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Intel partecipa ad un progetto per i 450mm in Europa

Written By Unknown on Minggu, 31 Maret 2013 | 21.12

L'Unione Europea ha dato il via ad Enable450, un progetto di ricerca collaborativo con un orizzonte temporale di tre anni che ha lo scopo di coordinare le attività di sviluppo e messa in opera di macchinari e materiali per il passaggio verso la produzione di semiconduttori con wafer da 450mm di diametro. Si tratta di un progetto che cercherà di affrontare i lavori di definizione degli standard e di supportare inoltre l'altro progetto ENIAC EM450PR, che ha lo scopo di costruire una linea pilota da 450mm a Leuven, in Belgio.

Tra i partecipanti ad Enable450 vi è Intel Performance Learning Solutions assieme alle principali compagnie che realizzano macchinari di litografia e produzione di semiconduttori: ASML Holding, ASM International, Applied Materials e Recif Technologies. Anche Soitce, fornitore di wafer, è tra i partecipanti, così come gli istituti europei di ricerca IMEC, Leti e Fraunhofer. Al progetto partecipano inoltre la branca europea del SEMI e la società di consulenza Future Horizons.

Enable450 potrà disporre di un budget di 1,24 milioni di euro, quasi interamente stanziati (988 mila euro) dalla Commissione Europea. Il budget relativamente contenuto riflette come lo scopo di Enable450 sia quello di condurre azioni di coordinamento e supporto e non di ignegnerizzazione, prestando inoltre particolare attenzione al collegamento con le attività del consorzio G450C di Albany, New York, partecipato dai principali produttori di semiconduttori (IBM, Intel, Globalfoundries, Samsung e TSMC) che hanno deciso di collaborare all'introduzione dei wafer a 450mm nella produzione di semiconduttori.

Il progetto Enable450 rappresenta di fatto il proseguimento del progetto triennale ENIAC EMI450 partito nell'aprile 2010 e in fase di conclusione, che ha potuto operare con un budget di 18,3 milioni di euro e che ha visto anch'esso la partecipazione di Intel. L'azienda di Santa Clara è inoltre coinvolta al progetto parallelo ad Enable450, l'ENIAC EM450PR citato precedentemente che dispone di un budget di 84 milioni di euro, 14 dei quali finanziati dalla Commissione Europea. Il progetto ENIAC EM450PR mira alla realizzazione di una linea pilota a 450mm, che servirà come piattaforma di riferimento per i macchinari da 450mm e per lo sviluppo di processi produttivi al di sotto dei 10 nanometri.


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Valutazione di 800 milioni di dollari per la software house regina del mobile gaming, Supercell

L'operazione, qualora andasse in porto, confermerebbe il ruolo acquisito da Supercell, ormai da ritenersi come la regina fra le software house nel settore del mobile gaming. Il team che ha realizzato Clash of Clans e Hay Day, infatti, starebbe per ottenere un finanziamento da 100 milioni di dollari, che porterebbe a un valore di mercato di 800 milioni di dollari per l'intero gruppo. Quanto BioWare, per intenderci.

Clash of Clans

Secondo le ultime stime, Clash of Clans e Hay Day portano a introiti per 1,4 milioni di dollari al giorno per la giovane software house finlandese, che attualmente conta 90 impiegati. Delle cifre da capogiro che giustificano l'interesse di grossi investitori internazionali.

TechCrunch e VentureBeat hanno riferito di indiscrezioni, raccolte nei corridoi del Moscone Center dove si è svolto il Game Developers Conference, a proposito delle attività di finanziamento in corso. Le fonti delle due testate preferiscono rimanere anonime al momento, mentre Supercell non conferma ancora in via ufficiale.

Le indiscrezioni suggeriscono che Supercell ha venduto tra il 15 e il 20% della società per un valore superiore ai 100 milioni di dollari. Gli investitori coinvolti sarebbero Institutional Venture Partners, Atomico e Index Ventures. Avrebbero deciso di spendere questa cifra perché attirati dall'interessante modello di business, di tipo free to play, adottato da Supercell. La software house finlandese è l'unica a registrare entrate in maniera così costante e prolungata nel tempo. Riesce a monetizzare ben al di sopra della media rispetto agli altri produttori di videogiochi per dispositivi mobile. Se Clash of Clans si mantenesse su questi livelli di entrate, potrebbe generare fino a 300 milioni di dollari in tutto il 2013

Le notizie su queste attività di finanziamento arrivano in un periodo di generale ottimismo intorno al gaming su mobile. Nelle ultime settimane, infatti, si registra un altro importante fenomeno proveniente dal Giappone: il gioco Puzzle & Dragons è diventato un vero e proprio fenomeno culturale in questa nazione. Al punto da spingere SoftBank a investire 265 milioni di dollari in GungHo Entertainment, lo sviluppatore di Puzzle & Dragons. Buone notizie provengono anche da Kabam, che ha annunciato che Kingdoms of Camelot ha incassato più di $ 200 milioni di dollari da quando è stato lanciato.

Ma il successo in ambito mobile sembra più che altro una lotteria. I giochi di Supercell, infatti, non sembrano offrire caratteristiche di gioco superiori o diverse rispetto a molti altri giochi, mentre i produttori storici del mondo del gaming, come Electronic Arts e Square Enix, nonostante ingenti investimenti, non riescono a sfondare su smartphone e tablet.

Abbiamo già in passato affrontato il fenomeno Supercell.


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Cisco, taglio di 500 posti di lavoro

Cisco ha confermato un'ulteriore riduzione del proprio organico che prevede il taglio di circa 500 posti di lavoro. A riportare la notizia è il sito web Business Insider, che ha ricevuto una conferma ufficiale da parte di una portavoce dell'azienda.

Karen Tillman, portavoce di Cisco, ha dichiarato: "Periodicamente procediamo a rivedere il nostro business per determinare le necessità di allineamento degli investimenti sulla base delle opportunità di crescita. Questa settimana Cisco ha condotto una limitata ristrutturazione che avrà impatto su circa 500 impiegati, meno dell'1% della nosra forza lavoro globale".

La nuova misura di ridimensionamento del personale andrà a toccare figure superflue e ridondanti a seguito dell'alleanza con EMC. La forza lavoro globale di Cisco è di circa 73000 persone. Pur trattandosi di una manovra contenuta, è la terza misura di riduzione del personale intrapresa da Cisco sin dal 2011. Nel luglio di due anni fa la compagnia aveva sforbiciato senza troppi complimenti 6500 posti di lavoro, e a distanza di un anno ha apportato un'ulteriore riduzione di 1300 posti.

La società statunitense sta attraversando da tempo un lungo periodo di riorganizzazione, che l'ha vista tra l'altroterminare le operazioni della divisione Flip Video e cedere a Belkin il brand Linksys, con i relativi prodotti dedicati alle attività di networking casalingo.


21.12 | 0 komentar | Read More

Unreal Engine 4: la tech demo Infiltrator

Intitolata Infiltrator, l'impressionante demo tecnologica è stata mostrata al Game Developers Conference, mentre era processata da un PC in tempo reale. Epic Games sostiene che la demo era in esecuzione su un PC con le medesime specifiche di quello che ha elaborato la demo Elemental lo scorso anno.

Si tratta di una configurazione basata su GPU Nvidia Geforce GTX680, su CPU "recente" e che dispone di 16 GB di RAM. Il vice-presidente di Epic, Mark Rein, ha però detto che Infiltrator potrà essere elaborata in tempo reale anche da PlayStation 4. Infatti, Elemental girava già al Gdc in tempo reale su PS4.

"Mettetela così: l'anno scorso vi abbiamo mostrato la demo Elemental in esecuzione sull'hardware sul quale adesso vi stiamo mostrando Infiltrator", sono le parole di Rein. "Adesso vi stiamo mostrando Elemental su PS4. Traete voi le conclusioni".


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Intel partecipa ad un progetto per i 450mm in Europa

Written By Unknown on Sabtu, 30 Maret 2013 | 21.12

L'Unione Europea ha dato il via ad Enable450, un progetto di ricerca collaborativo con un orizzonte temporale di tre anni che ha lo scopo di coordinare le attività di sviluppo e messa in opera di macchinari e materiali per il passaggio verso la produzione di semiconduttori con wafer da 450mm di diametro. Si tratta di un progetto che cercherà di affrontare i lavori di definizione degli standard e di supportare inoltre l'altro progetto ENIAC EM450PR, che ha lo scopo di costruire una linea pilota da 450mm a Leuven, in Belgio.

Tra i partecipanti ad Enable450 vi è Intel Performance Learning Solutions assieme alle principali compagnie che realizzano macchinari di litografia e produzione di semiconduttori: ASML Holding, ASM International, Applied Materials e Recif Technologies. Anche Soitce, fornitore di wafer, è tra i partecipanti, così come gli istituti europei di ricerca IMEC, Leti e Fraunhofer. Al progetto partecipano inoltre la branca europea del SEMI e la società di consulenza Future Horizons.

Enable450 potrà disporre di un budget di 1,24 milioni di euro, quasi interamente stanziati (988 mila euro) dalla Commissione Europea. Il budget relativamente contenuto riflette come lo scopo di Enable450 sia quello di condurre azioni di coordinamento e supporto e non di ignegnerizzazione, prestando inoltre particolare attenzione al collegamento con le attività del consorzio G450C di Albany, New York, partecipato dai principali produttori di semiconduttori (IBM, Intel, Globalfoundries, Samsung e TSMC) che hanno deciso di collaborare all'introduzione dei wafer a 450mm nella produzione di semiconduttori.

Il progetto Enable450 rappresenta di fatto il proseguimento del progetto triennale ENIAC EMI450 partito nell'aprile 2010 e in fase di conclusione, che ha potuto operare con un budget di 18,3 milioni di euro e che ha visto anch'esso la partecipazione di Intel. L'azienda di Santa Clara è inoltre coinvolta al progetto parallelo ad Enable450, l'ENIAC EM450PR citato precedentemente che dispone di un budget di 84 milioni di euro, 14 dei quali finanziati dalla Commissione Europea. Il progetto ENIAC EM450PR mira alla realizzazione di una linea pilota a 450mm, che servirà come piattaforma di riferimento per i macchinari da 450mm e per lo sviluppo di processi produttivi al di sotto dei 10 nanometri.


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Valutazione di 800 milioni di dollari per la software house regina del mobile gaming, Supercell

L'operazione, qualora andasse in porto, confermerebbe il ruolo acquisito da Supercell, ormai da ritenersi come la regina fra le software house nel settore del mobile gaming. Il team che ha realizzato Clash of Clans e Hay Day, infatti, starebbe per ottenere un finanziamento da 100 milioni di dollari, che porterebbe a un valore di mercato di 800 milioni di dollari per l'intero gruppo. Quanto BioWare, per intenderci.

Clash of Clans

Secondo le ultime stime, Clash of Clans e Hay Day portano a introiti per 1,4 milioni di dollari al giorno per la giovane software house finlandese, che attualmente conta 90 impiegati. Delle cifre da capogiro che giustificano l'interesse di grossi investitori internazionali.

TechCrunch e VentureBeat hanno riferito di indiscrezioni, raccolte nei corridoi del Moscone Center dove si è svolto il Game Developers Conference, a proposito delle attività di finanziamento in corso. Le fonti delle due testate preferiscono rimanere anonime al momento, mentre Supercell non conferma ancora in via ufficiale.

Le indiscrezioni suggeriscono che Supercell ha venduto tra il 15 e il 20% della società per un valore superiore ai 100 milioni di dollari. Gli investitori coinvolti sarebbero Institutional Venture Partners, Atomico e Index Ventures. Avrebbero deciso di spendere questa cifra perché attirati dall'interessante modello di business, di tipo free to play, adottato da Supercell. La software house finlandese è l'unica a registrare entrate in maniera così costante e prolungata nel tempo. Riesce a monetizzare ben al di sopra della media rispetto agli altri produttori di videogiochi per dispositivi mobile. Se Clash of Clans si mantenesse su questi livelli di entrate, potrebbe generare fino a 300 milioni di dollari in tutto il 2013

Le notizie su queste attività di finanziamento arrivano in un periodo di generale ottimismo intorno al gaming su mobile. Nelle ultime settimane, infatti, si registra un altro importante fenomeno proveniente dal Giappone: il gioco Puzzle & Dragons è diventato un vero e proprio fenomeno culturale in questa nazione. Al punto da spingere SoftBank a investire 265 milioni di dollari in GungHo Entertainment, lo sviluppatore di Puzzle & Dragons. Buone notizie provengono anche da Kabam, che ha annunciato che Kingdoms of Camelot ha incassato più di $ 200 milioni di dollari da quando è stato lanciato.

Ma il successo in ambito mobile sembra più che altro una lotteria. I giochi di Supercell, infatti, non sembrano offrire caratteristiche di gioco superiori o diverse rispetto a molti altri giochi, mentre i produttori storici del mondo del gaming, come Electronic Arts e Square Enix, nonostante ingenti investimenti, non riescono a sfondare su smartphone e tablet.

Abbiamo già in passato affrontato il fenomeno Supercell.


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Cisco, taglio di 500 posti di lavoro

Cisco ha confermato un'ulteriore riduzione del proprio organico che prevede il taglio di circa 500 posti di lavoro. A riportare la notizia è il sito web Business Insider, che ha ricevuto una conferma ufficiale da parte di una portavoce dell'azienda.

Karen Tillman, portavoce di Cisco, ha dichiarato: "Periodicamente procediamo a rivedere il nostro business per determinare le necessità di allineamento degli investimenti sulla base delle opportunità di crescita. Questa settimana Cisco ha condotto una limitata ristrutturazione che avrà impatto su circa 500 impiegati, meno dell'1% della nosra forza lavoro globale".

La nuova misura di ridimensionamento del personale andrà a toccare figure superflue e ridondanti a seguito dell'alleanza con EMC. La forza lavoro globale di Cisco è di circa 73000 persone. Pur trattandosi di una manovra contenuta, è la terza misura di riduzione del personale intrapresa da Cisco sin dal 2011. Nel luglio di due anni fa la compagnia aveva sforbiciato senza troppi complimenti 6500 posti di lavoro, e a distanza di un anno ha apportato un'ulteriore riduzione di 1300 posti.

La società statunitense sta attraversando da tempo un lungo periodo di riorganizzazione, che l'ha vista tra l'altroterminare le operazioni della divisione Flip Video e cedere a Belkin il brand Linksys, con i relativi prodotti dedicati alle attività di networking casalingo.


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Unreal Engine 4: la tech demo Infiltrator

Intitolata Infiltrator, l'impressionante demo tecnologica è stata mostrata al Game Developers Conference, mentre era processata da un PC in tempo reale. Epic Games sostiene che la demo era in esecuzione su un PC con le medesime specifiche di quello che ha elaborato la demo Elemental lo scorso anno.

Si tratta di una configurazione basata su GPU Nvidia Geforce GTX680, su CPU "recente" e che dispone di 16 GB di RAM. Il vice-presidente di Epic, Mark Rein, ha però detto che Infiltrator potrà essere elaborata in tempo reale anche da PlayStation 4. Infatti, Elemental girava già al Gdc in tempo reale su PS4.

"Mettetela così: l'anno scorso vi abbiamo mostrato la demo Elemental in esecuzione sull'hardware sul quale adesso vi stiamo mostrando Infiltrator", sono le parole di Rein. "Adesso vi stiamo mostrando Elemental su PS4. Traete voi le conclusioni".


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Calo del 25% nelle vendite di console nel 2012, ma c'è ancora da essere ottimisti

Written By Unknown on Jumat, 29 Maret 2013 | 21.12

Nel 2012 sono state vendute poco meno di 30 milioni di console da Sony, Microsoft e Nintendo; circa 10 milioni in meno rispetto all'anno precedente. Wii U, inoltre, non è riuscita a invertire la tendenza, con "sole" 3 milioni di console vendute nella stagione netalizia, cifra che non consente a Nintendo di raggiungere le stime di vendita.

Nonostante questi risultati, ABI Research guarda il 2013, e gli anni a seguire, con cauto ottimismo. Tuttavia, la società di analisi di mercato si aspetta che siano Microsoft e Sony a determinare l'andamento dell'industria dei videogiochi nel futuro, e non Nintendo.

L'analista senior Michael Inouye commenta così: "I problemi che si stanno registrando con Nintendo Wii U non sono indicativi su quello che sarà l'andamento futuro del mercato delle console. Infatti, Wii U ha più a che fare con l'attuale generazione di console che con la prossima. Inoltre, il software rilasciato fino a oggi non è abbastanza competitivo, visto che molti di questi giochi erano già disponibili sui sistemi Microsoft e Sony. Il GamePad di Wii U offre degli interessanti spunti ma non è ancora adatto ai core gamer".

Nel 2013, secondo gli analisti di mercato, inizierà una nuova fase positiva per l'industria dei videogiochi, destinata a durare per diversi anni. Inoltre, si interromperà il declino nelle vendite che si verifica ormai da qualche anno.

Tale visione ottimistica si basa su diversi fattori, primo fra i quali il previsto calo di prezzo per Nintendo Wii U. Il secondo fattore riguarderà, inoltre, il lancio dei sistemi di nuova generazione da parte di Microsoft e Sony, con un'adeguata, si spera, disponibilità di console nella stagione natalizia per soddisfare la domanda. Secondo ABI Research, le nuove console costeranno meno di $ 450, auspicabilmente $ 350.

Infine, secondo gli analisti di mercato è necessario che le console di nuova generazione non adottino politiche di consumo dichiaramente ostili verso gli utenti, come ad esempio misure per inibire il mercato dell'usato o DRM che richiedono la connessione a internet permanente per evitare l'insorgere di forme di pirateria.

Sam Rosen, Practice Director, TV & Video di ABI Research, aggiunge: "Il mobile gaming ha sicuramente diminuito le opportunità per i produttori di console nel casual gaming e questo ha avuto un impatto consistente soprattutto su Nintendo. I modelli di business emergenti e la concorrenza più serrata hanno aggiunto ulteriori pressioni sui prezzi. I nuovi protagonisti del mercato delle console inseriscono un ulteriore livello di complessità, che dovrebbe rendere le cose più interessanti. Sarà un anno difficile per chi intende inserirsi nel mercato".

Chiaramente produrre dei titoli che hanno periodi di gestazione ridotti e costi contenuti comporta un iniziale vantaggio, ma per i concorrenti è altrettanto facile colmare il gap e offrire prodotti ancora più competitivi a prezzi più vantaggiosi. Produrre dei videogiochi articolati, basati su tecnologia avanzata e complessa, invece, consente di acquisire un vantaggio concorrenziale che può essere colmato solo negli anni e con investimenti ingenti.


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Amazon al lavoro sul proprio primo smartphone, annuncio a giugno?

Dopo il grande successo riscosso dai tablet Kindle Fire e Kindle Fire HD è ormai qualche tempo che circolano sul web indiscrezioni secondo cui Amazon potrebbe essere al lavoro su un nuovo proprio dispositivo. Questa volta si tratterebbe, nemmeno troppo sorprendentemente, di uno smartphone.

Secondo le voci diffuse l'annuncio potrebbe non essere così lontano e sarebbe previsto per il prossimo trimestre, verosimilmente durante il mese di giugno.

In accordo con quanto dichiarato da Digitimes, il colosso dell'e-commerce sarebbe infatti in procinto di annunciare la propria prima soluzione smartphone, dotata di display da 4,7 pollici a risoluzione FullHD. Inizialmente si pensava ad un 4,3 pollici ma data la propensione ad essere utilizzato come dispositivo di lettura vista l'integrazione con l'ampio catalogo Amazon, uno schermo più ampio permette una visione più nitida.

Il partner per l'assemblaggio e la realizzazione dei dispositivi di Amazon è Foxconn che, come noto, produce anche iPhone, iPad e molti altri prodotti della categoria e verosimilmente accoglierà nelle proprie fabbriche anche il nuovo smartphone in questione.

Come i tablet della famiglia Kindle, il primo smartphone di Amazon sarà probabilmente equipaggiato con una versione modificata di Android. Sfortunatamente ancora non conosciamo dettagli riguardo al prezzo e alla precisa data di lancio ma crediamo possa giungere sul mercato ad un costo decisamente competitivo.


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GPU Caps Viewer

scheda aggiornata 2 ore fa

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Utility in ambiente Open GL che permette di visualizzare numerosi parametri di funzionamento della propria scheda video, oltre che generare un carico di lavoro molto elevato per il chip video così da porlo sotto stress.

Queste le note fornite a corredo dell'applicazione:

GpuCapsViewer is a graphics card utility. This tool offers the following features:


  • quick view of the graphics configuration (graphics card / GPU type, amount of video memory, drivers version) 
  • display of the main OpenGL capabilities (OpenGL version, texture size, number of texture units, etc.) 
  • display of the OpenGL extensions supported by your graphics card or display of all existing OpenGL extensions no matter what graphics card you have. For each extension, you can open its description webpage available at the OpenGL Extension Registry or at NVIDIA's OpenGL Extensions spec. Very handy for graphics developers! 
  • display of the system configuration: CPU type and speed, amount of systeme memory, operating system 
  • GPU Burner: allows to make the GPU temperature climb in order to test the graphics card stability. You can actually open as many 3D views as you want in order to make your graphics card working to the maximum. For NVIDIA cards, the GPU temperature is also displayed. 
  • list of links related to your graphics card: graphics drivers and graphics cards reviews. These links are regularly updated. 
  • full report in text and XML format. This kind of report is useful for developers who needs an outline of the customer graphics system (for support purposes for example).

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Apple, fornitori alternativi a Samsung per i display di iPad mini

Continua il lungo iter di Apple per cercare di allentare la propria dipendenza dal partner-rivale Samsung: secondo alcune indiscrezioni provenienti dall'estremo oriente, pare che la Mela non abbia intenzione di rinnovare le forniture di componenti da Samsung Display e rivolgersi invece ad altre realtà. Durante lo scorso mese di ottobre erano circolate alcune voci secondo le quali la stessa Samsung Display avrebbe disposto una riduzione progressiva delle forniture verso Apple per arrivare alla sospensione completa nel corso del 2013.

David Hsieh, vicepresidente di NPD DisplaySearch Greater China, ha infatti osservato che Innolux Corporation e Century Display hanno ricevuto le certificazioni per la produzione qualificata da Apple, allo scopo di realizzare e fornire pannelli touch per iPad mini.

Innolux, del resto, aveva già avuto modo di sottolineare nei giorni scorsi come la strategia per il 2013 dia particolare importanza alla produzione di pannelli per smarthpone e tablet, in quest'ultimo caso con una maggior attenzione verso i pannelli LCD touch da 7 pollici. I pannelli che Innolux produrrà nel corso del 2013 saranno realizzati con la tecnologia proprietaria touch-on-display, che dovrebbe consentire di superare i problemi di produzione che Apple ha incontrato con i display in-cell di iPhone 5.

Circolano inoltre altre indiscrezioni, ad opera di un quotidiano coreano, secondo cui Apple non avrebbe inviato, ne' intende farlo, alcuna richiesta a Samsung Display per la quotazione dei componenti. Apple sarebbe invece pronta a rivolgersi ad una serie di altre realtà, tra cui LG, Sharp, Japan Display e AU Optronics per la fornitura di display per il prossimo iPad mini.

Prima che Samsung si configurasse come un vero rivale, sia sul mercato, sia in tribunale, Apple si è rivolta al produttore coreano per la fornitura di vari componenti per i propri dispositivi mobile. La Mela si trova ora nella situazione di voler diversificare le proprie fonti di approvvigionamento per evitare di contribuire al bilancio del suo avversario principale e per mantenerlo all'oscuro dei propri piani.


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Tech demo Nvidia: ecco il futuro della distruzione ambientale

Written By Unknown on Kamis, 28 Maret 2013 | 21.12

Il noto produttore di schede video ha rilasciato un nuovo video con una demo tecnologica che mostra un tipo di distruzione ambientale di alto livello possibile con l'hardware di nuova generazione.

Il video viene definito così dai tecnici di Nvidia: "Real Time Dynamic Fracture with Volumetric Approximate Convex Decompositions". L'intera dimostrazione gira su una singola scheda video Geforce GTX 680 al frame rate di 30 fps.

Mostra un impressionante livello di dettaglio nella distruzione, con l'operatore che sembra in grado di sgretolare ogni parte dell'ambiente roccioso. Ogni pezzo si rompe realisticamente fino a quando l'intera struttura è ridotta interamente in macerie.


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Tablet e smartphone a spingere le vendite dei dispositivi smart connected

Con il termine di smart connected devices si indicano tutti quei dispositivi personali con i quali è possibile accedere alle informazioni disponibili via web. Detto in altro modo, questa categoria raccoglie i tradizionali PC accanto a tablet e smartphone.

IDC, con questa analisi, ha raccolto dati sull'andamento delle vendite di questa tipologia di prodotti evidenziando come nel corso del 2012 siano stati venduti oltre 1 miliardo di questi prodotti, con una crescita del 29,1% su base annuale e un controvalore di mercato di 576,9 miliardi di dollari. Le stime per il 2013 sono di una ulteriore crescita pari al 21,2%.

Una crescita così sostenuta è stata trainata dai dispositivi mobile e non dal mondo dei PC tradizionali. Tanto tablet come smartphone hanno registrato incrementi nelle vendite rispetto al 2011 a tassi molto elevati, mentre per i PC lo scorso anno ha visto una contrazione nel numero di sistemi commercializzati per la prima volta dopo molti anni.

Le due aziende ai vertici di questo settore sono Samsung e Apple, i due colossi in testa alle vendite di soluzioni smartphone e tablet. Samsung ha raccolto il 21,2% del mercato nel corso del quarto trimestre 2012, mentre per Apple la quota è crescita sino al 20,3%.

IDC prevede che nel corso del 2013 le vendite di tablet supereranno quelle dei PC desktop; nel 2014 tale risultato sarà raggiunto nel confronto con le soluzioni notebook. I PC desktop sono stimati in calo del 4,3% per il 2013, mentre per i sistemi notebook la crescita attesa è positiva anche se solo dello 0,9%.

Un comportamento di questo tipo è giustificato dalle nuove dinamiche in atto nelle nazioni in via di sviluppo; gli acquirenti di queste aree tendono al momento ad acquistare sistemi mobile, smartphone o tablet, quale alternativa a tradizionali PC a motivo della maggiore facilità di trasporto, attratti anche dalle nuove forme di interazione che questi dispositivi rendono possibili.


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Il mobile gaming è finito, secondo il fondatore di Atari

"Il business nel mondo videoludico si reinventa ogni cinque anni. Gli ultimi cinque hanno visto il predominio del mobile gaming e del casual gaming, esemplificato da Rovio con Angry Birds e da Zynga con FarmVille. Ora tutto questo è finito", dice Nolan Bushnell, uno dei pionieri dell'industria dei videogiochi e fondatore dell'originale Atari.

Nolan Bushnell

Dichiarazioni sorprendenti, perché vanno contro l'opinione diffusa degli operatori dell'industria del gaming, che invece si stanno fiondando a testa bassa nel mondo del mobile gaming.

Bushnell, nell'intervista pubblicata da AllThingsDigital, elabora poi la sua idea. Secondo il fondatore di Atari, il fatto che sui servizi come App Store ci sia un numero di offerte così vasto corrisponde a un rischio per i nuovi creatori di contenuti. Le possibilità di reperibilità delle app sono diventate basse e questo, alla lunga, spingerà gli sviluppatori su altri fronti.

"Voglio veramente fare un gioco che è solamente un titolo fra 300 mila, in un ambiente in cui la reperibilità è così bassa?", dice Bushnell. "Preferirei avere una fra le prime 100 app per Google Glass piuttosto che una fra le prime 300 mila per iOS o Android".

Bushnell giustamente pone speranze in Google Glass, la realtà aumentata che è destinata a stravolgere completamente le nostre vite. Ma allo stato attuale delle cose il suo commento si trova in posizione completamente opposta all'opinione diffusa nell'industria del gaming, che vede il mobile gaming in evidente risalita e il mondo delle console in flessione.

"La maggior parte dei giochi ha una longevità di due anni o meno, ma nel mondo del mobile gaming la longevità è maggiore", continua Bushnell, che punta il dito sul fatto che molti giochi per dispositivo mobile vengono ancora giocati da moltissima gente nonostante siano stati rilasciati diversi anni fa. "Ma questo non significa che il mercato è sincronizzato. Quando i primi utilizzatori si avventurano in qualcosa, solitamente riescono a incoraggiare e a trascinare anche i più indecisi".

Bushnell parla anche dell'aspetto imprenditoriale dell'industria dei giochi. "Si tende a minimizzare i fallimenti, ma, allo stesso tempo, se non si è disposti a provare le cose che sono intrinsecamente rischiose non si fanno progressi", conclude.


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Intel Chipset Device Software

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Utility che permette la corretta installazione e riconoscimento da sistema operativo del proprio chipset Intel montato sulla scheda madre. Versione ufficiale, supporta tutte le versioni di sistema operativo Windows a 32 e 64bit.


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CCleaner

Written By Unknown on Rabu, 27 Maret 2013 | 21.12

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Software che permette di eliminare dal proprio sistema files inutili, come ad esempio file temporanei, informazioni legate alla history del browser, ai files recentemente aperti. Non mancano poi strumenti per agire sui programmi avviati allo startup o per disinstallare applicazioni; questi tools ovviamente vanno usati solo se le consuete modalità di disinstallazione non hanno garantito il risultato sperato. Queste le principali modifiche introdotte dall'ultima release:

What's New:

- Added Firefox 7.0 Beta support.
- Added Firefox 6.0 Final support.
- Added IE 9.0.2 support.
- Added Safari 5.1 binarycookies file cleaning and management.
- Added cleaning for MS Search, Cached Fonts, RegEditX,
SpeedBit DAP, Spyware Terminator, SUPERAntiSpyware,
Acrobat Distiller 10 and Foxit Reader 5.0.
- Improved cleaning for Internet Download Accelerator.
- Improved Opera 9 Last Download Location cleaning.
- Improved accuracy and reliability for free space and entire drive wiping.
- Improved Safari local storage cleaning.
- Improved Google Chrome "Saved Form Information" and "Saved Passwords" cleaning.
- Updated various translations.
- Minor optimization tweaks.

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Unity: collaborazione con Facebook per migliore esperienza di gioco sul social network

Con oltre 200 milioni di installazioni nel mondo, Unity Web Player è una delle soluzioni più valide per la distribuzione di videogiochi con grafica Tripla A sul web. Questa piattaforma, fa sapere Unity, rende la collaborazione con Facebook un qualcosa di naturale, permettendo a quest'ultimo di veicolare videogiochi ancora più validi e dalla migliore grafica.

David Helgason

Le nuove API per social network contenute nella piattaforma Unity Web Player consentono a Facebook di migliorare le esperienze di gioco a pieno schermo, semplificando il lavoro degli sviluppatori nel momento in cui devono integrare l'esperienza di gioco all'interno della struttura grafica del social network.

Oltre 75 milioni di utenti attivi di Facebook hanno installato Unity Web Player per giocare alcuni dei titoli Unity più popolari come Offensive Combat, Robot Rising, Wizard of Oz, Uberstrike, Kings Bounty e I AM Playr. Le nuove integrazioni annunciate da Unity e Facebook al Gdc miglioreranno le esperienze di gioco esistenti e porranno le basi per l'espansione nell'adozione di Unity Web Player e per l'introduzione di nuove funzionalità.

Facebook è stata storicamente una piattaforma molto efficace per la veicolazione di videogiochi bidimensionali per pubblico occasionale, ma ci sono sempre state difficoltà con i giochi tridimensionali con grafica dettagliata. La partnership con Unity, nei piani delle due compagnie, faciliterà la creazione di giochi hardcore attraverso Unity Web Player.

Entrambe le società stanno lavorando su caratteristiche che permettono ai giocatori di utilizzare funzioni sociali come la condivisione senza uscire fuori dall'esperienza di gioco principale. In casi normali, in situazioni del genere, Facebook genera una finestra di pop-up che porta i giocatori al di fuori dell'esperienza di gioco. Unity e Facebook stanno poi lavorando su un più affinato processo di installazione dei giochi Unity-based per Facebook.

Inoltre, i nuovi strumenti di sviluppo permetteranno di creare con maggiore semplicità titoli cross-platform. Un gioco basato su Unity potrà essere eseguito con facilità sul web, su Android, su iOS, e adesso anche su Facebook.

Si tratta del terzo grande annuncio in pochi giorni proveniente da Unity. È stato appena rivelato, infatti, che il motore Unity sarà su PlayStation 4, mentre è stato raggiunto un accordo anche con Qualcomm per il supporto ai suoi processori per dispositivi mobile Snapdragon.

"Tutti vogliono lavorare con noi", ha commentato David Helgason, CEO di Unity Technologies (nella foto). Il motivo che sta alla base di questa diffusa adozione riguarda il fatto che molti sviluppatori vogliono ripetere il successo di giochi come Clash of Clans , costruiti da piccoli team di sviluppo e capaci di portare alti introiti e in periodi di tempo prolungati.

Al Gdc, Helgason ha mostrato la demo del gioco di guida su scenario fantascientifico The Chase, evidenziando come la grafica dei giochi per Facebook sta per fare un ulteriore passo in avanti. Si può giocare in ambienti di grandi dimensioni, con effetti atmosferici dinamici e altre tecniche avanzate di rendering 3D.

"Gli sviluppatori che usano la nostra tecnologia stanno facendo un lavoro incredibile", aggiunge il CEO di Unity Technologies. "I dispositivi mobile stanno diventando molto potenti, e personalmente non ho mai visto di meglio su questi dispositivi rispetto ai giochi Unity. C'è voluto un po' per ottenere questi risultati, visto che lavoriamo su questa tecnologia da 10 anni". Unity Technologies conta oggi oltre 250 dipendenti, dei quali più della metà sono ingegneri.

"Unity Web Player è un'incredibile piattaforma web-based per core games", aggiunge Sean Ryan, direttore delle partnership con Facebook. "La gente su Facebook cerca quel tipo di coinvolgimento videoludico che esiste da tempo su PC e console. Questa collaborazione spingerà tutti gli utenti di Facebook a conoscere Unity Web Player, porterà a una migliore integrazione su Facebook per i giochi Unity, migliorerà l'esperienza a schermo intero e semplificherà la vita degli sviluppatori che vogliono creare delle esperienze cross-platform".

Al Gdc, Ryan ha detto che i giochi core e mid-core sono adesso la priorità su Facebook. Sostiene inoltre che la quota di mercato dei giochi su Facebook è di circa 3 miliardi di dollari, mentre tutto il mercato videoludico fa muovere un volume complessivo di 15 miliardi di dollari. Il resto del mercato è costituito da giocatori hardcore, che Unity potrebbe aiutare a catturare e portare su Facebook.

1,5 milioni di sviluppatori utilizzano gli strumenti di sviluppo di Unity. Si tratta di strumenti che entrano in competizione con i rivali CryEngine di Crytek, Frostbite Engine di DICE o Unreal Engine di Epic, per quanto riguarda il mondo desktop, e Game Salad o Corona per il mobile.


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Nuove schede Intel Xeon Phi al debutto nei prossimi mesi

Nel corso del 2013 Intel prevede di rendere disponibili sul mercato alcune nuove schede video della famiglia Xeon Phi, nome che identifica gli acceleratori per sistemi server che sfruttano l'architettura di GPU derivata da quello che in passato è stato indicato con il nome di Larrabee.

Nei giorni scorsi una roadmap aggiornata dei processori Intel è stata pubblicata online, poco dopo rimossa ma salvata in una copia disponibile nella cache di Google. Tra le numerose informazioni riportate si segnala il debutto delle schede Xeon Phi 5120D, 3120A, 3120P, 7120P e 7120X tra i mesi di Maggio e Luglio 2013. Tutte queste schede sono basate su architettura nota con il nome di Knights Corner, la prima della famiglia Intel MIC (Many Integrated Cores) a debuttare sul mercato.

Di queste schede si conoscono in parte solo le specifiche tecniche del modello Xeon Phi 3100, soluzione capace di una potenza di elaborazione superiore a 1 TeraFLOPS con calcoli in double precision abbinata ad una dotazione di memoria video di 6 Gbytes, capace di 240 Gbytes al secondo di bandwidth complessiva. Questa scheda verrà proposta a meno di 2.000 dollari di prezzo, con u TDP che è indicato essere entro i 300 Watt di picco.

intel_xeon_phi_card.jpg (47418 bytes)

La scheda Xeon Phi 5110P è al momento attuale disponibile sul mercato al prezzo di 2.649 dollari USA. Questo modello è capace di una potenza di calcolo di 1 TeraFLOPS in double precision dotato di GPU con 60 cores al prorpio interno, 8 Gbytes di memoria video con bandwidth massima pari a 320 Gbytes al secondo, cache L2 da 30 Mbytes e TDP che raggiunge i 225 Watt.

Ricordiamo come queste schede video non siano adatte ad un utilizzo di tipo grafico, essendo sprovviste del tutto di connessioni per display, ma da utilizzare in ambiente server per contesti di GPU Computing in modo simile a quanto avviene con le soluzioni NVIDIA della famiglia Tesla o a quelle AMD FirePro.


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Da Microsoft una conferma ufficiale sull'esistenza di Blue

Microsoft conferma ufficialmente l'esistenza di Blue, nome che identifica la prossima evoluzione del sistema operativo dell'azienda americana atteso al debutto ufficiale sul mercato presumibilmente entro la fine dell'anno in corso. Frank X. Shaw, corporate vice president of corporate communications di Microsoft, ha infatti menzionato questo nome in codice all'interno di un proprio post del blog pubblico di Microsoft.

"With a remarkable foundation of products in market and a clear view of how we will evolve the company, product leaders across Microsoft are working together on plans to advance our devices and services, a set of plans referred to internally as 'Blue'. Questo quanto scritto da Shaw, specificando comunque come non sia ipotizzabile che questo diventi il nome finale del prodotto.

E' interessante segnalare come Blue venga identificato non solo con uno specifico sistema operativo, ma come una serie di progetti. In effetti Blue identifica sia un aggiornamento del sistema operativo Windows 8, che potrebbe assumere un nuovo nome oppure no, sia una serie di novità che verranno introdotte da Microsoft anche all'interno delle proprie piattaforme mobile e nei propri prodotti.

Con questo termine, quindi, Microsoft sembra più voler indicare un pacchetto di innovazioni che verranno progressivamente introdotte nelle proprie soluzioni, sistemi operativi in testa ma non solo, così da portare ad una periodicità di aggiornamento che segua il più possibile una cadenza annuale a posto di quanto adottato sino ad oggi.

Possiamo ipotizzare che maggiori informazioni su quello che Blue rappresenti in Microsoft, e le implicazioni di questa iniziativa sui vari progetti e prodotti dell'azienda americana, verranno rese disponibili in occasione della conferenza Build, organizzata a San Francisco dal 26 al 28 Giugno 2013.


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Huawei pronta all'annuncio di un nuovo top di gamma?

Written By Unknown on Selasa, 26 Maret 2013 | 21.12

In accordo con le infromazioni diffuse in queste ore da molti siti web cinesi, il produttore Huawei sarebbe al lavoro su di un nuovo terminale che potrebbe presto guadagnare il posto ai vertici della gamma smartphone del produttore asiatico e competere direttamente con i nuovi Galaxy S4 e HTC One.

Il nuovo terminale Huawei potrebbe portare in dote l'ultimo nato tra i processori prodotti dalla stessa Huawei, ovvero il quad-core K3V3 basato su architettura Cortex A15 e operante alla massima frequenza di 1,8 GHz e equipaggiato con GPU ARM Mali T604.

Ad accompagnare il SoC in questione troviamo un quantitativo pari a 2GB di memoria RAM, un display da 4,9 pollici a risoluzione 1920x1080 pixel, fotocamera da 13 megapixel e batteria da 2600 mAh, un quantitativo decisamente importante soprattutto se considerato lo spessore della soluzione che dovrebbe essere di soli 6,3 mm.

Le voci parlano di un possibile annuncio già nel corso del prossimo mese di Aprile anche se, a nostro parere, annunciare un nuovo top di gamma a meno di tre mesi dalla presentazione del precedente, ovvero Ascend D2, potrebbe non essere una mossa adeguata. Allo stesso modo un annuncio in così breve tempo di un ulteriore modello porterebbe sicuramente a una considerevole diminuzione del prezzo dell'attuale flagship phone del produttore, a tutto vantaggio dei consumatori.

Non ci resta che attendere per verificare se effettivamente i piani di Huawei coincidono con quanto sopra riportato.


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Da IBM una nuova tecnica per la carica dei chip di memoria

IBM ha annunciato una nuova scoperta nel campo della scienza dei materiali che può preparare il terreno ad una nuova classe di memorie non volatili e chip logici capaci di impiegare meno energia rispetto alle soluzioni ad oggi disponibili.

Gli scienziati IBM hanno scoperto un nuovo modo per consentire l'operatività dei chip impiegando piccole correnti ioniche invece che i convenzionali segnali elettrici usati per i semiconduttori di oggi. Si tratta, in sintesi, di flussi di atomi con carica che possono imitare i modelli "event-driven" con cui opera il cervello umano.

I computer di oggi fanno uso di semiconduttri realizzati con processo CMOS (Complementary Metal-Oxide Semiconductor) che progrediscono ad un passo dettato dalla legge di Moore: le prestazioni dei processori, ed il numero di transistor, raddoppiano ogni 18 mesi. Tuttavia le tecniche utilizzate per sviluppare e costruire i chip CMOS stanno rapidamente giungendo ai limiti fisici ed è pertanto necessario individuare nuove soluzioni di sviluppo per realizzare dispositivi ad alte prestazioni e a basso consumo.

I ricercatori IBM hanno applicato un elettrolita ionico liquido caricato positivamente all'ossido di vanadio, un materiale isolante. In questo modo sono stati capaci di convertire il materiale verso uno stato metallico. Il materiale ha mantenuto il proprio stato fino all'applicazione di un elettrolita ionico liquido caricato negativamente, che lo ha riportato al suo stato originario isolante.

Gli scienziati di IBM hanno mostrato la possibilità di trasformare in maniera reversibile gli ossidi metallici tra stati conduttori ed isolanti con l'inserimento e la rimozione di ioni ossigeno guidati da campi elettrici all'interfaccia ossido-liquido. Una volta che gli ossidi, che sono isolanti, vengono trasformati in conduttori, IBM ha dimostrato mediante alcuni esperimenti che i materiali sono capaci di mantenere uno stato metallico anche quando viene tolta l'energia al dispositivo. Questa proprietà non-volatile permette la realizzazione di chip in grado di stoccare e trasportare informazione in maniera più efficente, seguendo meccaniche event-driven, invece di dover mantenere lo stato del dispositivo da costanti correnti elettriche.

Stuart Parkin, IBM fellow per IBM Research, ha spiegato: "La nostra capacità di capire e controllare la materia su scala atomica, ci permette di comporre nuovi materiali e dispositivi capaci di operare su principi completamente differenti rispetto a quelli su cui si basa la tecnologia dell'informazione oggi. L'impiego di dispositivi capaci di usare correnti ioniche per controllare in maniera reversibile lo stato della materia, ha il potenziale per la realizzazione di nuovi tipi di dispositivi mobile. L'impiego di questi nuovi concetti nelle nuove architetture tridimensionali potrebbe aiutare a prevenire che il settore tecnologico raggiunga un punto di stallo".


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HTC One, distribuzione ritardata a causa della nuova fotocamera

Come si era già vociferato nelle settimane passate pare che il nuovo top di gamma del colosso taiwanese HTC possa giungere sul mercato in ritardo rispetto alle iniziali previsioni. Secondo quanto dichiarato dalla compagnia asiatica ci sarebbero infatti dei problemi nel raggiungere i quantitativi necessari alla produzione di massa di uno dei componenti del nuovo One.

Parliamo della tanto decantata fotocamera dotata di teconologia UltraPixel proprietaria della stessa HTC. È lo stesso Benjamin Ho, chief marketing officer del produttore, ha confermare il problema riguardo il componente in una intervista rilasciata ieri al Wall Street Journal.

Il problema sarebbe dovuto al fatto che la nuova fotocamera è stata progettata specificatamente per il nuovo HTC One e ciò non permette una produzione così rapida da garantire il necessario quantitativo di componenti nei tempi prestabiliti.

Nel corso della giornata di venerdì il produttore aveva comunicato che HTC One farà il proprio debutto nel Regno Unito, in Germania e a Taiwan il prossimo weekend, mentre entro la fine di aprile dovrebbe raggiungere il Nord America, il resto dell'Europa e le regioni asiatiche.


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Dell, due proposte alternative da altri investitori

Si aprono nuovi possibili scenari nella vicenda che vede Dell impegnata nel processo di uscita dalla borsa: sul tavolo del consiglio di amministrazione sono infatti giunte due nuove proposte alternative all'accordo avanzato da Silver Lake Partners e Michael Dell che offrono agli azionisti la possibilità di mantenere le proprie quote nella compagnia. In questo modo Dell continuerebbe a restare quotata in borsa.

La prima proposta giunge ad opera di un gruppo che include Blackstone Management Associates, Boulder Acquisiton Corp, Francisco Partners III e Insight Venture Management. Con questa proposta vengono offerti agli azionisti più di 14,25 dollari per azione, valore considerato il minimo punto di partenza su cui costruire i negoziati. Si tratta di un'offerta con una maggiorazione del 4% circa rispetto ai 13,65 dollari per azione offerti dall'accordo originario di Silver Lake e Dell per il riacquisto delle quote della società.

La seconda offerta è invece stata avanzata da Ichan Enterprises ed include anch'essa una maggiorazione rispetto all'offerta originaria. In questo caso agli azionisti Dell verrebbero offerti 15 dollari per azione (il 10% in più rispetto alla proposta Silver Lake-Dell) e, come la proposta di Blackstone, gli azionisti avranno l'opzione di mantenere le proprie quote.

Nessuna delle due proposte, tuttavia, va a dettagliare una visione per il futuro dell'azienda, ma entrambe sono comunque al vaglio del consiglio di amministrazione dell'azienda. Alex Mandl, presidente del comitato speciale incaricato di valutare le proposte, ha commentato: "Siamo gratificati dal successo del nostro processo di vendita che ha ottenuto due proposte alternative con un potenziale per creare valore aggiunto per gli azionisti Dell. Intendiamo lavorare scrupolosamente con tutti e tre i potenziali acquirenti per assicurare la migliore evoluzione possibile per gli azionisti, qualsiasi sia la transazione".


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Come violare la sicurezza di Ruzzle

Written By Unknown on Senin, 25 Maret 2013 | 21.12

Hacktive Security è un'azienda di consulenza indipendente che fornisce servizi nel settore ICT. A partire dal mese di gennaio, come si può leggere in questo blog, il gruppo di esperti di sicurezza italiano ha iniziato un progetto incentrato su alcune delle applicazioni più diffuse per smartphone e, tra queste, anche Ruzzle, il paroliere più famoso della rete e ormai diffuso a macchia d'olio presso il pubblico videoludico italiano.

Ruzzle

Il gruppo con sede a Pomigliano d'Arco ha individuato un problema di violazione della privacy in Ruzzle, che potrebbe consentire a un esperto di abusare del protocollo utilizzato dal programma, ottenere maggiori privilegi ed impersonare un determinato utente. Hacktive Security, appena scoperta la vulnerabilità, ha subito avvisato lo sviluppatore svedese di Ruzzle, Mag Interactive, che ha adesso rilasciato un aggiornamento obbligatorio, che porta il software alla versione 1.4.8, volto a porre rimedio alla vulnerabilità.

Abbiamo contattato Hacktive Security per avere delucidazioni sulla faccenda. "Al momento la problematica descritta non è replicabile poiché Mag Interactive ha apportato delle modifiche mirate alla risoluzione del problema. Negli ultimi due mesi Hacktive Security ha aiutato la società che sviluppa Ruzzle affinchè la vulnerabilità venisse risolta", ci ha risposto Carlo Pelliccioni di Hacktive Security.

Il team esperto di sicurezza informatica si è accorto che ogni risposta json può essere manomessa senza che ci sia un ulteriore controllo lato server sui dati che client e server si scambiano. Questo tipo di debolezza può essere sfruttato per ottenere maggiori privilegi e per impossessarsi di un'identità di un altro utente all'interno di una sessione autenticata.

"I risultati dei nostri test hanno mostrato che un utente malintenzionato può ottenere il pieno controllo dell'account della vittima, potendo accedere all'intera lista delle partite giocate e di quelle attuali, sfidare gli amici della vittima e - cosa ben più grave - avere accesso ai messaggi privati scambiati con altri utenti attraverso la funzione interna di chat e la possibilità di chattare con altri utenti impersonando la vittima", si legge nel blog già citato.

In quest'ultimo si trova una dimostrazione pratica del problema, che viene descritto nei minimi particolari. All'apertura dell'app su un dispositivo mobile l'applicazione esegue la procedura di accesso attraverso una richiesta nel classico metodo HTTP POST:

Hacktive Security

Il POST che si può vedere nell'immagine corrisponde alla richiesta originata dal client (in questo caso la procedura di login viene fatta attraverso l'autenticazione via Facebook). Per eseguire la violazione, secondo i tecnici di Hacktive Security, è a questo punto sufficiente intercettare e manomettere la risposta json a tale richiesta. La modifica del valore del parametro userId è infatti il primo passo per ottenere il pieno controllo dell'account della vittima.

Hacktive Security

A questo punto si procede manomettendo il valore userID con quello assegnato alla vittima. Dopo questo passaggio, bisogna poi manomettere altri parametri all'interno del refreshCache POST. Sul blog ci sono tutti i dettagli su questa operazione.

"A questo punto il client di Ruzzle sul dispositivo mobile mostra l'account della vittima, compresa la cronologia completa delle partite svolte e le pagine con i messaggi privati scambiati", si conclude sul blog.

Hacktive Security

Insomma, Hacktive Security ci ha fatto capire come sia possibile violare la sicurezza di un'app popolare come Ruzzle. Ma, come detto, il problema dovrebbe essere rientrato perché Mag Interactive ha rilasciato l'aggiornamento che pone rimedio alla vulnerabilità. Ma se è vero che è stata scoperta a gennaio, certo di tempo gli sviluppatori svedesi ce ne hanno messo...


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Online i primi listini dei processori Intel Core i7-4770K

Il debutto dei processori Intel Haswell, nome in codice utilizzato per identificare la futura generazione di CPU della famiglia Core, è previsto per i primi modelli all'inizio del mese di Giugno. E' presumibile che Intel possa scegliere la cornice del Computex 2013 di Taipei per annunciare questi nuovi modelli assieme ai vari produttori asiatici di schede madri.

Spesso accade che all'avvicinarsi del debutto di nuovi processori appaiano online presso alcuni rivenditori dei listini, a lasciar intendere che la disponibilità sugli scaffali non sia particolarmente lontana. Il sito Hardware.info segnala che alcuni rivenditori online olandesi hanno messo a listino alcuni modelli di processore Haswell.

Il processore Core i7 4770K, quella che dovrebbe esser la proposta top di gamma della futura serie, è a listino a cifre variabili tra 330 e 350€; il listino ufficiale Intel per questa CPU non è ancora disponibile ma non dovrebbe discostare da quello del modello Core i7 3770K, attuale proposta top di gamma tra le CPU Intel della serie Core i7 basate su architettura Ivy Bridge.

Ricordiamo come i listini che appaiono online prima del debutto ufficiale di un nuovo processore tendano in genere ad essere più elevati rispetto a quanto verrà praticato con la disponibilità ufficiale.


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Con EOS 700D Canon rimodella la gamma entry level verso la fascia media

Con EOS 700D Canon rimodella la gamma entry level verso la fascia media

"Con la nuova reflex EOS 700D Canon rimodella la gamma entry level con un prodotto che strizza l'occhio a chi è indirizzato verso la fascia media, ma non ha tutto il budget necessario"

Con EOS 700D Canon ha deciso di fare una mossa particolare: pur essendo l'erede (la sostituisce in gamma) della reflex entry level Canon EOS 650D, la nuova fotocamera della casa biancorossa rappresenta un rimodellamento della gamma più che una grossa evoluzione. L'offerta di reflex consumer del produttore giapponese è infatti così articolata al momento: Canon EOS 1100D è il gradino di ingresso, Canon EOS 600D rimane in gamma per chi cerca qualcosa in più, ma ha un budget comunque limitato, la nuova EOS 100D offre funzionalità da entry level media in dimensioni molto compatte e la nuova EOS 700D si allarga in dimensioni per offrire un'ergonomia più vicina a prodotti come EOS 60D, senza però offrire particolari come la doppia ghiera, ma mantenendosi in una fascia di prezzo più competitiva.

La nuova EOS 700D è un sorta di risposta di Canon alla crisi: con i budget a disposizione degli utenti consumer in contrazione, la nuova reflex vuole strizzare l'occhio a chi vorrebbe una 60D, ma non può permettersela. Ci spiega il posizionamento della nuova reflex da 18 milioni di pixel il product manager di Canon Italia Malcolm Rossi.

Speciale Photoshow 2013


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Samsung Galaxy S4, in Italia sia con Qualcomm Snapdragon che con Exynos 5 Octa

Lo scorso 14 marzo, Samsung ha annunciato in occasione di un evento appositamente dedicato in quel di New York il proprio nuovo top di gamma, ovvero Galaxy S4. Al momento del lancio non è stata fatta luce riguardo su quale fosse il processore di cui sarà dotato lo smartphone del produttore coreano e da subito si è parlato di due differenti versioni dello stesso, distinte proprio dal SoC in dote.

Proprio in queste ore è giunta la conferma della prossima commercializzazioni di due differenti modelli di Galaxy S4, distinguibili dalla sigla che li definisce, ovvero GT-I9500 per la versionde con chip Qualcomm Snapdragon 600 e GT-I9505 per la versione dotata di Exynos 5 Octa.

Secondo le indiscrezioni trapelate, al momento del lancio la disponibilità di processori proprietari della stessa Sasmung, ovver gli Exynos 5 Octa, non sarebbe sufficiente a soddisfare la richiesta e pertanto, in molti dei paesi in cui era prevista questa versione del SoC verrà invece commercializzata l'alternativa Qualcomm.

Tra i paesi interessati c'è anche l'Italia, come molti altri paesi europei. Se da un lato la possibilità di disporre di un processore a 8 core (di cui 4 effettivamente operanti in alternanza) è sicuramente affascinante, il processore Qualcomm ha dalla sua un modem LTE integrato, mancante nell'alternativa del produttore orientale e che permetterà l'accesso alle reti di nuova generazione.

Secondo il planning dei rilasci tuttavia, l'Italia potrebbe comunque disporre quando le scorte lo permetteranno di una parte degli esemplari dotati di processore Exynos 5 Octa.


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Schmidt: Android e Chrome viaggiano su strade diverse

Written By Unknown on Minggu, 24 Maret 2013 | 21.12

Google lavorerà con l'intenzione di mantenere su due strade indipendenti i sistemi operativi Chrome OS ed Android anche se ovviamente entrambi i progetti avranno delle aree di sovrapposizione. E' il presidente esecutivo di Google, Eric Schmidt, a fugare ogni dubbio sulle sorti dei due sistemi operativi dopo le indiscrezioni circolate a seguito della riorganizzazione degli executive avvenuta la scorsa settimana.

Come abbiamo avuto modo di scrivere la scorsa settimana, Andy Rubin ha deciso di lasciare la propria posizione di responsabile della divisione Android per seguire altri progetti all'interno dell'azienda. Le sue mansioni sono state trasferite a Sundar Pichai, già responsabile della divisione Chrome OS & Apps. L'accentramento delle due cariche in una sola figura aveva fatto nascere numerose speculazioni riguardanti la possibilità che i due progetti potessero andare incontro ad un destino convergente.

Schmidt ha invece smentito le voci, in occasione dell'evento Google Big Tent in India, precisando che i due sistemi operativi nascono per rispondere ad esigenze differenti e aggiungendo comunque che in futuro sarà possibile assistere a vari punti di contatto ed elementi in comune tra i due sistemi operativi.

Il presidente esecutivo di Google ha inoltre respinto le indiscrezioni che lo vorrebbero indirizzato su un cammino verso l'abbandono della società, bollandole come "completamente false". Anche in questo caso si è trattato di una serie di indiscrezioni circolate nello scorso mese di febbraio, quando in un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission è stata notificata la vendita di un pacchetto azionario di circa 3 milioni di azioni di proprietà dello stesso Schmidt, per un valore di circa 2,5 miliardi di dollari. Le voci erano state minimizzate già allora, spiegando che si trattava di una normale strategia di diversificazione dei propri investimenti.


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Samsung, 6 nuove Smart Camera compatte fra cui la top di gamma WB800F

Samsung, 6 nuove Smart Camera compatte fra cui la top di gamma WB800F

"Già vista al CES di Las Vegas, fanno il proprio esordio sul mercato sei nuove fotocamere compatte Samsung: WB250F, WB200F, WB30F, DV150F, ST150F e la top di gamma WB800F con sensore da 16Mpixel"

Samsung, fin dal CES 2012 dell'anno passato, ha introdotto una serie di fotocamere compatte abbastanza particolari, che il produttore asiatico fa rientrare sotto la dicitura di Smart Camera. Il CES del 2013 ha visto invece la presentazione di una nuova generazione, sull'onda del successo delle precedenti soluzioni. Nel corso di questo Photoshow, quindi, abbiamo potuto toccare con mano alcune proposte Smart Camera 2.0.

Molte delle caratteristiche peculiari ruotano intorno alla connettività Wi-Fi e alla possibilità di condivisione, il tutto con una gamma di modelli (ben 6), che mettono a disposizione sensori di differente tipologia (CMOS o CCD) e differente risoluzione. Smart Camera App è una nuova applicazione che integra le funzionalità Remote Viewfinder per gestire la fotocamera da remoto, mentre Mobile Link permette di copiare le foto preferite fino a un massimo di 150. Oltre a questo troviamo il nuovo AutoShare per trasferire e archiviare le immagini simultaneamente dalla macchina fotografica su Smartphone/Tablet o cloud con un solo click.

I modelli sono contraddistinti dalle sigle WB250F, WB200F, WB30F, DV150F, ST150F e WB800F, quest'ultima in veste di top di gamma equipaggiata con un sensore CMOS da 16,3Mpixel, ottica 21X 23–483 mm equivalente (F2.8 - F5.9) e HDMI.  Il modello WB250F è invece dotato di un'ottica 24-432mm equivalente (18x) F3.2 - F5.8, dispone di un sensore da 14,2Mpixel CMOS (CCD sul modello WB200F) e sarà venduta ad un prezzo inferiore.

Speciale Photoshow 2013

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Grid VCA: analizziamo la prima appliance di NVIDIA

Uno dei principali annunci dell'edizione 2013 del GTC, GPU Technology Conference, di San Jose è NVIDIA Grid VCA, quello che l'azienda americana definisce come una appliance per fornire potenza di elaborazione con GPU a quegli ambienti nei quali diverse tipologie di sviluppatori necessitano di una elevata potenza di elaborazione parallela.

Il target di riferimento di NVIDIA Grid VCA è quello degli uffici di medio piccole dimensioni, ad esempio con una 20-ina di persone, nei quali manca un reparto IT preposto alla gestione e alla manutenzione delle workstation utilizzate. In questi ambiti di utilizzo NVIDIA Grid VCA può venir implementata nell'infrastruttura di rete esistente, fornendo accesso virtualizzato con accelerazione data dalle GPU ad una serie di programmi sviluppati da Solidworks, Adobe e Autodesk, rendendone possibile l'utilizzo a terminali di varia natura.

Un esempio specifico è la possibilità per un utente che sia dotato di un notebook Mac di utilizzare Solidworks, non compatibile con la piattaforma Apple, grazie alla gestione in virtualizzazione dell'applicazione. E' questo quanto messo a disposizione da NVIDIA Grid VCA, un ambiente nel quale alcune tipologie di applicazioni che beneficiano dell'accelerazione via GPU vengono virtualizzate così da essere accessibili attraverso client di ridotta potenza di elaborazione.

Un prodotto di questo tipo elimina, quantomeno sulla carta, la necessità di workstation potenti nel momento in cui i software utilizzati dall'utente siano compatibili con questa infrastruttura. Al momento attuale NVIDIA certifica Solidworks, Adobe e Autodesk ma non è detto che questa lista possa estendersi in futuro anche ad altri prodotti, partendo dal prerequisito che questi possano beneficiare dell'accelerazione fornita dalla GPU.

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E' per questa serie di caratteristiche che NVIDIA definisce Grid VCA come una appliance, cioè una soluzione che integra hardware e software in un singolo prodotto che fornisce all'utente la possibilità di sfruttare alcune applicazioni in finestra virtualizzata. E' bene rimarcare questo aspetto: NVIDIA Grid VCA non fornisce un desktop virtualizzato ma semplicemente accesso all'applicazione virtualizzata.

Il prodotto è un server rack a 4 unità, all'interno del quale trovano posto un massimo di 2 processori Intel Xeon con architettura a 8 core affiancati da un massimo di 8 schede video della famiglia Grid dotate ciascuna di 2 GPU. Inserito all'interno di una infrastruttura di rete NVIDIA Grid VCA permette di fornire ad un massimo di 16 utenti contemporanei accesso ad applicazioni che sono residenti nel sistema e che vengono accelerate dalle GPU integrate nel sistema.

Alla base di questo sistema anche una importante componente software sviluppata da NVIDIA, al punto che per la prima volta l'azienda americana richiede una licenza d'uso annuale per il proprio software quantificata in 300 dollari per ciascuna GPU presente nel sistema. Il sistema operativo utilizzato per eseguire in ambiente virtualizzato le applicazioni è quello Windows 7; per questo motivo le applicazioni professionali compatibili con questo OS possono venir installate in NVIDIA Grid VCA e rese disponibili, in modalità applicazione virtualizzata, agli utenti collegati all'appliance.

Al momento attuale la versione di software sviluppata permette di assegnare ad ogni utente una sola GPU per l'elaborazione, senza limiti nel numero di utenti autorizzati ad operare con l'appliance ma con un massimo di 16 utenti che possono operare contemporaneamente quale massimo. Nello specifico il numero massimo di utenti contemporanei è pari al numero di GPU a disposizione nel sistema Grid VCA in dotazione.

La roadmap di NVIDIA per Grid VCA prevede in futuro la possibilità per un utente di avere a disposizione, per la stessa applicazione, un numero di GPU superiore ad 1 sino a giungere al completo controllo di tutte le risorse a disposizione. Questo permette di assegnare ad una singola applicazione tutte le risorse a disposizione, con un impatto drammatico sui tempi di elaborazione. Parallelamente, una futura evoluzione del software mira a superare il numero massimo di utenti contemporaneamente connessi rendendolo superiore al quantitativo di GPU presenti in Grid VCA.

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NVIDIA Grid VCA viene proposto sul mercato in due distinte versioni, basate sullo stesso chassis e differenziate tra di loro per il numero di CPU e di schede video integrate. La versione Base, proposta a 24.900 dollari di listino, è dotata di 1 processore Intel Xeon a 8 core abbinato a 4 schede video (ciascuna con 2 GPU) e a 192 Gbytes di memoria di sistema. Per la soluzione Max troviamo due processori Intel Xeon, 8 schede video con 16 GPU totali e una dotazione di memoria pari a 384 Gbytes al prezzo di 39.900 dollari.

NVIDIA ha chiaramente indicato come non sia possibile avere a disposizione versioni con dotazioni hardware differenti da queste due, così da semplificare l'offerta commerciale oltre che il lavoro dei propri partner di vendita. Il canale scelto è quello dei VAR, Value Added Resellers, che verranno selezionati nelle varie regioni mondiali e formati così da poter proporre Grid VCA ai propri clienti.

Grid VCA può quindi rimpiazzare le workstation grafiche? La risposta è "dipende". Se quello che è presente nel proprio ambiente di lavoro sono applicazioni che vanno oltre Solidworks, Adobe e Autodesk con la necessità di eseguire elaborazioni particolarmente complesse soprattutto con video in standard 4K allora una soluzione ideale è quella di avere una workstation per ogni designer, all'interno della quale siano presenti le GPU per l'accelerazione. Se invece il proprio ambiente di lavoro è circoscritto alle applicazioni compatibili con Grid VCA e non si fa massiccio uso di materiale video che si spinge oltre il Full HD questa appliance può permettere di semplificare radicalmente la propria infrastruttura IT, mantenendo livelli prestazionali elevati grazie all'accelerazione della GPU.

Da non trascurare anche l'elemento sicurezza. Nel momento in cui nel proprio ambiente di lavoro siano impiegati, per periodi di tempo ridotti, molto artisti grafici freelance l'utilizzo di Grid VCA permette di non dover installare software sui PC dei freelance, rendendo da subito disponibili le applicazioni adatte attraverso virtualizzazione e soprattutto senza che i dati di lavoro vengano trasferiti sul PC del collaboratore. In un settore come quello della produzione video e dell'animazione nel quale la protezione della proprietà intellettuale è fondamentale un approccio di questo tipo facilita considerevolmente la gestione del lavoro.

Una proposta interessante quella di Grid VCA per NVIDIA, prodotto che apre l'azienda americana ad un nuovo mercato nel quale le tradizionali GPU vengono utilizzate attivamente per accelerare gli ambiti di elaborazione ma con una presenza che si spinge ben oltre quella del fornitore di componenti hardware. Sarà interessante verificare nei prossimi mesi la risposta del mercato a questo tipo di soluzione; la commercializzazione in Italia è attesa nei prossimi mesi, una volta completato il processo di identificazione dei VAR che proporranno sul mercato Grid VCA ai propri clienti.


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Apple ferma l'uso degli UDID per le nuove applicazioni iOS

Nel corso della giornata di giovedì Apple ha annunciato agli sviluppatori che le app che fanno uso dell'UDID non saranno più accettate dall'App Store a partire dal prossimo 1 maggio 2013. Un giro di vite anche per quanto riguarda le applicazioni che mancano del supporto allo schermo a 4 pollici di iPhone 5.

La mossa ufficiale giunge dopo oltre un anno di avvertimenti che Apple ha lanciato più volte verso gli sviluppatori terzi riguardo l'uso degli UDID, che venivano spesso impiegati per tracciare, a scopi pubblicitari, informazioni riguardanti il dispositivo e l'utente.

Di seguito il comunicato di Apple:

"A partire dall'1 maggio App Store non accetterà più nuove applicazioni o aggiornamenti di applicazioni che accedono agli UDID. Vi preghiamo di aggiornare le vostre applicazioni ed i server per associare gli utenti con i Vendor identifiers o gli Advertising identifiers introdotti con iOS 6.

A partire all' 1 maggio le nuove applizioni e gli aggiornamenti di applicazioni inviati ad App Store dovranno essere realizzati per i dispositivi iOS con display Retina e le applicazioni iPhone dovranno inoltre supportare il display a 4 pollici di iPhone 5".

Gli UDID, presenti su qualsiasi dispositivo mobile cellulare, possono essere utilizzati come strumenti particolarmente utili per i pubblicitari allo scopo di ottenere informazioni più granulari per quanto riguarda le impression pubblicitarie. Una serie di preoccupazioni riguardanti la privacy, assieme al problema del tracciamento geografico emerso in iOS 4, hanno messo Apple nelle condizioni di dover vietare l'accesso agli UDID da parte delle applicazioni terze.


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Samsung, 6 nuove Smart Camera compatte fra cui la top di gamma WB800F

Written By Unknown on Sabtu, 23 Maret 2013 | 21.12

Samsung, 6 nuove Smart Camera compatte fra cui la top di gamma WB800F

"Già vista al CES di Las Vegas, fanno il proprio esordio sul mercato sei nuove fotocamere compatte Samsung: WB250F, WB200F, WB30F, DV150F, ST150F e la top di gamma WB800F con sensore da 16Mpixel"

Samsung, fin dal CES 2012 dell'anno passato, ha introdotto una serie di fotocamere compatte abbastanza particolari, che il produttore asiatico fa rientrare sotto la dicitura di Smart Camera. Il CES del 2013 ha visto invece la presentazione di una nuova generazione, sull'onda del successo delle precedenti soluzioni. Nel corso di questo Photoshow, quindi, abbiamo potuto toccare con mano alcune proposte Smart Camera 2.0.

Molte delle caratteristiche peculiari ruotano intorno alla connettività Wi-Fi e alla possibilità di condivisione, il tutto con una gamma di modelli (ben 6), che mettono a disposizione sensori di differente tipologia (CMOS o CCD) e differente risoluzione. Smart Camera App è una nuova applicazione che integra le funzionalità Remote Viewfinder per gestire la fotocamera da remoto, mentre Mobile Link permette di copiare le foto preferite fino a un massimo di 150. Oltre a questo troviamo il nuovo AutoShare per trasferire e archiviare le immagini simultaneamente dalla macchina fotografica su Smartphone/Tablet o cloud con un solo click.

I modelli sono contraddistinti dalle sigle WB250F, WB200F, WB30F, DV150F, ST150F e WB800F, quest'ultima in veste di top di gamma equipaggiata con un sensore CMOS da 16,3Mpixel, ottica 21X 23–483 mm equivalente (F2.8 - F5.9) e HDMI.  Il modello WB250F è invece dotato di un'ottica 24-432mm equivalente (18x) F3.2 - F5.8, dispone di un sensore da 14,2Mpixel CMOS (CCD sul modello WB200F) e sarà venduta ad un prezzo inferiore.

Speciale Photoshow 2013

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Grid VCA: analizziamo la prima appliance di NVIDIA

Uno dei principali annunci dell'edizione 2013 del GTC, GPU Technology Conference, di San Jose è NVIDIA Grid VCA, quello che l'azienda americana definisce come una appliance per fornire potenza di elaborazione con GPU a quegli ambienti nei quali diverse tipologie di sviluppatori necessitano di una elevata potenza di elaborazione parallela.

Il target di riferimento di NVIDIA Grid VCA è quello degli uffici di medio piccole dimensioni, ad esempio con una 20-ina di persone, nei quali manca un reparto IT preposto alla gestione e alla manutenzione delle workstation utilizzate. In questi ambiti di utilizzo NVIDIA Grid VCA può venir implementata nell'infrastruttura di rete esistente, fornendo accesso virtualizzato con accelerazione data dalle GPU ad una serie di programmi sviluppati da Solidworks, Adobe e Autodesk, rendendone possibile l'utilizzo a terminali di varia natura.

Un esempio specifico è la possibilità per un utente che sia dotato di un notebook Mac di utilizzare Solidworks, non compatibile con la piattaforma Apple, grazie alla gestione in virtualizzazione dell'applicazione. E' questo quanto messo a disposizione da NVIDIA Grid VCA, un ambiente nel quale alcune tipologie di applicazioni che beneficiano dell'accelerazione via GPU vengono virtualizzate così da essere accessibili attraverso client di ridotta potenza di elaborazione.

Un prodotto di questo tipo elimina, quantomeno sulla carta, la necessità di workstation potenti nel momento in cui i software utilizzati dall'utente siano compatibili con questa infrastruttura. Al momento attuale NVIDIA certifica Solidworks, Adobe e Autodesk ma non è detto che questa lista possa estendersi in futuro anche ad altri prodotti, partendo dal prerequisito che questi possano beneficiare dell'accelerazione fornita dalla GPU.

nvidia_grid_vca_2.jpg (46491 bytes)

E' per questa serie di caratteristiche che NVIDIA definisce Grid VCA come una appliance, cioè una soluzione che integra hardware e software in un singolo prodotto che fornisce all'utente la possibilità di sfruttare alcune applicazioni in finestra virtualizzata. E' bene rimarcare questo aspetto: NVIDIA Grid VCA non fornisce un desktop virtualizzato ma semplicemente accesso all'applicazione virtualizzata.

Il prodotto è un server rack a 4 unità, all'interno del quale trovano posto un massimo di 2 processori Intel Xeon con architettura a 8 core affiancati da un massimo di 8 schede video della famiglia Grid dotate ciascuna di 2 GPU. Inserito all'interno di una infrastruttura di rete NVIDIA Grid VCA permette di fornire ad un massimo di 16 utenti contemporanei accesso ad applicazioni che sono residenti nel sistema e che vengono accelerate dalle GPU integrate nel sistema.

Alla base di questo sistema anche una importante componente software sviluppata da NVIDIA, al punto che per la prima volta l'azienda americana richiede una licenza d'uso annuale per il proprio software quantificata in 300 dollari per ciascuna GPU presente nel sistema. Il sistema operativo utilizzato per eseguire in ambiente virtualizzato le applicazioni è quello Windows 7; per questo motivo le applicazioni professionali compatibili con questo OS possono venir installate in NVIDIA Grid VCA e rese disponibili, in modalità applicazione virtualizzata, agli utenti collegati all'appliance.

Al momento attuale la versione di software sviluppata permette di assegnare ad ogni utente una sola GPU per l'elaborazione, senza limiti nel numero di utenti autorizzati ad operare con l'appliance ma con un massimo di 16 utenti che possono operare contemporaneamente quale massimo. Nello specifico il numero massimo di utenti contemporanei è pari al numero di GPU a disposizione nel sistema Grid VCA in dotazione.

La roadmap di NVIDIA per Grid VCA prevede in futuro la possibilità per un utente di avere a disposizione, per la stessa applicazione, un numero di GPU superiore ad 1 sino a giungere al completo controllo di tutte le risorse a disposizione. Questo permette di assegnare ad una singola applicazione tutte le risorse a disposizione, con un impatto drammatico sui tempi di elaborazione. Parallelamente, una futura evoluzione del software mira a superare il numero massimo di utenti contemporaneamente connessi rendendolo superiore al quantitativo di GPU presenti in Grid VCA.

nvidia_grid_vca_1.jpg (59041 bytes)

NVIDIA Grid VCA viene proposto sul mercato in due distinte versioni, basate sullo stesso chassis e differenziate tra di loro per il numero di CPU e di schede video integrate. La versione Base, proposta a 24.900 dollari di listino, è dotata di 1 processore Intel Xeon a 8 core abbinato a 4 schede video (ciascuna con 2 GPU) e a 192 Gbytes di memoria di sistema. Per la soluzione Max troviamo due processori Intel Xeon, 8 schede video con 16 GPU totali e una dotazione di memoria pari a 384 Gbytes al prezzo di 39.900 dollari.

NVIDIA ha chiaramente indicato come non sia possibile avere a disposizione versioni con dotazioni hardware differenti da queste due, così da semplificare l'offerta commerciale oltre che il lavoro dei propri partner di vendita. Il canale scelto è quello dei VAR, Value Added Resellers, che verranno selezionati nelle varie regioni mondiali e formati così da poter proporre Grid VCA ai propri clienti.

Grid VCA può quindi rimpiazzare le workstation grafiche? La risposta è "dipende". Se quello che è presente nel proprio ambiente di lavoro sono applicazioni che vanno oltre Solidworks, Adobe e Autodesk con la necessità di eseguire elaborazioni particolarmente complesse soprattutto con video in standard 4K allora una soluzione ideale è quella di avere una workstation per ogni designer, all'interno della quale siano presenti le GPU per l'accelerazione. Se invece il proprio ambiente di lavoro è circoscritto alle applicazioni compatibili con Grid VCA e non si fa massiccio uso di materiale video che si spinge oltre il Full HD questa appliance può permettere di semplificare radicalmente la propria infrastruttura IT, mantenendo livelli prestazionali elevati grazie all'accelerazione della GPU.

Da non trascurare anche l'elemento sicurezza. Nel momento in cui nel proprio ambiente di lavoro siano impiegati, per periodi di tempo ridotti, molto artisti grafici freelance l'utilizzo di Grid VCA permette di non dover installare software sui PC dei freelance, rendendo da subito disponibili le applicazioni adatte attraverso virtualizzazione e soprattutto senza che i dati di lavoro vengano trasferiti sul PC del collaboratore. In un settore come quello della produzione video e dell'animazione nel quale la protezione della proprietà intellettuale è fondamentale un approccio di questo tipo facilita considerevolmente la gestione del lavoro.

Una proposta interessante quella di Grid VCA per NVIDIA, prodotto che apre l'azienda americana ad un nuovo mercato nel quale le tradizionali GPU vengono utilizzate attivamente per accelerare gli ambiti di elaborazione ma con una presenza che si spinge ben oltre quella del fornitore di componenti hardware. Sarà interessante verificare nei prossimi mesi la risposta del mercato a questo tipo di soluzione; la commercializzazione in Italia è attesa nei prossimi mesi, una volta completato il processo di identificazione dei VAR che proporranno sul mercato Grid VCA ai propri clienti.


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Apple ferma l'uso degli UDID per le nuove applicazioni iOS

Nel corso della giornata di giovedì Apple ha annunciato agli sviluppatori che le app che fanno uso dell'UDID non saranno più accettate dall'App Store a partire dal prossimo 1 maggio 2013. Un giro di vite anche per quanto riguarda le applicazioni che mancano del supporto allo schermo a 4 pollici di iPhone 5.

La mossa ufficiale giunge dopo oltre un anno di avvertimenti che Apple ha lanciato più volte verso gli sviluppatori terzi riguardo l'uso degli UDID, che venivano spesso impiegati per tracciare, a scopi pubblicitari, informazioni riguardanti il dispositivo e l'utente.

Di seguito il comunicato di Apple:

"A partire dall'1 maggio App Store non accetterà più nuove applicazioni o aggiornamenti di applicazioni che accedono agli UDID. Vi preghiamo di aggiornare le vostre applicazioni ed i server per associare gli utenti con i Vendor identifiers o gli Advertising identifiers introdotti con iOS 6.

A partire all' 1 maggio le nuove applizioni e gli aggiornamenti di applicazioni inviati ad App Store dovranno essere realizzati per i dispositivi iOS con display Retina e le applicazioni iPhone dovranno inoltre supportare il display a 4 pollici di iPhone 5".

Gli UDID, presenti su qualsiasi dispositivo mobile cellulare, possono essere utilizzati come strumenti particolarmente utili per i pubblicitari allo scopo di ottenere informazioni più granulari per quanto riguarda le impression pubblicitarie. Una serie di preoccupazioni riguardanti la privacy, assieme al problema del tracciamento geografico emerso in iOS 4, hanno messo Apple nelle condizioni di dover vietare l'accesso agli UDID da parte delle applicazioni terze.


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Schmidt: Android e Chrome viaggiano su strade diverse

Google lavorerà con l'intenzione di mantenere su due strade indipendenti i sistemi operativi Chrome OS ed Android anche se ovviamente entrambi i progetti avranno delle aree di sovrapposizione. E' il presidente esecutivo di Google, Eric Schmidt, a fugare ogni dubbio sulle sorti dei due sistemi operativi dopo le indiscrezioni circolate a seguito della riorganizzazione degli executive avvenuta la scorsa settimana.

Come abbiamo avuto modo di scrivere la scorsa settimana, Andy Rubin ha deciso di lasciare la propria posizione di responsabile della divisione Android per seguire altri progetti all'interno dell'azienda. Le sue mansioni sono state trasferite a Sundar Pichai, già responsabile della divisione Chrome OS & Apps. L'accentramento delle due cariche in una sola figura aveva fatto nascere numerose speculazioni riguardanti la possibilità che i due progetti potessero andare incontro ad un destino convergente.

Schmidt ha invece smentito le voci, in occasione dell'evento Google Big Tent in India, precisando che i due sistemi operativi nascono per rispondere ad esigenze differenti e aggiungendo comunque che in futuro sarà possibile assistere a vari punti di contatto ed elementi in comune tra i due sistemi operativi.

Il presidente esecutivo di Google ha inoltre respinto le indiscrezioni che lo vorrebbero indirizzato su un cammino verso l'abbandono della società, bollandole come "completamente false". Anche in questo caso si è trattato di una serie di indiscrezioni circolate nello scorso mese di febbraio, quando in un documento depositato presso la Securities and Exchange Commission è stata notificata la vendita di un pacchetto azionario di circa 3 milioni di azioni di proprietà dello stesso Schmidt, per un valore di circa 2,5 miliardi di dollari. Le voci erano state minimizzate già allora, spiegando che si trattava di una normale strategia di diversificazione dei propri investimenti.


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Avira Free Antivirus

Written By Unknown on Jumat, 22 Maret 2013 | 21.12

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Antivir è forse il software antivirus freeware più conosciuto e nominato nel web. Le funzionalità sono estremamente interessanti e l'approccio è molto simile a quello dei sw commerciali. Unica lacuna è la mancanza di un controllo sulle email inviate e ricevute.
Il menù per le impostazioni personalizzate è poco intuitivo. Con questa versione del prodotto Avira decide di rinunciare al brand Antivir utilizzato per i propri prodotti a partire dal 1988.


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Calo dei prezzi per le APU AMD Trinity da Aprile

AMD starebbe preparando una riduzione nei prezzi delle proprie APU della famiglia Trinity, destinate all'utilizzo in sistemi desktop. Questa manovra, stando a quanto è stato anticipato dal sito Digitimes, preparerebbe il debutto della prossima generazione di APU nota con il nome di Richland.

Stando alla fonte le APU AMD A8-5600K, FX-8320, FX-6300 e FX-4300 vedranno una riduzione nei listini ufficiali compresa tra l'8% e il 15% a partire dal mese di Aprile. AMD dovrebbe inoltre iniziare a commercializzare le APU A4-4000 dalla metà del mese di Aprile, con un prezzo previsto in circa 40 dollari USA.

Una mossa di questo tipo dovrebbe aprire spazio al debutto commerciale delle APU della famiglia Richland, compatibili a livello di scheda madre con quelle Trinity, con almeno inizialmente solo alcune versioni di fascia più alta. Si attendono al debutto i modelli A10-6800K e A8-6600K, entrambi con architettura quad core e dotati di moltiplicatore di frequenza sbloccato verso l'alto.

Non sappiamo quanto questa mossa aiuterà AMD a incrementare la propria quota di mercato nel settore dei processori desktop. L'obiettivo rimane quello di toccare una quota di mercato del 20%, soglia che in passato è stata più volte raggiunta dall'azienda americana.


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Zoom 50x e 20x per le nuove Sony Cyber-shot WX300 e HX300: eccole al Photoshow

Zoom 50x e 20x per le nuove Sony Cyber-shot WX300 e HX300: eccole al Photoshow

"Corpi compatti e ottiche zoom 50x e 20x sono i punti di forza delle nuove Sony Cyber-shot WX300 e HX300 eccole dal vivo al Photoshow"

Allo stand Sony al Photoshow abbiamo incontrato anche la nuova Cyber-shot WX300; dotata di sensore CMOS retroilluminato da 18.1 megapixel è equipaggiata con un'ottica zoom 20x dalla focale equivalente al formato pieno di 25-500mm. I Punti di forza della fotocamera sono quindi le dimensioni e il peso molto contenuti, particolari ricercati per chi vuole una compatta da viaggio. Sony dichiara la nuova Cyber-shot WX300 come la compatta dallo zoom 20x più piccola e leggera al mondo. Il display posteriore LCD ha 3" di diagonale e 460.000 punti di risoluzione, a livello video troviamo il il supporto 1080p a 60fps.

Cyber-shot HX300 è l'ultima nata in casa Sony nel segmento delle bridge superzoom. L'ottica 50x è certamente la caratteristica di maggiore spicco di questa fotocamera, che però riesce a mantenere delle dimensioni compatte. L'obiettivo, marchiato Carl Zeiss e dalla focale equivalente di 24-1200mm, è composto da lenti trattate per ridurre al minimo gli effetti flare e lenti a bassa dispersione per minimizzare l'aberrazione cromatica. Il sensore è un CMOS BSI dalle dimensioni di 1/2.3" da 20.4 milioni di pixel. Le abbiamo incontrate dal vivo al Photoshow.


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Sony NEX-3N, nuova mirrorless semplice e abbordabile

Sony, come ben sappiamo, è da tempo impegnata nel settore delle mirrorless, che commercializza sotto il brand NEX. Sono già numerose le proposte di Sony in questo settore, che però si arricchiscono ora di un nuovo modello destinato alla fascia di ingresso. Stiamo parlando di Sony NEX-3N, pensata per chi intende passare da una fotocamera a obiettivo fisso a un modello con ottiche intercambiabili, senza rinunciare alla portabilità.

La nuova mirrorless dispone di un LCD da 7,5 cm di diagonale, in grado di ruotare di 180 gradi per facilitare gli autoscatti. Inoltre, la nuova leva dello zoom sul corpo macchina permette di regolare, con un solo gesto, la lunghezza focale degli obiettivi compatibili. La soluzione è pensata per le inquadrature con una mano sola; la leva serve anche a regolare lo zoom digitale quando non si
utilizza un obiettivo motorizzato.

Sony NEX-3N

Il sensore utilizzato su NEX-3N è un Exmor APS HD CMOS da 16,1 megapixel effettivi, mentre il sistema autofocus è del tipo a rilevamento di contrasto con 25 punti AF. La sensibilità è compresa nel range fra 200 e 16000 ISO per quanto riguarda le fotografie, mentre in modalità video si scende a 200-3200ISO.

Pensata per l'utenza che fa il suo primo ingresso nel mondo delle ottiche intercambiabili, questa nuova macchina incorpora alcune funzionalità per venire incontro all'utenza non ancora esperta. La nuova funzione Composizione e Ritratto Automatico aiuta a ottenere risultati facili e immediati: valutando il contenuto della scena (uno o più soggetti, o anche oggetti macro e in movimento), la fotocamera taglia automaticamente l'inquadratura.

Il peso è di soli 210 grammi circa, che rende la NEX-3N la fotocamera a obiettivo intercambiabile con sensore APS-C più piccola e leggera al mondo, almeno fino ad oggi. Non poteva mancare il flash incorporato, così come le impostazioni automatizzate più note. La nuova fotocamera sarà disponibile in Italia a partire dalla seconda metà di marzo, ad un prezzo non ancora comunicato.

Speciale Photoshow 2013
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Come cambia il supporto a Company of Heroes 1 e 2 dopo l'acquisizione di Sega

Written By Unknown on Kamis, 21 Maret 2013 | 21.12

Nella lettera pubblicata nella serata di ieri, Wilson parla dei recenti problemi avuti nel login di Company of Heroes, andando nel dettaglio e spiegando che il sistema "Relic Online" usato per accedere a CoH è stato gestito per anni da una compagnia esterna, Quazal. Quazal è stata acquisita nel 2010 da Ubisoft e da allora Relic ha lavorato ad una soluzione alternativa per il multiplayer di Company of Heroes dato che, come abbiamo potuto vedere in questi giorni, Quazal non sta più eseguendo il cosiddetto "server maintainance", motivo per cui tanti utenti hanno avuto problemi ad accedere al gioco.

Company of Heroes 2

Venuti a conoscenza che il servizio offerto da Quazal si sarebbe interrotto a partire da quest'anno Relic ha valutato la possibilità di cambiare il sistema di accesso al multiplayer da "Relic Online" verso la piattaforma "Steamworks", ovvero Steam, anche usata in Dawn of War 2. Ci si è trovati però di fronte all'ostacolo rappresentato dall'assenza di personale Relic che potesse dedicarsi a risolvere questo problema in quanto tutti impegnati su COH2 e sulla costruire tutta una serie di feature lato server che non lasciavano il tempo necessario per la completa conversione del multiplayer di CoH, lasciando presagire che nella transizione si sarebbero perse alcune feature.

Fortunatamente sono venuti in soccorso di Relic i ragazzi di Smoking Gun Interactive, uno studio fondato da alcuni dei membri chiave e più importanti del primo Company of Heroes, che si sono messi subito al lavoro per il porting di COH1 verso Steam in modo da rendere disponibili tutte quelle feature online che ci sono già su Relic Online.

Ma non è tutto: dopo l'acquisizione da parte di SEGA, Relic è ora in grado di supportare pienamente sia COH1 che COH2. In merito c'è stato l'annuncio che verranno sviluppate in parallelo delle nuove feature lato server (tanto richieste dai giocatori) che rendano classifiche, sistema di matchmaking e corretta assegnazione della vittoria dopo una partita protette dai cheater. Avevamo sentito molto parlare dell'impegno da parte di Relic nel combattere i cheater (anche se sono sempre rimasti in silenzio a riguardo) e sembra proprio che con queste feature lato server (ovviamente molto più costose) usare trucchi sarà molto più difficile.

Greg Wilson conclude affermando che al giorno d'oggi è molto raro che una software house continui a mantenere i server per un gioco dopo sei anni (e in questo caso, se pensiamo ad una piccola società come Relic rimaniamo stupiti che addirittura vogliano migliorare l'esperienza di gioco di un titolo così vecchio) ma che i loro piani per entrambi Company of Heroes e Company of Heroes 2 sono chiari: continuare ad offrire un supporto ed aggiornamenti regolari.

Si torna quindi al discorso tanto rumorato di nuove patch per Company of Heroes, che dopo questa lettera di Wilson sembra esser sempre più probabile. Come affermato in passato da Relic stessa, nei panni del suo Game Director Quinn Duffy, la piattaforma Steam permette di aggiornare i titoli con piccole patch e bugfix il cui costo è estremamente inferiore rispetto a quello di una patch rilasciata con Relic Online.

Continuiamo l'articolo con una breve roadmap tracciata da Relic in merito a Company of Heroes e Company of Heroes 2:

COH 2

  • La data di rilascio è stata annunciata per il 25 Giugno!
  • La data di rilascio della Closed Beta verrà rivelata all'inizio della prossima settimana!
  • Le nuove feature lato server non saranno pronte prima di metà Maggio ma Relic punta a svolgere un altro breve beta testing per verificare la loro funzionalità a Giugno, prima dell'uscita del gioco
  • Nei prossimi mesi Relic avrà tutti i dettagli sulle feature che saranno disponibili per la data di uscita del gioco
  • Relic condividerà anche una roadmap delle feature di COH2 in futuro, in modo da coinvolgere l'intera community e discutere del modo in cui sta prioritarizzando le feature

COH 1

  • L'8 Aprile Relic spera di aver pronta la versione di COH1 con multiplayer su piattaforma Steam. Usando la cd-key del vostro gioco potrete aggiungere Company of Heroes a Steam e scaricare nuovamente questa versione aggiornata del gioco che ha il multiplayer basato su Steamworks
  • Relic fornirà nei prossimi giorni una lista di tutte le feature online supportate
  • Il 7 Maggio i server di Quazal saranno spenti
  • Relic sta valutando la possibilità di creare un archivio online per salvare tutti i dati riguardo le classifiche e le statistiche dei giocatori e ricordare così tutti i ragazzi che hanno giocato così tanto negli ultimi sei anni a Company of Heroes
  • Relic sta anche sviluppando uno strumento che consentirà a tutti quei giocatori che non ricordano la loro cd-key e che non potranno più accedere a Quazal per recuperarla di poterne comunque rientrare in possesso, usando login name e password con cui loggavano su Company of Heroes
  • La roadmap delle feature di Company of Heroes 2 conterrà anche dettagli sul rilascio delle nuove feature per Company of Heroes che Relic punta a realizzare per Company of Heroes

Andiamo brevemente a commentare queste due liste in modo da chiarire i dubbi a molti giocatori che in questo momento non sapranno cosa fare, specialmente riguardo Company of Heroes. Per Company of Heroes 2 quindi si parla di più fasi di beta, con una iniziale "Closed Beta" che dovrebbe partire ad Aprile con ogni probabilità e con un'ultima beta verso gli inizi di Giugno per testare le nuove feature online. Non sappiamo ancora cosa indica Relic con "Closed Beta" (cioè chi effettivamente sarà chiamato a provarla, tra codici beta rilasciati durante gli eventi, preordini di CoH2 e accesso alla beta per coloro che hanno giocato la alpha) ma vi faremo sapere non appena noi stessi avremo qualche informazione.

Per Company of Heroes invece la situazione è un po' più articolata quindi abbiamo deciso noi stessi di "guidarvi": per prima cosa vediamo che l'8 Aprile sarà rilasciata una patch su Steam che aggiorna Company of Heroes cambiando il sistema multiplayer. Per chi ha già il gioco su Steam questo processo sarà automatico ed "indolore", per chi invece non ha il gioco su Steam deve portarlo su quella piattaforma. Come fare? Aprite Steam, premete in alto a sinistra su "Giochi" e poi su "Attiva un prodotto su Steam". Andate quindi ad inserire la vostra cd-key di Company of Heroes e vedrete che il gioco vi comparirà nella libreria. Eseguite questo procedimento più volte per aggiungere anche CoH:Opposing Front e CoH:Tales of valor se possedere anche queste due espansioni. Disinstallate Company of Heroes dal vostro PC e installate quello di Steam. Arrivati all'8 Aprile il gioco vi sarà aggiornato e potrete da subito sperimentare le nuove feature.

Per coloro che dovessero leggere questo articolo dopo la chiusura il 7 Maggio dei server di Quazal e che non disponessero più della loro cd-key di Company of Heroes non preoccupatevi che metteremo a disposizione su Gamemag tutte le informazioni necessarie sull'utilizzo di questo tool in sviluppo da parte di Relic.

Vi aspettiamo ancora su Gamemag la prossima settimana con la data ufficiale per la Closed di Company of Heroes 2!


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