutto lo spazio a disposizione in orizzontale, con la possibilità quindi di visualizzare un maggior numero di immagini.

I contenuti inoltre non vengono tagliati e ridimensionati ma conservano le proporzioni originali offrendo così all'utente un miglior colpo d'occhio anche in fase di anteprima. Microsoft ha da tempo introdotto nella grafica di diversi prodotti - in particolare di Internet Explorer - un layout che intende mettere i contenuti stessi al centro, limitando quindi lo spazio occupato da barre di stato, pulsanti e strumenti vari; questo approccio viene confermato anche in Bing Image Search.

E quest'ultimo dettaglio sarà ancor più apprezzato nell'utilizzo del servizio da tablet. Proprio per questa tipologia di dispositivi, inoltre, Microsoft ha introdotto importanti novità per migliorare l'esperienza d'uso in modalità touch. Il nuovo layout sarà disponibile per tutti gli utenti nelle prossime settimane.


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Drop test di iPhone 6 e 6 Plus: ecco cosa succede a rendere gli smartphone sempre più sottili

PhoneBuff ha pubblicato un primo drop test dei nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Gli smartphone della Mela hanno sempre vantato un design estremamente ricercato che, spesso, ha rappresentato la causa principale di una certa fragilità sia dal punto di vista fisico che da quello delle funzionalità. iPhone 4 era stato presentato con un'innovativa antenna che faceva da "perimetro" allo smartphone e sappiamo com'è andata, due anni dopo iPhone 5 utilizzava una verniciatura particolarmente cedevole, soprattutto nel colore nero.


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Big Data, anche Gartner riscontra crescita negli investimenti

Continuano a crescere gli investimenti nelle tecnologie Big Data, questo almeno secondo i risultati di un sondaggio che la società di analisi di mercato Gartner ha condotto sondando il polso dei 302 membri del Gartner Research Circle sparsi per il mondo. Dai risultati dell'indagine emerge come il 73% degli intervistati ha già investito nei Big Data o pianifica di farlo nel corso dei prossimi 24 mesi, rispetto al 64% del 2013. L'indagine di Gartner va quindi a confermare il momento positivo per il mondo Big Data situazione già riscontrata nei giorni scorsi da IDC, come abbiamo osservato in questa notizia.

Il sondaggio evidenzia inoltre che le organizzazioni hanno ormai iniziato a scendere in campo per quanto riguarda gli investimenti Big Data: il numero di organizzazioni che afferma di non avere alcun piano di investimento in questo ambito è infatti calato dal 31% del 2013 al 24% del 2014.

"Gli investienti Big Data continuano ad essere capitanati dal Nord America, con il 47% delle organizzazioni che riporta investimenti, in crescita dal 37,8% del 2013. Anche tutte le altre regioni hanno comunque osservato una crescita negli investimenti rispetto allo scorso anno" ha osservato Nick Heudecker, research director per Gartner.

La crescita negli investimenti non ha però portato ad una correlata crescita di organizzazioni che riportano la messa in opera di progetti Big Data. Come nel 2013, molto del lavoro consiste oggi di strategie di sviluppo e della creazione di progetti pilota e sperimentali.

"Lo scorso anno abbiamo indicato che il 2013 è stato l'anno della sperimentazione e dell'iniziale diffusione dei Big Data. La situazione è la stessa per il 2014. Nel 2013 solamente l'8% delle organizzazioni ha riportato di avere messo in produzione progetti Big Data. Questa proporzione è cresciuta al 13% nel 2014 e, sebbene ancora di piccola entità, è comunque un incremento significativo. Il calo del 6% nelle organizzazioni che ancora sta raccogliendo conoscenze e competenze nei Big Data e la crescita del 7% tra i progetti pilota e sperimentali, indicano insieme che le organizzazioni stanno evolvendo nella loro comprensione e volontà di esplorare le opportunità big data" ha dichiarato Heudecker.

"I big data possono aiutare ad affrontare una vasta gamma di problemi di business in vari settori e per il terzo anno nel nostro studio, sia il miglioramento della customer experience, sia il miglioramento dell'efficienza dei processi sono le principali aree da affrontare. I cambiamenti più significativi sono nel miglioramento della customer experience, specialmente nel settore dei trasprti, della sanità, delle assicurazioni, dei media e telecomunicazioni, del retail e delle banche. Le altre aree dove vediamo una crescità è l'uso dei Big Data per sviluppare prodotti di informazione, dove le organizzazioni stanno cercando di monetizzare i loro dati. Questo è specialmente vero tra i vendor IT, le realtà governative e la produzione" ha osservato Lisa Kart, research director per Gartner.

Gartner continua ad osservare importanti investimenti e la pianificazione di nuovi investimenti su tutti i settori verticali, con quello dei media e delle telecomunicazioni che continuano a guidare il branco con il 53% delle organizzazioni intervistate che hanno già investito ed un ulteriore 33% che pianifica investimenti nelle tecnologie Big Data.

Le altre variazioni anno su anno rilevate dall'indagine sono funzione dello stage di adozione. Le organizzazioni si stanno muovendo oltre la raccolta di competenze e sviluppano strategie per fare investimenti, progetti pilota e progetti in produzione e le sfide che si trovano ad affrontare assumono un aspetto più pratico. Coloro i quali non hanno piani sui Big Data, percepiscono che gli ostacoli sono rappresentati dal determinare come ottenere valore dai Big Data, dal definire una strategia, dai problemi organizzativi e di leadership e anche dal cercare di capire cosa sono i Big Data. Negli stage di pianificazione, oltre a determinare il valore, le sfide principali sono la conquista di capacità e abilità necessarie, la definizione di strategie, l'ottenimento di fondi e l'affrontare problemi infrastrutturali. Le realtà che invece sono già passate agli investimenti devono iniziare ad affrontare i rischi e i problemi di governance e l'integrazione di dati e infrastrutture.

Quando si tratta di volume, varietà e velocità dei Big Data, l'aspetto a ricevere l'attenzione maggiore è il volume. L'incremento del volume è facilmente comprensibile: ci sono gli stessi dati di prima, ma su una scala molto più ampia. Il volume, inoltre, è l'aspetto più facile da gestire incrementando le capacità di storage e di computazione. Di contro è l'aspetto della varietà dei dati quello che presenta le sfide principali. Raccogliere valore da una varietà di fonti di dati, come i feed social media, i sensori, il testo libero, richiede non solamente una maggior capacità di storage ma anche differenti strumenti e le capacità e competenze per usarli.

"Abbiamo raccolto risultati sorprendenti quando abbiamo chiesto che tipo di fonti di dati pianificano di aggiungere in futuro. Ciascuna fonte di dati ha ricevuto tra il 30% ed il 40% delle risposte, incluse quelle più impegnative come audio e video. Questo elevato ottimismo e l'apparente casualità sul futuro delle fonti di dati per le analisi indica due cose: dapprima le organizzazioni non hanno un piano per ciò che intendono fare nel futuro immediato. Raccogliere tutto indistintamente non è una strategia ma l'indice di una paura di perdere opportunità che ancora devono essere definite. C'è poi la possibilità che vi sia un sentimento di tracotanza: se l'organizzazione è in grado di fare "Big Data" sui dati di transazione e sui log, possono assumere che fare leva su fonti di dati più complessi sia altrettanto facile" ha concluso Heudecker.


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Square Enix affida Project Flare a Shinra Technologies

Secondo Square Enix, Project Flare consentirà di avere mondi di gioco con dimensioni fino a 17 volte superiori rispetto a quelle della mappa di gioco del comunque vastissimo Skyrim. Con la creazione di un'entità separata, Square Enix intende agevolare il compito della nuova Shinra Technologies, offrendole, tra le altre cose, l'opportunità di collaborare anche con società esterne.

Shinra Technologies

La sussidiaria di Square Enix in un secondo momento potrebbe diventare anche una società separata con finanziatori esterni. La sua sede è attualmente a New York ed è gestita dal presidente Yoichi Wada, il potente CEO di Square Enix. Il primo beta test dell'avveniristica soluzione di cloud gaming sarà lanciato nei primi mesi del 2015 negli Stati Uniti e in Giappone.

Shinra ha bisogno del supporto degli utenti e degli sviluppatori per conseguire il suo obiettivo: creare giganteschi mondi di gioco. Avrà bisogno anche di partner che mettano a disposizione i loro data center e di infrastrutture di rete di alta qualità.

Wada crede molto in questa tecnologia, ormai in sviluppo da diversi anni, al punto da assumere in prima persona il controllo di Shinra Technologies. La possibilità di fornire delle esperienze di gioco avanzate, con una grafica dettagliata anche in assenza di dotazione hardware particolarmente competitiva, è per Square Enix una risorsa di inestimabile valore.

Shinra sta cercando di raggiungere altri partner influenti del mondo dello sviluppo, ma ha già incassato il supporto di Ubisoft. Per ora il team è composto solamente da 20 persone, ma è prevista un'espansione su scala globale.

La nuova tecnologia di Square può essere intesa come una sorta di cloud gaming 2.0, come abbiamo spiegato in questo articolo. L'obiettivo è quello di fare un uso efficiente dell'hardware dei server in modo da garantire la presenza di una GPU sul cloud per ogni giocatore.

In un video dimostrativo, Shinra ha mostrato come la sua tecnologia consenta di volare come Superman su un mondo dettagliato con montagne, fiumi e circa 620 mila alberi renderizzati contemporaneamente. La mappa viene calcolata solo una volta e risiede nel server, mentre poi viene di volta in volta codificata la porzione della mappa che il giocatore sta richiedendo, che viene inviata al computer di quest'ultimo o al suo dispositivo in tempo reale.

In un'altra demo si potevano ammirare fino a 500 animali, dettagliati in ogni parte dei loro corpi e capaci di comportarsi in maniera realistica. Ma l'intera mappa di gioco è anche dinamicamente deformabile a seguito di qualsiasi tipo di interazione di gioco.

"Siamo semplicemente degli appassionati di videogiochi che sono stanchi dei giochi che vengono rilasciati oggi. Sembrano essere fatti tutti con lo stampino!", dicono i ragazzi di Shinra. E, a proposito del nome, chi ha indovinato? Proviene ovviamente dalla Shinra Electric Power Company, la potentissima compagnia elettrica che governava le masse in Final Fantasy VII.


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Quando EA usava le Polaroid e i soldatini di plastica per creare i giochi come Medal of Honor

Written By Unknown on Jumat, 19 September 2014 | 21.12

Evan Hirsch, fondatore di un'importante società di consulenza, ha dettagliato alcune strategie che gli studi di produzione potrebbero adottare per evitare che un progetto vada fuori controllo. Ha parlato in occasione della serie di conferenze dedicate al gaming svoltesi nei giorni scorsi a San Francisco sotto il programma del GamesBeat 2014.

Medal of Honor: European Assault

"I migliori giochi si basano su un assunto di base molto semplice", ha detto Hirsh. "Se non riesci a descrivere l'idea di gioco con una frase, e devi ricorrere ad altri sei giochi per descriverla, allora probabilmente stai facendo le cose in maniera sbagliata".

Le software house hanno bisogno di fissare degli obiettivi di progettazione ben definiti e di averli sempre chiari durante tutte le fasi dello sviluppo. "Chi usa dei sistemi di organizzazione di questo tipo di solito è in grado di fare le cose nel miglior modo".

Hirsch ha poi fatto riferimento allo sviluppo del videogioco Medal of Honor: European Assault del 2005 per evidenziare un modo particolarmente intelligente per mantenere il team concentrato sugli obiettivi: "A mio avviso, il piano di lavoro più efficace tra quelli che ho visto durante la mia carriera nel mondo dei videogiochi è stato quello del produttore Chris Cross con il videogioco Medal of Honor: European Assault per EA", ha detto Hirsch durante la conferenza.

"Aveva allestito una scatola da circa due metri e all'interno vi aveva piazzato dei soldatini di plastica in miniatura. Poi con delle Polaroid fotografava tutte le possibili azioni militari. Quelle fotografie furono attaccate ai muri e ciascun membro del team di sviluppo sapeva così come avrebbe dovuto strutturare il livello di gioco su cui stava lavorando".

In questo modo nessuno ha delle domande senza risposta e non c'è la necessità di sfogliare corpose documentazioni, e chiunque può fare riferimento a una guida visiva di immediata comprensione.


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