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SIAE regala 22 iPhone, acqusitati in Francia, in segno di sfida ad Apple

Written By Unknown on Kamis, 31 Juli 2014 | 21.12

Si apre con toni auto incensanti, quasi da Istituto Luce, il comunicato stampa che SIAE mette a disposizione a questo indirizzo, nel quale il nostro ente pubblico economico a base associativa per la protezione del diritto d'autore vuol mostrare di aver fatto un passo importante in difesa della tassa sull'equo compenso, cercando di deviare le colpe degli aumenti agli utenti sui produttori. Quanto sia grottesco tutto ciò si evince anche solo leggendo il comunicato, che cercheremo di citare nei passaggi degni di nota al fine di renderlo leggibile per il cittadino, non certo per gli abitanti di quel mondo in cui vivono poche persone completamente sconnesse da quello reale.

Alla mossa provocatoria di Apple (che ha alzato i prezzi dei suoi device con la scusa della copia privata) gli autori italiani rispondono con una conferenza stampa, stamane al Museo Teatrale del Burcardo, a Roma, ribadendo le loro giuste ragioni e regalando i preziosi cellulari (acquistati in Francia e pagati meno che in Italia) agli allievi di tre prestigiose scuole, l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico, il Centro Sperimentale di Cinematografia e il Dipartimento Jazz del Conservatorio di Santa Cecilia.

Un passo indietro, in breve: i paladini difensori della tassa sul diritto d'autore (SIAE e Ministro Franceschini su tutti) ci avevano rassicurato, utilizzando ogni mezzo possibile compresi i social, che il prezzo dei dispositivi soggetti ad equo compenso non sarebbero saliti sia perché la tassa spettava ai produttori, sia perché i prezzi sono imposti. A nulla sono valse le proteste di tutto il mondo che pensa e si muove nella vita reale, ed anche nozioni di microeconomia blande indicavano come l'aumento di sarebbe ritorto contro i consumatori. Per tutti, ma non per ministero e SIAE, che ora sono seccati perché le cose sono andate davvero così (era già successo nel 2009 col Decreto Bondi, non è una novità ed era da sapere).

Il direttore generale della Siae, Gaetano Blandini, ha fatto il punto sulle iniziative sull' equo compenso per la copia privata che ha portato, dopo la firma del decreto Franceschini sull' aumento delle tariffe, a un aumento dei prezzi da parte di Apple per i suoi dispositivi, indicando in fattura la dicitura ' tassa sul copyright' al posto di equo compenso. "Abbiamo comprato 22 Iphone a Nizza -ha dichiarato Blandini che ha dato un morso a una rotonda mela gialla a simboleggiare la sfida con l'azienda fondata da Steve Jobs- per dimostrare a tutti come in Francia, nonostante l' equo compenso per copia privata sia molto più alto che in Italia, i prezzi siano inferiori rispetto a quelli del nostro Paese. Questo è un fatto, non un'opinione discutibile. Io rappresento i quasi 100 mila associati Siae, tanti autori che provano a vivere coi frutti del loro lavoro e perciò difendo la libertà dei tantissimi creativi italiani.

Ecco quindi rispolverare un cavallo di battaglia che ha il sapore del disco rotto, che porta in dote la solita mole di faziosità e omissioni. In Francia c'è l'equo compenso e iPhone costa meno, sembra dire SIAE nell'intento di far emergere le colpe, tutte dei produttori, sviando, o meglio, tentando di sviare l'attenzione dall'assurdità dell'equo compenso in sé. Vero, costano meno, ma sono anche più basse le tasse, IVA in primis. Inoltre nessuno ha mai risposto a questa domanda (veniamo quindi alle omissioni): tolte Italia, Germania e Francia, perché non si considera quanto incide l'equo compenso nei rimanenti 25 paesi UE? Perché prendere a riferimento sono ed esclusivamente solo quello che fa comodo (ecco la faziosità) per rafforzare le proprie tesi? Apple scrive tassa sul copyright perché è una tassa. Assolutamente legittima è la tesi secondo cui gli autori debbano vivere coi frutti del proprio lavoro. Assurdo che a finanziarli siano i cittadini comuni che acquistano apparecchi che mai useranno per farsi una copia privata, ma sembra difficilissimo da ammettere.

Adesso vogliamo portare all'attenzione del Consiglio Nazionale Consumatori -sede adatta per discutere di questi temi- i rappresentanti di alcune società tecnologiche per fare in modo che i device, che sono anche e soprattutto dei prodotti culturali, siano sempre più a buon mercato e con le giuste garanzie per i consumatori. Non possiamo assistere senza far niente all'aumento dei profitti dei produttori che già lucrano abbondantemente sul prezzo di vendita". All' azione dimostrativa odierna, il dg Blandini, ha accompagnato tre lettere di diffida partite questa mattina e dirette alle tre sedi, in Usa, Italia e Olanda, del colosso americano, accusato di aver messo nero su bianco sulle sue ricevute l' impropria dicitura ' copyright levy' ovvero tassa sul diritto d' autore.

Il direttore generale SIAE Gaetano Blandini ha affermato di aver diffidato Apple con tre lettere indirizzate in USA, Italia e Olanda, per aver utilizzato la dicitura "copyright levy", "tassa sul copyright" nel caso italiano, presente nel riassuntivo del prezzo per il consumatore. Ora proviamo ad utilizzare un po' di buonsenso per fare un'altra previsione, visto che la prima volta ci abbiamo azzeccato un po' tutti, con l'eccezione di Ministro e SIAE: Apple modificherà la dicitura, SIAE griderà al trionfo, Apple incorporerà la cifra della tassa nel prezzo di produzione al prossimo giro di presentazione prodotti, non indicadolo quindi dettagliatamente. Pagheranno sempre e comunque i consumatori, senza però che tutto appaia davanti agli occhi. Piccola indicazione dal mondo reale: è quello che succede già da anni con tutti gli altri produttori.

A lanciare l'allarme sulla situazione del mondo della cultura è Gino Paoli, presidente della Siae: "C'è un attacco al Diritto d'Autore in tutto il mondo, ma il diritto d'autore è l'unico guadagno che gli artisti hanno. La creatività è uno dei beni più grossi che abbiamo, e dobbiamo far capire alla gente che l'equo compenso non è una tassa Siae ma un compenso legittimo all'autore, come ha stabilito la Corte di Giustizia Europea in numerose sentenze. Continuo a sentir parlare di Siae come un carrozzone burocratico ma nessuno racconta le nostre tante iniziative di solidarietà, andiamo a portare aiuto negli ospedali, nelle carceri, alle associazioni che lavorano coi disabili. E diamo borse di studio ai giovani talenti e contributi in denaro a tante manifestazioni".

Nessuno contesta la legittimità del diritto d'autore. Si contesta la modalità di raccolta, tipico di una rappresaglia, su ogni dispositivo in grado di leggere e/o registrare dati multimediali. Onorevoli alcune delle iniziative che SIAE rivendica, ci mancherebbe. Il problema è sulla raccolta di soldi in maniera grottesca, lo ripetiamo.


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Tarantino, Nolan, Abrams: una cordata di registi si accorda per salvare le pellicole Kodak

L'avvento del digitale ha certamente rivoluzionato il mondo del cinema e il numero di produzioni che si affidano alla sola tecnologia fatta di bit per realizzare un film ha raggiunto un numero su cui in pochi avrebbero scommesso anche solo una decina di anni fa. C'è però una nutrita schiera di addetti ai lavori che preferisce ancora utilizzare la vecchia e fidata pellicola per le sue creazioni. Con l'abbandono del mercato delle pellicole cinematografiche da parte di Fujifilm - lo scorso anno - e i progetti per chiudere lo stabilimento di Rochester dove Kodak produce le sue pellicole dedicate al cinema, questa schiera ha però visto vacillare le sue sicurezze e messo in dubbio il futuro delle sue produzioni.

Kodak ha visto in meno di dieci anni crollare il mercato delle pellicole e in ambito cinematografico il suo fatturato è calato del 96%, passando da 12,4 miliardi di dollari ai 449 milioni di quest'anno: l'opzione di chiudere lo stabilimento e di ritirarsi dal mercato è stata quindi presa in seria considerazione.

La cordata guidata da Quentin Tarantino, Christopher Nolan, Judd Apatow, e J.J. Abrams ha però fatto pressioni sulle produzioni in modo che fosse raggiunto un accordo con il nuovo CEO Jeff Clarke: da un lato i registi si sono assicurati anni di forniture, dall'altro Kodak Eastman può contare su un minimo garantito di acquisti - il vero nodo dell'accordo - che permette di dare solidità alla produzione sul lungo termine. Gli studios si sono quindi impegnati a comprare un certo quantitativo di pellicola negli anni a venire, anche se al momento non sanno effettivamente quante produzioni decideranno di rimanere ancorate a questa tecnologia, ma perdere l'estro creativo di nomi come quelli che compongono la cordata era una prospettiva ben peggiore. "Si tratta senza dubbio di una forte esposizione finanziaria, ma penso che se non l'avessimo fatto, non avremmo potuto più guardare negli occhi alcuni dei nostri registi", ha commentato Bob Weinstein, co-chairman di Weinstein Co.


Quentin Tarantino sul set di Bastardi senza Gloria, girato in pellicola - Weinstein Company/Everett Collection

Di sicuro J.J. Abrams in questo momento di pellicola ne sta consumando a fiumi: Star Wars Episode VII è infatti girato proprio di questi tempi a pellicola. Judd Apatow, che attualmente sta girando a pellicola la sua commedia Trainwreck, prevista per il 2015 e che vede nel cast Daniel Radcliffe e Tilda Swinton, ha dichiarato: "C'è della magia nella grana e nella qualità dei colori che ottieni quando giri in pellicola".


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Silent Power promette il silenzio assoluto su desktop grazie alla schiuma di rame

Può sembrare un po' strano a vedersi, ma il nuovo Silent Power si basa su premesse indubbiamente molto interessanti. Attraverso uno spesso rivestimento in Copper Foam (schiuma di rame), promette una dissipazione totalmente passiva capace di gestire il calore generato dalla componentistica elettronica senza l'ausilio di alcuna ventola.

Silent Power

Il PC include un processore Intel Core i7-4785T da 35W di TDP, quad-core da 2,2GHz con tecnologia Hyper-Threading, con GPU integrata HD Graphics 4600. Fra le altre specifiche troviamo una scheda video NVIDIA non meglio specificata, 8GB di RAM e un SSD da 500GB. Il tutto a un prezzo di circa 699€ per la versione base, che può essere aggiornata con ulteriore componentistica (16GB di RAM e SSD da 1TB) fino ad un massimo di 1.159€.

Il sistema sarà disponibile probabilmente nel 2015, ma solo dopo aver superato la campagna di crowdfunding lanciata dalla società, che si pone un tetto massimo di 45 mila euro. La produzione inizierà nella primavera del 2015. Se Silent Power diventerà realmente realtà, sarà interessante vedere come si comporta la schiuma di rame che sulla carta dovrebbe consentire un'area dissipante molto elevata.

Silent Power

CPU e GPU sono poste sulla parte superiore del case, per le migliori performance di dissipazione

La società accetta anche donazioni meno corpose per raggiungere il suo obiettivo, e per supportare una tecnologia che sebbene non sia proprio innovativa, risulta senza dubbio una piacevole sorpresa nel mercato dell'informatica di consumo. Se non si raggiungesse l'obiettivo dei 45 mila euro, inoltre, ogni sostenitore riceverà la somma donata al netto di eventuali costi di transazione.


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ZoneAlarm free

scheda aggiornata 1 ora fa

Software che effettua la funzione di firewall, ovvero di controllo degli accessi a internet. Attraverso ZoneAlarm è possibile proteggere il proprio pc dalla visita di sconosciuti o buontemponi; è inoltre possibile definire quali software possono accedere in automatico ad internet e quali necessitano di conferma dell'utente.


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Come ottenere i migliori punteggi a Timberman grazie ad Arduino

Written By Unknown on Rabu, 30 Juli 2014 | 21.12

Dedicare il proprio tempo a giochi molto ripetitivi e assuefacenti può essere particolarmente piacevole per alcuni e assolutamente fastidioso per altri. Ma Valentin Heun viene adesso in soccorso ai secondi, visto che ha progettato un sistema basato su Arduino che consente di ottenere i migliori punteggi a Timberman anche senza fare convulsamente dei tap sul display dello smartphone, come normalmente richiede questo gioco.

Timberman

Si possono trovare il codice e le immagini della circuiteria utilizzata da Heun su Github.

Arduino, come noto, è una scheda elettronica di piccole dimensioni dotata di microcontrollore, circuiteria di contorno e software dedicato, indirizzata agli appassionati del self-made che, in casa e senza particolari conoscenze ingegneristiche, possono dare vita ad applicazioni hobbistiche e didattiche.

Timberman, invece, è un gioco dalla grafica vecchio stile e dal gameplay semplicissimo. I giocatori, infatti, impersonano un corpulento boscaiolo e devono ininterrottamente fare a pezzi un albero, cercando di evitare i rami sulla destra e sulla sinistra del tronco. I giocatori sono semplicemente chiamati a decidere se vogliono stare sulla destra o sulla sinistra, in funzione della disposizione dei rami. Per tutti i dettagli cliccate qui.


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Steam Controller modificato ancora una volta

Quando Valve ha presentato il suo controller Steam qualche tempo fa, una delle caratteristiche più originali era l'utilizzo di touch pad al posto degli stick analogici. Eppure, molti dei feedback ricevuti dallo sviluppatore reclamavano la presenza di uno stick analogico, e sembra che saranno accontentati.

I touch pad restano al loro posto, ma nel nuovo restyling del controller è stato ora aggiunto uno stick analogico, localizzato in basso a sinistra del pad: potete di seguito vedere il progetto, trapelato sul web, che mostra come lo stick si adatti perfettamente con la disposizione dei comandi del controller.

News

Dal primo annuncio della periferica, molti cambiamenti sono stati apportati al controller, compresa la rimozione di un touch-screen e la riduzione delle dimensioni ad una versione più slim per un maggior comfort.

Non esiste ancora una data di uscita, e conoscendo Valve si prenderà tutto il tempo per perfezionarlo sempre più, ma come anticipato qualche giorno fa, lo Steam Controller potrebbe mostrarsi al pubblico per la prima volta al GamesCon di quest'anno.


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Apple-Samsung, la Mela lascia cadere le richieste di blocco delle vendite

A due anni dal primo processo incentrato sul contenzioso Apple-Samsung in tema di brevetti la Mela - allora chiara vincitrice della battaglia - ha deciso di lasciar cadere una mozione di appello al verdetto finale del giudice Lucy Koh, abbandonando definitivamente la speranza di veder applicato il divieto alla commercializzazione per alcuno dei 23 prodotti Samsung trovati allora colpevoli di copiare la tecnologia di Apple.

Il giudice, nonostante la vittoria della Mela, ha per due volte rifiutato l'emissione di un'ingiunzione sulle vednite dei prodotti Samsung. La resa di Apple, in questo, rappresenta in realtà un affare di poco conto, dal momento che nessuno di quei prodotti è più disponibile per la vendita, ma che evidenzia come la battaglia giudiziaria tra le due compagnie stia pian piano perdendo vigore e come le due parti stiano ormai accusando una certa stanchezza che è sempre più visibile nelle varie interazioni con il tribunale. Lo scorso mese, ad esempio, entrambe le parti hanno deciso di lasciar cadere i rispettivi appelli su una decisione definitiva dell'International Trade Commission dopo un esposto della Mela.

L'appello di Apple era comunque inteso a mettere in discussione la negazione al divieto della commercializzazione dei prodotti, dal momento che in tutti gli altri aspetti la Mela è emersa vincitrice nel processo originale e nel secondo processo. Samsung in origine è stata dichiarata colpevole di tutte le accuse mosse da Apple la quale è invece stata sollevata dalle controaccuse dell'avversaria. Inizialmente fu stabilito un risarcimento danni, da corrispondere alla Mela, superiore ad 1 miliardo di dollari. Un errore di computazione ha però portato ad un secondo processo, dove Apple ha nuovamente ottenuto il parere favorevole della corte e un risarcimento danni ridotto però a 929 milioni di dollari.

Samsung intanto sta portando avanti il proprio appello del processo originario, cercando un ribaltamento completo della sentenza invece che focalizzarsi su piccoli aspetti particolari. Apple potrebbe a questo punto tentare di focalizzare i propri sforzi sull'ottenimento di un divieto alle vendite dei prodotti coinvolti in un secondo processo, che la Mela ha vinto a Maggio e che si riferisce a prodotti più recenti. La sentenza su questo specifico caso è attesa nel prossimo futuro.


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AdwCleaner

Written By Unknown on Selasa, 29 Juli 2014 | 21.12

scheda aggiornata 41 minuti fa

AdwCleaner è un comodo tool da utilizzare per la pulizia del proprio PC: è in grado di individuare Adware, Toolbar, PUP (Potentially Unwanted Programs), Hijackers e problemi simili. Può funzionare come semplice strumento per la ricerca oppure è anche in grado di effettuare la rimozione del componente indesiderato


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Fifa 15: Creation Center non compatibile con Ignite Engine

A un recente evento dedicato a Fifa 15, abbiamo appreso da Sebastian Enrique, producer del noto gioco di calcio EA Sports, che il Creation Center non verrà supportato da quelle versioni di Fifa 15 costruite sul nuovo Ignite Engine. E, come già rivelato, la tecnologia di nuova generazione non sarà disponibile solamente su PS4 e Xbox One come avvenne con Fifa 14, ma anche su PC.

Fifa Creation Center

Pare che ci sia un limite tecnico e che EA Sports non abbia nella sua scaletta di lavori l'adattamento del Creation Center a Ignite Engine per il momento. Solamente coloro che acquisteranno le versioni PS3 e Xbox 360 di Fifa 15 saranno in grado di creare i propri atleti con il Creation Center e di importarli all'interno di Fifa 15.

Il Creation Center venne lanciato con Fifa 11 e fu fortemente reclamizzato da Electronic Arts, perlomeno per le prime versioni. Si tratta di una suite basata sul browser che consente a coloro che dispongono di un account EA di creare giocatori e team e di condividere le proprie creazioni con gli altri giocatori di Fifa. Si potevano scaricare i contenuti realizzati sulla propria console o sul PC e usarli sia offline che online nelle partite Testa a Testa non classificate.

Altri dettagli si trovano qui.


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Powershot SX520 HS e SX420 IS, due nuove superzoom da Canon

Canon annuncia oggi due nuove compatte superzoom della gamma Powershot, la SX520 HS e la SX400 IS. Entrambi prodotti versatili e non particolarmente dispendiosi, si distinguono per la tecnologia del sensore utilizzato.

La Powershot SX520 HS, più pregiata tra le due, utilizza un "classico" sensore CMOS BSI da 1/2.3" e 16 Mpixel supportato da un processore Digic 4+, che insieme le consentono di arrivare a una sensibilità massima di 3200 ISO, di registrare video Full HD e di scattare al ritmo di 1,6 fps continuativo oppure di effettuare una lunga raffica da 10 fps a risoluzione ridotta di 4 Mpixel per un massimo di 117 foto - non certo un record assoluto, ma apprezzabile.

L'ottica, principale motivo di acquisto di questo tipo di prodotto, è un 4.3-180.6mm f/3.4-6, costituito da 13 elementi in 10 gruppi ed equivalente a un 24-1008mm nel formato 35mm. Ovviamente, stabilizzato.  

La Powershot SX520 HS integra uno schermo LCD da 3 pollici e 461.000 punti, offre controlli (anche) manuali e usa una batteria ricaricabile con autonomia standard di circa 210 scatti.

La Powershot SX400 IS, invece, si distingue dal modello superiore per l'adozione di un sensore CCD. Anch'esso da 16 Mpixel in formato 1/2.3", anch'esso assistito da un processore d'immagine Digic 4+, ma meno performante: la sensibilità massima si ferma a 1600 ISO, i filmati possono essere registrati solo a risoluzione HD 720p e la cadenza di scatto è di soli 0,8 fps, senza possibilità di raffica ad alta velocità.

Anche l'ottica è leggermente più limitata, pur rientrando a pieno titolo tra i superzoom. Si tratta, in questo caso, di un 4.3-129mm f/3.4-5.8, sempre stabilizzato e sempre costituito da 13 elementi in 10 gruppi, ma dotato di un solo elemento UD a bassa dispersione, laddove la SX520 ne utilizza tre. Nel formato 35mm, equivale a un 24-720mm.

Lo schermo posteriore è da 3 pollici, come nel caso della SX520, ma la risoluzione è dimezzata: 230.000 punti. Inoltre, in questo caso i programmi di scatto sono esclusivamente automatici e la batteria ricaricabile ha un'autonomia leggermente inferiore, pari a 190 scatti. Si tratta quindi di un modello indirizzato a un pubblico meno esigente, che potrà certamente soddisfare il fotografo estivo (a cui è evidentemente dedicata) ma che appare, per alcuni aspetti, decisamente obsoleta.

PowerShot SX520 HS sarà disponibile da ottobre 2014 al prezzo suggerito al pubblico di 309 Euro, mentre la PowerShot SX400 IS sarà da settembre 2014 al prezzo suggerito al pubblico di 221 Euro.


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SuperRam

scheda aggiornata 1 ora fa

Utility per la gestione ottimale della memoria ram di sistema. Il software si occupa di rendere disponibile un minimo quantitativo di ram, "svuotando" le porzioni di memoria non più indispensabili al sistema.


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Ecco la scheda logica di iPhone 6: previsto il supporto a NFC e Wi-Fi 802.11aca

Written By Unknown on Senin, 28 Juli 2014 | 21.12

Nonostante le indiscrezioni sul design di iPhone 6 siano iniziate durante i primi mesi dell'anno, solamente nelle ultime settimane sono apparse le prime prove "concrete" dello smartphone. Dalle catene di fornitura sono trapelate le foto di alcuni componenti, come i tasti fisici, la fotocamera, la batteria e l'intera scocca posteriore, mentre risale a pochi giorni fa la prima foto della scheda logica.

iPhone 6, scheda logica

La fonte che ha condiviso gli scatti ha riportato anche alcune informazioni sul dispositivo: iPhone 6 supporterà le più recenti reti Wi-Fi 802.11ac, insieme alle tecnologie Near Field Communication (NFC), ad oggi non compatibili con lo smartphone della Mela. La scheda logica della nuova versione di iPhone presenta molte similitudini con le iterazioni meno recenti, nonostante un layout leggermente differente lungo il lato superiore.

Il cambiamento è dovuto alle dimensioni maggiori del nuovo modello, che dovrebbe vantare un display da 4,7". Considerata la caratteristica, infatti, Apple può sfruttare uno spazio maggiore per la componentistica integrata, così come introdurre batterie più voluminose (probabilmente da 1.810mAh). La scheda logica mostrata dalle nuove immagini, inoltre, sembrerebbe perfettamente installabile sulla scocca posteriore che era apparsa attraverso alcune foto durante le scorse settimane.

Risulta difficile tuttavia estrapolare informazioni su iPhone 6 dalle nuove foto. Queste ritraggono la scheda logica "nuda", ovvero priva di alcun chip, anche se è possibile intuire la posizione delle diverse componenti installate basandoci sulle analogie con le schede dei modelli meno recenti. Dedurre le feature del dispositivo risulta, comunque, impossibile al momento in cui scriviamo.

iPhone 6, scheda logica componenti integrati

Fonte: MacRumors

iPhone 6 è atteso per le prime settimane di settembre in base alle speculazioni rilasciate da diverse fonti (si parla del 12 settembre, basandosi sulle tempistiche utilizzate storicamente da Apple) ed è lecito attendersi un costante aumento di informazioni sullo smartphone nelle prossime settimane. Sono attesi due modelli dello smartphone della Mela, anche se il più probabile (ed imminente) è quello da 4,7", che andrà a sostituire l'attuale top di gamma.


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Tecnologia, in Italia la spesa più alta d'Europa, il doppio della Francia

Nonostante la crisi che ormai da alcuni anni caratterizza l'economia italiana sembra ci sia un settore per cui i nostri concittadini sono disposti più che in altre occasioni a fare dei sacrifici pur di restare aggiornati ed essere sempre al passo con i tempi. Stiamo parlando della tecnologia nei suoi più differenti significati. Anche in tempo di ristrettezze economiche, infatti, in Italia la spesa media in dispositivi tecnologici è la più alta d'Europa! Un risultato da record a cui corrisponte anche il primato per quanto riguarda l'utilizzao di dispositivi tecnologici e la fruizione di contenuti multimediali nel corso di una giornata tipo.

Questo è quanto ha mostrato lo studio Samsung Techonomic Index, realizzato da Ipsos Mori su commisione dello European Samung Lifestyle Research Lab. L'analisi in questione si è svolta tramite la compilazione di un questionario online diffuso tra il 14 e il 28 aprile con il coinvolgimento di 5000 persone tra i 18 e i 65 anni in 5 differenti paesi europei: Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna.

Lo studio effettuato per conto del colosso coreano ha evidenziato come in Italia gli utenti siano disposti a pagare più di qualsiasi altro cittadino europeo per avere tra le mani dispositivi tecnologici sempre nuovi e all'avanguardia. In particolare la spesa media degli italiani in prodotti hi-tech negli ultimi tre mesi è stata di circa 559 euro. Un risultato che si posiziona in cima alla graduatoria europea con un netto distacco nei confronti della Spagna, seconda con 360 euro di media; della Germania, 323 euro; dell'Inghilterra, 274 euro; e della Francia, fanalino di coda con solo 223 euro; meno della metà della spesa italiana.

La ricerca è stata anche l'occasione per sondare non solo l'attitudine alla spesa tecnologica, ma anche il numero di dispositivi tecnologici per nucleo familiare e il tempo medio trascorso ogni giorno interagendo con i suddetti dispositivi. In Italia, in particolare, si possiedono in media 16 dispositivi tech per nucleo familiare, in linea con i 18 dispositivi per famiglia del resto d'Europa. Il tutto per un impiego medio di tempo passato a contatto con questi dispositivi di circa 8 ore, 7,8 per la precisione, che corrisponde ad un terzo della giornata. Il conteggio è stato fatto sommando i tempi di utilizzo di tutti gli apparecchi tecnologici, dallo smartphone alla TV, dal forno a microonde alla lavatrice e via discorrendo.

Tra i diversi dispositivi, la TV si conferma l'oggetto più utilizato, con circa l'80 % degli utenti che ogni giorno non può fare a meno di passare parte del proprio tempo guardando il canale o programma preferito in televisione. Le tecnologie per il lavaggio, lavatrice e lavastoviglie, sono utilizzate in media una volta a settimana da cira il 76% degli utenti; così come gli elettrodomestici per cucinare, che l'81% degli utenti utilizza con la stessa frequeza di quelli per il lavaggio.


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Process Lasso

scheda aggiornata 1 ora fa

Process Lasso ottimizza l'esecuzione dei processi in corso intervenendo sui parametri di affinità e di priorità. Questo software può essere utile per rendere più fluido e reattivo il sistema, inoltre gli utenti più evoluti potranno accedere a personalizzazione e ottimizzazioni aggiuntive.


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Calibre

scheda aggiornata 41 minuti fa

Con Calibre è possibile gestire la propria libreria digitale convertendo i libri in vari formati e trasferendoli sul proprio ebook reader.Oltre a questa funzionalità Calibre permette di scaricare articoli o news provenienti da svariate fonti di informazione rendendoli fruibili sul proprio dispositivo mobile.
Qui di seguito le note di rilascio diffuse dallo sviluppatore:

  • New Features:
  • Edit Book: A new tool to filter style information (Tools->Filter style information). Useful to easily remove some CSS properties from the entire book.
  • DOCX Input: Add support for cross references. Cross references that are used to insert hyperlinks are now converted into hyperlinks in the output document. Features to insert paragraph/page numbers are not supported.
  • Add support for viewing kepub files in the calibre viewer, by treating them as plain epub files
  • Edit book: In the Insert Link tool show a few words of text alongside the location anchor name, to make it easier to know what a location is
  • Manage user dictionaries: Allow copying all selected words by right clicking them and choosing 'Copy to clipboard'.
  • Content server: Make .ibook format files available in OPDS feeds
  • Edit book: Allow copying the list of errors from the Check Book tool to the clipboard by right clicking on the list of errors
  • Book polishing: If the books being polished have an ORIGINAL_EPUB/AZW3 format, warn the user that polishing will use it as the source and ask for confirmation.

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Google rilascia la nuova beta di Chrome per Android con Material Design

Written By Unknown on Minggu, 27 Juli 2014 | 21.12

Come era forse facilmente prevedibile, prima del rilascio ufficiale da parte di Google dell'aggiornamento ad Android L, le app proprietarie della stessa Google saranno aggiornate per permettere al coloso di Mountain View di dotare della stessa impostazione grafica della quale sarà dotato tutto il nuovo sistema operativo.

Dopo che nel corso della giornata di ieri erano apparse le prime immagini della nuova versine dello store Google Play vengono così resi pubblici anche i primi screenshot relativi al nuovo borwser Chrome.

Il redesign dell'applicazione per la navigazione internet porta sul browser proprietario del produttore californiano il Material Design, che da qui a qualche tempo caratterizzerà ogni software legato a Google.

Ingrandito lo spazio occupato dalla barra di ricerca e semplificato il login. Non mancano anche miglioramenti nella struttura del software, che dovrebbero migliorare le prestazioni e risolvere alcuni bug e problemi delle versioni precedenti.

L'app aggiornata è già disponibile sul Play Store per l'installazione manuale, siamo tuttavia convinti che il browser verrà presto aggiornato automaticamente per tutti.


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Google celebra il primo compleanno di Chromecast con un regalo, ma solo negli USA

"Oggi il nostro piccolo, Chromecast, celebra un anno", è così che Google annuncia il primo anno di vita del dongle HDMI, venduto per "milioni di unità" e sbarcato negli scorsi mesi anche in Italia. Al prezzo di 35€, Chromecast è un prodotto molto interessante che consente di trasformare qualsiasi televisore in una smart TV.

Chromecast, primo anniversario

Dal lancio, "il tasto Cast è stato premuto più di 400 milioni di volte", secondo quanto riporta la società, che conferma ancora una volta il grosso successo di pubblico del dongle proprietario. Da allora molte cose sono cambiate: Google ha inviato i primi SDK agli sviluppatori, che ne hanno implementato il supporto all'interno delle proprie applicazioni.

Per il futuro di Chromecast ci si aspetta la possibilità di effettuare il mirroring di qualsiasi immagine riprodotta dal dispositivo mobile collegato al dongle, per la visualizzazione sul televisore. Il device è attualmente disponibile in 20 nazioni diverse, all'interno di 30.000 negozi.

Per celebrare l'evento, Google ha offerto in regalo 90 giorni di abbonamento su Google Play Music All Access ai possessori di Chromecast, esclusivamente a chi non ha utilizzato in precedenza il servizio musicale. La promozione è tuttavia valida solo all'interno dei confini americani, e si può partecipare dal 24 luglio al 30 settembre 2014.


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Bromium Labs: è Internet Explorer il software più vulnerabile del 2014

Nel precedente report di Bromium Labs, Java occupava la prima posizione fra i software del web con più vulnerabilità. Il numero delle falle di sicurezza della piattaforma di Oracle si è tuttavia ridotto considerevolmente, non presentando alcun exploit zero-day nella prima metà del 2014.

I nuovi dati arrivano dal report "Endpoint Exploitation Trends H1 2014" di Bromium Labs, che specifica che chi ha eseguito gli attacchi nel lasso di tempo analizzato ha preferito concentrare i propri sforzi verso i web browser, fra cui il "preferito" è risultato Internet Explorer. La società scrive che il risultato positivo di Java è da addurre a molteplici motivazioni: le applet richiedono l'attivazione esplicita da parte degli utenti, specie per le vecchie versioni delle runtime, "quindi diventa sempre più difficile far leva su questo vettore d'attacco".

Bromium Labs, vulnerabilità dei software 2014

"È evidente che chi attacca continua a focalizzare le proprie attenzioni sulle applicazioni sempre connesse ad internet, ma c'è un tema sempre comune. Colplire gli utenti finali", ha continuato Bromium Labs sul post pubblicato. Soggetto a frequenti aggiornamenti di sicurezza (molti dei quali rilasciati all'interno delle Patch Tuesday mensili), Internet Explorer è stata l'applicazione più "vulnerabile" della prima metà del 2014, precedendo Firefox, Chrome, Java, Adobe Flash, Adobe Reader e Microsoft Office, secondo i dati pubblicati da Bromium Labs.

Le analisi indicano che le vulnerabilità di Internet Explorer di Microsoft sono aumentate più del 100% dal 2013, "un trend sottostimato" per via del minor tempo impiegato dalla società per il rilascio delle nuove patch di sicurezza. Nel comunicato si cita l'uso crescente di una pratica chiamata action script spray, che consente il lancio di attacchi ASVM. Attraverso le procedure, è sostanzialmente possibile eseguire codice malevolo da remoto, controllando e gestendo quanto presente sulla memoria del sistema.

Secondo Bromium Labs, Internet Explorer continuerà ad essere la vittima preferita degli hacker: "Gli utenti finali rimangono la preoccupazione principale per i professionisti della sicurezza dei dati perché sono i più mirati e suscettibili agli attacchi", ha detto Rahul Kashyap, chief security architect di Bromium. "I web browser rappresentano da sempre il mezzo preferito per gli attacchi, ma solo adesso stiamo vedendo che non solo gli hacker diventano sempre più abili nel colpire Internet Explorer, ma che lo fanno anche più spesso".


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Primo trailer di Halo: Nightfall

Sebbene la chiusura degli XBox Entertainment Studios dovrebbe essere ormai certa, Microsoft continua ad andare avanti con uno dei più grandi progetti affidati a questa sua filiale.

343 Industries, dal palco del San Diego Comic-Con, ha regalato un assaggio di Halo: Nightfall, mini serie prodotta nientemeno che da Ridley Scott: il primo trailer rivela alcuni dei nuovi membri del cast e offre uno scorcio nella storia collocata temporalmente tra Halo 4 e Halo 5: Guardians in arrivo il prossimo anno.

Jameson Locke è un agente della Office of Naval Intelligence che si ritrova nel mezzo di un attacco biologico: in una miniera è stato scoperto un elemento che, da solo, può uccidere esseri umani. La ONI viene mandata in missione per distruggerlo, prima che una fazione criminale se ne impossessi per i suoi scopi: la loro ricerca li porta ad un antico artefatto alieno, che culminerà in uno scontro per la sopravvivenza. Locke è il primo personaggio mostrato, e 343 ha rivelato che giocherà un ruolo importante in Halo 5.

Halo: Nightfall arriverà a novembre e verrà incluso come contenuto di Halo: The Master Chief Collection.


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Google celebra il primo compleanno di Chromecast con un regalo, ma solo negli USA

Written By Unknown on Sabtu, 26 Juli 2014 | 21.12

"Oggi il nostro piccolo, Chromecast, celebra un anno", è così che Google annuncia il primo anno di vita del dongle HDMI, venduto per "milioni di unità" e sbarcato negli scorsi mesi anche in Italia. Al prezzo di 35€, Chromecast è un prodotto molto interessante che consente di trasformare qualsiasi televisore in una smart TV.

Chromecast, primo anniversario

Dal lancio, "il tasto Cast è stato premuto più di 400 milioni di volte", secondo quanto riporta la società, che conferma ancora una volta il grosso successo di pubblico del dongle proprietario. Da allora molte cose sono cambiate: Google ha inviato i primi SDK agli sviluppatori, che ne hanno implementato il supporto all'interno delle proprie applicazioni.

Per il futuro di Chromecast ci si aspetta la possibilità di effettuare il mirroring di qualsiasi immagine riprodotta dal dispositivo mobile collegato al dongle, per la visualizzazione sul televisore. Il device è attualmente disponibile in 20 nazioni diverse, all'interno di 30.000 negozi.

Per celebrare l'evento, Google ha offerto in regalo 90 giorni di abbonamento su Google Play Music All Access ai possessori di Chromecast, esclusivamente a chi non ha utilizzato in precedenza il servizio musicale. La promozione è tuttavia valida solo all'interno dei confini americani, e si può partecipare dal 24 luglio al 30 settembre 2014.


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Google rilascia la nuova beta di Chrome per Android con Material Design

Come era forse facilmente prevedibile, prima del rilascio ufficiale da parte di Google dell'aggiornamento ad Android L, le app proprietarie della stessa Google saranno aggiornate per permettere al coloso di Mountain View di dotare della stessa impostazione grafica della quale sarà dotato tutto il nuovo sistema operativo.

Dopo che nel corso della giornata di ieri erano apparse le prime immagini della nuova versine dello store Google Play vengono così resi pubblici anche i primi screenshot relativi al nuovo borwser Chrome.

Il redesign dell'applicazione per la navigazione internet porta sul browser proprietario del produttore californiano il Material Design, che da qui a qualche tempo caratterizzerà ogni software legato a Google.

Ingrandito lo spazio occupato dalla barra di ricerca e semplificato il login. Non mancano anche miglioramenti nella struttura del software, che dovrebbero migliorare le prestazioni e risolvere alcuni bug e problemi delle versioni precedenti.

L'app aggiornata è già disponibile sul Play Store per l'installazione manuale, siamo tuttavia convinti che il browser verrà presto aggiornato automaticamente per tutti.


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Bromium Labs: è Internet Explorer il software più vulnerabile del 2014

Nel precedente report di Bromium Labs, Java occupava la prima posizione fra i software del web con più vulnerabilità. Il numero delle falle di sicurezza della piattaforma di Oracle si è tuttavia ridotto considerevolmente, non presentando alcun exploit zero-day nella prima metà del 2014.

I nuovi dati arrivano dal report "Endpoint Exploitation Trends H1 2014" di Bromium Labs, che specifica che chi ha eseguito gli attacchi nel lasso di tempo analizzato ha preferito concentrare i propri sforzi verso i web browser, fra cui il "preferito" è risultato Internet Explorer. La società scrive che il risultato positivo di Java è da addurre a molteplici motivazioni: le applet richiedono l'attivazione esplicita da parte degli utenti, specie per le vecchie versioni delle runtime, "quindi diventa sempre più difficile far leva su questo vettore d'attacco".

Bromium Labs, vulnerabilità dei software 2014

"È evidente che chi attacca continua a focalizzare le proprie attenzioni sulle applicazioni sempre connesse ad internet, ma c'è un tema sempre comune. Colplire gli utenti finali", ha continuato Bromium Labs sul post pubblicato. Soggetto a frequenti aggiornamenti di sicurezza (molti dei quali rilasciati all'interno delle Patch Tuesday mensili), Internet Explorer è stata l'applicazione più "vulnerabile" della prima metà del 2014, precedendo Firefox, Chrome, Java, Adobe Flash, Adobe Reader e Microsoft Office, secondo i dati pubblicati da Bromium Labs.

Le analisi indicano che le vulnerabilità di Internet Explorer di Microsoft sono aumentate più del 100% dal 2013, "un trend sottostimato" per via del minor tempo impiegato dalla società per il rilascio delle nuove patch di sicurezza. Nel comunicato si cita l'uso crescente di una pratica chiamata action script spray, che consente il lancio di attacchi ASVM. Attraverso le procedure, è sostanzialmente possibile eseguire codice malevolo da remoto, controllando e gestendo quanto presente sulla memoria del sistema.

Secondo Bromium Labs, Internet Explorer continuerà ad essere la vittima preferita degli hacker: "Gli utenti finali rimangono la preoccupazione principale per i professionisti della sicurezza dei dati perché sono i più mirati e suscettibili agli attacchi", ha detto Rahul Kashyap, chief security architect di Bromium. "I web browser rappresentano da sempre il mezzo preferito per gli attacchi, ma solo adesso stiamo vedendo che non solo gli hacker diventano sempre più abili nel colpire Internet Explorer, ma che lo fanno anche più spesso".


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Primo trailer di Halo: Nightfall

Sebbene la chiusura degli XBox Entertainment Studios dovrebbe essere ormai certa, Microsoft continua ad andare avanti con uno dei più grandi progetti affidati a questa sua filiale.

343 Industries, dal palco del San Diego Comic-Con, ha regalato un assaggio di Halo: Nightfall, mini serie prodotta nientemeno che da Ridley Scott: il primo trailer rivela alcuni dei nuovi membri del cast e offre uno scorcio nella storia collocata temporalmente tra Halo 4 e Halo 5: Guardians in arrivo il prossimo anno.

Jameson Locke è un agente della Office of Naval Intelligence che si ritrova nel mezzo di un attacco biologico: in una miniera è stato scoperto un elemento che, da solo, può uccidere esseri umani. La ONI viene mandata in missione per distruggerlo, prima che una fazione criminale se ne impossessi per i suoi scopi: la loro ricerca li porta ad un antico artefatto alieno, che culminerà in uno scontro per la sopravvivenza. Locke è il primo personaggio mostrato, e 343 ha rivelato che giocherà un ruolo importante in Halo 5.

Halo: Nightfall arriverà a novembre e verrà incluso come contenuto di Halo: The Master Chief Collection.


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Paola Antonelli: vi spiego perché ho portato Pac-Man al MoMA di New York

Written By Unknown on Jumat, 25 Juli 2014 | 21.12

È capitata l'occasione di visitare il Museum of Modern Art (MoMA) di New York e con grande piacere ho scoperto che nella sezione dedicata al design era presente un'esposizione di videogame, più precisamente videogiochi vintage. In seguito alla visita abbiamo deciso in redazione di scoprire di più su questa mostra. Dopo aver fatto indagini su internet abbiamo scoperto con piacere che la curatrice di questa installazione era l'italiana Paola Antonelli.

Sarda di nascita, dopo essersi laureata in Architettura al Politecnico di Milano è dal 1994 un membro del noto museo nella "grande mela" fino ad essere oggi un "Senior Curator".

Per chi volesse saperne ancora di più sul sito del TED è presente un intervento della stessa Antonelli che spiega perché ha voluto portare i videogames al MOMA (riportiamo il video alla terza pagina di questo articolo).

Con il procedere delle nostre ricerche ci siamo resi conti che in partenza ci eravamo creati un pre-concetto di base. Il fatto che i videogiochi fossero stati esposti in un museo non voleva essere un modo per consacrarli come "arte". Poco dopo vedendo e rivedendo alcune interviste di Paola Antonelli abbiamo preso consapevolezza di quale fosse la vera visione che i curatori del MoMA avevano del videogame.

A quel punto però la voglia di poter comprende a pieno questo "evento" ci ha portati a chiedere e ottenere un'intervista a Paola Antonelli, che potrete leggere in questo stesso articolo.

Tutto questo ci ha portato a prendere coscienza del fatto che i videogiochi possono essere visti anche secondo altri punti di vista.

In particolare il MoMA ha deciso di inserirli come puro esempio di "interactive design". La lettura quindi di questa mostra esula da quelle che possono essere le aspettative di un videogiocatore.

Gli elementi più importanti che hanno portato il noto museo a inserire una mostra permanente con dei videogiochi è la loro forte componente di design: se avrete infatti l'occasione di visitare la sala scoprirete che non sono presenti cabinati o console retro in mostra. Il fulcro della mostra è l'interazione offerta del videogioco.

Un altro elemento che abbiamo scoperto è che per i curatori della mostra non è importante soltanto la bellezza del risultato finale, come la Antonelli spiega più volte loro ritengono importante anche il codice con cui vengono creati i videogame.

L'obiettivo nel prossimo futuro è infatti quello di poter acquisire il codice sorgente in modo da poterlo preservare per i posteri.

Non poteva mancare una riflessione sulla violenza nei videogiochi. Parlando con la Antonelli abbiamo capito che il museo non è interessato al momento ad esporre videogame che nell'interazione abbiano della violenza gratuita. Come potrete leggere nell'intervista la motivazione è totalmente differente da quella che abbiamo sentito ripetere più volte ed è strettamente collegata a quello che il design rappresenta all'interno di una mostra.

Volendo concludere questa prefazione all'intervista ci teniamo a porre il lettore quindi nella giusta prospettiva.

In questi mesi molti hanno criticato il museo newyorkese definendo quasi oltraggioso che i videogiochi vengano esposti a poca distanza da Picasso o Kandisky. Molti hanno ripetuto "il videogame non è arte".

La chiave di lettura, e prendiamo in prestito le parole della stessa Antonelli, è che i videogiochi sono "Una grande forma di design" e "Io cerco buon design e se la gente vuol decidere che è arte non è una cosa che mi interessa particolarmente".


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Tribunale condanna (di nuovo) due società per la vendita di chip di modifica per le console

AESVI, l'Associazione di categoria che rappresenta l'industria dei videogiochi in Italia, ha espresso tramite un comunicato stampa la sua soddisfazione per l'importante sentenza di condanna pronunciata dal Tribunale Penale di Firenze a carico dei titolari delle due società "PC Box" "2 Modchip.it" per la vendita, distribuzione e installazione illegale di chip di modifica ("mod chip") e di game copiers che eludono le misure tecnologiche di protezione delle console per videogiochi dalla pirateria.

I due soggetti coinvolti sono stati condannati ai sensi dell'articolo 171 ter della legge sul diritto d'autore inmateria di elusione delle misure tecnologiche di protezione a un anno e due mesi di reclusione e a 5.000 euro di multa ciascuno. È stata inoltre ordinata la distruzione dei materiali sequestrati da parte della Guardia di Finanza, oltre che il pagamento di 3.000 euro di costi.

"Il Tribunale di Firenze ha chiarito senza ombra di dubbio come ogni condotta che abbia la finalità prevalente di eludere le misure tecnologiche di protezione apposte sulle console videoludiche debba considerarsi reato", ha detto l'Avv. Alberto Sirani, legale di AESVI, a Gamemag. "A tal fine, il Tribunale ha richiamato, oltre a due precedenti della Corte di Cassazione, anche una recente e condivisibile sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (sentenza pronunciata in data 23 gennaio 2014), che ha stabilito che: è legittimo che ogni Stato membro preveda forme di tutela anche penale del diritto d'autore non solo attraverso misure applicate sul supporto software, ma anche sulla console videoludica; e che la valutazione circa la finalità prevalente della condotta elusiva deve essere effettuata in concreto".

"Il caso su cui si è pronunciato il Tribunale riguardava due aziende accusate di commercializzare prodotti destinati a superare i sistemi di protezione, e che di fatto consentivano di utilizzare sulle console giochi non originali. Gli imputati sostenevano come non fosse provato che la finalità prevalente di questi prodotti fosse necessariamente illecita. Diversamente, invece, il Tribunale di Firenze ha ritenuto che, sebbene la console modificata possa prestarsi in astratto a diverse funzioni anche lecite, la prevalente finalità illecita sia evidente, giacché le invocate diverse possibilità di utilizzo sono solo astratte, mentre in concreto tali strumenti sono offerti al pubblico con l'esclusivo fine di superare la tutela dei legittimi diritti dei produttori di software".

La Corte di Cassazione si era già espressa sull'illegalità della condotta in questione, ma la sentenza del Tribunale di Firenze pronunciata nella giornata di ieri rimane comunque importante, perché è la prima sentenza pronunciata dopo la decisione della Corte di Giustizia dell'Unione Europea dello scorso gennaio, nella quale la Corte ha riconosciuto la legittimità delle misure di protezione tecnologica incorporate sia nei supporti fisici dei videogiochi sia nelle console per videogiochi.


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TIM lancia la tecnologia LTE Advanced, in prova a Torino: come e dove usarla

Se le reti fisse a banda larga italiane fanno acqua da tutte le parti, il Bel Paese è fra le prime posizioni al mondo per quanto riguarda l'infrastruttura di rete mobile. Il trend sembra continuare, con TIM che ha annunciato i primi test pubblici delle reti LTE Advanced in Italia, all'interno della città di Torino.

LTE-A è un protocollo di rete che consente di raggiungere una velocità reale di trasmissione dati fino a 180Mbit/s, circa il doppio rispetto a quanto possibile con le infrastrutture di rete più moderne presenti in Italia. Le prestazioni sono garantite dalla "carrier aggregation", soluzione che ha spinto in avanti lo sviluppo delle tecnologie 4G combinando due bande di frequenze diverse (in questo caso 1.800MHz e 2.600MHz). In futuro sarà possibile aggregare un numero maggiore di bande, in modo da avere velocità di connessione in mobilità ancora più elevate.

La tecnologia LTE Advanced di TIM è il frutto di oltre un anno di sviluppo in laboratorio, ed è adesso disponibile pubblicamente anche se in via sperimentale. A partire da ieri, e fino al 31 luglio, sarà possibile provare le potenzialità offerte dall'evoluzione della rete 4G all'interno di apposite postazioni allestite presso il punto vendita TIM di Via Roma 18 a Torino.

Il negozio esporrà i primi prototipi delle nuove chiavette LTE, in modo da testare i servizi in mobilità "ad altissima velocità", vedendo in streaming film in HD da TIMVision, e fruire di qualsiasi tipo di contenuto online on-demand e navigare su internet con prestazioni "nettamente superiori a quelle attuali". TIM sta collaborando con Huawei, Ericsson e Qualcomm per rendere disponibile la tecnologia LTE Advanced su più stazioni radio-base in Italia.

Il lancio commerciale è previsto "nei prossimi mesi" e si inserisce nel percorso più ampio che TIM sta portando avanti con le infrastrutture di rete 4G: la società ad oggi vanta la copertura in 812 comuni italiani, raggiungendo il 56% della popolazione dello Stivale. L'operatore ritiene possibile che entro il 2016 sarà l'80% della popolazione a poter sfruttare le nuove reti, conformandosi con gli obiettivi previsti dall'Agenda Digitale Europea.

LTE Advanced potrebbe, tuttavia, arrivare in un periodo ancora incerto per le nuove tecnologie di rete. Al momento in cui scriviamo le offerte degli operatori sono spesso poco invitanti, mentre la disponibilità di traffico mensile non è assolutamente in linea con le nuove velocità raggiungibili, tralasciando la copertura quasi del tutto inesistente al di fuori dei grandi agglomerati urbani.


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Google e la genetica, Nvidia Shield Tablet, Serie A TIM in Fifa 15 in TGtech

TGtech oggi si apre con Google che si butta nella genetica e lancia un faraonico progetto: ce ne parla Alessandro Bordin nel suo servizio. La parola passa poi a Paolo Corsini, che fa il punto sul momento di Microsoft e sull'intenzione di unire tutte le piattaforme Windows sotto un unica piattaforma di sviluppo.

Nino Grasso ha invece seguito la vicenda della 'stangatina' di Vodafone e TIM e ci parla di PhoneFunky, l'app che promette di offrire gratis i servizi che da qualche giorno i due operatori hanno messo a pagamento. In campo fotografico invece Pentax ha annunciato il prezzo della sua nuova bridge Pentax X-G1 che sarà nei negozi a fine agosto a €319 di listino, ci dice tutto Roberto Colombo.

In chiusura Rosario Grasso è tornato tutto pimpante dalla sede della Lega Calcio di Milano dove EA Sports e Serie A TIM hanno annunciato lo sbarco della serie A italiana in Fifa 15. Rosario parla anche di Nvidia Shield Tablet, che raccoglie l'eredità dell'infruttuosa console portatile e punta sull'ampio display di un tablet e sul processore Tegra K1.


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Evernote

Written By Unknown on Kamis, 24 Juli 2014 | 21.12

scheda aggiornata 3 ore fa

Evernote è una comoda utility per scrivere e condividere note, appunti, immagini e altro ancora. Tutti i contenuti creati vengono associati a un account personale e sarà così possibile accedere ai propri dati utilizzando il web o anche un dispositivo mobile.


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Gene Munster: Google Now ha superato Siri

Google Now e Siri sono stati sviluppati con l'obiettivo di semplificare l'esperienza d'uso dei vari dispositivi e servizi attraverso pratici ed intuitivi comandi vocali. Ma qual è l'assistente vocale che rende più semplice la vita agli utenti? A dare una risposta è Gene Munster, analista di Piper Jaffray che ha posto 800 domande ai due software concorrenti.

Google NowSiri

I diversi quesiti sono stati classificati in cinque categorie: informazioni locali, navigazione, informazioni generiche, commercio e comandi per il sistema operativo. Attraverso le risposte date dalle due soluzioni, Munster ha valutato l'abilità nel comprendere il dettato e la capacità di dare risposte utili ai fini della richiesta operata.

Il team alla base dello studio ha scoperto che Siri ha utilizzato Google come fonte solamente nel 3% dei casi, una cifra enormemente in calo rispetto allo scorso dicembre 2012, in cui veniva registrato il 27%. A partire da iOS 7, infatti, l'assistente vocale di Cupertino si affida a Bing (di Microsoft) per le ricerche sul web, mentre sfrutta un sistema proprietario per le mappe online.

Siri ha risposto al 4% delle domande senza affidarsi a servizi della concorrenza, un evidente miglioramento rispetto all'1% del dicembre 2013. Secondo la società d'analisi è probabile che questo numero sia destinato ad aumentare progressivamente: è naturale, infatti, che Apple non voglia alimentare i numeri delle piattaforme concorrenti sfruttandone i servizi con una funzionalità così popolare ed usata.

Siri migliora, secondo Munster, ma non quanto Google Now, che le ruba la leadership nella personale classifica del migliore assistente virtuale sulla piazza. Il software di Google ha risposto in maniera soddisfacente all'86% delle domande, mentre Siri si è rivelato utile solamente l'84% delle volte. Si tratta di un significativo miglioramento per Google Now, che solamente lo scorso mese di dicembre faceva segnalare un risultato pari all'81% delle domande poste all'assistente.

La forza di Google Now sta nell'abilità di trovare luoghi e dati per la navigazione, così come informazioni generiche. Di contro, Siri è più abile nel gestire comandi per il sistema operativo, caratteristica che Apple continua a migliorare di release in release.


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Trillian Astra

scheda aggiornata 2 ore fa

Trillian è un software estremamente pratico che permette, utizando un'unica interfaccia, di gestire utenze ICQ, Skype, MSN e Yahoo, nonché collegarsi a server IRC. Risulta essere, pertanto, una praticissima risorsa per tutte quelle persone che fanno uso massiccio di software per chattare e comunicare on line


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PhoneFunky ci offre gratis quello che Vodafone e TIM vorrebbero farci pagare

Dal 21 luglio i servizi Lo Sai e Chiama Ora di TIM e Chiamami e Recall di Vodafone sono proposti a pagamento. Abbiamo parlato della "stangatina" lo scorso 8 luglio, a seguito delle comunicazioni degli operatori circa la nuova strategia di mercato per le opzioni che precedentemente venivano offerte in modalità del tutto gratuita.

PhoneFunky, funzione Lo Sai e Chiamami di TIM e Vodafone gratis su cellularePhoneFunky, funzione Lo Sai e Chiamami di TIM e Vodafone gratis su cellularePhoneFunky, funzione Lo Sai e Chiamami di TIM e Vodafone gratis su cellulare

Nonostante si tratti di servizi indubbiamente utili, probabilmente molti utenti non sono disposti a pagare per l'uso. Proprio per questo le società offrono la possibilità di disabilitarli gratuitamente, con procedure estremamente semplificate che abbiamo spiegato brevemente in questa pagina. Per onor di cronaca, ricordiamo che TIM proporrà l'abbonamento alle opzioni a 1,90€ ogni 4 mesi, mentre Vodafone ha optato per una tariffa giornaliera da 6 centesimi, applicabile solamente nei giorni in cui viene usata la funzionalità.

Una scelta che ha generato molti dissapori negli utenti e nelle organizzazioni per la tutela dei consumatori, soprattutto perché è opinione diffusa che gli operatori abbiano furbescamente adoperato strategie comunicative volutamente poco dettagliate. A mettere una pezza all'intera situazione arriva però PhoneFunky, una nuova applicazione della italo-maltese DefConTwelve rilasciata contestualmente all'introduzione del piccolo obolo imposto da TIM e Vodafone.

"Noi della DC12, anche quando abbiamo sviluppato Whooming, abbiamo sempre avuto la convinzione che la Tecnologia (con la T maiuscola) non deve essere necessariamente associata ad un prezzo", scrive la società sul sito ufficiale. "Ed anche quando ne ha uno, questo prezzo deve restare congruo e non avere un valore necessariamente speculativo".

PhoneFunky

PhoneFunky ha il fine ultimo di informare l'utente sulle chiamate rivevute a telefono spento, occupato o non raggiungibile, alla stregua di LoSai e Chiamami, ed è estremamente semplice da usare. Le funzionalità sono garantite da un servizio proprietario di DC12 (Chi mi ha chiamato) offerto gratuitamente, che si serve dell'uso della connessione ad internet per poter restare operativo e inviare la notifica all'utente. A differenza dei servizi degli operatori, infatti, la funzione sarà inaccessibile in mancanza di connessione EDGE/3G/LTE o Wi-Fi.

L'app è già disponibile per dispositivi Android su Google Play, mentre è prevista una versione per iOS che arriverà "presto" su App Store. Sono attese per il prossimo futuro anche ulteriori funzionalità, che lo sviluppatore non ha ancora specificato nel dettaglio.


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Reg Organizer

Written By Unknown on Rabu, 23 Juli 2014 | 21.12

scheda aggiornata 41 minuti fa

Utility per la visualizzazione e modifica del registro di configurazione e dei file .INI.
Questo software mette a disposizione potenti tools per la ricerca di chiavi, la rimozione e la sostituzione.
Le funzionalità disponibili sono molto utili e permettono elevate personalizzazioni al sistema. L'interfaccia grafica è molto curata, ma in alcuni casi risulta pesante e complica un pò la ricerca delle funzionalità stesse che si "perdono" nel marasma dei menù, sottomenù, panneli ecc.
Considerando la tipologia di files su cui agisce, questo software è consigliabile solo ad utenti esperti.


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Nadella: una sola versione di Windows per smartphone, tablet, PC... e anche Xbox

Sulla base delle tante indiscrezioni emerse su Windows 9, in codice Threshold, sembrava abbastanza logico aspettarsi una sorta di unificazione fra le piattaforme mobile e tablet di Microsoft. Sembra, invece, che Microsoft voglia spingersi molto oltre, con una strategia decisamente lontana dall'era in cui il gigante veniva capeggiato da Ballmer.

Windows 9, il ritorno del menu Start

Satya Nadella, che ha sostituito l'eccentrico ex-CEO di Microsoft, ha rivelato i piani per il futuro di Windows durante la chiamata agli investitori di martedì. La società sta lavorando sulla piattaforma in modo da presentare un unico software di base per tutte le tipologie di dispositivi coperte, un sistema operativo in grado di adattarsi alle dimensioni e alla diversa tipologia di hardware installato. Sarà lecito attendersi diverse release (Pro, Enterprise, ed una strettamente legata a Bind per dispositivi a basso costo), ma tutte saranno accomunate dallo stesso codice.

"Ottimizzeremo la prossima versione di Windows da tre sistemi operativi diversi ad un unico sistema operativo adattabile su schermi di tutte le dimensioni", ha dichiarato Nadella durante la chiamata agli investitori. "Unificheremo inoltre i nostri store, servizi di commercio e piattaforme per gli sviluppatori per pilotare un'esperienza utente più coerente e un'opportunità più ampia per gli sviluppatori".

Nadella ha aggiunto che il team tecnico delle tre varianti del sistema operativo è stato accorpato in un unico gruppo di lavoro, a cui è stato delegato lo sviluppo della versione unificata del sistema operativo adattabile su smartphone, tablet, PC, sistemi embedded e, addirittura, Xbox. L'interfaccia grafica sarà in grado di adattarsi alle dimensioni dello schermo, mentre le applicazioni potranno essere sviluppate universalmente, in modo da risultare compatibili su tutti gli schermi.

Il piano di unificazione svelato dal nuovo CEO di Microsoft ricorda molto da vicino quanto operato da Canonical con il suo Ubuntu, ovvero un'unica piattaforma base che si adatta alle dimensioni del dispositivo in uso, che sia esso uno smartphone, un tablet, un PC o una TV, con il supporto di app universali ottimizzate su diversi device.

In base agli ultimi report di cui abbiamo parlato recentemente, è probabile che su smartphone e tablet vedremo ancora la Modern UI, mentre in ambiente desktop l'opzione predefinita (modificabile probabilmente a discrezione dell'utente) sarà l'interfaccia Windows tradizionale, con richiami sparsi alla nuova caratterizzazione stilistica dei più moderni sistemi operativi Microsoft.


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Pirate Bay, tentativi di blocco controproducenti: traffico raddoppiato dal 2011

Nonostante le molteplici censure in decine di paesi in tutto il mondo, i limiti imposti da molti internet provider e il proliferare di servizi di streaming a basso costo, The Pirate Bay annuncia di aver raddoppiato il traffico sul sito negli ultimi tre anni. È probabile che ad averne alimentato il successo siano stati proprio i tentativi di eclissare il celebre portale pirata.

The Pirate Bay

The Pirate Bay è assurto a tempio della pirateria online anche grazie ai molteplici tentativi di ridurne considerevolmente la portata da parte delle autorità. Molti utenti negli anni passati hanno conosciuto il portale semplicemente per mezzo delle diverse vicende giuridiche che ne hanno accresciuto, nel bene o nel male, la popolarità. Il sito, bloccato recentemente in Singapore e Argentina, resta attivo negli Stati Uniti, in cui genera il traffico maggiore.

Accedono al sito anche parecchi utenti provenienti dal Sud-est asiatico e dall'Europa. È sostanzialmente impossibile scoprire quali siano le cifre esatte del successo di Pirate Bay, che ha segnalato a TorrentFreak solo di aver raddoppiato il traffico dal 2011 ad oggi. La fonte ha specificato che "si pensa che le visualizzazioni di pagine siano nell'ordine delle centinaia di milioni ogni mese".

Inoltre, la fonte riporta che il 9% degli utenti accede al portale attraverso l'uso di servizi di proxy, a volte a pagamento, che rendono ancora più ostico il lavoro delle forze dell'ordine nel rintracciare l'indirizzo IP e la provenienza di chi compie l'illecito.

La novità arriva dopo mesi di speculazioni sul periodo di tempo necessario alla resa di Pirate Bay nei confronti delle associazioni per la tutela dei diritti d'autore. Stando al nuovo report di TorrentFreak, tuttavia, questo non accadrà in tempi brevi, soprattutto se si continueranno ad utilizzare gli stessi mezzi coercitivi che ad oggi hanno portato esclusivamente a risultati controproducenti.


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uTorrent

scheda aggiornata 41 minuti fa

µTorrent è un client per reti P2P basate sul protocollo BitTorrent. Progettato per avere un impatto minimo sulle prestazioni del sistema su cui viene installato, questo software riesce ad offrire in meno di 300Kbyte le stesse funzionalità di altri client torrent più pesanti come BitComet o Vuze.

Il software può essere utilizzato per scaricare e condividere file di vario tipo ed offre la possibilità interrompere e riesumare i file in download in un secondo momento. Il programma è stato sviluppato in C++ ed è rilasciato gratuitamente con licenza closed source.


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Huawei Ascend G750, il dual-SIM octa-core da 349€

Written By Unknown on Selasa, 22 Juli 2014 | 21.12

Huawei ha annunciato lunedì la disponibilità italiana di Ascend G750, smartphone dual-SIM dotato di processore octa-core Cortex-A7 da 1.7 GHz, display HD da 5.5 pollici a risoluzione HD, fotocamera principale da 13MP e batteria da 3000 mAh.

Huawei Ascend G750

Basato su Android 4.2 Jelly Bean, Ascend G750 viene personalizzato con la Emotion UI 2.0 proprietaria, dispone di 2GB di RAM e 8GB di storage integrato espandibile fino a 32 GB tramite microSD.

Due le fotocamere: quella posteriore adotta un sensore retroilluminato da 13MP con flash LED, autofocus e apertura focale 2.2, mentre il modulo frontale dovrebbe permettere ottimi selfie grazie al sensore da 5 megapixel e alle funzioni Facial Beauty e Lighting e alla funzione panoramica 360°.

Secondo i dati annunciati dalla società, la batteria integrata da 3.000mAh garantisce ad Ascend G750 quasi due giorni di "utilizzo intenso", anche per via di una soluzione proprietaria per il risparmio energetico. Huawei Ascend G750 è disponibile nelle principali insegne del mercato retail al prezzo di 349€.

Nonostante le caratteristiche tecniche siano senza dubbio più ricercate rispetto ad altre soluzioni del produttore cinese, il prezzo di listino ci sembra troppo elevato, soprattutto se lo poniamo in paragone dei dispositivi Nexus, sulla carta (e probabilmente non solo) estremamente superiori.


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TuneUp Utilities 2014

scheda aggiornata 41 minuti fa

Completo. Semplice. Rapido. Ottimizzazione intelligente di Windows. TuneUp Utilities è da oltre 10 anni il software leader per l'ottimizzazione di Windows. È possibile risolvere facilmente i problemi del PC e allo stesso tempo evitarne di nuovi e migliorare le prestaz. del sistema in modo efficace. Il PC si adatterà intelligentemente ad ogni esigenza. La nuova Pagina di avvio di TuneUp Utilities, il nuovo modulo TuneUp Speed Optimizer e la migliorata Manutenzione in 1 clic consentono di ottimizzare Windows in modo ancora più completo, semplice e rapido. Maggiori prestaz. grazie all'ottimizzaz. intelligente Il nuovo TuneUp Speed Optimizer analizza ogni modalità di utilizzo, il sistema e l'hardware in uso per sfruttare al meglio il proprio potenziale di ottimizzaz. In questo modo è possibile far lavorare automaticamente le funzionalità di ottimizzazione professionale. Vengono inoltre segnalati programmi inutilizzati e funzioni che consumano risorse. Grazie ai suggerimenti per l'ottimizzazione è anche possibile eseguire la manutenzione del PC e velocizzarlo in modo autonomo. Il computer sarà quindi sempre sotto controllo. Nuovi e utili strumenti di ottimizzaz. La nuova Pagina di avvio offre accesso rapido alle principali funzioni di ottimizzaz. e una panoramica su prestaz., stato e manutenz. del PC. Vengono segnalati eventuali problemi, e chiari suggerimenti sulle azioni da intraprendere consentono di migliorare le prestaz. del sistema. Tramite la migliorata TuneUp Manutenzione in 1 clic è possibile eseguire le principali attività di manutenz. con un solo clic. Viene pulito il registro di sistema di Windows e vengono eliminati file e cartelle temporanei, in modo che il disco rigido non sia sovraccarico di dati superflui. Il nuovo modulo integrato TuneUp Shortcut Cleaner elimina collegamenti difettosi e inutilizzati, facendo ordine sul desktop. TuneUp Drive Defrag elimina la necessità di eseguire una regolare deframmentazione per un accesso rapido ai dati presenti sul disco rigido. Utilizzo illimitato della versione di prova per 30 giorni.


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Xiaomi Mi4 annunciato ufficialmente con parti in acciaio inox

Xiaomi è spesso conosciuta come la Apple cinese ed i motivi di tale analogia sembravano palesi sul palco in cui è stato presentato il nuovo Mi 4. Lei Jun, Presidente Esecutivo della società, è stato accolto da un'atmosfera tipica delle presentazioni della Mela e con scroscianti applausi. Le analogie non terminano qui.

Xiaomi Mi 4

Xiaomi Mi 4 è caratterizzato da un design estremamente curato con bordi in acciaio inossidabile, che ricorda per estetica molto da vicino gli ultimi smartphone della concorrente californiana. Il retro è in plastica, ma potrà essere personalizzato con una serie di cover ufficiali di dfferenti materiali e colori.

Sotto la scocca, il produttore cinese ha scelto le componenti hardware di maggiore rilievo dell'ultima generazione, fra cui Qualcomm Snapdragon 801, quad-core da 2,5GHz, e 3GB di RAM. Di seguito riportiamo la tabella con le specifiche tecniche di Xiaomi Mi 4.

Xiaomi Mi 4
OS MIUI 6 (Android)
Processore Qualcomm Snapragon 801 MSM8974AC, quad-core 2,45GHz
RAM 3 GB LPDDR3
Display LCD IPS 5 pollici (JDI/Sharp)
Risoluzione Full HD, 1920x1080
Densità di pixel 441PPI
Storage 16 / 64 GB
Fotocamera Anteriore 8 Megapixel (1/4")
Diaframma f/1.8
Fotocamera Posteriore 13 Megapixel (Sony IMX214 1/3,06")
Pixel da 1,12 µm
Diaframma f/1.8
Rete cellulare 2G / 3G / 4G LTE Cat. 4 (Qualcomm MDM9x25)
Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac
Bluetooth 4.0
Geolocalizzazione GPS / GLONASS
Batteria 3080 mAh (11,704 Whr)
Larghezza 67,5 mm
Peso 149 g
Prezzo circa 240€ / 300€

Il display è da 5" a risoluzione Full HD, ed il tutto è alimentato da una generosa batteria da 3.080mAh. Mi 4 supporta la tecnologia per la ricarica rapida a 9V/1,2A o 5V/2A, in grado di portare la carica residua dallo 0 al 60% in meno di un'ora. Sulla carta interessanti anche le specifiche delle due fotocamere integrate.

Xiaomi Mi 4

Da 13-megapixel (sensore Sony IMX214) quella posteriore con apertura di diaframma f/1.8, mentre quella frontale è da ben 8-megapixel (f/1.8) con obiettivo grandangolo da 80°. Caratteristica peculiare delle produzioni di Xiaomi è l'installazione nativa della ROM MIUI basata su Android, che viene aggiornata settimanalmente e che raggiungerà la versione 6.5 in agosto.


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Nosgoth, lo spin-off di Legay of Kain: premi qui per ottenere una chiave per il beta test chiuso

Dal 7 al 10 di Agosto ci sarà il Beta Week End di Nosgoth a cui è possibile accedere con una di queste chiavi. Per ottenerne una basta richiederla esplicitamente nei commenti in calce alla news ed entro qualche ora vi sarà inviata tramite messaggio privato del forum. Abbiamo in tutto 100 chiavi a disposizione, le quali vanno riscattate a questo indirizzo.

Nosgoth

Si tratta di uno spin-off dell'amata serie Legacy of Kain ed è ambientato nello stesso scenario immaginifico di quest'ultima. Nosgoth, come sicuramente ricorderanno i giocatori di vecchia data, è infatti il regno in cui si sono svolte le avventure del celebre vampiro protagonista della serie.

Nosgoth è basato su match player versus player che si compongono di due round. I giocatori possono scegliere con quale fazione schierarsi: abbiamo i vampiri, con uno stile di combattimento che ricorda gli hack and slash; e gli esseri umani, il cui gameplay è in stile sparatutto in terza persona.

Alla fine di ciascun round, i giocatori passano a controllare un personaggio della squadra opposta, mentre il team che accumula più punti vince l'intero match.

Giocare nei panni degli umani vuol dire muoversi rapidamente, ma anche essere estremamente vulnerabili al combattimento corpo a corpo. I vampiri sono, invece, più lenti, ma assolutamente letali quando si trovano a distanza ravvicinata rispetto a un umano. Proprio le differenze nell'approccio al gioco che sussistono tra le due fazioni costituiscono l'elemento vincente del gameplay di Nosgoth. Un ranged vs. melee che concede molto spazio anche alla personalizzazione e alla progressione dei personaggi, e che si iscrive naturalmente all'interno di un lore molto interessante.

Annunciato nel 2013, Nosgoth è l'unico gioco della serie Legacy of Kain degli ultimi 10 anni, visto che il precedente capitolo risale addirittura al 2003, e si tratta di Legacy of Kain: Defiance. Imperniata sul single player e sul carisma dei suoi personaggi, Legacy of Kain ha sempre attratto i giocatori più impegnati. Debuttò con Blood Omen: Legacy of Kain nel 1996, mentre Legacy of Kain: Soul Reaver, considerato ancora come uno dei migliori giochi di sempre all'interno del genere action-adventure, arrivò nel 1999. Soul Reaver 2 seguì nel 2001 e Blood Omen 2 l'anno successivo.


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Standard codecs per Windows 7 e Windows 8

Written By Unknown on Senin, 21 Juli 2014 | 21.12

scheda aggiornata 1 ora fa

Noto in precedenza con il nome di Windows 8 Codecs, questo pacchetto che comprende codec audio e video specifici per l'utilizzo con sistemi operativi Windows 8 e Windows 7. Queste le novità implementate nell'ultima versione:

  • update LAV filters 61.2.9
  • update xyVSFilter 565
  • update Icaros 225b2

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AdwCleaner

scheda aggiornata 1 ora fa

AdwCleaner è un comodo tool da utilizzare per la pulizia del proprio PC: è in grado di individuare Adware, Toolbar, PUP (Potentially Unwanted Programs), Hijackers e problemi simili. Può funzionare come semplice strumento per la ricerca oppure è anche in grado di effettuare la rimozione del componente indesiderato


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Le app Android sorpassano quelle iOS per numero di download, non per ricavi

La società di analisi App Annie ha rilasciato in questi giorni un report riguardante il numero di download di applicazioni iOS e Android nel corso del secondo trimestre di questo 2014. Secondo i risultati della ricerca effettuata, nei tre mesi che si sono conclusi con il mese di giugno, il numero di app Android scaricate è cresciuto del 60%. Allo stesso modo il numero delle applicazioni iOS installate da aprile a giugno è aumentato del 45%.

In totale, per quanto riguarda il secondo trimestre 2014 sono state 150 milioni le applicazioni Android installate contro i 100 milioni di app iOS.

Nonostante ciò i ricavi sono ancora una volta a favore delle app iOS che, nonostante i 50 milioni di installazioni in meno rispetto ad Android, in termine di guadagni ha fatto registrare un valore di 100 milioni di dollari contro i 60 milioni guadagnati invece dal sistema operativo del robottino verde. Per iOS si tratta di un incremento del 45% rispetto ai guadagni del precedente trimestre mentre Android registra un 30% di ricavo in più rispetto allo stesso periodo.

I dispositivi Android di fascia bassa stanno facendo segnare cifre importanti specialmente nei mercati emergenti. L'India, ad esempio, è passata dalla quinta alla terza posizione per numero di app Android scaricate durante il secondo trimestre, dietro solamente a USA e Brasile. Per quanto riguarda le app iOS, invece, restano ai primi posti Giappone, Corea del Sud e Germania.

Parlando invece delle categorie alle quali appartengono le applicazioni più scaricate troviamo ai primi posti per entrambi i sistemi operativi i giochi, seguiti da strumenti operativi, app per la comunicazione, intrattenimento e social.


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Areal, finanziamento ottenuto: anche Putin tra i finanziatori?

Areal ha raggiunto su Kickstarter l'obiettivo di finanziamento: nel momento in cui scriviamo, infatti, sono stati raccolti oltre 60 mila dollari, mentre la richiesta iniziale era di 50 mila.

Areal

Tuttavia, è più insolito, e nel contesto di questo gioco è tutto dire, l'ultimo update pubblicato da West Games sulla stessa pagina Kickstarter di Areal. Il team di sviluppo di Areal, infatti, sostiene di aver ricevuto una lettera di incoraggiamento addirittura da Vladimir Putin, il potente presidente della Federazione Russa.

La cosa diventa più curiosa se si considera che West Games è una software house con sede in Ucraina, alla luce della recente crisi tra Russia e Ucraina che ha portato anche all'abbattimento di un aereo civile ad opera, secondo le prime ricostruzioni, delle forze militari filorusse stanziate in territorio ucraino.

Putin ammette di essere stato scettico in un primo momento su questo progetto, ma di essersi poi convinto della sua legittimità. Considerato anche il momento di tranquillità in Russia, insomma, pare che Putin voglia rilassarsi ancora di più e dedicarsi al gaming.

"Se mi date la possibilità di provare la versione alpha del gioco, quando sarà pronta, vi inviterò al Cremlino, e ci incontreremo di persona", si legge nella lettera. "Giocheremo insieme e parleremo degli interessi dei giovani, e dei giocatori del nostro paese".

"È stata mia figlia a parlarmi del vostro gioco, che è il successore di STALKER, e mi ha detto di aver partecipato al finanziamento. Amo i videogiochi, in particolar modo gli sparatutto, e mi piace questa idea. È importante che i nostri non si sparino tra di loro, e che invece giochino a titoli come questo".

"Il primo STALKER si ambientava in Ucraina, mentre questo seguito è ambientato in Russia. È una guerra contro i mutanti, e per questo è interessante. La vostra idea mi piace molto".

Insomma, da queste parole, ammesso che siano vere, Putin sembra considerare cosa fatta l'annessione dell'Ucraina alla Russia.

Le voci che si sono diffuse su internet e che hanno sostenuto che Areal sarebbe una truffa "sono completamente false e sono state originariamente diffuse da Vostok Games e da Misery LTD. Abbiamo pubblicato numerosi aggiornamenti, tra cui alcuni video, che ci scagionano da qualsiasi accusa", ci ha detto qualche giorno fa Eugene Kim, il fondatore di West Games, nell'intervista concessa a Gamemag.


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Oscurati vari domini per pirateria, tra i quali anche Mega.co.nz

Written By Unknown on Minggu, 20 Juli 2014 | 21.12

Grazie al blog dell'Avvocato Fulvio Sarzana emergono dettagli sull'operazione portata avanti dalla Procura della Repubblica di Roma, depositata lo scorso 14 Luglio e incentrata sul sequestro preventivo di 25 domini internazionali per violazione della legge sul diritto d'autore.

Alla base del sequestro la segnalazione di un piccolo distributore indipendente italiano, che ha notato la presenza in rete di copie pirata dei film "the congress" e "fruitvale station" da lui distribuiti e che non sono ancora presenti nel mercato.

L'operazione, indicata con il nome di "EyeMoon", vede coinvolti numerosi domini noti nel mondo del cyberlocking tra i quali cineblog01.net, cineblog01.tv, ddlstorage.com,  divxstage.eu, easybytez.com, filminstreaming.eu, filmstream.info, firedrive.com, movshare.sx, nowdownload.ag, nowdownload.sx, nowvideo.sx, piratestreaming.net, primeshare.tv, putlocker.com, rapidvideo.tv, sockshare.com, uploadable.ch, uploadinc.com, video.tt, videopremium.me e youwatch.org.

Oltre a quelli elencati sono due i domini che spiccano tra tutti. Il primo è Mail.ru, il più visitato sito russo e vera e propria community digitale per quel mercato. Il secondo è Mega.co.nz, servizio di cloud storage sviluppato da Kim Dotcom, colui che in passato ha aperto Megaupload e le cui vicende giudiziarie degli ultimi 2 anni sono ben note al vasto pubblico.

I server sui quali operano questi domini non sono in ogni caso stati fisicamente spenti, non trovandosi in territorio italiano. Quello che l'operazione ha fatto è stata oscurarne l'accesso a livello di indirizzo IP richiedendo in questo l'intervento dei vari provider internet nazionali. Usando DNS server non nazionali il blocco, come sempre accade in questi casi, viene facilmente arginato.

L'operazione in atto fa emergere nuovi dubbi su come si voglia operare per lottare contro la pirateria. Se quest'ultima porta infatti al blocco all'accesso di siti e servizi che non hanno direttamente, o non solo, a che fare con servizi di pirateria informatica se ne ricava un disservizio per tutti gli utilizzatori, anche per coloro che nulla hanno a che vedere con la pirateria.

L'esempio concreto è quello di Mega.co.nz: in questo sito di cloud storage è difficile non pensare che non fossero presenti anche file legati a contenuti piratati ma contestualmente questo è un servizio molto utilizzato per fini assolutamente leciti proprio per la facilità con la quale dei file anche di elevate dimensioni possono venir caricati e distribuiti a più utenti.


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Google Now: ecco i nuovi comandi vocali disponibili in Italia

Google ha annunciato all'interno della propria pagina ufficiale su Google+ un nuovo comando per l'assistente proprietario, disponibile nativamente su Android, e reso compatibile anche con le altre piattaforme mobile e desktop.

Google Now, cosa vuol dire... nuova funzione define

L'assistente vocale sarà adesso in grado di proporre una definizione per molte cose, partendo da un comando vocale introdotto dall'utente. Una volta pronunciato "Cosa vuol dire..." seguito dall'oggetto da definire, l'assistente virtuale lancerà una scheda nella schermata delle ricerche, pronunciando (in maniera forse migliorabile) quanto scritto al suo interno.

Inoltre, sarà possibile tradurre la parola della ricerca selezionando da un apposito menu una fra le tante lingue disponibili sul servizio Translate proprietario di Mountain View. Google Now è stato migliorato e continua a migliorarsi in maniera molto rapida rispetto ad altri assistenti virtuali, sia in Italia che in America. Di recente sono stati introdotti nuovi comandi per accedere alle impostazioni del dispositivo (Attiva/Disattiva Wi-Fi, Bluetooth e simili), così come ulteriori funzionalità.

Abbiamo parlato, ad esempio, di Luoghi di parcheggio, o delle correzioni tramite voce. Google Now sarà disponibile a breve in tutte le schermate del sistema operativo Android con schermo attivo, per un servizio che via via si integra in maniera sempre più capillare con i tanti servizi di BigG.


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Bloccati vari domini per pirateria, tra i quali anche Mega.co.nz

Grazie al blog dell'Avvocato Fulvio Sarzana emergono dettagli sull'operazione portata avanti dalla Procura della Repubblica di Roma, depositata lo scorso 14 Luglio e incentrata sul sequestro preventivo di 25 domini internazionali per violazione della legge sul diritto d'autore.

Alla base del sequestro la segnalazione di un piccolo distributore indipendente italiano, che ha notato la presenza in rete di copie pirata dei film "the congress" e "fruitvale station" da lui distribuiti e che non sono ancora presenti nel mercato.

L'operazione, indicata con il nome di "EyeMoon", vede coinvolti numerosi domini noti nel mondo del cyberlocking tra i quali cineblog01.net, cineblog01.tv, ddlstorage.com,  divxstage.eu, easybytez.com, filminstreaming.eu, filmstream.info, firedrive.com, movshare.sx, nowdownload.ag, nowdownload.sx, nowvideo.sx, piratestreaming.net, primeshare.tv, putlocker.com, rapidvideo.tv, sockshare.com, uploadable.ch, uploadinc.com, video.tt, videopremium.me e youwatch.org.

Oltre a quelli elencati sono due i domini che spiccano tra tutti. Il primo è Mail.ru, il più visitato sito russo e vera e propria community digitale per quel mercato. Il secondo è Mega.co.nz, servizio di cloud storage sviluppato da Kim Dotcom, colui che in passato ha aperto Megaupload e le cui vicende giudiziarie degli ultimi 2 anni sono ben note al vasto pubblico.

I server sui quali operano questi domini non sono in ogni caso stati fisicamente spenti, non trovandosi in territorio italiano. Quello che l'operazione ha fatto è stata oscurarne l'accesso a livello di indirizzo IP richiedendo in questo l'intervento dei vari provider internet nazionali. Usando DNS server non nazionali il blocco, come sempre accade in questi casi, viene facilmente arginato.

L'operazione in atto fa emergere nuovi dubbi su come si voglia operare per lottare contro la pirateria. Se quest'ultima porta infatti al blocco all'accesso di siti e servizi che non hanno direttamente, o non solo, a che fare con servizi di pirateria informatica se ne ricava un disservizio per tutti gli utilizzatori, anche per coloro che nulla hanno a che vedere con la pirateria.

L'esempio concreto è quello di Mega.co.nz: in questo sito di cloud storage è difficile non pensare che non fossero presenti anche file legati a contenuti piratati ma contestualmente questo è un servizio molto utilizzato per fini assolutamente leciti proprio per la facilità con la quale dei file anche di elevate dimensioni possono venir caricati e distribuiti a più utenti.


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MSI GT72 Dominator Pro: fino a 3 mila dollari e 32GB di RAM per il notebook da videogamer

MSI propone un nuovo "desktop replacement" per i giocatori più incalliti, un notebook che dovrebbe soddisfare i palati più esigenti di tutti quegli utenti che vogliono godersi al massimo le potenzialità dei titoli più moderni ed affamati di risorse computazionali e grafiche. GT72 Dominator Pro annovera caratteristiche tecniche di primo livello, stipate in uno chassis in alluminio unibody.

MSI GT72 Dominator Pro

Sono previsti due modelli del computer portatile: GT72 Dominator Pro-007 è la proposta più estrema, con 32GB di RAM DDR3L e quattro SSD M.2 da 128GB in configurazione RAID 0 (1600MB/s in lettura). Il modello 010, invece, avrà "solamente" 24GB di RAM, con due SSD da 128GB in RAID 0. Queste le uniche differenze fra le due versioni, oltre ad un prezzo di listino leggermente ridimensionato per la seconda.

Le componenti in comune sono molteplici: si fa uso del processore Intel Core i7-4710HQ con frequenza operativa pari a 2,5GHz. Il comparto grafico è curato da una GPU NVIDIA GeForce GTX 880M con 8GB di RAM DDR5 dedicata. Troviamo inoltre un hard disk meccanico da 1TB a 7200RPM, un masterizzatore Blu-Ray, sei porte USB 3.0, due mini DisplayPort, una HDMI e un lettore di schede SD.

La batteria è da nove celle, mentre per dissipare i bollori del comparto video viene ripresa la tecnica proprietaria di MSI, Twin Frozr, utilizzata sulle schede proposte per il mercato desktop. Il monitor è da 17,3", capace di riprodurre una risoluzione massima di 1920x1080 pixel e fra le altre caratteristiche troviamo una webcam Full HD, speaker e subwoofer Dynaudio, tastiera retroilluminata curata da SteelSeries e un sistema di rete Killer DoubleShot Pro per latenze minime.

MSI GT72 Dominator Pro specifiche tecniche

Viste le specifiche tecniche non c'è da aspettarsi un prezzo per tutti: il modello "entry-level", lo 010, viene proposto sul mercato americano a 2.599$, mentre bisogna salire a 2.999$ per acquistare il top di gamma con 32GB di RAM e quattro SSD M.2 da 128GB.


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MSI GT72 Dominator Pro: fino a 3 mila dollari e 32GB di RAM per il notebook da videogamer

Written By Unknown on Sabtu, 19 Juli 2014 | 21.12

MSI propone un nuovo "desktop replacement" per i giocatori più incalliti, un notebook che dovrebbe soddisfare i palati più esigenti di tutti quegli utenti che vogliono godersi al massimo le potenzialità dei titoli più moderni ed affamati di risorse computazionali e grafiche. GT72 Dominator Pro annovera caratteristiche tecniche di primo livello, stipate in uno chassis in alluminio unibody.

MSI GT72 Dominator Pro

Sono previsti due modelli del computer portatile: GT72 Dominator Pro-007 è la proposta più estrema, con 32GB di RAM DDR3L e quattro SSD M.2 da 128GB in configurazione RAID 0 (1600MB/s in lettura). Il modello 010, invece, avrà "solamente" 24GB di RAM, con due SSD da 128GB in RAID 0. Queste le uniche differenze fra le due versioni, oltre ad un prezzo di listino leggermente ridimensionato per la seconda.

Le componenti in comune sono molteplici: si fa uso del processore Intel Core i7-4710HQ con frequenza operativa pari a 2,5GHz. Il comparto grafico è curato da una GPU NVIDIA GeForce GTX 880M con 8GB di RAM DDR5 dedicata. Troviamo inoltre un hard disk meccanico da 1TB a 7200RPM, un masterizzatore Blu-Ray, sei porte USB 3.0, due mini DisplayPort, una HDMI e un lettore di schede SD.

La batteria è da nove celle, mentre per dissipare i bollori del comparto video viene ripresa la tecnica proprietaria di MSI, Twin Frozr, utilizzata sulle schede proposte per il mercato desktop. Il monitor è da 17,3", capace di riprodurre una risoluzione massima di 1920x1080 pixel e fra le altre caratteristiche troviamo una webcam Full HD, speaker e subwoofer Dynaudio, tastiera retroilluminata curata da SteelSeries e un sistema di rete Killer DoubleShot Pro per latenze minime.

MSI GT72 Dominator Pro specifiche tecniche

Viste le specifiche tecniche non c'è da aspettarsi un prezzo per tutti: il modello "entry-level", lo 010, viene proposto sul mercato americano a 2.599$, mentre bisogna salire a 2.999$ per acquistare il top di gamma con 32GB di RAM e quattro SSD M.2 da 128GB.


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Google Now: ecco i nuovi comandi vocali disponibili in Italia

Google ha annunciato all'interno della propria pagina ufficiale su Google+ un nuovo comando per l'assistente proprietario, disponibile nativamente su Android, e reso compatibile anche con le altre piattaforme mobile e desktop.

Google Now, cosa vuol dire... nuova funzione define

L'assistente vocale sarà adesso in grado di proporre una definizione per molte cose, partendo da un comando vocale introdotto dall'utente. Una volta pronunciato "Cosa vuol dire..." seguito dall'oggetto da definire, l'assistente virtuale lancerà una scheda nella schermata delle ricerche, pronunciando (in maniera forse migliorabile) quanto scritto al suo interno.

Inoltre, sarà possibile tradurre la parola della ricerca selezionando da un apposito menu una fra le tante lingue disponibili sul servizio Translate proprietario di Mountain View. Google Now è stato migliorato e continua a migliorarsi in maniera molto rapida rispetto ad altri assistenti virtuali, sia in Italia che in America. Di recente sono stati introdotti nuovi comandi per accedere alle impostazioni del dispositivo (Attiva/Disattiva Wi-Fi, Bluetooth e simili), così come ulteriori funzionalità.

Abbiamo parlato, ad esempio, di Luoghi di parcheggio, o delle correzioni tramite voce. Google Now sarà disponibile a breve in tutte le schermate del sistema operativo Android con schermo attivo, per un servizio che via via si integra in maniera sempre più capillare con i tanti servizi di BigG.


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